Sole Luna Festival Scuola_rassegna con date 16_17_ottobre

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Sole Luna Festival Scuola – I.T.T. “G. Mazzotti”
MY JOURNEY - H U M A N R I G H T S
Rassegna CINEMATOGRAFICA e Giuria della Scuola
“Sole Luna Festival – un ponte tra le culture” rappresenta una delle iniziative internazionali più interessanti
nel campo della filmografia documentaria. L’associazione Sole Luna – Un ponte tra le culture indirizza
principalmente le sue attività alle giovani generazioni nella profonda convinzione che la conoscenza
reciproca sia il naturale ponte di trasmissione di valori positivi. La sua principale attività è un festival di
documentari che raccontano storie del mondo e che in 11 anni ha costruito un archivio di migliaia di film,
un osservatorio sul mondo, un vero e proprio patrimonio culturale da condividere con una platea il più
ampia possibile.
La nuova sfida per il 2016/17 è quella di entrare nelle scuole, tra gli studenti, coloro che rappresentano il
futuro del mondo.
Il “Mazzotti” ha raccolto questa sfida, vista la rilevanza del tema. Per Treviso ci facciamo ambasciatori del
messaggio “Sole Luna” costituendo la Giuria delle Scuole, con la partecipazione del Liceo Scientifico “L. Da
Vinci” e del Liceo Artistico Statale, che ha assegnato il suo premio il 18 settembre a conclusione della
rassegna e attraverso una rassegna di film creata ad hoc, scelta dalle sezioni “My journey” e “Human Rights
Collection”.
Un primo passo per sviluppare un rapporto stabile nel tempo con l’Associazione Sole Luna che ogni anno
organizza il Festival. L’attività verrà svolta in collaborazione con le Associazioni Sole Luna – un ponte tra le
culture, Altermind e Soundrivemotion.
Studenti e docenti sono invitati a partecipare alla rassegna cinematografica – sezioni “My journey”
(ottobre 2016) e “Human Rights” ( febbraio 2017) che si svolgerà presso l’Aula Magna.
Alle proiezioni in orario scolastico parteciperanno tutte le classi 4^ e 5^ (sezione “My journey”) e 2^ e 3^
(sezione “Human Rights”)
L’invito è esteso anche agli studenti della scuola australiana con cui siamo gemellati, che potranno
partecipare a distanza. Gli studenti che partecipano alla Rassegna, potranno partecipare al concorso
“Diritti umani visti da noi”, realizzando videoclip che saranno valutati dalla Commissione di Sole Luna
Festival 2017. Il migliore video verrà proiettato e premiato nel corso del Festival che si terrà nel mese di
settembre 2017. Agli studenti che parteciperanno agli incontri e produrranno il video verrà riconosciuto il
credito formativo.
Programma MY JOURNEY
Sabato 15 ottobre 2016 ore 09,00 – 10,30
Habitat - Note personali
ore 11,00 – 12,30
Mercoledì 19 ottobre 2016 ore 14,30 – 16,30
#MyEscape
Lunedì 24 ottobre 2016 ore 14,30 – 16,30
A Walnut Tree
Venerdì 28 ottobre ore 14,30 – 17,00
La mia casa e i miei coinquilini / Tides. A history of lives
and dream lost and found (some broken) con la presenza
del regista Alessandro Negrini (da confermare)*
* attenzione: questa data potrebbe subire una variazione in base alla disponibilità del regista
Programma HUMAN RIGHTS
Sabato 11 febbraio 2017 ore 09,00 – 10,30
Partire, ritornare - In viaggio con Tahar Ben Jelloun
ore 11,00 – 12,30
Mercoledì 15 febbraio 2017 ore 14,30 – 17,30 Almost Friends / Fest of Duty
Martedì 21 febbraio 2017 ore 14,30 – 16,00
Solo andata, viaggio di un tuareg
Venerdì 24 febbraio 2017 ore 14,30 – 16,30
The Silent Chaos
HABITAT – NOTE PERSONALI
Habitat è un film fatto di note personali sulla vita a L’Aquila dopo il terremoto.
Il documentario racconta la storia di tre ex compagni di tenda rimasti a L’Aquila.
Dopo il terremoto Alessio prima diventa uno squatter, poi un agente immobiliare;
Paolo, che viveva affittando le sue proprietà in centro, si dedica anima e corpo alla
pittura. Emiliano, che aveva già realizzato un documentario in tendopoli, analizza
dall’interno la realtà alienante dei progetti C.A.S.E. promossi da Berlusconi,
subendo e affrontando il loro essere “non luoghi”, cioè luoghi senza identità,
lontani tanto dal tessuto urbano quanto da quello storico e culturale della città.
Italia, 2015, 55’, Italiano - Regia di Emiliano Dante
#MYESCAPE
#MyEscape narra il viaggio a cui si sottopongono i rifugiati provenienti
dall’Afghanistan, dalla Siria e l’Eritrea, dal momento che le condizioni nei loro paesi
sono diventate sempre più invivibili. In molti casi, il telefono cellulare è diventato
lo strumento essenziale per facilitare l’organizzazione di quelli in fuga e un
compagno onnipresente grazie al quale molti hanno potuto documentare le loro
esperienze. Si è scelto di utilizzare filmati girati dagli stessi rifugiati per mostrare un
resoconto di prima mano attraverso i loro occhi e le loro lenti.
Germania, 2016, 90’, arabo e inglese con sottotitoli in italiano - Regia di Elke Sasse
A WALNUT TREE
Un vecchio ha nostalgia di una patria lontana. Vuole tornare.
La sua famiglia, sfollata a causa del conflitto in corso tra l’esercito pakistano e i
talebani e costretta a vivere in un campo, si trova intrappolata tra i ricordi della
vita di un tempo, un presente precario e un futuro desolante. Una volta di più, ci si
interroga se sarà lui a rischiare un ritorno nella sua patria.
Pakistan, 2015, 81’, pashtu, urdu, con sottotitoli in inglese e in italiano - Regia di
Ammar Aziz
LA MIA CASA E I MIEI COINQUILINI
La casa di Joyce Lussu a Fermo, nelle Marche, è una casa che respira di vita, di una
vita molte volte drammatica ma anche ricca di poesia. Il periodo da esule con
Emilio Lussu a Parigi, le lotte delle donne in Sardegna, le traduzioni dei poeti che
scrivevano “poesia utile”, quella che arriva direttamente, senza troppe parole, alla
conoscenza di altre realtà e al sentimento. Ma i viaggi di Joyce non sono fatti di
sole parole: sono soprattutto le tappe di una sua partecipazione attiva a una lotta
comune, senza distinzioni di genere, per un’umanità più pacifica e più giusta.
Italia, 2016, 57’, italiano con sottotitoli in inglese - Regia di Marcella Piccinini
TIDES. A HISTORY OF LIVES AND DREAM LOST AND FOUND (SOME
BROKEN)
“Immagina un’isola. All’interno di questa isola c’è un’altra isola. E all’interno di
quest’altra isola c’è una città; una città con due nomi diversi. Dentro questa città dai
due nomi, scorre un fiume. Questa è la sua autobiografia”. Può il racconto di un fiume
rivelare il significato di una vita imprigionata dalla Storia? Nonostante la fine del
conflitto, in Irlanda del Nord c’è ancora una città con due nomi diversi: Derry, per i
cattolici, Londonderry per i protestanti. Nel mezzo della città scorre un fiume, il Foyle,
che separandole fisicamente, ne è diventato nello stesso tempo il loro confine.
Il film, narrato dal punto di vista del fiume stesso, attraverso immagini oniriche e
materiale d’archivio realizzato da persone comuni negli anni ’60 e ’70, ci invita a
scoprire la sua storia: che cosa ha visto questo fiume, diventato un muro liquido, che
cosa ha udito, a cosa ha partecipato in questo suo lungo scorrere verso l’oceano? Cosa
potrebbe dirci? Cosa sa di noi? Muovendosi tra la memoria e il presente, il fiume Foyle
ci invita a riflettere su questioni che vanno al di là dei suoi confini: che cos’è un
confine? I sogni di coloro che vissero prima del conflitto, sono diversi da quelli sognati
oggi? E soprattutto, cosa è accaduto ai nostri sogni?
Irlanda, 2016, 40’, inglese con sottotitoli in Italiano – Regia di Alessandro Negrini
***
D I V E R S I T I E S – THE SILENT CHAOS
Repubblica Democratica del Congo, Nord Kivu. Dopo anni di sanguinosa guerra
civile, la società congolese ha perduto la propria identità. L’arcaismo, la
superstizione e le credenze magiche sono tra i pochi elementi unificanti rimasti alla
popolazione. Sono le forze che armano i ribelli Mai Mai nella difesa del territorio,
ma permettono anche di identificare il diverso come una minaccia: è il caso dei
sordi di Butembo. Questa è la storia di chi non ha voce né speranza, di chi non
cessa di combattere per la propria dignità, di chi non vuole rassegnarsi all’infelicità.
Repubblica Democratica del Congo, 2013, 45’ 06’’, kinande, lingua dei segni,
swahili e francese con sottotitoli in Italiano
A G L A N C E O F Y O U T H – FEST OF DUTY
La sala è invasa dalle chiacchiere di studentesse iraniane che indossano vestiti lilla e
hijab bianchi. Un imam spiega loro che, avendo compiuto nove anni, hanno raggiunto
“l’età del dovere”: l’inizio della pubertà, con tutti i precetti religiosi che
l’accompagnano. I giorni spensierati sono finiti e, da questo momento, l’angelo sulla
spalla destra e il diavolo sulla sinistra le guarderanno, soppesando il bene e il male.
Incitate dall’imam, le ragazze salmodiano coscienziosamente dei versi che indicano
quando devono o non devono indossare l’hijab. Salutata da grida di gioia, viene
affettata una torta di panna a forma di Kaaba. Otto anni più tardi, la regista Firouzeh
Khosrovani fa visita a due delle bambine che aveva filmato in quell’occasione: le cugine
ed ex migliori amiche Melika e Maryam. Maryam indossa il suo hijab con convinzione e
condivide i suoi dubbi esistenziali con Dio. Melika sogna una carriera da attrice, si
smalta le unghie e posta i suoi selfie su Instagram.
Iran, 2014, farsi, con sottotitoli italiano e inglese
Iran, 2014,
60’,
A G L A N C E O F Y O U T H – ALMOST FRIENDS
Due ragazze s’incontrano sul web. Samar, dodici anni, è figlia di un’arabo-israeliana
e di un palestinese della Cisgiordania. Vive a Lod, una città mista in cui vivono arabi
ed ebrei, pervasa da povertà e criminalità. Linor ha undici anni, è nata in un
insediamento ebraico nella striscia di Gaza e vive a Tlamim, un villaggio di religione
ebraica. Lod e Tlamim si trovano a soli sessantasette chilometri di distanza, ma una
voragine nazionale, culturale e ideologica li separa. Grazie a un programma
educativo-tecnologico, iniziano un’innocente corrispondenza via mail.
S’incontreranno poi di persona e inizierà un’esperienza nuova, profonda,
stressante e sorprendente che coinvolgerà non solo le due ragazze, ma anche le
loro famiglie.
Israele, 2014, 60’, ebraico e arabo con sottotitoli in italiano e inglese
E – I M M I G R A T I O N R E F U G E E S – PARTIRE, RITORNARE
Partire, ritornare
in viaggio con Tahar Ben Jelloun
Regia
Nene Graffignani, Francesco Conversano
Tangeri. «Siamo a soli 14 km dalla costa spagnola. Quello che vorrei e’ che
rappresentassero un legame non una separazione, che fossero una possibilità di
scambio economico, culturale, politico tra l’Europa e l’Africa che comincia qui». Così si
apre il viaggio in Marocco guidato dallo scrittore Tahar Ben Jelloun che porta alla
scoperta della realtà degli emigranti e di quei giovani che guardano all’Europa come il
Paradiso dove realizzare i propri sogni. C’è chi, in Marocco sta lavorando affinché in
futuro i giovani rimangano nel proprio paese: delle donne coraggiose combattono
costantemente per dare ai bambini un’istruzione grazie alla quale, forse, un domani
non saranno costretti a lasciare il loro paese e a vivere la condizione di migranti.
Italia, 2007, italiano, 51’
Produzione RAI Educational, 2007
E–IMMIGRATION REFUGEES
SOLO ANDATA, VIAGGIO DI UN TUAREG
Racconta la storia di due giovanissimi fratelli Tuareg nati nel deserto del Niger che si
trovano
separati
dal
loro
destino
di
migranti.
Il più piccolo, Alkassoum, è rimasto bloccato in Africa per anni per problemi di
ricongiungimento, mentre il più grande, Sidi, cresceva in Friuli, nel cuore del Nordest
industriale italiano con il resto della sua famiglia e la piccola comunità che i Tuareg
hanno costituito a Pordenone lavorando come operai nelle fabbriche della zona.
E’ proprio Sidi, armato lui stesso di una telecamera ad accompagnarci alla scoperta
della loro condizione sospesa tra il desiderio di integrarsi nella realtà italiana e la
nostalgia
degli
immensi
spazi
dell’infanzia
africana.
Torneranno mai alle antiche tradizioni nomadi e carovaniere dei Tuareg?
Riuscirà il piccolo Alkassoum a raggiungere l’Italia, dove sembra che tutti siano felici?
Italia, 2010, italiano, 52’, regia di Fabio Caramaschi