Cosa fare per affrontare con serenità la gravidanza

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Transcript Cosa fare per affrontare con serenità la gravidanza

Cosa fare per affrontare con serenità
la gravidanza
Per una mamma in dolce attesa è importante tutelare la salute di sé stessa e
del feto. Ad uno stile di vita sano è consigliabile associare controlli
periodici con test di screening suggeriti dal proprio ginecologo, il quale
valuterà il test prenatale non invasivo da svolgere. Mantenere uno stile di
vita sano vuol dire prestare attenzione in
primis all’alimentazione. Con una dieta
varia ed equilibrata la mamma assimila i
nutrienti necessari per uno sviluppo
ottimale del feto, senza contare che è
l’organismo della stessa gestante a trarne
giovamento, soprattutto in un momento come
quello della gravidanza, in cui il fisico
viene sottoposto a dei cambiamenti. È
consigliabile non mangiare troppo poco, né
assumere quantità eccessive di cibo: un
aumento di peso incontrollato può portare
all’insorgere di patologie come il diabete,
che mette al rischio la salute del bambino
e della mamma.
Tutto quello che viene mangiato dalla mamma, viene assimilato dal bambino.
Perciò sono da evitare in gravidanza e durante l’allattamento fumo e alcool
che possono portare all’insorgere di malformazioni o complicanze all’apparato
respiratorio. Il fumo ad esempio provoca una minore circolazione del sangue
verso il feto e può favorire un parto prematuro, mentre l’assunzione
eccessiva di bevande alcoliche provoca disturbi fisici e mentali.
Scoperta la gravidanza è importante effettuare un percorso di screening
prenatale sotto il consiglio del ginecologo, che prevede degli esami
specifici del sangue utili nel rilevamento di eventuali infezioni e malattie
virali. Inoltre stabiliscono se la mamma in dolce attesa è immune alla
toxoplasmosi e alla rosolia, malattie pericolose per il feto se contratte
durante la gravidanza.
Per quanto riguarda l’assunzione dei farmaci nei nove mesi, è bene consultare
il proprio medico per capire quali sono quelli che non vanno a danneggiare il
feto. Nel caso in cui la mamma debba assumere determinati farmaci a causa di
alcune patologie di cui soffre, è necessario sentire il parere di uno
specialista che indicherà la terapia più adeguata.
La salute del bebè può essere influenzata da altri fattori quali un’età della
gestante superiore ai 35 anni¹ e la familiarità con anomalie cromosomiche e
genetiche. Sono tutti elementi che aumentano le probabilità che il bebè sia
affetto da difetti cromosomici. In questi casi è necessario consultare uno
specialista per capire quali sono gli esami di screening prenatale da
svolgere e con cui verificare lo stato di salute del bambino.
Esami prenatali invasivi come l’amniocentesi e la villocentesi, che
forniscono un esito diagnostico sulla presenza di anomalie nel feto, ma
proprio per la loro invasività presentano l’1% di rischio d’aborto¹.
Il test del DNA fetale invece, rientra tra gli esami di screening prenatale
non invasivi. È semplice e sicuro e ha un’elevata affidabilità nella
rilevazione di un’eventuale Sindrome di Down. Inoltre non è invasivo e non
presenta alcun rischio di aborto. Con un prelievo del sangue della mamma
vengono analizzati i frammenti di DNA presenti nel sangue materno e così è
possibile rilevare l’eventuale presenza ad esempio della Trisomia 21 o della
Sindrome di Edwards. Inoltre il tasso di affidabilità è molto alto in quanto
è del 99,9%².
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Fonti
1. Medicina dell’età prenatale: Prevenzione, diagnosi e terapia dei difetti
congeniti e delle principali patologie gravidiche Di Antonio L.
Borrelli,Domenico Arduini,Antonio Cardone,Valerio Ventrut
2. Poster Illumina ISPD_2014 Rev A
A cura dell’ufficio stampa Sorgente Genetica