La Turchia sempre più lontana. Il Paese lascia Creative

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Transcript La Turchia sempre più lontana. Il Paese lascia Creative

07 ottobre 2016 delle ore 10:08
La Turchia sempre più lontana. Il Paese lascia
Creative Europe, programma europeo di
finanziamento delle attività culturali
Ancora brutte notizie dalla Turchia. Dopo gli
avvenimenti degli ultimi mesi, tra colpi di Stato
falliti e conseguenti epurazioni di massa, a
pagare le spese è ancora una volta il sistema
culturale turco, già provato dall’allontanamento
di migliaia di insegnanti, accademici e
giornalisti dalla vita pubblica. Questa volta
tocca proprio al mondo dell’arte del paese euroasiatico, che dal 2014 beneficiava del fondo
Creative Europe, una linea di finanziamento
dell’Unione Europea di oltre un miliardo e
mezzo di euro dedicata alle attività culturali e
artistiche. Dal 2017 la Turchia non sarà però più
parte del programma, notizia che ha gettato
nello sconforto artisti e intellettuali che da
sempre si battono per un avvicinamento tra il
Paese e l’Europa. Come ha ricordato Görgün
Taner, direttore generale dell’Istanbul Foundation
for Culture and Arts, Creative Europe non solo
forniva i mezzi economici per realizzare
numerose attività, ma costituiva un ponte
importante tra la Turchia e i suoi vicini. Le
ragioni della decisione del governo turco
restano un mistero, sebbene qualcuno abbia
avanzato qualche interessante lettura: il
quotidiano "Haberturk” ricorda che, lo scorso
aprile, il programma ha finanziato un concerto
dell’orchestra sinfonica di Dresda in commemorazione delle vittime del genocidio armeno
durante la prima guerra mondiale. In effetti la
questione ancora infiamma molti turchi, o per
lo meno quelli che rifiutano le responsabilità
della tragedia perpetrata dall’Impero Ottomano
che costò la vita a oltre un milione e mezzo di
armeni. Per il momento il conto lo paga la
cultura. (gt)
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