05.10.2016 Il Commissario e il Generale:in societa` con lo stat

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Transcript 05.10.2016 Il Commissario e il Generale:in societa` con lo stat

SINDACATO UNITARIO PERSONALE IN UNIFORME

Un Commissario della Polizia di Stato e un Generale dei Carabinieri parlano dei problemi dell’Italia “In società con lo Stato”

“Generale, come vanno le cose in Italia? L’unica speranza, Grillo, si è rivelata una bufala e si continua ad ingannare gli Italiani”.

“Caro Commissario, molto male. L’altro giorno sono entrato in un negozio di Palermo. Una piccola bottega, dove si vendono poche cose per sopravvivere. Com’è mio costume, mi sono intrattenuto a parlare con quel commerciante: “Come vanno le cose?”. “Come vuole che vadano, signor Generale! Male, molto male”. Ha tirato un grosso sospiro e, in preda all’indignazione, ha proseguito: “Lavoro senza risparmiarmi, per portare un pezzo di pane a casa. Mi rompo la schiena e lo Stato si prende il 75% dei miei guadagni. E’ come se io lavorassi in società con lo Stato. Ma lo Stato, quando alzo la saracinesca, non entra nel negozio a lavorare con me. Mi lascia da solo, come un cane, a subire di tutto, anche le angherie dei mafiosetti locali”. Era veramente arrabbiato. “Come si fa a vivere in queste condizioni? A malapena arriviamo alla fine del mese. Un tempo, mettevamo da parte qualche soldino per il futuro dei nostri figli, per la dote della ragazza da sposare, per pagare un mutuo, per affrontare imprevisti, quali le malattie. Oggi se ci capita qualcosa, siamo morti. Siamo perduti!”. Mi ha guardato con occhi supplichevoli e ha aggiunto: “Ma voi, Carabinieri, che siete vicini al popolo, che affrontate le sue stesse difficoltà, perché non vi muovete?”. Ho risposto: “I Carabinieri si muovono ogni giorno, facendo il loro dovere. Certo a loro non fa piacere che questi politici continuano a sporcare e a rubare. Ma non possono farci nulla. Questi politici vengono posti al potere dal popolo che continua a votarli”.

“Generale, è vero. I cittadini se la prendono con poliziotti, militari e carabinieri che non si muovono mandando a casa questi lestofanti. Ma non sanno, o fanno finta di non sapere, che viviamo in una democrazia e quando il popolo vota, bene o male, occorre rispettare la sua

volontà e coloro che sono stati eletti”. 1

“Caro Commissario, i cittadini si lamentano sempre, ma poi alla fine cascano nella trappola di questi politici. Quando Berlusconi è scappato perché l’economia italiana stava cadendo a pezzi, tutti, nessuno escluso, hanno fatto ricorso a Monti. I partiti hanno dichiarato fallimento e hanno affidato a Monti di salvare l’Italia. Monti è stato una frana insieme ai suoi ministri tecnici, incapaci e incompetenti, che hanno peggiorato una situazione che era già grave. Ci si sarebbe attesi che, fallito anche Monti, i responsabili dei partiti si andassero a suicidare da qualche parte e si togliessero dai piedi. Ed invece rispuntano come le lumache cornute dopo un temporale. E i Cittadini li rivotano e li vanno ancora ad applaudire. Bisogna proprio essere fessi!”.

“Generale, il popolo italiano è incorreggibile! Gli stessi partiti che lo hanno truffato adesso lo stanno invitando a votare SI o No per un referendum costituzionale che è chiaramente marcio, in quanto tende a legittimare questi abusivi che dovrebbero essere a casa dal gennaio del 2014, compresi i Grillini, che urlano “onestà, onestà” e poi sono disonesti come gli altri, perché si tagliano stipendi che non appartengono a loro. Sono soldi nostri. Si

fanno belli con i nostri soldi!”. “Caro Commissario, vedere Grillo che invita i suoi parlamentari a restare in Parlamento nonostante la sentenza della Corte Costituzionale e il Popolo italiano a votare NO per il referendum insieme a D’Alema, Berlusconi, Salvini, Meloni, Bersani, Vendola, cioè il peggiore vecchiume, c’è da vomitare. E la gente continua a riempire le sue piazze, e addirittura ad aggredire giornalisti e dire parolacce sul web contro coloro che invitano le persone a non andare a votare, rendendosi liberi da questa associazione a delinquere”.

“Generale, a Palermo le piazze con Grillo erano piene e si dice che il prossimo Presidente

della Regione siciliana sarà un grillino”, “Caro Commissario, costoro hanno fatto i conti senza l’oste. Non conoscono l’orgoglio e la fierezza del popolo siciliano e del suo alto senso di identità e di appartenenza. So che si stanno costituendo Comitati di Liberazione dappertutto e credo che l’anno prossino Grillo e i suoi sprovveduti ragazzotti saranno invitati a tornare a casa a nuoto. Il Popolo siciliano è stanco dei francesi, degli spagnoli, dei piemontesi, di Mussolini emiliano, di Berlusconi milanese, di Di Pietro molisano e di Grillo genovese. I Siciliani vogliono che la Sicilia sia dei Siciliani e lo dimostreranno alle prossime elezioni”.

Il Commissario e il Generale

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