Notiziario n. 166

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Notiziario N°166 – 05 ottobre 2016 – 19.50
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Lucini scrive a Maroni: problemi complessi che vanno affrontati
“Non ci sono in ballo questioni politiche, negligenza o eccessiva prudenza. Serve approccio serio”
05/10/2016 – “Il Comune di Como ha già sostanzialmente evaso tre delle quattro richieste
di Regione Lombardia. Anche qui nessuno intende perdere tempo. Resta aperta la
questione della nomina del nuovo direttore dei lavori, questione, come Lei sa, complessa e
sulla quale, anche alla luce di quanto avvenuto sin qui, necessita la massima attenzione sia
sotto il profilo amministrativo sia legale. La delibera da noi adottata chiarisce bene quale sia
lo scoglio tecnico che non consente, al momento, ai dirigenti comunali di procedere a tale
nomina. Non si tratta dunque di una presa di posizione politica, di negligenza o di eccessiva
prudenza, bensì di un approccio serio a un complicato passaggio che dobbiamo affrontare
lavorando tutti nella stessa direzione, nel rispetto della legislazione in materia di appalti
pubblici”. In una lettera inviata oggi, così il sindaco Mario Lucini anticipa a Roberto Maroni
le motivazioni che hanno portato l’esecutivo di Palazzo Cernezzi ad approvare una delibera
di contestazione dei presupposti della diffida emanata da Regione Lombardia. “Le chiedo
un incontro risolutore nelle opportune sedi e per il quale offro sin d’ora la mia totale
disponibilità - prosegue il primo cittadino - Se Regione Lombardia ha una soluzione pronta
e incontestabile, che possa soddisfare le esigenze di legittimità e trasparenza richieste dalla
legge, sarò lieto di appoggiarla. So che Lei preferisce l'azione alla polemica. Per me vale
esattamente lo stesso. Credo quindi che un nostro confronto franco e deciso potrà portare
a risultati concreti”. Le quattro richieste, relative al cantiere sul lungolago, riguardano
l’istituzione dell’ufficio di direzione lavori, la richiesta alla Procura di Como del dissequestro
o dell’accesso temporaneo/acquisizione di copie degli atti progettuali e dei lavori per l’avvio
delle attività da parte del nuovo Rup e Dl, la definizione del rapporto contrattuale per il
coordinatore alla sicurezza in fase esecutiva, la definizione del cronoprogramma delle
attività. Ed è il primo punto sul quale gli uffici comunali ravvisano l’impossibilità di poter
procedere con un affidamento diretto, se pur a favore di un dipendente di Infrastrutture
Lombarde, con il pagamento di un corrispettivo.