di Gallarate debutta con Sergio Rubini e Isabella

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Transcript di Gallarate debutta con Sergio Rubini e Isabella

La stagione teaatrale delle “Arti” di
Gallarate debutta con Sergio Rubini e
Isabella Ragonese
La presentazione della stagione 2016-2017
GALLARATE , 6 ottobre 2016 – di SARA MAGNOLI –
Si apre su “Provando… dobbiamo parlare” con Fabrizio Bentivoglio, Sergio
Rubini e Isabella Ragonese il 15 e 16 novembre il sipario del teatro delle
Arti di Gallarate giunto alla sua quarantanovesima stagione. Proponendo una
programmazione non solo teatrale, ma culturale nel senso ampio del termine,
ancora una volta di altissima qualità.
Ne hanno parlato in conferenza stampa questa mattina don Alberto Dell’Orto,
una delle “anime” del teatro delle Arti, accanto a Cristina Boracchi,
direttore artistico del festival di filosofia Filosofarti dedicato,
nell’edizione che tra febbraio e marzo toccherà non solo Gallarate, ma anche
Busto Arsizio, Besnate, Castellanza e Cardano al Campo, di nuovi vizi e nuove
virtù. Con uno sguardo, come ha sottolineato la stessa Boracchi, al concetto
di «migliorare i contesti di quotidianità attraverso o temi dell’accoglienza,
della generosità, della solidarietà, della condivisione. Dell’essere
comunità».
Temi che stanno a cuore in senso generale alla programmazione delle Arti, che
per quanto riguarda il teatro anche quest’anno propone otto titoli in due
serate, puntando a soddisfare tutti i generi e alla qualità.
Dal punto di vista teatrale, dopo il 15 e 16, a novembre spazio anche a “Le
olimpiadi del 1936” con Federico Buffa il 29 e 30. Il 1 e 14 dicembre Lella
Costa e Marco Baliani portano a Gallarate “Human”, spettacolo con cui
inaugura tra l’altro la stagione dello Strehler; il 10 e l’11 gennaio “La
locandiera” di Goldoni per la regia di Andrea Chiodi, il 7 e l’8 febbraio
“Qualcuno volò sul nido del cuculo” con la regia di Alessandro Gassman; il 27
e 28 febbraio “Calendar Girls” con Angela Finocchiaro e Laura Curino, il 6 e
7 marzo “Modigliani” di Angelo Longoni con Cesare Bocci e Romina Mondello. Si
conclude il 28 e 29 marzo con Jurij Ferrini e “Misura per misura” di
Shakespeare.
Anche quest’anno si sta lavorando per gli incontri con le compagnie teatrali
in libreria e vengono proposte rappresentazioni per gli studenti (tra cui
anche lo spettacolo sulla storia di padre Pino Puglisi) e torna la rassegna
“Parola e mistero”. Oltre ai cineforum commentati: la nuova edizione ha preso
il via lo scorso 29 settembre, stasera, 6 ottobre, propone “Ma loute”, il 13
“Al di là delle montagne”, il 20 “I miei giorni più belli”, il 27 “In guerra
per amore”, il 3 novembre “Questi giorni”, il 10 “Ragazza senza nome”, il 17
“Neruda”, il 24 “Julieta”, il 1° dicembre “Frantz”. I film saranno introdotti
e commentati da Angelo Croci.
Per quanto riguarda Filosofarti il tema, come accennato, è “Pandora. Nuovi
vizi, nuove virtù” e dal 18 febbraio al 2 marzo porterà incontri, spettacoli,
conferenze con, tra i protagonisti, Luca Mercalli, Massimo Cacciari,
Francesco Trabattoni, Carlo Sini, Florinda Cambria, Mario Vegetti, Umberto
Galimberti e anche un seminario di studio al quale hanno già aderito quasi
trecento studenti delle superiori sui valori dell’onestà e della
testimonianza con Umberto Ambrosoli, Giuseppe Girgenti e Piercamillo Davigo.
Il teatro delle Arti sarà inoltre ancora sede dei corsi di formazione legati
agli itinerari di ricerca: il 25 e 26 novembre il tema è “Il teatro nel
Novecento” mentre il 31 marzo e 1° aprile si parla di “Europa al bivio”.
Alla conferenza stampa presente anche il prevosto di Gallarate, monsignor
Ivano Valagussa, che ha sottolineato il valore dell’intergenerazionalità
della proposta delle Arti come momento anche per ricostruire un tessuto di
relazioni, affetti, presa in carico reciproca e ha evidenziato come la
cultura non sia solo il sapere, ma anche creare una relazione con gli altri.
Con il desiderio che anche le famiglie investano di più in cultura come
ricchezza per le giovani generazioni.
L’assessore alla cultura del Comune Isabella Peroni ha ribadito l’importanza
della rete come modo per fare cultura.
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