Furto d`identità e conto svuotato. Ma la banca ora deve risarcire il

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Transcript Furto d`identità e conto svuotato. Ma la banca ora deve risarcire il

Furto d'identità e conto svuotato.
Ma la banca ora deve risarcire il
cliente truffato
Un “colpo” ingegnoso a Roma
dei soliti ignoti hackers che ha fruttato loro illegalmente oltre 110
mila euro . L’ organizzazione di malviventi (e hacker) ha fabbricato
una carta di identità romana fasulla con usando il nome, cognome e
fotografia dell’uomo che hanno truffato. Usando questo documento, che
è stato falsificato in modo persino grossolano, il capo della banda ha
aperto un conto corrente in un istituto del centro, circostanza che la
dice lunga… sui controlli insufficienti effettuati dalle banche.
Aperto il conto, usando incredibilmente i codici di accesso che
l’hacker ha trafugato alla vittima prescelta, si è collegato ad
Internet entrando sul conto online del malcapitato. E
sempre via
Internet da questo conto corrente online , ha trasferito 110 mila 320
euro verso il conto aperto con i documenti falsi, lasciando sul conto
del truffato appena 37 euro. Concluso il trasferimento dei fondi, la
banda ha preleva dal conto fasullo i 110 mila 320 euro, stavolta in
contanti, per poi sicuramente festeggiare nelle strade della Capitale.
Adesso il Tribunale Civile di Roma ha ordinato alla banche in
questione la restituzione di tutti i soldi prelevati in modo illecito
dal conto del truffato e il pagamento di altri 20 mila euro per
risarcire l’ulteriore danno patrimoniale che la persona ha subìto (per
andare avanti, la vittima ha dovuto chiedere dei prestiti). Infatti, a
dover versare queste somme e pagare questi risarcimenti saranno
entrambe le banche: quella del correntista, indifesa di fronte ai
truffatori informatici; ma anche la banca dove è stato aperto il conto
fasullo senza i dovuti necessari controlli .
La sentenza del Tribunale spiega che il correntista raggirato non ha
commesso alcuna leggerezza nella gestione del suo conto. Imperizia e
ingenuità sono tutte delle due banche, ora giudicate responsabili.