Rossi e Cellie: nessun Ultimatum per l`Università a

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giovedì 6 ottobre 2016
Rossi e Cellie: nessun Ultimatum per l’Università a Brindisi, troviamo le so
Ancora una volta la presenza dell'Università a Brindisi è messa in discussione. Con grande rammarico abbiamo letto
l'ultimatum che il Prof. Zara, rettore dell'Università del Salento, ha posto a Provincia e Comune e anche Regione. Un
milione di euro entro gennaio pena lo stop dei due corsi di laurea rimasti in Cittadella della Ricerca: la Triennale in
Ingegneria Industriale e la Magistrale in Ingegneria Aerospaziale. E' vero il Rettore ha ragione. Tutti gli attori in campo a
partire dagli Enti Locali debbono fare la propria parte, ma condividerà il Rettore Zara che anche l'Università del Salento ,
e si badi bene del Salento e non di Lecce deve fare la sua parte.Quando il Rettore dice che a fronte del mancato
pagamento del milione di euro i corsi
si trasferiranno a Lecce sa bene che il Corso Magistrale in Ingegneria
Aerospaziale si svolge solo ed esclusivamente a Brindisi. Il suo trasferimento a Lecce non ne azzera il costo, non
essendo un doppione. Gli stessi docenti sarebbero a carico dell'Università per sostenere lo stesso corso a Lecce. E lo
stesso vale per il corso Triennale per Ingegneria Industriale, corso tenuto da molti docenti che insegnano sia a Lecce
che a Brindisi e che non percepiscono due stipendi, ma solo dei rimborsi spese per essere presenti anche a BrindisiCon
ciò vogliamo dire al Rettore che occorrerebbe una rendicontazione puntuale degli effettivi costi imputabili alla sede di
Brindisi . L'Università ha uso gratuito dei locali, delle utenze e dei costi per il personale di guardiania e di pulizia. Su
questi ultimi vi è un problema che potrebbe rientrare con la Regione che si disse disponibile a farsene carico.In definitiva
non si dovrebbe parlare quindi del milione di euro ma dei costi extra per la presenza a Brindisi a carico dell'Università
del Salento che sono quelli legati ai docenti la gran parte dei quali restano immutati se le attività si trasferiscono a
Lecce. Diminuirebbero solo i rimborsi per gli spostamenti e per il " sacrificio" richiesto per svolgere la docenza fuori
Lecce, perché ripetiamo il Corso di Ingegneria Aerospaziale sarebbe tenuto a Lecce dagli stessi docenti ( con le stesse
retribuzioni ) così come gran parte dei docenti di Ingegneria Industriale svolgono la loro attività in parte a Brindisi e in
parte a Lecce.Ricordiamo al Rettore che in questi anni l'Università del Salento con i soldi versati dal Comune e
Provincia ha anche fatto numerose assunzioni di personale amministrativo per la sede di Brindisi alcuni dei quali
lavorano full time o part time a Lecce. Spesso inoltre si chiede ai privati, alle aziende del settore di contribuire. Ebbene
l'Avio Aero che come tutti sanno ha uno stabilimento a Brindisi ha chiuso un accordo con quella del Salento per
sostenere un indirizzo di un corso di laura in Ingegneria . Corso che si tiene a Lecce, con i contributi di un'azienda
presente a Brindisi.Si comprende come quindi la presenza a Brindisi dell'Università del Salento a Brindisi non è solo una
questione economica, che pure vi è ma non nella misura del milione di euro, ma anche di scelte e responsabilità. Se
l'Università di Lecce ha scelto come atto politico di ridenominarsi in Università del Salento è perché ritiene strategico
puntare e sviluppare la sua presenza nell'intero Salento, Brindisi compresa. Pensiamo quindi che l'Università se vuole
essere del Salento debba fare la sua parte insieme agli Enti Locali e Regione . Invitiamo quindi tutti i rappresentanti di
Comune , Provincia , Regione ed Università a trovare un accordo che non sia solo economico, ma riguardi anche lo
sviluppo del nostro territorio. Giuseppe Cellie e Riccardo Rossi per Brindisi Bene Comune e Sinistra per Brindisi