Un mio amico di nazionalità afghana ha una protezione

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IMMIGRAZIONE: RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE E PERMESSO DI SOGGIORNO PER MOTIVI DI STUDIO Un mio amico di nazionalità afghana ha una protezione sussidiaria in Italia, da poco rinnovata fino al 2020. Al momento, la moglie e i due figli (entrambi minori) si trovano in Grecia, in un centro di accoglienza e lui li ha momentaneamente raggiunti. Vorrebbe chiedere un ricongiungimento familiare ma non sa bene come muoversi, quanto tempo occorre e se è necessario che lui si trovi sul territorio italiano. Sapete darmi informazioni?

Il suo amico potrebbe presentare, tramite lei, una domanda per “familiare al seguito”. Dovrebbe, cioè, autorizzarla, con una delega, a presentare per suo conto una domanda affinché i suoi familiari possano entrare insieme a lui nel nostro Paese.

Ci sono però una serie di questioni che andrebbero viste prima di procedere. Prima fra tutte, è importante sapere se la moglie e i figli del suo amico sono in possesso di documenti di riconoscimento e di passaporto. Inoltre, è importante sapere qual è la situazione dei familiari del suo amico in Grecia. Hanno fatto domanda di asilo? Sono stati identificati? Una volta raccolte le risposte, le suggeriamo di rivolgersi alla sede Inca-Cgil a lei più vicina.

Sono una cittadina extracomunitaria. Il mio permesso di soggiorno che ho ottenuto per motivi di studio, mi permette di lavorare part-time. Posso lavorare occasionalmente (senza un contratto di lavoro fisso) per più di 20 ore in una settimana, nel caso in cui non superi le 1040 ore in un anno?

Lei può lavorare, purché non superi nel corso dell’anno le 1040 ore. Le ricordiamo inoltre che, se svolge attività lavorativa, lei ha la possibilità di presentare domanda di conversione del permesso di soggiorno per studio in permesso di soggiorno per lavoro, in quanto attualmente il decreto flussi (che scadrà a dicembre prossimo) prevede delle quote per questo tipo di conversione.