La denuncia di Federalberghi

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La denuncia di Federalberghi: “In
provincia di Varese cresce
l’abusivismo alberghiero”
VARESE, 14 ottobre 2016– Il sommerso
turistico cresce senza sosta ed inquina il
mercato, dichiara Frederick Venturi,
presidente di Federalberghi Varese, alla
lettura del rapporto sul sommerso turistico,
realizzato da Federalberghi nazionale con la
collaborazione tecnica di Incipit e Inside
Airbnb.
Ad agosto 2016, nella provincia di Varese, risultavano disponibili su Airbnb
1.028 alloggi, di cui:
– 65,76% riferiti ad interi appartamenti;
– 78,40% disponibili per più di sei mesi;
– 48,15% gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio.
Si tratta di dati inequivocabili, prosegue Venturi, che smascherano
definitivamente le 4 grandi bugie della cosiddetta sharing economy:
– non è vero che si condivide l’esperienza con il titolare: la maggior parte
degli annunci pubblicati su Airbnb si riferisce all’affitto di interi
appartamenti, in cui non abita nessuno;
– non è vero che si tratta di attività occasionali: la maggior parte degli
annunci si riferisce ad appartamenti disponibili per oltre sei mesi all’anno;
– non è vero che si tratta di forme integrative del reddito: sono attività
economiche a tutti gli effetti, che molto spesso fanno capo ad inserzionisti
che gestiscono più alloggi;
– non è vero che le nuove formule compensano la mancanza di offerta: gli
alloggi presenti su Airbnb sono concentrati soprattutto nelle grandi città e
nelle principali località turistiche, dove è maggiore la presenza di esercizi
ufficiali.
Ne consegue che il consumatore è ingannato due volte: viene tradita la
promessa di vivere un’esperienza autentica e vengono eluse le norme poste a
tutela del cliente, dei lavoratori, della collettività, del mercato.
Chiediamo dunque che vengano definite nuove regole, capaci di mettere a fuoco
con chiarezza il fenomeno e contrastare gli abusi, e che l’attività di
vigilanza venga esercitata con efficacia.
Il nostro impegno, conclude Venturi, è volto a tutelare tanto le imprese
turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le
nuove forme di accoglienza. La nostra associazione mette a disposizione degli
organi di vigilanza le liste degli annunci pubblicati sui grandi portali,
affinché vengano svolti gli opportuni controlli sulle attività irregolari.