Transcript Ontario, in silenzio inizia la battaglia dei distretti

GIOVEDI 13 OTTOBRE 2016 • CORRIERE CANADESE
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CANADA
QUEEN'S PARK
Ontario, in silenzio inizia la battaglia dei distretti
FRANCESCO
VERONESI
TORONTO - Rapporti di forza ed
equilibri, ricerca del consenso e
studio della composizione del distretto. In Ontario, a meno di venti
mesi dal prossimo voto provinciale, è già iniziata in silenzio la grande sfida delle circoscrizioni elettorali. All’appuntamento alle urne
del 2018 gli elettori dell’Ontario si
ritroveranno alle prese con una
geografia politica completamente
rivoluzionata. In primo luogo, in
seguito alle novità introdotte dalla Representa tion Act del dicembre 2015, nella nostra Provincia avremo 15 distretti elettorali nuovi di zecca, con il numero di seggi a Queen’s Park che passerà dagli attuali 107 a 122. E se le 11 tradizionali circoscrizioni del Nord rimarranno grosso modo le stesse,
nel resto della Provincia ci sarà la
creazione di 15 riding e la modifica - a volte sostanziale - dei confini dei vecchi collegi elettorali.
I cambiamenti introdotti da
Queen’s Park si sono resi necessari - così come era avvenuto a livello federale - per i mutamenti
demografici registrati nella provincia. La redistribuzione annunciata quindi da Elections Ontario
entrerà in vigore immediatamente “per ogni elezione - recita l’emendamento approvato alla legge elettorale - che avrà luogo in
Ontario a partire dal 30 novembre 2016”.
I nuovi confini di ogni singolo distretto ricalcheranno esattamente quelli scaturiti dalla redistribuzione avvenuta a livello federale, con il “battesimo elettorale” avvenuto nella consultazione
del 19 ottobre 2015.
Questo, ovviamente, porterà a
numerose conseguenze a livello politico e riguarderà direttamente anche la comunità italiana. Cambieranno infatti i confini di numerosi distretti dove la
presenza di italocanadesi è particolarmente cospicua. Ma non solo. In alcune zone dove la nostra
comunità è numerosa avremo dei
distretti provinciali nuovi di zecca. È il caso del vecchio distretto di Vaughan - il cui seggio è attualmente detenuto dal ministro
dei Trasporti Steven Del Duca che sarà sostanzialmente scorporato in due riding distinti, quello
di Vaughan-Woodbridge e quello
di King-Vaughan, esattamente come è avvenuto a livello federale,
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La corsa al voto 2018
•
Mancano meno
di venti mesi
alle prossime
elezioni
provinciali
Partito Liberale,
Progressive
Conservative
ed Ndp
si stanno già
organizzando nei
singoli distretti
Vaughan
I distretti
Due distretti
Come avvenuto
a livello federale, anche
a livello provinciale
sparisce il distretto
di Vaughan, sostituito
dai distretti di
Vaughan-Woodbridge
e King-Vaughan
Gli italocanadesi
Da 107 a 122
Con l’aumento
demografico registrato in
Ontario negli
ultimi anni si è reso
necessario ampliare
il numero dei distretti
presenti nella nostra
Provincia
Le novità
Cosa cambia
I 15 nuovi riding
I cambiamenti vanno a
toccare la comunità
italocanadese perché
in molti distretti dove è
forte la nostra presenza
sono stati ridisegnati i
confini. Anche i nuovi
distretti arrivano in zone
abitate da molti
italocanadesi
In tutto sono 15
i collegi elettorali
nuovi di zecca
scaturiti dalla riforma.
Le nuove circoscrizioni
sono sparse un po' in
tutta la provincia
ad eccezione del Nord,
dove resistono
gli 11 riding storici
dove la vecchia circoscrizione in
mano a Julian Fantino è stata divisa e conquistata da Francesco Sorbara e Deb Schulte.
I partiti, su questo fronte, si
stanno già organizzando. Domenica 23 ottobre, ad esempio, ci sarà
la nascita ufficiale dell’associazione conservatrice per il riding di
Vaughan-Woodbridge e da qui alla fine dell’anno le macchine organizzative liberali, tory e neodemocratiche si metteranno in moto per avere una presenza sul ter-
ritorio anche nei nuovi distretti.
A partire dal 2017, poi, inizierà la
battaglia delle nomination all’interno delle singole circoscrizioni,
con la possibilità da parte di numerosi esponenti della comunità
italocanadese di candidarsi per un
posto al sole. Nelle prossime settimane il Corriere Ca na d ese continuerà a seguire questi sviluppi
perché, seppur in silenzio e lontano dai riflettori, la grande battaglia politica in vista del voto del
2018 è già iniziata.
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Tony Clement getta la spugna
TORONTO - Tony Clement ha
deciso di gettare la spugna nella corsa alla leadership del Partito Conservatore. La conferma è
arrivata ieri per bocca dello stesso ex ministro del Tesoro del governo Harper, che ha sottolineato
come la decisione sia maturata a
causa degli scarsi fondi raccolti fino a questo punto. «Non è una decisione che ho preso a cuor leggero - ha detto in un video postato
sul suo account Twitter - ma vista
la realtà finanziaria è molto chiaro che non posso esporre la mia
famiglia ad ulteriori rischi finanziari in questo momento».
Si conclude così amaramente la corsa di Clement alla guida del partito. Già nel 2004 aveva partecipato alla corsa alla leadership dopo l’unione delle due
destre, arrivando terzo dietro
Stephen Harper e Belinda Stronach. Nel 2002, invece, era stato
battuto da Ernie Eves nella corsa alla leadership dei conservatori dell’Ontario. «Va bene lo stesso - ha poi aggiunto il parlamentare - sono sicuro che troverò al-
tri modi per poter servire il mio
partito e il mio Paese». Rimangono in corsa Andrew Scheer, Kellie
Leitch, Michael Chong, Deepak
Obhrai, Brad Trost e Maxime Bernier, mentre Chris Alexander dovrebbe ufficializzare la sua posizione a breve.