voi-chavete-mutato-la

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Sonetto; quartine alternate (ABAB), terzine replicate (CDE CDE)
È la poesia di apertura di una tenzone, iniziata da Buonagiunta Orbiciani per criticare la poetica
della poesia stilnovista. Di ispirazione provenzale, Buonagiunta critica i stilnovisti di aver mutato
la poesia cortese per tentar di superare i poeti trovatori. La figura retorica presente è la similitudine:
come il sole, i stilnovisti hanno illuminato zone d’ombra (Bologna, priva di una tradizione poetica)
e brillato in zone luminose (Toscana dove è già presente una scuola). Nella prima terzina si critica
direttamente la poesia stilnovista: capace di superare gli altri poeti in filosofia con una “parlatura”
oscura; in conclusione, si ironizza sul caposcuola Guido Guinizzelli e sulla scuola stesso. Infatti, le
suo opere sono strane perché cercano di far coincidere la poesia con testi filosofici.
Voi ch’avete mutata la mainera
de li piagenti ditti de l’amore
de la forma dell’esser là dov’era,
per avansare ogn’altro trovatore,
Voi che avete cambiato lo stile
dei piacevoli detti dell’amore
dalla forma che essi aveva prima,
per superare gli altri poeti,
avete fatto como la lumera,
ch’a le scure partite dà sprendore,
ma non quine ove luce l’alta spera,
la quale avansa e passa di chiarore.
avete fatto come il sole ,
che dà la luce nelle zone oscure,
ma non qui dove la luce già risplende,
la quale avanza e supera in chiarezza.
Così passate voi di sottigliansa,
e non si può trovar chi ben ispogna,
Così voi superate gli altri in filosofia,
e non si può trovare chi riesce a spiegare,
[la vostra poesia]
cotant’è iscura vostra parlatura.
tanto è oscura il vostro modo di parlare.
Ed è tenuta grave ’nsomilliansa,
ancor che ’l senno vegna da Bologna,
traier canson per forsa di scritura.
Ed è considerato grave quello che fate,
nonostante il vostro caposcuola venga
trarre con forza di scrittura canzoni.