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martedì 4 ottobre 2016
Foggia, scacco al traffico di droga. Colpito il clan
Moretti
I carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, nelle prime ore di questa mattina, hanno dato
esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta
della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, nei confronti di:
Moretti Pasquale, classe 1977, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere;
soggetto ancora da catturare destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere;
Morena Alessandro, classe 1979, destinatario di ordinanza di custodia cautelare agli arresti
domiciliari;
Piserchia Michele, classe 1984, destinatario di ordinanza di custodia cautelare agli arresti
domiciliari;
Stramaglia Cosimo, classe 1976, destinatario di ordinanza di custodia cautelare agli arresti
domiciliari;
I primi tre indagati sono gravemente indiziati di associazione finalizzata al traffico di sostanze
stupefacenti, mentre Piserchia Michele e Stramaglia Cosimo sono ritenuti responsabili di concorso
nella detenzione e nello spaccio di droga.
L'indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura della
Repubblica di Bari – Direzione Distrettuale Antimafia, e denominata "Reckon" per la
minuziosa attenzione posta dagli indagati nel rendicontare economicamente al proprio vertice i
proventi dell'attività, si è sviluppata attraverso estesa attività tecnica connessa ad innumerevoli
servizi di osservazione, controllo e pedinamento che hanno dato esito a perquisizioni, sequestri ed
arresti, nonché videoriprese che hanno cristallizzato l'attività di spaccio di sostanze stupefacenti da
parte degli indagati.
Le investigazioni permettevano di far emergere l'esistenza a Foggia di un sodalizio organizzato
facente capo a Moretti Pasquale, al vertice dell'omonima batteria mafiosa operante nella città e figlio
del capostipite Moretti Rocco, dedito al sistematico traffico di cospicui, nell'ordine di chilogrammi,
quantitativi di hashish.
L'organizzazione aveva, inoltre, quale peculiarità, una spiccata "proiezione esterna", ovvero la
capacità di rifornire stabilmente di significativi quantitativi di stupefacenti i referenti di micro gruppi
criminali operanti non solo a Foggia, come nel caso Stramaglia Cosimo e Piserchia Michele, ma
anche nei maggiori centri limitrofi.
Dal compendio investigativo spicca il ruolo sovraordinato di Moretti Pasquale che impartiva direttive
a Moretti Alessandro e ad altro componente tuttora attivamente ricercato, e prendeva le decisioni
più importanti, quali la determinazione del prezzo di vendita e delle altre condizioni contrattuali, per
esempio se cedere a credito o meno, i soggetti da coinvolgere negli affari e le modalità di recupero
dei crediti da parte dei clienti morosi. La posizione direttiva di Moretti trovava riscontro anche nella
elevata considerazione che ne avevano i suoi "sottoposti".
All'indagato Morena Alessandro era, invece, demandato, in via esclusiva, il compito di gestire la
"cassa comune", provvedendo, a volte, anche alla suddivisione dei proventi illeciti, oltre ad essere
l'autista personale del capo Moretti Pasquale.
Il terzo soggetto da catturare rappresentava la parte operativa del gruppo. Grazie alla consolidata
esperienza nel settore degli stupefacenti era, infatti, in grado di gestire, anche da solo, previa
autorizzazione del vertice, la compravendita di intere partite di droga e mantenere stabilmente i
contatti con esponenti di altre realtà criminali.
Ingente il volume d'affari prodotto dall'attività illecita che, in considerazione del fatto che venivano
trafficati sino a 10 chilogrammi di hashish a settimana, si stima abbia raggiunto complessivamente,
nei quattro mesi di monitoraggio, circa 400.000 euro di introiti.
Moretti Pasquale è stato raggiunto dalla misura cautelare nel carcere di Tolmezzo (UD) dove si
trovava già ristretto per altra causa. Continuano, intanto, incessanti, le ricerche del catturando, che
da tempo aveva lasciato la provincia di Foggia.