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Grande partecipazione di pubblico al Bra Day di Forlì con
l’attrice Cecilia Dazzi
Giovedì 20 Ottobre 2016
Grandissimo successo di pubblico per l’iniziativa, organizzata al Salone Comunale di Forlì in occasione della Giornata
Internazionale per la “Consapevolezza sulla Ricostruzione Mammaria”, dall’ l’U.O. di Senologia dell’Ospedale di Forlì,
con la collaborazione di Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus, il sostegno dell’Istituto Oncologico Romagnolo, il patrocinio
della Società Italiana di Chirurgia Plastica (SICPRE), dell’ Ausl della Romagna, dell’IRST di Meldola, del Comune di Forlì,
dell’Ordine dei medici di Forlì-Cesena, del Collegio Provinciale degli Infermieri Professionali e della LILT.
Erano presenti il professor Amadori (Direttore Scientifico dell’IRST di Meldola) e, fra i relatori, il professor Nava (Chirurgo
Plastico di Milano, presidente di Bra Day Italia), il dottor Folli (Direttore della Senologia dell’Istituto Tumori di Milano) ed il
professor Santi (Direttore della Chirurgia Plastica dell’Università di Genova). Guest star dell’evento l’attrice Cecilia Dazzi ,
pluripremiata attrice cinematografica e televisiva, che ha letto uno dei dieci brani proclamati vincitori del Concorso
Nazionale “Quelle BRAve Ragazze 2016” per racconti sul tumore al seno.
“Nell’ambito del BRA Day (Breast Reconstruction Awareness Day) Giornata Internazionale per la “Consapevolezza sulla
Ricostruzione Mammaria”, con eventi ed iniziative di sensibilizzazione su tutte le tecniche di ricostruzione della mammella
dopo tumore al seno, e sul percorso terapeutico e psicologico che le pazienti devono affrontare – spiegano gli organizzatori
– abbiamo voluto organizzare un’iniziativa aperta a tutti sulle opzioni che la chirurgia ricostruttiva offre dopo un intervento per
tumore al seno. Tutto questo per dire che la diagnosi di tumore al seno non è più, come era percepita una volta, una specie di
condanna definitiva, non solo della propria salute, ma anche della propria femminilità. Oggi le pazienti possono contare su
tecniche ricostruttive sempre più innovative, conservative e personalizzate. L’ampio ventaglio delle tecniche ricostruttive
attuate permette infatti d’individuare quella che più si adatta a quel particolare tipo di paziente, alle sue esigenze, senza
tralasciare quello che è il principale obbiettivo: la cura della malattia".
Cronaca
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