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GIOVANNI PAISIELLO FESTIVAL
XIV edizione – 2016
MISSA DEFUNCTORUM
di Giovanni Paisiello
lunedì 3 ottobre, ore 21
Duomo di San Cataldo
Taranto
Ancora una rarità, al Giovanni Paisiello Festival, che continua a celebrare il grande
compositore tarantino nel bicentenario della morte. Lunedì 3 ottobre, nel Duomo di San
Cataldo di Taranto, ore 21 (info 099.730.39.72, biglietti euro 10), verrà eseguita la
versione integrale della Missa Defunctorum, protagonisti l’Orchestra da Camera del GPF e
il Coro Choraliter diretti da Pierluigi Lippolis.
Paisiello scrisse, infatti, due varianti di questa pagina sacra, la prima nel 1789, in
occasione della morte prematura, a soli otto anni per vaiolo, di uno dei figli dell’imperatore
Ferdinando. Versione alla quale, dieci anni dopo, in occasione della scomparsa del
pontefice Pio VI, il musicista aggiunse altre parti, tra cui il Quale funus, il Deus benigne et
clemens e la Sinfonia di apertura. Ed è l’edizione completa che viene proposta dal
Giovanni Paisiello Festival, manifestazione promossa dagli Amici della Musica con la
direzione artistica di Lorenzo Mattei.
Tra l’altro, l’inserimento nella programmazione della Missa Defunctorum assume un
particolare significato perché nel 1916, primo centenario della morte di Paisiello, l’opera
venne eseguita in suffragio del maestro al Teatro Alhambra di Taranto, alla presenza di
tutte le autorità politiche e religiose del tempo.
Stavolta è il Duomo di San Cataldo a farsi teatro di quest’importante ripresa nel
secondo centenario della scomparsa del genius loci, che compose la Missa Defunctorum
con intenzioni che probabilmente andarono ben al di là della celebrazione di una messa di
suffragio di un papa morto circa un paio di mesi prima. Ma soprattutto di un papa che
aveva fortemente avversato la rivoluzione francese. Ed è plausibile, pertanto, che con
questo omaggio a Pio VI, Paisiello, che aveva aderito alla breve Repubblica napoletana,
volesse tentare di rientrare nelle grazie dell’Imperatore Ferdinando di Borbone, che al suo
ritorno a Napoli aveva destituito il compositore da tutti gli incarichi e onori, bollato come
traditore.
www.giovannipaisiellofestival.it.