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Domenica, 2 Ottobre 2016
L’appuntamento
«Non servono larghe intese ma
elezioni. Foti non è Di Nunno e
nemmeno Galasso»: Donato
Pennetta ad "Avellino
Capoluogo"
Torna la rubrica di approfondimento condotta
dal direttore Staglianò. In studio Donato
Pennetta, a lungo protagonista della vicenda
politica ed amministrativa cittadina e
provinciale, riferimento dell’ultima stagione
di speranze per il capoluogo ed oggi in prima
linea nel sostegno al Sì alla riforma
costituzionale: «Avellino ha perso tutti i treni,
pronto a dare una mano ma non in questo Pd»
Data di pubblicazione: Mercoledì, 28 Settembre 2016
Torna l’appuntamento settimanale con "Avellino Capoluogo". In studio con il direttore Staglianò, l’avvocato
Donato Pennetta. Al centro del confronto in primo luogo la città, le ragioni profonde che hanno determinato la
deriva nella quale il capoluogo è scivolato ormai da un decennio e più, le sfide perse, le opportunità smarrite, le
motivazioni politiche al fondo del disastro. Dunque l’eredità di Di Nunno, la cui visione è stata tradita con il venir
meno della prima giunta Galasso, dunque il futuro: «Non credo all’accordo con le opposizioni, credo nella
possibilità di intervenire sulla programmazione a breve termine e di chiudere qualche cantiere, ma è
indispensabile andare al voto ad aprile. Per quanto mi riguarda sarò disponibile a dare una mano ma nell’ambito
di una proposta civica, non certamente in questo Pd».
Quindi la battaglia referendaria. Pennetta ci ha illustrato le ragioni del Sì, ripercorrendo punto per punto i nodi
essenziali della riforma costituzionale, senza sottrarsi all’evidenza di talune lacune. Buona visione.
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nemmeno Galasso»: Donato Pennetta ad "Avellino Capoluogo"