Metamorfosi, colore, danze, seduzioni della linea Terzo appuntamento

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Transcript Metamorfosi, colore, danze, seduzioni della linea Terzo appuntamento

LICEO SCIENTIFICO «G. MARCONI» - PARMA
Metamorfosi, colore, danze,
seduzioni della linea
Martedì 25 Ottobre 2016,
ore 15
Palazzetto Eucherio Sanvitale
(interno Parco Ducale)
INTERVENTI:
ore 15 - Marco Minato - Liceo Scientifico «G. Marconi»
L’evoluzione del disegno nella scenografia teatrale dal
Rinascimento al Settecento
ore 16 - Elena Galeotto – Psicanalista e artista
Di segno in segno. Il pensiero che lascia una traccia
Verrà rilasciato attestato di partecipazione
con il patrocinio di
©Claudio Falcucci
in collaborazione con
con il patrocinio di
LICEO SCIENTIFICO «G. MARCONI» - PARMA
INTERVENTI:
ore 15 - Marco Minato - Liceo Scientifico
«G. Marconi»
L’evoluzione del disegno nella scenografia
teatrale dal Rinascimento al Settecento
ore 16 - Elena Galeotto – Psicanalista e artista
Di segno in segno. Il pensiero che lascia una
traccia
SOPRINTENDENZA
ALLE BELLE ARTI
E PER IL PAESAGGIO
DI PARMA E PIACENZA
COMUNE DI PARMA
Metamorfosi, colore, danze,
seduzioni della linea
e in collaborazione con
ACCADEMIA NAZIONALE
DI BELLE ARTI DI PARMA
Terzo appuntamento
Martedì 25 Ottobre 2016
FONDAZIONE
CARIPARMA
Invito
LICEO SCIENTIFICO «G. MARCONI» - PARMA
DELEGAZIONE
FAI PARMA
Verrà rilasciato attestato di partecipazione
PARMA URBAN CENTER
Ore 15.00
Palazzetto Eucherio Sanvitale
(interno Parco Ducale)
Parma
Liceo Scientifico Statale G. Marconi di Parma - Sito internet http://www.lmarconi.pr.it/
Metamorfosi, colore, danze,
seduzioni della linea
Il tema propone riflessioni trasversali ed interdisciplinari sul
disegno, identificabile come lineamentum, sui dipinti, sulle
sculture, sui progetti architettonici, analizzando il rapporto
complesso tra Linea e Forma attraverso gli esempi di opere che dal Quattrocento si spingono al XX secolo e oltre.
Lo spunto s ‘ispira al progetto realizzato da Marzia Faietti e Gerhard Wolf, i quali hanno esplorato
gli intrecci e le polarità della linea in tappe distinte; risultato della prima tappa fu la pubblicazione intitolata Linea
1. Grafie di immagini fra Quattrocento e Cinquecento
apparsa nel 2008. Al primo è seguito un secondo symposium realizzato a Firenze nel novembre 2010 accompagnato dalla pubblicazione dei contributi con il titolo Linea II
– Tangents, interlaces Knots labyrinths. Structure and meaning of lines from antiquity to the contemporary period.
Da tale indagine, ricca di prospettive inerenti la metodologia interdisciplinare, è nato il presente progetto che si fonda
su due elementi centrali; la circolarità interdisciplinare in
aree distinte del sapere e la polarità fra l’universo storicoartistico-filosofico e quello matematico-fisico. Esempio recente è stato reso dalla suggestiva mostra dedicata a Piero
della Francesca presso Palazzo Magnani a Reggio Emilia.
Se gli studi di Marzia Faietti e Gerhard Wolf hanno puntato esclusivamente sulla relazione linea-disegno, è negli
intenti di chi scrive allargare il campo ad altre testimonianze figurative che dai dipinti si estendono alle sculture, alle tarsie, ai progetti architettonici, come ai manufatti
tessili La linea può essere o diventare disegno, ma il disegno, in realtà non è solo linea e la linea non è solo disegno. Il concetto stesso di linea si muove tra due poli: da un
lato la linea tracciata su di un supporto e perciò materica, dall’altro, la linea intesa come elemento geometrico,
cioè monodimensionale e idealmente priva di spessore.
Nel noto passo della Naturalis Historia dove è descritto
l’episodio della visita di Apelle a Protogene, visita che san-
cirà la schiacciante vittoria della linea sottilissima (linea
summae tenuitatis) del primo su quella, peraltro anch’essa
sottile, dello stimato collega, la ricerca artistica che conduce ad avvicinare tra loro la linea materica a quella ideale viene considerata una prova schiacciante di bravura.
Nelle Arti figurative, a partire dal disegno, la linea è fondamentale, ma rimane pur sempre minata dall’ambiguità
della sua natura che la sospinge in due direzioni opposte:
essa può infatti diventare invisibile sino a sparire, a causa
della sua sottigliezza o perché coperta o nascosta, oppure
può trasformarsi in traccia o pennellata, confondersi nel
viluppo dei tratteggi, o subire ancora altre metamorfosi.
Tenue è la linea di Apelle (linea summae tenuitatis)
secondo
Plinio,
nel
passo
ricordato della Naturalis Historia (Liber XXXV, 81-83).
Le riflessioni degli studiosi a vario titolo coinvolti nella presente iniziativa si propongono di affrontare con ampio respiro il tema della “linea” e le sue implicazioni nella
prassi e nella teoria artistico-culturale, indagando l’uso del
segno grafico nella rappresentazione architettonica come
“disegno” dello spazio; nella topografia; nello studio delle realtà; nel linguaggio dell’antiquaria; nella scrittura degli
umanisti. I contributi costituiscono altrettante occasioni per
rivisitare, secondo una lettura interdisciplinare, l’universo di
punti, segni, linee e tratti di alcuni artefici che creano superficie e accostano al visibile; altri interventi affronteranno il fare
di artisti posti di fronte al bivio tra la rappresentazione del visibile e dell’invisibile, tra l’emulatio naturae, la sua simulatio.
Responsabili del Corso: Maria Cristina Chiusa – Gabriele Trivelloni
PROGRAMMA COMPLETO
Primo appuntamento: 21 marzo, Palazzo Bossi Bocchi
(Fondazione Cariparma)
ore 15,30: MARIA CRISTINA QUAGLIOTTI - Soprint.
Belle Arti e Paesaggio, La complessità della linea nell'arte
medievale
ore 16,30: CRISTINA LUCCHINI - Liceo Scientifico «G.
Marconi», Variazioni della linea negli elementi di plastica
architettonica
Secondo appuntamento: 20 maggio, ex oratorio di San
Quirino (Parma Urban Center)
ore 15,30: CARLO MAMBRIANI - Università degli Studi di Parma, Il demone della linea: grafica, arti decorative
e architettura nell'Art Nouveau
ore 16,30: ROBERTO MACELLARI (Musei civici di
Reggio Emilia), Ordine in cielo e sulla terra. Incroci di
linee orientate nell'insediamento etrusco della pianura
emiliana
Terzo appuntamento: 25 Ottobre 2016, Palazzetto Eucherio Sanvitale
ore 15,00: MARCO MINATO - Liceo Scientifico «G.
Marconi», L’evoluzione del disegno nella scenografia teatrale dal Rinascimento al Settecento
ore 16,00: ELENA GALEOTTO – Psicanalista e artista,
Di segno in segno. Il pensiero che lascia una traccia
Quarto appuntamento: 24 Novembre 2016, Museo
Glauco Lombardi
ore 14,00: MARIA CRISTINA CHIUSA-Storica dell’arte
e GABRIELE TRIVELLONI-Liceo Scientifico«G.
Marconi», Il mito: è di scena la finzione.
Per Baldassarre Peruzzi un dipinto ritrovato