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https://www.youtube.com/watch?v=Oz4hmJfgDEo&feature=youtu.be
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The WHO 2020 goal
The safest blood donors are voluntary, non-remunerated blood
donors from low-risk populations.
The World Health Organization’s (WHO) goal is for all countries to
obtain all blood supplies from voluntary unpaid donors by 2020 in
accordance with World Health Assembly resolution 28.72, which
was adopted in 1975.
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https://www.youtube.com/watch?v=Oz4hmJfgDEo&feature=youtu
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IL SISTEMA TRASFUSIONALE ITALIANO
Il sistema trasfusionale italiano, i suoi stakeholders
e i suoi obiettivi strategici
APPROPRIATEZZA
AUTOSUFFICIENZA
Professionisti
QUALITÁ
Società
Scientifiche
Università
Ministero
Salute
Comitato tecnico
sanitario - Sezione
tecnica per il sistema
trasfusionale
Industrie
farmaceutiche
Centro Nazionale
Sangue
Agenzia Italiana
del Farmaco
SOSTENIBILITÁ
SICUREZZA
Strutture
Trasfusionali
Donatori
Centri
Regionali
Sangue
Regioni
Enti
europei
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Sistema Trasfusionale Italiano
Principali obiettivi:
 Autosufficienza
 Qualità
 Sicurezza
 Omogeneità di trattamento su tutto il territorio nazionale (autorizzazione,
accreditamento, equità, gratuità)
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OBIETTIVI
- “di sistema”, cioè l’autosufficienza, intesa come poter disporre di
sangue intero, emocomponenti labili, medicinali plasmaderivati
(ottenuti in “conto lavoro”), provenienti da donatori volontari,
periodici, non remunerati, anonimi e responsabili, con la garanzia di
un loro completo e corretto utilizzo per il bene del paziente trasfuso,
in quantità sufficiente (sulla base di un impiego appropriato), della
massima qualità, efficacia terapeutica e sicurezza possibili, in modo
equo (i pazienti hanno tutti gli stessi diritti di ricevere la terapia
trasfusionale quando necessaria) e sostenibile.
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OBIETTIVI
“di missione allargata” finalizzati alla promozione di stili di vita sani e
positivi, al monitoraggio dello stato di salute ed alla prevenzione, ad
un’attenzione alla diffusione dell’associazionismo e del ben - essere.
Promuovere uno stile di vita sano ci consente di migliorare la salute
del singolo, contribuendo a prevenire alcune patologie, quali quelle
cronico degenerative (malattie dell’apparato cardiocircolatorio, alcune
neoplasie) e di promuovere la salute su una popolazione più ampia
rispetto al singolo donatore. Inoltre, nel nostro caso specifico,
contribuiamo a rendere più sicura la donazione e la trasfusione e di
maggior qualità gli emocomponenti raccolti.
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Autosufficienza
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“Ogni secondo di ogni giorno,
qualcuno nel mondo necessita
di una trasfusione di sangue per sopravvivere”
(dalla presentazione della Giornata Mondiale
del Donatore di Sangue 2006 da parte dell’OMS)
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la trasfusione di sangue è stata
identificata come una delle 8
funzioni chiave
salva vita
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Human Development Index
Indice di Sviluppo Umano
OMS
HDI
Donazioni
Popolazione
Basso
3%
11%
Medio
36%
71%
Alto
61%
18%
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Sicurezza
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rischi trasfusionali
IMMUNOSOPPRESSIONE
HBV
HIV
MALARIA
HCV
ALTRI PARASSITI
BATTERI
………………
WEST NILE
VIRUS
CREUTZFELDT - JACOBS
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Per il consolidamento della massima
sicurezza trasfusionale è necessario:
√ impiegare donatori a basso rischio
√ selezionare accuratamente i donatori
√ tests
√ corretto utilizzo
√ alternative alla trasfusione omologa
√ emovigilanza
√ inattivazione virale
√ leucodeplezione
√ riduzione dei clerical errors
√ …………
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donazione consapevole: perché?
 > sicurezza
 > tutela salute
 > frequenza controlli
 massima compliance medico - donatore
 responsabile autoesclusione
 miglior controllo identificativo
 educazione alla salute e promozione della salute
 epidemiologia e nuove patologie
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donazione consapevole: perché?
 nuove tipologie di donazione
 migliore programmazione
 stato di salute del donatore
 migliore “gestione di una risorsa preziosa”
 “fidelizzazione” del donatore
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valorizzazione del ruolo
del donatore consapevole
e dell’associazionismo
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Partecipazione
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Nello specifico, in sanità il volontariato è stato considerato una
risorsa a partire dalla L. 833/1978; principio ripreso e ribadito con il
D.L.vo n.502/92 che prevede forme di partecipazione delle
organizzazioni dei cittadini nella programmazione, controllo e
valutazione dei servizi sanitari a livello regionale, aziendale e
distrettuale e dal D. L.vo n.229/99 che prevede il coinvolgimento
dei cittadini e delle associazioni di utenti nei processi di
valutazione. In ambito sociale la L. 328/2000 destinata a
promuovere un “sistema integrato di servizi e interventi sociali”
basato sulla corresponsabilizzazione di tutte le forze del Terzo
Settore in tutti i momenti decisionali, soprattutto locali, inerenti le
politiche sociali, ne ha cambiato l’approccio operativo.
Questi riconoscimenti normativi derivano dal fatto che il
volontariato è considerato artefice e sollecitatore di democrazia
partecipativa che non si traduce solo in alternatività agli Enti
istituzionali, ma in interlocuzione e cooperazione con gli stessi.
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Chiamata
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I benefici della chiamata

Programmazione delle disponibilità;

Possibilità di caratterizzare la tipologia della donazione
(sangue intero/plasma/cellule) anche in relazione a
particolari esigenze (es. fenotipi specifici);

Migliore pianificazione del lavoro e dei servizi al donatore
(es. tempi di attesa).

Riduzione di “picchi” di presentazioni e gestione più efficace
dell’afflusso anche in periodi particolari dell’anno (festività,
estate).
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chiamata:
 delegata per legge alle associazioni
 efficace per la donazione
 importante per la fidelizzazione del
donatore
 necessaria per una puntuale
programmazione
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Raccolta
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(Da M. Crotti modificata)
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La donazione prima della comparsa
delle sacche per la raccolta negli anni
‘70
(Da M. Crotti modificata)
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RACCOLTA
ASSOCIATIVA
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Alcuni esempi
per noi
etica/valori/volontariato/
responsabilità/gratuità/mediazione
culturale…
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Livello Nazionale:
Totale soci: 1.304.542
Totale soci (sedi con dati statistici):
n.1.009.815
Soci donatori maschi: 67%
Soci donatori femmine: 33%
Soci non donatori maschi: 68%
Soci non donatori femmine: 32%
Quasi 3400 sedi (Comunali, Provinciali,
Regionali – compresa Svizzera,
Nazionale)
Grazie a Ketty e Maria Vittoria
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Grazie a Ketty e Maria Vittoria
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Stranieri residenti censiti (in migliaia)
Aspetti
demografici
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AVIS COME?
• PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SOLIDARIETA’ E DEL DONO
• CHIAMATA DEL DONATORE
• EDUCAZIONE ED ATTENZIONE ALLA SALUTE ED AGLI STILI DI VITA
• TESTIMONIANZA DI VALORI (solidarietà, gratuità, anonimato,
mondialità)
• SELEZIONE DEI DONATORI
• RACCOLTA ASSOCIATIVA
• PARTECIPAZIONE/PROGRAMMAZIONE
• COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
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paziente
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• AVIS fonda la sua attività sul volontariato, quale
elemento centrale e insostituibile di solidarietà
umana.
• Vi aderiscono tutti coloro che hanno intenzione di
donare anonimamente e gratuitamente il proprio
sangue,
• ma anche chi, non risultando idoneo alla donazione,
desideri collaborare gratuitamente a tutte le attività
di promozione.
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Quali ruoli?
• Diffondere l’idea del dono e della solidarietà
• Promuovere la raccolta di sangue e di emocomponenti
• Educare alla salute ed agli stili di vita sani e positivi
• Tutelare la salute dei donatori e dei riceventi
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Nostro “primum movens” è un valore, che potremmo
definire “strumentale”, nel senso della sua specifica
finalizzazione al raggiungimento di un obiettivo ben preciso e
cioè la capacità di fornire una risposta efficace ad un
bisogno di salute fondamentale, ma anche a sostenere il
principio di equità delle cure.
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I donatori sono testimoni di altruismo, mondialità,
anonimato, volontariato, consapevolezza, gratuità, oltre che
promotori di cultura della solidarietà, del dono, della
partecipazione.
Ancora oggi l’unica “fonte” di sangue e dei suoi derivati è il
donatore; una persona che ha fatto una propria intima scelta
di concretizzare un vissuto di solidarietà, generosità, gratuità
con il gesto della donazione.
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La donazione di sangue rappresenta un semplice, ma
essenziale gesto di gratuità e generosità in grado di
contribuire a garantire una adeguata risposta alle esigenze trasfusionali di
un sempre maggior numero di persone. Ma essa è anche anonima,
altruistica, dettata da forti motivazioni interiori che sfociano in una
disponibilità per chiunque abbia una necessità di supporto trasfusionale,
indipendentemente dall’età, dal genere, dal colore della pelle e quindi ha
un forte valore simbolico di universalità che travalica i confini geografici, ed
etico, perché non discrimina e si basa sulla gratuità del gesto: concorrendo
in questo modo sia a garantire una risposta concreta ad un bisogno di
salute sia a sostenere il principio di equità delle cure.
È fondamentale in questo senso ribadire che per il nostro sistema è
essenziale il bene del paziente trasfuso, fine ultimo di tutte le nostre
attività.
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Nel nostro sistema sangue, che vede l’83% dei donatori
fidelizzati, il loro essere associati, comporta un valore
aggiunto; in quanto l’associazionismo volontario produce legami,
beni relazionali, rapporti fiduciari e cooperazione tra soggetti e
organizzazioni concorrendo ad accrescere e valorizzare i capitale
sociale del contesto in cui opera, in quanto il volontariato è scuola
di solidarietà concorrendo alla formazione dell’uomo solidale e di
cittadini responsabili.
In questo senso è stimolo alla partecipazione ed alla pratica di
cittadinanza solidale poiché si impegna per rimuovere le cause delle
disuguaglianze economiche, culturali, sociali, religiose e politiche e
concorre all’allargamento, tutela e fruizione dei beni comuni.
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GRAZIE
buon lavoro
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