Transcript Avvisi

Sabato 15 Ottobre
Domenica 16 Ottobre
29° DOMENICA T.O.
Ore 18.00 S. Messa prefestiva in Parrocchia. Dalle 17.30 alle 18.45
Don Flavio sarà disponibile per le confessioni
DONAZIONE SANGUE AVIS
Ore 10.00 S. Messa festiva in Parrocchia. Mandato ai catechisti
Ore 11.30 S. Messa a Foresto
Ore 15.30 Festa dei nonni in Oratorio
Lunedì 17 Ottobre
Ore 8.30 S. Messa nella Cappellina della Parrocchia
Martedì 18 Ottobre
Al mattino incontro e pranzo dei sacerdoti dell’Unità Pastorale in
Parrocchia
Ore 18.00 S. Messa nella Cappellina della Parrocchia
Mercoledì 19 Ottobre
Ore 8.30 S. Messa nella Cappellina della Parrocchia, segue Adorazione Eucaristica
Giovedì 20 Ottobre
Ore 16.30 S. Messa al Centro Anziani
Ore 20.30 S. Messa nella Cappellina della Parrocchia, segue Adorazione Eucaristica
Venerdì 21 Ottobre
Ore 16.00 S. Messa alla Casa di Riposo
Sabato 22 Ottobre
Ore 18.00 S. Messa prefestiva in Parrocchia
Domenica 23 Ottobre
30° DOMENICA T.O.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
SALMO
RESPONSORIALE (Sal
120)
Ore 10.00 S. Messa festiva in Parrocchia
Ore 11.30 S. Messa a Foresto
Rit: Il mio aiuto viene
dal Signore.
Lunedì 24 Ottobre
Ore 8.30 S. Messa alla Cappella della Beata
Ore 15.00 Confessioni dei ragazzi del catechismo
Martedì 25 Ottobre
Ore 18.00 S. Messa alla Cappella della Beata
Ore 21.00 Incontro di preghiera e adorazione con i giovani alla
Cappella di Massimo
Mercoledì 26 Ottobre
Ore 8.30 S. Messa alla Cappella della Beata, segue Adorazione
Eucaristica
Ore 21.00 Incontro dei ministri straordinari della comunione
LITURGIA DELLA PAROLA
Giovedì 27 Ottobre
Ore 15.30 Confessioni dei ragazzi del catechismo
Ore 20.30 S. Messa alla Cappella della Beata, segue Adorazione
Eucaristica
Venerdì 28 Ottobre
Ore 16.00 S. Messa alla Casa di Riposo
Sabato 29 Ottobre
Ore 18.00 S. Messa prefestiva in Parrocchia
(Es 17,8-13)
Quando Mosè alzava le mani, Israele prevaIl Signore è il tuo custode,
leva.
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Dal libro dell’Èsodo
Di giorno non ti colpirà il sole,
n quei giorni, Amalèk venne a combat- né la luna di notte. Rit.
tere contro Israele a Refidìm.
Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
uomini ed esci in battaglia contro Amalèk.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando enDomani io starò ritto sulla cima del colle,
con in mano il bastone di Dio». Giosuè ese- tri,
guì quanto gli aveva ordinato Mosè per da ora e per sempre. Rit.
combattere contro Amalèk, mentre
Mosè, Aronne e Cur salirono sulla ciSECONDA LETTURA
ma del colle.
(2Tm 3,14-4,2)
Quando Mosè alzava le mani, Israele
prevaleva; ma quando le lasciava cade- L’uomo di Dio sia completo e ben preparato
per ogni opera buona.
re, prevaleva Amalèk. Poiché Mosè
sentiva pesare le mani, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli vi Dalla seconda lettera di san Paolo asi sedette, mentre Aronne e Cur, uno
postolo a Timòteo
da una parte e l’altro dall’altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani
iglio mio, tu rimani saldo in quello che
rimasero ferme fino al tramonto del
hai imparato e che credi fermamente. Cosole.
nosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le
Giosuè sconfisse Amalèk e il suo popolo,
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Domenica 30 Ottobre
31° DOMENICA T.O.
Lunedì 31 Ottobre
Ore 10.00 S. Messa festiva in Parrocchia
Ore 11.30 S. Messa a Foresto
Ore 18.00 S. Messa prefestiva in Parrocchia
Ore 10-12 e Ore 15-17 Confessioni in preparazione della festa di
Tutti I Santi
FESTA DEI NONNI
Domenica 16 ottobre in Oratorio dalle
ore 15.30 con giochi, lancio dei palloncini, musica dal vivo e merenda sinoira!
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passandoli poi a fil di
spada.
per la confessione:
 Il sabato alle ore 17.15
 La domenica alle ore 9.30
 Il mercoledì dopo la S. Messa
 Il giovedì sera dopo la S. Messa
E’ possibile confessarsi in altri momenti mettendosi d’accordo con Don Domenico ai seguenti recapiti telefonici: 3391244297 3892894950
Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra. Rit.
PRIMA LETTURA
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno
il custode d’Israele. Rit.
I
F
sacre Scritture fin dall’infanzia: queste
possono istruirti per la salvezza, che si
ottiene mediante la fede in Cristo Gesù.
Tutta la Scrittura, ispirata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben
preparato per ogni opera buona.
Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo
Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i
morti, per la sua manifestazione e il suo
regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento.
Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo (Ebr 4,12)
Alleluia, alleluia.
La parola di Dio è viva ed efficace,
discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Alleluia.
RIFLESSIONE
La preghiera grido che nasce dalla
nostra povertà
I
l tempo dell’attesa dell’ultima venuta di
Cristo è il tempo della fede e della preghiera. «Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la
fede sulla terra?» (Lc 18,8). C’è una circolarità
tra fede e preghiera. Se è vero che per pregare
bisogna credere è anche vero che per credere
bisogna pregare. La preghiera perseverante è
espressione e nutrimento della fede in Dio.
«Una via privilegiata per recuperare la dimensione più autentica della propria vita è costituita
dal tempo dedicato alla preghiera. Pregare è stabilire un dialogo intimo con Dio e con noi stessi;
è ascoltare una parola “per noi” che ci trasforma;
è immettere, nella nostra vita la forza di rinnovamento dello Spirito» (CdA, pag. 389).
Pregare è fare silenzio per ascoltare Dio
La preghiera cristiana prima che parola implorante è silenzio profondo per ascoltare e accogliere in sé la parola di Dio. Le persone entrano
in comunione ascoltandosi. Noi entriamo in coVANGELO (Lc 18,1-8)
munione con Dio e ci disponiamo a fare la sua
Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano
volontà ascoltandolo. Come la fede, anche la
preghiera nasce dall’ascolto: è una risposta vitaverso di lui.
le, ma anche verbale. Questa assumerà varie forDal Vangelo secondo Luca
me: un’azione di grazie, una contemplazione
piena di ammirazione, una professione di fede,
n quel tempo, Gesù diceva ai suoi disce- una dichiarazione di impegno, una domanda.
poli una parabola sulla necessità di pre- Anche la preghiera di domanda è una risposta
gare sempre, senza stancarsi mai:
all’invito di Cristo a «pregare sempre, senza
«In una città viveva un giudice, che non teme- stancarsi» (Lc 18,1). Ma qual è il significato delva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella la preghiera di domanda? Non è certamente
città c’era anche una vedova, che anquello di pretendere che egli faccia al nostro podava da lui e gli diceva: “Fammi giusto quello che dovremmo fare noi.
stizia contro il mio avversario”.
La preghiera di domanda è riconoscere il limite
della condizione umana, è costatare che la libePer un po’ di tempo egli non volle; ma
razione totale e la piena realizzazione di sé non
poi disse tra sé: “Anche se non temo
dipendono unicamente dall’uomo. L’uomo non
Dio e non ho riguardo per alcuno, dato
può salvare se stesso. Manifestare a Dio «tutti» i
che questa vedova mi dà tanto fastidio,
propri bisogni e desideri è sottoporli alla sua lule farò giustizia perché non venga conce, è vedere se sono legittimi o no. L’uomo è
tinuamente a importunarmi”».
veramente ciò che domanda; le richieste gli venE il Signore soggiunse: «Ascoltate ciò
gono spontanee: dirle a Dio è vagliarle e purifiche dice il giudice disonesto. E Dio
carle.
non farà forse giustizia ai suoi eletti,
I
che gridano giorno e notte verso di lui?
Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che
farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio
dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla
terra?».
Parola del Signore. Lode a Te O Cristo.
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La preghiera di domanda: un atto di verità e
di fede
La preghiera di domanda è segno di fiducia in
Dio. Quando siamo certi che una persona ci vuole veramente bene, con spontaneità le chiediamo
tutto ciò di cui abbiamo bisogno e che è buono.
San Giovanni definisce la fede come «credere
all’amore di Dio per noi». Ebbene, il credente ha
una fiducia così grande nel suo Dio, che a lui
domanda tutto con semplicità e a lui si rimette.
La parabola del giudice iniquo e della vedova
ostinata richiama la necessità di pregare senza
disarmare, anche se il Signore tarda e sembra
sordo a tutte le nostre suppliche. L’argomento di
Gesù è semplice: se un giudice iniquo finisce per darla vinta alla vedova, quanto più Dio che è giusto
ascolterà il nostro grido d’aiuto.
Pregare non è forzare Dio a fare la nostra volontà
La preghiera cristiana non è una richiesta di intervento immediato di Dio, non è una formula magica
che risolve i problemi, ma aderisce ed accetta la libertà e la pazienza di Dio.
Altrove, nel vangelo di Luca, Gesù ci dice che Dio ci darà non tanto quello che chiediamo, ma lo Spirito Santo per comprendere il significato di quello che ci capita e per essere suoi testimoni. «Se voi,
che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro darà lo Spirito Santo
a coloro che glielo chiedono!» (Lc 11,13). La preghiera di domanda «esemplare» è quella di Gesù nel
Getsemani: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà» (Lc 22,42). Il credente non vuole «piegare» Dio a fare la propria volontà, utilizzarlo per compiere i propri desideri, ma ottenere la grazia di conformare la propria volontà alla sua. Lui solo sa ciò
che è veramente nostro bene. La preghiera di domanda, quando è autentica, è sorgente di impegno per
cominciare a fare quello che chiediamo. Pregare per la pace, spinge ad impegnarci per la pace; pregare
perché cessino le sofferenze, spinge ad aiutare chi soffre... Per questo non deresponsabilizza mai
l’uomo, anzi lo responsabilizza maggiormente. «Chi prega si fa prima di tutto attento alla parola di
Dio, per rendersi disponibile nella fede ad accogliere la chiamata che viene da lui. Manifesta al tempo
stesso la speranza nel futuro di Dio che la preghiera in qualche modo anticipa e promuove. Dà anche
una testimonianza di carità tanto è stretto il legame che unisce colui che prega a Dio. Partecipa infine
alla vita del mondo, perché si sente impegnato in tutto ciò che fa venire il Regno. In tal modo la preghiera è l’atto più significativo del vivere cristiano»(CdA, pag. 392).
Le aspirazioni del cuore, anima della preghiera
Dalla «Lettera a Proba» di sant'Agostino, vescovo
(Lett. 130, 8, 15. 17 - 9, 18; CSEL 44, 56-57. 59-60)
Quando preghiamo non dobbiamo mai perderci in tante considerazioni, cercando di sapere che cosa
dobbiamo chiedere e temendo di non riuscire a pregare come si conviene. Perché non diciamo piuttosto col salmista: «Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signore e ammirare il suo, santuario»? (Sal 26,
4). Ivi infatti non c'è successione di giorni come se ogni giorno dovesse arrivare e poi passare. L'inizio
dell'uno non segna la fine dell'altro, perché vi si trovano presenti tutti contemporaneamente. La vita,
alla quale quei giorni appartengono, non conosce tramonto.
Per conseguire questa vita beata, la stessa vera Vita in persona ci ha insegnato a pregare, non con molte parole, come se fossimo tanto più facilmente esauditi, quanto più siamo prolissi. Nella preghiera
infatti ci rivolgiamo a colui che, come dice il Signore medesimo, già sa quello che ci è necessario, prima ancora che glielo chiediamo (cfr. Mt 6, 7-8).
Potrebbe sembrare strano che Dio ci comandi di fargli delle richieste quando egli conosce, prima ancora che glielo domandiamo, quello che ci è necessario. Dobbiamo però riflettere che a lui non importa
tanto la manifestazione del nostro desiderio, cosa che egli conosce molto bene, ma piuttosto che questo
desiderio si ravvivi in noi mediante la domanda perché possiamo ottenere ciò che egli è già disposto a
concederci. Questo dono, infatti, è assai grande, mentre noi siamo tanto piccoli e limitati per accoglierlo. Perciò ci vien detto: «Aprite anche voi il vostro cuore! Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli
infedeli» (2 Cor 6, 13-14).
Il dono è davvero grande, tanto che né occhio mai vide, perché non è colore; né orecchio mai udì, perché non è suono; né mai è entrato in cuore d'uomo (cfr. 1 Cor 2, 9), perché è là che il cuore dell'uomo
deve entrare. Lo riceviamo con tanta maggiore capacità, quanto più salda sarà la nostra fede, più ferma
la nostra speranza, più ardente il nostro desiderio.
Noi dunque preghiamo sempre in questa stessa fede, speranza e carità, con desiderio ininterrotto. Ma
in certe ore e in determinate circostanze, ci rivolgiamo a Dio anche con le parole, perché, mediante
questi segni, possiamo stimolare noi stessi e insieme renderci conto di quanto abbiamo progredito nelle sante aspirazioni, spronandoci con maggiore ardore a intensificarle. Quanto più vivo, infatti, sarà il
desiderio, tanto più ricco sarà l'effetto. E perciò, che
altro vogliono dire le parole dell'Apostolo: «Pregate MOSTRA “SAN BIAGIO IN ITALIA: i
incessantemente» (1 Ts 5, 17) se non questo: Desi- luoghi, il culto, le feste” organizzata
derate, senza stancarvi, da colui che solo può conce- dall’Associazione Albero Grande nei locali
derla quella vita beata, che niente varrebbe se non
della abbazia
fosse eterna?
La mostra rimarrà aperta fino al 30 ottobre
con i seguenti orari:
Domenica 30 Ottobre 10 - 12 14:30 - 17:30
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