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Operativa la nuova guardia costiera europea | 1
venerdì 07 ottobre 2016, 15:00
UE e immigrazione
Operativa la nuova guardia costiera europea
Varata il 6 Ottobre la nuova Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera
di Redazione
Da ieri 06 ottobre, a meno di un anno dalla proposta iniziale della Commissione, è ufficialmente varata l'Agenzia europea
della guardia costiera e di frontiera, la Guardia Costiera europea L’agenzia Frontex, fondata nel 2004 e incaricata della
gestione dell’immigrazione esterna al continente e della cooperazione con le singole organizzazioni nazionali dei Paesi UE,
ha subito un aggiornamento per quanto riguarda i suoi obiettivi e poteri, venendo convertita nella Guardia Costiera Europea,
European Border and Coast Guard. Il potenziamento di Frontex era già stato discusso dalla Commissione Europea
dopo l’annuncio di Jean-Claude Juncker il 5 Settembre 2015 nel suo discorso sullo stato dell’Unione. Il 15 Dicembre 2015,
la Commissione aveva presentato una formale proposta per la creazione della neonata agenzia, sulla base della preesistente
struttura di Frontex. In nove mesi il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno approvato la proposta. La nuova
organizzazione è stata inaugurata ieri presso il posto di controllo di frontiera Kapitan Andreevo, al confine bulgaro
con la Turchia, dove sono stati presentati veicoli e mezzi di cui la nuova Guardia Costiera usufruirà, e il suo team
operativo. Presenti all’evento e alla conferenza stampa il Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza
Dimitris Avramopoulos, il Primo Ministro bulgaro Boyko Borissov, la vice Primo Ministro e Ministro dell'Interno bulgara
Rumiana Bachvarova, il Segretario di Stato del Ministero dell'Interno della Repubblica slovacca Denisa Sakova, il
Direttore esecutivo dell'Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera Fabrice Leggeri, i ministri dell'Interno dell'UE
e altri funzionari di alto rango. A detta del Presidente slovacco e del Consiglio Europeo, Robert Fico: «Con il varo della
guardia costiera e di frontiera europea abbiamo creato una nuova realtà alle nostre frontiere esterne. Si tratta di un risultato
concreto dell'impegno comune assunto nella tabella di marcia di Bratislava, e della dimostrazione pratica dell'unità degli
Stati membri. Ci aiuterà a ripristinare Schengen. La Presidenza è determinata a contribuire a rafforzare ulteriormente la
guardia costiera e di frontiera europea e a concretizzare gli altri impegni della tabella di marcia». Dimitris Avramopoulos,
Commissario per l’immigrazione, gli affari interni e la cittadinanza ha dichiarato che «La data odierna rappresenta una tappa
fondamentale nella storia della gestione delle frontiere europee. Da oggi in poi, la frontiera esterna dell'UE di uno
Stato membro è la frontiera esterna di tutti gli Stati membri sul piano sia giuridico che operativo. In meno di un
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/raddoppiati-i-fondi-e-le-responsabilita-di-frontex/
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anno abbiamo creato un vero e proprio sistema di guardia di frontiera e costiera europea, traducendo in realtà i principi di
solidarietà e responsabilità condivisa tra gli Stati membri e l'Unione. E' esattamente la risposta europea di cui abbiamo
bisogno per far fronte alle sfide della sicurezza e della migrazione del ventunesimo secolo». In termini concreti, con questo
aggiornamento, l’organizzazione vede il suo personale raddoppiarsi. Come dice Fabrice Leggeri, Direttore esecutivo
dell'Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera «Questo è un momento storico e sono molto orgoglioso di vedere
Frontex diventare l'Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera. La nuova Agenzia è più forte ed equipaggiata
meglio per rispondere alle sfide sul piano della migrazione e della sicurezza alle frontiere esterne dell'UE. Il suo mandato
è più ampio e l'Agenzia dispone di nuovi poteri che le permettono di agire efficacemente. L'Agenzia effettuerà prove di
stress alle frontiere esterne per individuare le vulnerabilità prima che scoppi una crisi. Sarà ora in grado di fornire sostegno
operativo ai paesi terzi vicini che chiedono assistenza alla loro frontiera e di scambiare dati di intelligence sulle attività
criminali transfrontaliere con le autorità nazionali e le agenzie europee a sostegno delle indagini penali. Svolgerà inoltre un
ruolo chiave alle frontiere marittime dell'UE attraverso le sue nuove funzioni di guardia costiera». Eventuali emergenze
potranno essere tempestivamente affrontate grazie a uno staff di riserva di 1500 persone. Oltre al vecchio sistema di
monitoraggio delle migrazioni e dei traffici criminali tra i confini dell’Unione, la nuova agenzia dovrà eseguire test annuali
per mettere alla prova le sue capacità in situazioni di crisi improvvisa. L’agenzia, al contrario di come era organizzata la
vecchia Frontex, costretta a dipendere dai mezzi forniti dai riluttanti Stati membri, è ora dotata di portafoglio. Si pianifica
lo sblocco di un budget da 320 milioni di euro entro il 2020. Tra le nuove funzioni dell’Agenzia europea della guardia
costiera e di frontiera ci sono anche i servizi di addestramento per le singole guardie costiere nazionali, la particolare
attenzione al rispetto dei diritti umani all’interno dei contesti di salvataggio ed eventuale rimpatrio, lo sviluppo di una
migliore intelligence continentale per affrontare il crimine ai confini e persino la ricerca di nuove tecnologie per rendere più
efficiente la gestione dei traffici e degli spostamenti verso l’Unione Europea. L’Agenzia si occuperà anche della raccolta dati
per stilare previsioni e statistiche riguardo i trend dell’immigrazione irregolare e clandestina. In generale, questo
potenziamento dell’obsoleta Frontex sembra essere un ottimo segno per i Paesi maggiormente impegnati nella crisi
migratoria (la peggiore che il continente abbia dovuto affrontare dai tempi della Seconda Guerra Mondiale) nel mediterraneo
e lungo la rotta balcanica, che potranno dunque usufruire di un maggiore aiuto da parte dell’Unione Europea. Lo scorso
anno, il caos provocato dagli arrivi in Grecia ha messo in evidenza la debolezza dell'agenzia europea Frontex nell'azione di
sostegno ai Paesi situati in prima linea e di tutela della libera circolazione nello spazio Schengen. Sono state oltre 850.000
le persone arrivate via mare sulle isole greche situate nei pressi della Turchia, dove ogni giorno si riversavano
persone in fuga da conflitti e povertà dei Paesi del Medio Oriente e dell'Asia. La nuova agenzia «non è una cura miracolosa
capace di risolvere la crisi migratoria», non ha esitato ad ammettere un deputato europeo coinvolto nella definizione del
nuovo corpo europeo, «ma è un primo passo fondamentale». La nuova Agenzia contribuirà da subito a fornire aiuto pratico
alle singole guardie costiere e di confine nazionali, supportandole nell’attuazione delle direttive europee in materia di
immigrazione dai paesi esterni al continente. Nel lungo periodo l’agenzia avrà anche l’obiettivo di incoraggiare e rendere
possibile, dopo la recente sospensione della libera circolazione interna all’Unione, il ‘ritorno a Schengen’ discusso in sede di
Commissione il 4 Marzo e sostenibile solo a patto di garantire l’effettiva sicurezza dei confini esterni.
di Redazione
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