07.10.2016 L`idea che cambia le cose.

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Transcript 07.10.2016 L`idea che cambia le cose.

ATTENTI A QUEI DUE
Ottobre 2016
“Popolo e Carabinieri”
Capitolo XIV
L’idea che cambia le cose
Sono da qualche giorno a Lampedusa. Unico è il commento sull’attuale Sindaco, la signora Nicolini: pochi la
rivoterebbero perché ha fatto poco o nulla per la sua isola. Tanto è vero che lei non ci pensa minimamente a
ricandidarsi per evitare brutte figure. Però la Nicolini è osannata in Europa dove tutti la ricevono e le
tributano onori e apprezzamenti. Nel sistema c’è qualcosa che non funziona. Tu non fai un tubo per i tuoi
concittadini, però servi bene il tuo partito e le lobby di potere ad esso collegate. Allora la carriera è
spianata. Tanto è vero che già si mormora che il PD la candiderà alle prossime elezioni del parlamento
europeo. Poveri Lampedusani, da anni maltrattati dai vari governi che si succedono! Con l’ingresso in Europa
le cose sono peggiorate. Perché a Bruxellese se ne fregano dei problemi dei Lampedusani. Circa un mese fa
mi ha telefonato un pescatore di Lampedusa: gli era successo un grosso guaio: la sua barca era affondata
nel porto e occorreva subito intervenire per evitare ulteriori danni. Nessuno lo aiutava. Il pescatore si
rivolgeva a me perché riteneva che fossi l’unico in grado di aiutarlo. Le varie autorità non solo non
intervenivano, ma addirittura lo minacciavano di provvedimenti. Il sindaco si faceva gli affari suoi.
Legittima la reazione del pescatore: se fosse stato un migrante in difficoltà tutti i sarebbero mossi,
carabinieri, marina, aeronautica, protezione civile. Ho scritto un messaggio a Renzi chiedendogli di
sollecitare prefetto e varie autorità a intervenire. Non mi ha nemmeno risposto. In Sicilia si dice che le
cattiverie vengono “sirbati”. Perché al momento opportuno ci ricorderemo di tutti. Questo menefreghismo
nei confronti di Lampedusa e dei suoi abitanti mi ha riportato alla mente alcuni aforismi di Cesare Pavese.
“Tutto deve restare immutato fuorché l’idea che qualcosa possa cambiare”. Sì, è vero, poco o nulla
muta, perché il popolo sopporta tutto e dimentica le malefatte di questi malfattori. Ma l’idea di cambiare
cammina con le sue gambe e alla fine ci sarà la resa dei conti per tutti. “Tutto ciò che non bastiamo a
compiere, diminuisce la nostra libertà”. Dovremmo ricordarlo tutti: se non si agisce, la nostra libertà si
affievolisce fino a scomparire. “Il paziente nella mani del dottore è come la società nelle mani del
salvatore-eroe o partito”. “La politica è l’arte del possibile. Tutta la vita è politica”. Ragioniamoci
sopra con calma, magari stando seduti in una poltrona in un terrazzo, mentre tramonta il sole, dopo una
giornata calda. Odio e disprezzo i salvatori della Patria, che da soli si pongono alla testa di partiti fantocci
per fare i propri comodacci. La Giunta Raggi, nel momento in cui sta dimostrando di non sapere gestire
Roma, ha dichiarato: “Abbiamo la fiducia di Grillo e questo ci basta”. Solitamente è la fiducia del Popolo
quella che conta. A quanto pare non è più così. Il Popolo, che bovinamente vota questi partiti infami e
antidemocratici e l’ammucchiata dei Grillini, giustamente viene messo da parte, perché non ha un’anima. Ma
“tutta la vita è politica” e su questo assunto il Movimento Liberazione Italia si muove per mandare tutti a
casa. Senza alcuna distinzione: traditori vecchi e nuovi !
Antonio Pappalardo
[email protected]
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