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Berti (LN) dopo gli attacchi del gruppo l'"Altra Faenza": "Noi
da sempre coerenti, voi no"
Giovedì 6 Ottobre 2016
Jacopo Berti
«Noi fra la gente, voi chiusi nei vostri uffici». È questa la risposta recapitata dal consigliere comunale della Lega Nord, Jacopo
Berti, in merito alle “false accuse” ricevute all’indomani della manifestazione di martedì sera, organizzata dal Carroccio, in
Borgo. Dopo gli spiacevoli avvenimenti causati dai Rom residenti in zona.
«L’assessore Luccaroni – spiega Berti – ha attaccato il nostro corteo definendolo semplice “demagogia” e sostenendo che è
“sbagliato demonizzare eventuali casi isolati, non conformi al progetto integrativo” – ribatte il consigliere leghista –; tuttavia,
crediamo che questi non siano casi isolati, bensì quotidiani. L’assessore non si arrampichi sugli specchi, dunque, ma si
decida ad ammettere che i progetti di integrazione del Comune, sia quelli passati che quelli odierni, sono solo un fallimento».
Berti ricorda che la Lega è da sempre per una linea intransigente, avanzando anche proposte costruttive, spesso rimaste
inascoltate. «Sin dalla campagna elettorale del 2015 (vinta per un pugno di voti dal centrosinistra; ndr) abbiamo espresso
quello che sarebbe stato il nostro modo di operare. Di certo – incalza Berti – il nostro progetto di integrazione parte dal lavoro
come fondamento per una convivenza civile, non dall’assegnazione ingiusta di abitazioni popolari, a discapito dei faentini. I
quali, spesso, attendono per anni in graduatoria.»
Inoltre, in riferimento alle critiche del gruppo consiliare “l’Altra Faenza” del capogruppo Edward Necki, si sottolinea come:
«vengano rivolti alla Lega assurdi attacchi, riferiti ad una bassa partecipazione al nostro corteo contro le politiche comunali in
fatto di integrazione: se poche decine di cittadini sono pochi, sfidiamo l’Altra Faenza a portarne lo stesso numero in strada,
visto che da noi si ha il coraggio di esporsi in prima persona per difendere le proprie idee. Facile parlare, difficile agire –
continua Berti –: è il solito modus operandi dei “compagni”.»
La Lega, insomma, rigetta l’accusa di “erigere muri”, rivendicando la difesa del diritto dei cittadini di Faenza, troppo spesso
dimenticati dalla sinistra, al contrario dei Rom. «Non ci interessa essere etichettati come populisti – conclude il consigliere Ln
– poiché è il solito modo dei nostri oppositori per liquidare le questioni, senza entrare nel merito. In perfetta coerenza con le
nostre idee, a differenza di chi, all’interno dello schieramento de “l’Altra Faenza”, ha fatto dell’incoerenza politica il proprio
trampolino di accesso al Consiglio comunale». In conclusione, «Nonostante le critiche, noi della Lega Nord continueremo a
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manifestare assieme ai nostri concittadini, poiché siamo stati votati per stare dalla parte della gente e continueremo a farlo; a
differenza di tutti gli altri che, a parole, fanno i difensori dei più deboli, ma nei fatti sono il nulla più totale».
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