Il p miervuole I urne il prossimo anno dico No p

Download Report

Transcript Il p miervuole I urne il prossimo anno dico No p

la Repubblica
Data
Pagina
Foglio
12-10-2016
3
1/2
Il colloquio@ Pier Luigi Bersani esclude scissioni: "I democratici sono
casa mia, mi caccia solo la Pinotti con l'esercito". Ma awerte: "Il partito
è solamente un veicolo, mi preme ricostruire un centrosinistra più largo"
"Il p miervuole I urne
il prossimo anno
dico No p revitarle
Pronto a sfidarlo in tv"
ANDREA CllRll<iATI
-GOFFREDO DE MARCIIIS
ROMA. «La vita finisce dove co­
mincia». Pier Luigi Bersani ha
appena pronunciato la smenti­
ta di rito sulla scissione, con un
pizzico d'ironia: «Il Pd è la mia
casa, per cacciarmi la Pinotti de­
ve mandare l'esercito». Ma po­
chi minuti dopo, alla buvette di
Montecitorio, torna a ragiona­
re con preoccupazione sul futu­
ro del Partito democratico. E
prende a prestito la scena fina­
le dell'Edipo Re di Pasolini con
quella frase a tutto schermo:
«La vita finisce...».
Niente mucche nel con-idoio,
stavolta. Non è una delle solite
metafore bersaniane. Segna in­
vece la gravità del momento:
«Ho detto che a Renzi il cuore lo
porta a destra. A me invece mi
farà restare sempre qui, a sini­
stra». Nel Pd? «Il Pd è un veico­
lo, l'orizzonte è un centrosini­
stra largo, che guardi anche fuo­
ri dal partito, coinvolgendo il ci­
vismo, le associazioni». Secon­
do l'ex segretario, il referen­
dum e il prossimo congresso
dem sanciranno questo bivio:
«Bisogna scegliere tra il Partito
di Renzi e un nuovo centrosini­
stra. Io mi batterò per questo.
Quando dico che vanno separa­
te le cariche di premier e segre­
tario lo dico perché il Pd si deve
mettere a disposizione di que­
sto progetto con generosità. An­
che rinunciando ad un nostro
candidato premier. È l'unico
modo - spiega - per fare fronte a
una destra che c'è in tutta Euro­
pa, non più liberale e nemmeno
liberista, protezionista sem­
mai, con le persone e coi beni,
in grado di illudere i lavoratori
e i ceti più deboli». L'esempio
che usa Bersani è la nuova pre­
mier britannica Theresa May.
«Ma l'avete sentita? Questo
magma sta venendo su anche
nella società italiana e alle ele­
zioni ce ne accorgeremo. È co­
me l'U1ivo del 1996, una cosa
che riuscì a nascere in pochi me­
si perché nella società c'era già.
Solo la destra italiana può riu­
scire a buttare questo biglietto
vincente per mancanza di lea­
dership... ». E il centrosinistra?
«Se ammainiamo tutte le no­
stre bandiere ven-emo travolti
da questa roba. E io già vedo il
film: se vince il Sì, Renzi e i suoi
tirano dritto per la loro strada.
Ma dopo non mi vengano a cer­
care. Anzi, tra due anni sarò io
che li vado a cercare se vince
questa destra qua. Perché una
cosa è chiara: puoi anche vince­
re il referendum e poi perdere
le elezioni politiche».
Bersani appare già proietta­
to sulle prossime elezioni: «Se
vince il No si vota nel 2018, per­
ché serve un governo per fare
la legge elettorale. Se vince il Sì
forse si vota prima, e quel Sì sa­
rà interpretato come un via libe­
ra all'Italicum». L'ex segretario
respinge le accuse di strumen­
talità, di votare No il 4 dicem­
bre dopo aver votato tre volte
Sì alla riforma Boschi: «Io avevo
già avvertito del pericolo, della
semplificazione, quando si votò
l'Italicum: Lo dissi all'assem­
blea dei deputati: in un sistema
politico multipolare non puoi
avere un sistema che elegge il
sindaco d'Italia. Un sindaco
può governare anche col 25%
perchè amministra un grande
condominio. Come si fa a fare
un paragone con il presidente
del Consiglio? Il Paese è una co­
sa molto più complicata».
E la commissione per cambia­
re l'Italicum proposta dal pre­
mier? Bersani allarga le brac­
cia: «Una commissione non si
nega a nessuno, noi ci andremo
per simpatia verso Guerini...».
Renzi vi accusa di voler sabota­
re un governo riformista, come
accadde a Prodi nel 1998. «Ma
come fa a paragonarsi a Prodi?
Ci vogliono più umiltà e senso
delle dimensioni. In quel gover­
no c'erano Ciampi e Napolita­
no, ci davamo del lei, mica face­
vamo la legge di Bilancio in 1O
minuti per andare ai tg. Abbia­
mo lasciato il debito al 103 per
cento, ora è al 133 per cento,
ma vedo che si continua a chie­
dere flessibilità per fare i bonus
e altri debiti. Renzi parla tanto
di futuro, poi carica così le spal­
le dei nostri figli».
L'ex segretario non ha alcu­
na intenzione di seguire l'esem­
pio di Cuperlo, che vuole dimet­
tersi da deputato se alla fine vo­
terà No: « Un bel gesto, ma non
può diventare una linea politi­
ca», sorride. «Qualcuno dovrà
pur restare qui a difendere le ra­
gioni del No, almeno un porta­
voce...».
Sarà sempre così popolare
tra i militanti ora che è schiera­
to contro la Ditta? «Continuerò
a andare dove mi invitano e
spiegherò la mia posizione». In
fondo, non è facile liberarsi di
uno come lui, e infatti nel corri­
doio della Camera lo abbraccia
Sergio Staino, il mitico compa­
gno Bobo, che mesi fa voleva
spedire in Siberia «Pierluigi» e
ora cerca di trattenerlo nel Pd.
«E poi guardate che io non sono
Mago Magò, non è che se io vo­
tassi Sl la gente mi seguirebbe.
Molti dei nostri sono già sul No,
come quelli che venivano ad
ascoltarmi nella campagna per
le comunali, applaudivano, ma
alla fine mi dicevano: "Guarda
che io il Pd non lo voto più"». E i
sondaggi che raccontano di
una base dem sul Sì oltre 1'80
per cento? Non giustifica la stra­
tegia renziana della caccia a de­
stra? «I sondaggi?», alza la voce
Bersani. «Abbiamo già perso
un sacco di voti nostri e quegli
elettori che faranno al referen­
dum?».
L'ex segretario conferma
che non aderirà a comitati del
No. Ma ora si sente più libero:
«Mi chiamano tante associazio­
ni che sono un po' dentro e un
po' fuori dal Pd. Ci sono anche
tanti democristiani di quelli
buoni, non ruteiliani». Un con­
fronto tv con Renzi lo farebbe?
«Non lo accetterebbe lui. Ma sul­
la democrazia sono pronto a un
faccia a faccia con chiunque, an­
che col premier». Dopo aver det­
to che il segretario l'ha trattata
come un rottame, sono arrivati
messaggi da palazzo Chigi? Ber­
sani comincia a ridere, e la limo­
nataquasi gli va di traverso.
la Repubblica
Data
Pagina
Foglio
stll.O PER SIMPATIA
La commissione per
rivedere l'Italicum?
Quella non si nega a
nessuno. Andremo
solo per simpatia
verso Guerini
('JTADONEDJ<::LVEIHPO
La vita finisce dove
commc1a ...
Lo dice l'Edipo Re
di Pasolini. Bisogna
restare a sinistra e
guardare al civismo
Pier Paolo Pasolini
CAMPAGNADEL NO
Mi chiamano tanti,
gente un po' dentro
un po' fuori dal Pd,
democristiani
di quelli buoni,
non rutelliani
EX SEGRETARIO
Pier Luigi Bersani, 65
anni, ha guidato il Pd
dal 2009 al 2013.
È stato candidato
premier per il
centrosinistra alle
ultime politiche.
Da mesi è in rotta
con Renzi,e
denuncia i rischi
del "combinato
disposto" tra riforma
costituzionale e
ltalicum
12-10-2016
3
2/2