Diario 9.10.16 - Parrocchia S.Sofia Canaro

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Transcript Diario 9.10.16 - Parrocchia S.Sofia Canaro

INTENZIONI DELLE SS. MESSE
S. SOFIA DI CANARO
SABATO 8.10
ore 18.30 - Def.ti PIERINA - GINO Toffanin
- Def.to ERMANNO Pelà
DOMENICA 9.10 ore 10.15 - Def.ta LEA GINA Cavallari
- Def.ti FRANCESCO-ANNA - IMMACOLATAANTONIETTA
- BATTESIMO DI GARBO TOMMASO
LUNEDÌ 10.10
ore 11.00 S. MESSA a Corte Loredana
MARTEDÌ 11.10
ore 08.30 Libera
MERCOLEDÌ 12.10 ore 08.30 Libera
GIOVEDÌ 13.10
ore 08.30 Libera
VENERDÌ 14.10
ore 08.30 Libera
SABATO 15.10
ore 18.30 - Def.ti VALERIA - LORENZO Pretato
DOMENICA 16.10 ore 10.15 ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
- Def.ta ELENA Fantinato Caniatti
SANTA MARGHERITA DI GAROFOLO
DOMENICA 9.10 ore 09.15 - Def.ti JOLANDA-ANTONIO-NABORE- MARIAADONE Saladini
VENERDÌ 14.10 ore 18.00 - Def.ti Renesto
DOMENICA16.10 ore 09.15 - Def.to GIOVANNI Trombetta
.
DOMENICA PROSSIMA 16 OTTOBRE:
INIZIA IL CATECHISMO
PER I FANCIULLI E I RAGAZZI
Invitiamo tutti i fanciulli e i ragazzi, che hanno intenzione quest’anno di
iniziare o di proseguire il cammino di formazione alla vita cristiana, a
partecipare, magari con i loro genitori, alla S.MESSA delle ore 10.15
Durante la S. Messa verranno presentati alla comunità i cresimandi
che si stanno preparanzo a ricevere la Cresima dalle mani del Vescovo.
La Cresima sarà amministrata dal Vescovo:
DOMENICA 27 NOVEMBRE ALLE 11.00 A CANARO,
MENTRE A GAROFOLO SARÀ ALLE ORE 9.30.
A GAROFOLO IL CATECHISMO SI TERRÀ ALLA DOMENICA
MATTINA DOPO LA MESSA DELLE 9.15 PER I CRESIMANDI,
E AL VENERDì ALLE ORE 17.00
PER I RAGAZZI DELLE SCUOLE MEDIE.
DIARIO SETTIMANALE
PARR. DI S, SOFIA IN CANARO E
DI S. MARGHERITA IN GAROFOLO
DOMENICA 9 OTTOBRE 2016
XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORD.
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro
a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
+ Dal Vangelo secondo Luca, 17,11-19
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la
Galilea.
Entrando in un villaggio, gli
vennero incontro dieci
lebbrosi, che si fermarono
a distanza e dissero ad alta
voce: «Gesù, maestro, abbi
pietà di noi!». Appena li
vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si
prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove
sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Parola del Signore.
ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
DOMENICA 16 OTTOBRE ALLA S. MESSA DELLE ORE 10.15.
SONO INVITATE A PARTECIPARE LE COPPIE DI SPOSI CHE NELL’ANNO PRESENTE 2016 HANNO COMPIUTO O COMPIONO I
10 ANNI - 25 ANNI - 50 ANNI - 60 ANNI DI MATRIMONIO
COMMENTO AL VANGELO DI OGGI
Gesù è in cammino. E come lungo ogni cammino, la lentezza favorisce gli incontri,
l'attenzione trasforma ogni incontro in evento.
Ed ecco che dieci lebbrosi, una comunità senza speranza, un nodo di dolore,
all'improvviso si pone di traverso sulla strada dei dodici.
E Gesù appena li vede... notiamo: subito, senza aspettare un secondo di più, "appena
li vede", prima ancora di sentire il loro lamento. Gesù ha l'ansia di guarire, il suo
amore ha fretta, è amore preveniente, amore che anticipa, pastore che sfida il deserto
per una pecora che non c'è più, padre che corre incontro mentre il figlio cammina...
Davanti al dolore dell'uomo, appaiono i tre verbi dell'agire di Cristo: vedere,
fermarsi, toccare, anche se solo con la carezza della parola.
Davanti al dolore scatta come un'urgenza, una fretta di bene: non devono soffrire
neanche un secondo di più. E mi ricorda un verso bellissimo di Ian Twardowski:
affrettiamoci ad amare, le persone se ne vanno così presto! L'amore vero ha sempre
fretta. È sempre in ritardo sulla fame di abbracci o di salute.
Andate... E mentre andavano, furono purificati. Sono purificati non quando arrivano
dai sacerdoti, ma mentre camminano. La guarigione comincia con il primo passo
compiuto credendo alla parola di Gesù. La vita guarisce non perché raggiunge la
meta, ma quando salpa, quando avvia processi e inizia percorsi.
Nove lebbrosi guariscono e non sappiamo più nulla di loro, probabilmente
scompaiono dentro il vortice della loro inattesa felicità, sequestrati dagli abbracci
ritrovati, ridiventati persone libere e normali.
Invece un samaritano, uno straniero, l'ultimo della fila, si vede guarito, si ferma, si
gira, torna indietro, perché intuisce che la salute non viene dai sacerdoti, ma da
Gesù; non dalla osservanza di regole e riti, ma dal contatto con la persona di quel
rabbi. Non compie nessun gesto eclatante: torna, canta, lo stringe, dice un semplice
grazie, ma contagia di gioia.
Ancora una volta il Vangelo propone un samaritano, uno straniero, un eretico
come modello di fede: la tua fede ti ha salvato. La fede che salva non è una professione
verbale, non si compone di formule ma di gesti pieni di cuore: il ritorno, il grido di
gioia, l'abbraccio che stringe i piedi di Gesù.
Il centro della narrazione è la fede che salva. Tutti e dieci sono guariti. Tutti e dieci
hanno creduto alla parola, si sono fidati e si sono messi in cammino. Ma uno solo è
salvato. Altro è essere guariti, altro essere salvati. Nella guarigione si chiudono le
piaghe, rinasce una pelle di primavera. Nella salvezza ritrovi la sorgente, tu entri in
Dio e Dio entra in te, e fiorisce tutta intera la tua vita.
Padre Ermes Ronchi
ATTIVITÀ PASTORALE
- COME OGNI LUNEDÌ, COSÌ ANCHE DOMANI ALLE ORE 18.00 INCONTRO DI PREGHIERA PAER LE VOCAZIONI E PER LA PACE NEL
MONDO.
- SABATO PROSSIMO ORE 17.15 INCONTRO CATECHISTI
PRESENTATO DAL VESCOVO IL PIANO
PA STORALE PER LA NOSTRA DIOCESI
Venerdì scorso 7 ottobre in Duomo a Rovigo il Vescovo Pierantonio ha proposto
alla diocesi il piano pastorale per l’anno 2016/17.
Presento ora il brano in cui il Vescovo evidenzia le tre urgenze pastorali sulle
quali ci confronteremo e lavoreremo insieme in quest’anno pastorale.
“ ... Dire che la chiesa è un cantiere chiama in causa la nostra responsabilità ad
essere protagonisti tutti insieme di questa impresa. Un cantiere vive di molte
collaborazioni e presenze diverse. Non è una realtà già conclusa in cui posso limitarmi
ad essere spettatore o fruitore di un servizio, ma un’opera che richiede il contributo di
tutti: siamo tutti operai di questo cantiere (cf. «le pietre vive» di 1 Pt).
L’immagine del cantiere ci ricollega pure al programma di papa Francesco
proposto attraverso l’Esortazione Apostolica EvangeliiGaudium: la caratteristica
di questo documento (come pure di AmorisLaetitia) è quella di non limitarsi a
proporre delle affermazioni di principio o delle dottrine, ma di proporci (forse meglio:
richiederci) un cambiamento profondo. Papa Francesco è convinto che la Chiesa
abbia bisogno di cambiare per essere in grado di rispondere alla sua vocazione, che
è quella di trasmettere la gioia del Vangelo. Per questo al centro dell’Esortazione sta
l’appello ad una conversione pastorale della chiesa in chiave missionaria. Nel primo
capitolo intitolato «La trasformazione missionaria della Chiesa». (...)
In questa prospettiva, l’attenzione più che su iniziative particolari da attuare
dovrà essere per alcuni atteggiamenti da maturare: l’ascolto reciproco, il confronto e
il dialogo, il lavorare assieme. E’ la sinodalità di cui parla papa Francesco, o,
con altri termini, «una modalità partecipativa» di essere chiesa. Durante questo anno
pastorale cercheremo di farlo affrontando tre grandi piste, che non pretendiamo di
esaurire e che ci terranno occupati anche per i prossimi anni, vista la portata di questi
ambiti.
Le tre piste sono il matrimonio e la famiglia alla luce dell’Esortazione
Apostolica AmorisLaetitia, il ripensamento della presenza della chiesa sul
territorio, la trasmissione della fede. Questi tre ambiti sono come delle grandi
palestre in cui allenarci a realizzare la conversione pastorale in chiave missionaria, che
Papa Francesco propone in EvangeliiGaudium.”