Quel gioco affettuoso di rianimazione degli oggetti

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Corriere di Novara
SABATO 8 OTTOBRE 2016
C U LT U R A
CON “ARTEPARCHI IN RETE” ULTIMI EVENTI DELLA STAGIONE
MOSTRA NELL’ARENGO DEL BROLETTO
A Cameri atmosfere e cromatismi di Oiraw “Figure oltre la soglia”,
A Galliate la monoforma di Angelo Bozzola l’arte come terapia
I
l progetto “Arteparchi in rete” offre gli ultimi appuntamenti dell’edizione 2016 inaugurando a Cameri, nella sala riunioni del circolo
culturale “Matteotti”, in via Mazzucchelli 75, l’esposizione di Riccardo Oiraw “Dipinti, sculture, incisioni” e
aprendo con modalità straordinaria
gli spazi della Fondazione “Angelo
Bozzola” di Galliate (vicolo Visconti
4).
Le opere di Oiraw documentano l’intensa attività e la completezza della formazione dell’artista (nato a Crema nel
1936 e residente da molti anni ad Oleggio) che gli permettono di esprimersi
senza sbavature, con molti linguaggi
visivi e utilizzando tecniche complesse.
A partire dal disegno e dal chiaroscuro
a cui ha affiancato la pittura ad olio,
l’incisione (nella foto 1 ”Il molinetto”,
1994, acquaforte) e la scultura in bronzo. Soggetto preferito è la realtà, da cui
trae ispirazione continua annotando i
caratteri degli elementi naturali, le atmosfere e i cromatismi degli ambienti,
gli animali che li popolano, per comunicare in modo immediato con tutti,
senza bisogno di mediazioni. La mostra potrà essere visitata fino al 23 ottobre, con ingresso libero, tutti i giorni
dalle 10 alle 22 tranne il giovedì, giorno
di chiusura. Domani, domenica 9 ottobre, dalle 15 alle 18 aprirà gratuitamente i propri spazi espositivi la Fondazione “Angelo Bozzola” di Galliate, voluta
dallo stesso artista e costituita nel 1997.
È l’ultimo evento previsto da questa
edizione di “Arteparchi in rete” grazie
al quale potranno essere meglio conosciuti le sculture e i dipinti eseguiti
dall’artista (Galliate, 1921 - 2010) nel
1
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corso della sua lunga vita. Già attivo nei
primi anni Cinquanta, nel 1954 l’artista a Milano aveva aderito al MAC
(Movimento Arte Concreta) ed esposto alla X Triennale, confermando le
sue scelte concettuali nell’ambito dell’astrattismo, che lo avevano portato ad
elaborare quella monoforma trapezioovoidale i cui sviluppi hanno caratterizzato tutta l’opera successiva. I visita-
tori saranno accompagnati durante la
visita da alcuni alunni della scuola primaria di Galliate (nella foto 2 una delle
opere conservate presso la Fondazione,
“Rappresentazione”, eseguita nel 1981
ad olio su tela e con oro foglia). Per info
e contatti tel. 0321 517706; www.parcoticinolagomaggiore.it e [email protected].
e.m.
UTE, in vetrina le opere degli allievi
n (e.gr.) Università della Terza
Età, opere in vetrina. Si inaugura
oggi, sabato 8 ottobre, alle 17, nella Saletta Albertina di corso Italia
a Novara, la trentatreesima mostra delle attività di espressività
artistica proposta dall'Università
della Terza Età. Saranno esposte
opere degli allievi che frequentano
i corsi di pittura, disegno, decorazione su ceramica, modellato, taglio e cucito e fotografia. Un centinaio gli espositori. La mostra resterà aperta sino al 17 ottobre, visitabile tutti i giorni dalle 16 alle
19.
n In occasione del convegno
Exilium, che si tiene al Centro Congressi di Novarello
oggi, sabato 8 ottobre, nell’Arengo del Broletto a Novara alle ore 17.30 sarà inaugurata la mostra “Figure oltre la soglia. Sentieri che si
perdono nella mente 2”, curata da Raul Capra che proporrà la presentazione. Saranno esposte opere realizzate nell’Atelier del Dipartimento di Salute Mentale, in
un progetto terapeutico di
inclusione che ha visto la
partecipazione degli artisti
Corrado Bonomi, Andrea
Pescio e Giovanni Sesia.
Questi artisti hanno seguito
e collaborato attivamente
con quanti hanno partecipato alle attività dell’atelier
condividendo, si legge nei
materiali di presentazione,
“mente e cuore, in un gioco
creativo a quattro mani, all’interno di uno spazio arteterapeutico dove emozioni
profonde, nascoste, indicibili ma al tempo stesso vitali
possono emergere trasformandosi in immagini”. La
mostra attuale, riprendendo
alcuni spunti dall’evento
espositivo di quattro anni fa
dallo stesso titolo che proponeva, attraverso le opere di
Romolo Romani (18841916), Carlo Zinelli (19161974), Giovanni Sesia, le installazioni dei giovani del
gruppo Nu De Dos Arte, le
fotografie di Giovanni Berengo Gardin e Donatella
Pollini, riflessioni sul percorso dalla pittura alla follia
e dalla follia alla pittura, si
prefigge di seguire una traccia che possa portare il visitatore “a scoprire immagini
native o mediate, al di là della
soglia, che si apre nel muro
del silenzio e dell’esclusione”. L’esposizione rimarrà
allestita fino al 22 ottobre e
potrà essere visitata nei seguenti orari: da martedì a venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle
14 alle19; sabato e domenica
dalle 10 alle 19. L’ingresso è
libero.
e.m.
VITTORIO TONON PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE IN RAPPRESENTANZA DELL’ITALIA
Un novarese in Cina per il simposio mondiale del G20
n Ancora una partecipazione
internazionale per il novarese
Vittorio Tonon. La prossima
settimana sarà tra gli artisti
protagonisti di una manifestazione di grande prestigio,
2016 China Hangzhou G20
International Art Exchange
Exhibition. Dopo il G20 dei
capi di stato è l’arte a ritrovarsi sotto un cappello mondiale, nella città di Hangzhou. Il
tutto sotto l’egida di Olympia
Fine Arts International Exhibition and Symposium, evento che si ripete, creato da una
associazione di artisti nata
durante le Olimpiadi di Pechino e impegnata a organizzare mostre e simposi in tutto
il mondo. «Una grande emozione – commenta Tonon –
essere stato invitato in Cina.
Insieme a Maria Pia Michelon, artista veneta, e al mar-
Vittorio Tonon
chigiano Tonino Fabrizi rappresenteremo l’Italia: sono
stati invitati tre artisti per
ogni Paese del G20 oltre a colleghi di altre nazionalità. Nella setimana del simposio sa-
Tonon con il gruppo al simposio di Mallnitz
ranno coinvolti le autorità locali e il China - Hangzhou
Qianjiang International Art
Museum. Una mostra è già
stata fatta in occasione della
riunione dei leader mondiali
con le opere che abbiamo
spedito. Ora lavoreremo sul
campo in occasione del simposio vero e proprio spostato
di un mese rispetto all’evento
politico per questioni di sicu-
rezza. Operemo fianco a fianco, con artisti di tutto il mondo, secondo la formula collaudata, sui temi della protezione ambiente, della libertà,
della pace. Ed è proprio que-
sta la bellezza dell’esperienza,
mettere in comune e condividere conoscenze e professionalità, in una atmosfera veramente speciale. Ognuno di
noi produrrà un lavoro che
lascerà in permanenza al museo, a ricordo del simposio».
Un anno pieno il 2016 per Tonon con gli eventi di carattere
internazionale vissuti in India, Finlandia e Orta. L’ultimo è stato in Austria, a Mallnitz: si è appena concluso.
«Un’altra esperienza straordinaria – conclude Tonon -.
Con la mia opera ho voluto
ricordare Wagner, Valchirie e
Nibelunghi. Un lavoro onirico e rimarrà, come gli altri, a
testimonianza del simposio.
Anche in Austria ho conosciuto altri artisti. E così la rete si allarga sempre più».
Eleonora Groppetti
A DOMODOSSOLA ESPOSIZIONE DEDICATA ALLE “NATURE MORTE” DI SERGIO BONFANTINI
Quel gioco affettuoso di rianimazione degli oggetti
n Nel secondo Novecento le
“Nature morte” per Sergio
Bonfantini (Novara, 19101989) erano diventate i soggetti più indagati, la sua passione, perché, dichiarava “il
bello è metterle su. Le si costruisce, si può dire”, aggiungendo “Nel ’68 ho visto
un film: “Blow up”, dove c’erano dei vetri. E allora ho
cominciato a costruire nature morte con questi vetri davanti. Specialmente con la
luce di sera. Perché fa un
gioco particolare di ombre e
di chiari”. Nature morte che
l’artista aveva incominciato
a dipingere nel 1930 con
“Riflessi”, dove due bottiglie
e due bicchieri occupano un
quadrato ritmicamente suddiviso, e con “Le uova” (nell’immagine) che registrano,
come scrive Mario Bonfantini nei materiali di presentazione, a cui si devono le
citazioni iniziali, “la meraviglia dei colori del quotidiano” e quella “luminosità che
si spande sul marrone del
vaso di terracotta, sul bianco delle uova, sul blu della
superficie del tavolo”. Aveva
proseguito con le composizioni di oggetti dipinte dopo
“Blow up”, opera che ha segnato una linea di demarcazione nell’attività dell’artista
novarese. Proprio alle “Na-
ture Morte” di Sergio Bonfantini è dedicata l’esposizione allestita presso lo Studio Quadra di Domodosso-
la (Ufficio dei Private Banker di Sanpaolo Invest Domodossola, via Marconi 26).
È aperta fino al 26 novem-
bre con ingresso libero: da
lunedì a venerdì 8.45/ 12.45
e 14.45/18.45; sabato solo al
mattino (per info e contatti
tel. 0324 481303 e www.fondazionesergiobonfantini.it). Promossa dalla Fondazione Sergio Bonfantini e
dalla Galleria Borgoarte di
Borgomanero con il patrocinio di Provincia di Novara
e Città di Borgomanero, l’esposizione consente di riflettere su quel delicato rapporto fra pittura, cinema e
fotografia oggi sempre più
presente nella produzione
artistica, richiamando l’idea
che “la pittura, con la sua
fissità meditativa e le sintesi
perentorie delle sue inferenze ci potrà aiutare a non
smarrirci nella complessità
e nell’effimero dell’immediato o a non istupidirci nella coazione a ripetere del
consumo dello stereotipo”.
Ma, in primo luogo, ci potrà
permettere di godere di
“quel gioco affettuoso di
rianimazione degli oggetti”
che le nature morte di Sergio Bonfantini propongono,
di annotare quel particolare
punto di vista che ha permesso all’artista di trasformare la normalità del quotidiano in raffinati attimi percettivi.
e.m.