La Guardia di Finanza sequestra un appartamento, veicoli, somme

Download Report

Transcript La Guardia di Finanza sequestra un appartamento, veicoli, somme

La Guardia di Finanza sequestra un
appartamento, veicoli, somme di
denaro nei confronti di due exdipendenti pubblici
Su richiesta della Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari,
diretta dalla dr.ssa Carmela de Gennaro, la Sezione Giurisdizionale
per la Puglia, a firma del suo Presidente dr. Mauro Orefice, ha
disposto il sequestro conservativo di beni nei confronti di due
dipendenti pubblici, Antonio Dell’Orco, barese di 54 anni e Nicola Di
Bari, di Cassano Murge, di 63 anni – all’epoca dei fatti entrambi
dipendenti dell’Agenzia delle Dogane di Bari. Il sequestro è stato
eseguito dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari –
deputati allo svolgimento delle investigazioni per l’accertamento di
danni erariali su delega dell’Autorità Giudiziaria contabile – in
collaborazione con gli Ufficiali Giudiziari dell’UNEP di Bari.
Sono stati sottoposti
a sequestro un appartamento sito in Bari, un autoveicolo ed un
motociclo, nonchè di somme di denaro presenti sui conti bancari dei
due responsabili, oltre ad ogni ragione di credito da loro vantata
verso l’INPS e l’ Agenzia delle Dogane. Il danno erariale contestato
ai responsabili è di oltre 5.370.000 euro. La vicenda trae origine da
indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Alessandria, in
ordine ad una rete criminale, anche transnazionale, dedita alla
sistematica evasione di accise ed Iva su prodotti alcolici,
fittiziamente destinati all’esportazione. In tale contesto criminale,
i due funzionari della dogana di Bari sopra citati, poi allontanati
dall’Amministrazione pubblica, nel corso del 2011-2012 avevano assunto
il ruolo di complici delle condotte fraudolente, attraverso il loro
intervento in Dogana, alterando documentazione e dati informatici, al
fine di far figurare la fittizia esportazione fuori dalla Unione
Europea di ingenti quantitativi di alcolici ed evitare in tal modo
l’applicazione delle suddette imposte. I due sono stati anche tratti
in arresto, nel 2012, su ordine della Procura della Repubblica di
Alessandria.
All’esito del processo, conclusosi con il patteggiamento dei
funzionari indagati, sulla base delle indagini svolte, la Procura
della Corte dei Conti di Bari ha stimato il danno erariale arrecato in
euro 5.370.618,00, pari alle imposte evase. Le ulteriori indagini
patrimoniali, svolte dai finanzieri dalla Polizia Tributaria di Bari,
hanno permesso, alla Procura contabile, di richiedere ed ottenere il
sequestro ante causam, quale garanzia patrimoniale nei confronti
dell’Erario, in relazione al pericolo che gli imputati, nelle more
della definizione del giudizio erariale, possano disfarsi dei propri
beni. Ai due ex dipendenti pubblici, nel contempo, è stata notificata
una diffida al pagamento, in solido, della somma prima indicata –
oltre interessi e rivalutazione monetaria – ed un invito a dedurre,
formulato dalla stessa Procura Contabile. I due responsabili sono
stati citati in giudizio per il prossimo mese di novembre.