Transcript VITA DI CL

VITA DI CL
OCCHIELLO
OCCHIELLO
LONDRA. Una giornata nel sobborgo di
Maidenhead per i ragazzi di GS inglesi.
DOVE SI GIOCA LA PARTITA
A Montréal, con Ben, Alexandra, Sebastien. A Londra, con Martha e Irene. E in Germania...
Viaggio nelle comunità di GS nel mondo. Per sorprendere i ragazzi alle prese con la vita
di ogni giorno. E con una sfida: «Vedere se ciò che hanno incontrato c’entra con tutto»
di
A nna L eonardi
e
P aolo P erego
E
rano più di seimila a Rimini, in primavera, per gli
Esercizi di Pasqua. Da tutto il mondo. Ragazzi delle
superiori che vivono l’esperienza del movimento tra i banchi
di scuola. “L’abbraccio che ti salva”, il tema di quella tre
giorni. Ma da cosa dovrebbero essere salvati, alla loro età?
Basterebbe ascoltarli o stare con loro qualche ora per
capirlo. All’Equipe di GS di Cervinia, a inizio settembre, per
esempio, durante l’assemblea con don Carrón. Con Elena,
studentessa riminese, che racconta il mese di studio estivo in
Irlanda, quando si imbatte in due ragazzi turchi musulmani
58
OTTOBRE 2016
che la riempiono di domande e a cui lei parla di sé. «A noi
manca quell’incontro di cui parli. Abbiamo bisogno della
tua amicizia», le rispondono. «Ma cosa avevano visto?»,
si chiede. E poi con Edoardo, di Forlì, e la sua compagnia
di amici tutta svago e divertimento, ma che lascia l’amaro
in bocca: «Discoteche e locali con loro, ma poi mi sentivo
solo, triste. Sono tornato a cercare un amico conosciuto alla
vacanza di GS». Uno che era come lui, prima. Ma che ora è
“felice” e con il quale «sono libero, più me stesso».
Ma ci sono anche gli esempi che leggerete nelle storie
che seguono. Di Irene, inglese, alle prese con le sue nuove
compagne di scuola. O di quel gruppetto di Colonia, in
Germania, che ha deciso di fare caritativa coi coetanei
immigrati nel campo di accoglienza vicino a scuola.
Oppure, ancora, con le new entry della comunità
canadese a Montréal.
Insomma, ragazzi alle prese con la vita. E con tutta la
bellezza e le difficoltà che scovano nelle loro giornate. Alla
loro età, tutto quello che accade li colpisce intensamente.
Alla faccia dei luoghi comuni di chi li bolla “disinteressati”
o “insensibili”. La verità è che sono “senza pelle”, tutto tocca
la carne viva a sedici anni. Amicizia, amore, desideri...
Il problema, si è sentito dire un gruppetto di loro a
Cervinia, è che «viviamo in un’epoca storica di paura e
incertezza, di mancanza di legami». In Valtournenche, i
cinquecento giessini erano arrivati sfidati da una domanda:
«Chi è l’amico che non ti abbandona mai?». Se è vero che
«tutto non basta, tutto è inadeguato», persino gli amici
più cari (come ha detto Stella, giessina di Varese: «Tutti
non sono abbastanza, stare con loro non colma fino in
fondo...»), allora, cosa regge davvero? Qual è la strada?
«Il punto è riconoscere cosa è accaduto a noi!», li
ha spronati Carrón. «È un fatto, un’esperienza», ha
rilanciato don Pigi. Come è successo a Pietro duemila
anni fa: «Lui ha detto “sì” per una simpatia che
sperimentava nel rapporto con Gesù». Pur pieno di limiti,
si era reso conto che con quell’uomo si poteva gustare
tutto ed essere più se stessi. «Per noi non è diverso. Siamo
chiamati a verificare se Gesù è davvero sorgente di un
modo di vivere che abbraccia tutto, quando studiamo,
quando siamo soli, quando stiamo in casa».
Abbiamo provato a fare un piccolo giro tra alcune
comunità all’estero. Proprio per provare a sorprendere
quella verifica tra i ragazzi di GS. Tra raggi, caritative,
famiglie, amicizie. Per scoprire da dove nasce questa vita,
e come - e perché - può cambiare quella di chi li incrocia.
OTTOBRE 2016
59