Piano di Sorrento i Pini di Villa Fondi si possono salvare. La

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20/10/2016
Piano di Sorrento i Pini di Villa Fondi si possono salvare. La Forestale ha solo acquisito gli
atti
Piano di Sorrento. Una vicenda che sta dando adito a varie strumentalizzazioni o posizioni di carattere politico.
Positanonews non ha nessun interesse politico ma vuole mettere in evidenza la verità dei fatti, intanto cominciamo con
la Guardia Forestale, nessun ok all'abbattimento da parte del comandante Raffaele Starace che ha solo acquisito gli
atti , infatti al proposito questa mattina è arrivata una nota chiarificatrice negli uffici comunali a proposito. La vicenda
nasce con la perizia dell'agronoma De Marco collocava in categoria D (ALBERI PERICOLOSI E DA ABBATTERE!)
ben 3 grossi esemplari arborei di pino domestico (Pinus pinea) dei 10 presenti nel Parco della Villa Fondi.
Successivamente una seconda perizia della facoltà di Portici riduceva a 2 gli alberi giudicati "pericolosi" da una attenta
analisi delle perizie e da un confronto con gli agronomi del WWF, che in entrambe le perizie commissionate dal
Comune ci siano elementi di contraddittorietà ed errori dovuti, anche, ad una valutazione del momento che non
considera l'evolversi della situazione nel tempo (nella perizia del prof. Motti della facoltà di Portici si deduce dalla
semplice osservazione di un tombino allocato alla base di un pino, che le radici si siano sviluppate nel tempo in modo
anomalo a causa dello stesso). La perizia della De Marco aveva individuato con le analisi del tomografo 2 punti critici
in due alberi: in uno all'altezza del colletto, in un altro a circa 10 metri sul tronco. Inoltre riteneva che il fattore di
"filatura" (altezza/diametro tronco) fosse tale da non dare garanzie e che gli alberi, dall'osservazione della chioma,
fossero in una fase di scarso vigore vegetativo (n.d.r. le foto in perizia documentano infatti gli scempiosi e devastanti
tagli di potatura effettuati in quegli stessi giorni). L'analisi nella relazione tecnica sul "fattore di filatura" applicava però
un coefficiente errato per cui nella divisione altezza/diametro il risultato matematico dava un numero che appariva, a
detta dell'agronoma, sotto la soglia di sicurezza. I grafici delle analisi strumentali fornite in perizia ad una più attenta e
corretta lettura ed interpretazione non davano coefficienti al di sotto della soglia di sicurezza meccanica come invece
si legge nelle conclusioni della perizia. In quanto al "vigore vegetativo" della chioma c'eravamo subito accorti del
progressivo peggioramento dello stato di salute dei pini nei mesi successivi alle drastiche e massicce potature,
operate impropriamente per "alleggerire la chioma"... ma ... cosa ben più grave... avevamo notato che ben altri pini
(alle spalle di quelli incriminati) erano in situazioni di scarsa ripresa vegetativa con chioma rada ed aghi di piccole
dimensioni. Proprio i due pini "malconci " (non quelli della perizia per intenderci) dopo alcuni mesi sono
completamente disseccati senza che nessuno se ne accorgesse (???). Ora si ergono senza vita dietro quelli periziati e
nessuno ad oggi si è ancora preoccupato di conoscere le ragioni fitopatologiche (o altre?) del loro disseccamento.
Sembra che ci sia ben poco di realmente scientifico e/o razionale in tale castello di ipotesi, carte, perizie ed incarichi
che hanno portato ad un enorme dispendio di soldi (decine di migliaia di euro sono stati spesi per distruggere il
patrimonio a verde della Villa Fondi De Sangro). I pini si possono mettere in sicurezza e salvare senza abbatterli e
senza fare strumentalizzazione politiche su una vicenda nata dalla passata amministrazione. Sicuramente l'intervento
della Forestale sarà determinante al fine di chiarire la vicenda nell'interesse di tutti