Comunicato Commissione art. 26 PRAP

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Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione
M INISTERI - ENTI PUBBLICI - UNIVERSITA' - AZIENDE AUTONOME - COMPARTO SICUREZZA
Segreteria R egionale Lom bardia
Sito regionale: w w w .polpen-uilom bardia.it – e-m ail: lom [email protected]
COMMISSIONE EX ART. 26 AL PRAP
In data odierna presso la sala riunioni del PRAP Lombardia, si è riunita la commissione ex art.26
DPR 395/95, per la formazione del personale. Per La UILPA Polizia Penitenziaria era presente il
segretario regionale De Nunzio Michele, componente titolare della commissione.
Dopo l’illustrazione della parte pubblica in relazioni ai contenuti del P.A.R.F. (vedi documento
PRAP su www.polpenuil-lombardia.it), è intervenuta la UIL. L’occasione è stata propizia per
evidenziare alcuni aspetti e segnalare criticità.
Dapprima si è evidenziato l’esiguità dei fondi stanziati dall’Amministrazione (solo circa 11.000
euro per il 2016). Condizione che porta ad una considerazione piuttosto scontata:
l’Amministrazione ha ormai messo in secondo piano il valore della formazione.
Preso atto dello status quo, si è evidenziato come la Regione Lombardia, attraverso la Dote Unica
Lavoro, rappresenti ancora una un’importante contributo per la formazione del personale. A
proposito di fondi regionali, la UIL ha chiesto di concentrare l’attività di programmazione dei
corsi a livello di PRAP. Sostanzialmente per due ragioni: la prima perché l’autorizzazione da
rilasciare al personale (da quest’anno) è comunque in capo al Provveditore; la seconda perché i
percorsi fatti in regione sono troppo disomogenei e le Direzioni seguono logiche spesso distanti
dal volere del personale. Molte Direzioni addirittura non rendono neanche participi le OO.SS. e le
stesse commissioni locali che, secondo norma, dovrebbero comunque esprimere un parere.
A tal riguardo è stato chiesto di sollecitare i Direttori a convocare la commissione ex art.26 e,
laddove ancora inesistente, di istituirla.
In relazione ai percorsi formativi con i fondi del INPS “valore PA” la UIL ha esortato il PRAP ad
attivare i necessari contatti con l’INPS, in quanto i corsi messi a disposizione poco si confanno
con le attività Polizia Penitenziaria.
Si è sollevata una critica rispetto alla totale assenza di percorsi formativi che toccano in senso
stretto le criticità operative (eventi critici, autolesionismo, aggressioni ecc.). Ciò tenuto conto
dell’attuale momento storico caratterizzato del fenomeno del terrorismo e, nel contempo, le
statistiche delle aggressioni sono purtroppo in aumento. Statistiche inevitabilmente correlate alle
nuove modalità di vigilanza (regime aperto).
Si è quindi suggerita l’opportunità, non più rinviabile secondo la UIL, di prevedere corsi di:
gestione degli eventi critici, di difesa personale, uso legittimo dei mezzi di coercizione, lingue
straniere, in particolare la lingua araba, e non per ultimo corsi di formazione sullo stress lavoro
correlato. Un fenomeno che, a nostro avviso, dovrebbe essere maggiormente attenzionato. Non si
può infatti trascurare il dato, significativamente in crescita, dei pre-pensionamenti per motivi di
salute, legati alla tenuta psico-fisica del personale.
Infine, De Nunzio, ha chiesto alla parte pubblica, letteralmente “che fine ha fatto il poligono??”,
stigmatizzando in merito all’interruzione delle attività di aggiornamento al tiro e alla singolare,
usando un eufemismo, situazione che ci sono agenti che non si esercitano da molti anni. Se anche
questo elemento lo si collega al particolare momento storico, le considerazioni non possono certo
essere positive.
Fraterni saluti e al prossimo aggiornamento.
Milano, 19.10.2016
UIL PA Polizia Penitenziaria – Lombardia
La Segreteria Regionale
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