Visualizza in PDF

Download Report

Transcript Visualizza in PDF

12
Giovedì 29 Settembre 2016
PRIMO PIANO
Lo psicanalista alla moda parla di tutto e scrive su tutto: due libri virgola 4 all’anno
Recalcati, un Alberoni al cubo
C’è in lui più Veltroni di quanto non ce ne sia in Walter
della madre? Non sono state
a Meetic sognano un invito a
forse la mani di mia madre
cena con fraseologia lacaniache hanno accarezzato il mio
on si può parlare na («questo Sauvignon non
corpo seminandolo di lettere,
dell’ultimo libro di ha inconscio», «sarà colpa
di memorie, di segni, arandoMassimo Recalca- dei vitigni eterodiretti della
lo come fosse terra?» Parte
ti senza interrogar- California»).
da qui la lunga carrellata
Dietro il successo di Resi sull’ascesa di Massimo
dentro i campi arati dal maRecalcati. Quindi facciamo calcati ci sono almeno due
terno, tra «mamme-narciso»
qualche passo indietro e con- intuizioni decisive. La prima
e «mamme-coccodrillo», sefessiamolo subito: quando ha a che fare coi suoi paziencondo la celebre formula di
c’era Francesco Alberoni ti. Ascoltandoli, Recalcati
Lacan. Tra notturni di Choera tutto più semplice. I con- scopre che «le pene d’amore
pin, romanzi di Valeria
fini erano chiari, netti, giu- non sono più al centro della
Parrella e poesie di Rilke,
sti. Introiettata la differenza loro vita». «Anzi» - spiega tra Peter Handke, Frida
tra innamoramento e amore, «il nodo ora è proprio la diffiKahlo, Silvia Vegetti Finguardavamo con distacco le coltà di generare il desiderio,
zi, Deleuze, Bergman e Alraffiche di best seller con non più l’incapacità ad avere
copertine rosa e titoloni in una corrispondenza amoromodovar. Infine, l’ennesimo
baskerville giallo: Ti Amo; sa. Oggi è più importante
ripasso del finale di La strada
Il grande amore erotico che l’oggetto che la persona. È
di McCarthy, padre e figlio
Massimo Recalcalti
dura, Leader e masse; Le sor- meglio mangiare che fare
senza nome che si tengono
genti dei sogni. La cosa non l’amore». Magari Lacan vi
per mano, che resta sempre
ci riguardava. Nulla che non resta oscuro, ma avete capi- donna barbuta è un mito «Posso solo dire che sto la- uno dei cavalli di battaglia
fosse due dita sotto la com- to perché andate da Eataly narcisistico, non è libertà», vorando da mesi a un libro di Recalcati, anche quando
plessità dell’ultimo Lucio e vi piacciono così tanto le dice). Ma soprattutto, Recal- su mio padre». Recalcati in- parla di madri, e che nel roBattisti. Al massimo, but- punizioni di Masterchef. La cati scrive. Ventinove libri tanto si espande. Dice: «Un manzo di McCarthy ci siano
tavamo un occhio sui corsivi seconda è un insight avuto tradotti in varie lingue alla fi lo rosso attraversa il mio solo padri poco importa. Permedia di due virgo- lavoro degli ultimi anni: il ché Recalcati è il Sorrentidel Corriere dove, alle
la quattro l’anno, tema dell’eredità», e il tema no della psicoanalisi. Come
soglie di Tinder, Al«Per me la scrittura», dice Recalcati,
senza contare ar- diventa una collana per Fel- il nostro auteur, costruisce
beroni scriveva «fare
ticoli, conferenze, trinelli diretta da Massimo lunghi dolly poetici e immaall’amore». Alberoni
«è una necessità antica, nata quaninterventi, saggi. Recalcati, la collana «Eredi», ginifi ci per intrufolarsi nei
ci spiegava il carido guardavo mio padre dipingere le
«Per me, la scrittu- che sfoggia subito un colpo vuoti dell’Essere e riempirli
sma, l’indebolimento
scritte
sulle
corone
dei
fi
ori
destinate
ra è una necessità da maestro con l’Antonio di citazioni middlebrow.
del Super-Io, il capo
ai
defunti.
Quando
parlo
e
quando
antica», ammette Gramsci della giovane prod’azienda, l’uomo cacI film materni sono tanscrivo
ho
sempre
in
mente
il
bambino
Recalcati, «nata messa dell’anticapitalismo ti. Tutti «intensissimi»,
ciatore, la donna che
quando guardavo esoterico, Diego Fusaro.
idiota che sono stato. Parlo con lui».
fa il nido, la crisi dei
come scrive Recalcati. C’è
mio padre dipinRegolati i conti con la pure Mommy, di Xavier Dovalori e «le miserie
Recalcati è il Sorrentino della psicoagere
le
scritte
sulle
fi
ne
dei
Padri,
in
attesa
di
degli accoppiamenti
lan, che è importante perché
nalisi. Come il nostro auteur, costruicorone dei fiori de- capire se il Superpreside è mette in scena l’ambivalenza
nelle orge dei rave
sce
lunghi
dolly
poetici
e
immaginifi
ci
stinate ai defunti. un transfert collettivo, Re- tra la mamma-coccodrillo e
party». Nei suoi artiper intrufolarsi nei vuoti dell’Essere
Quando parlo e calcati passa alle Madri. «È quell’altra. La mamma di
coli, nelle conferenze
e riempirli di citazioni middlebrow
quando scrivo ho sempre accaduto che duran- Pasolini, per dire, era coccoo nelle interviste su
sempre in mente te le mie conferenze si alzas- drillo. Mentre la cattivissima
Grazia non avrebbe
il bambino idiota se una mano femminile per Ingrid Bergman di Sinfonia
mai ceduto a parole
come «forcluso», «fagocitan- da bambino. Hitchcock era che sono stato. Parlo con lui». chiedere «cosa resta della d’autunno era narcisistica.
te», «ieratico», tantomeno al ossessionato dai poliziotti, Un incipit più veltronico di madre nel nostro tempo?». Purtroppo, Recalcati ha con«balbettio monologante della Spielberg dalle stelle lu- tutti i libri e i film di Veltro- La risposta la trovate nel segnato le bozze un attimo
minose nei cieli sconfinati ni messi assieme.
lalangue».
prima che uscisse
Quando c’era Alberoni, dell’Ohio, e anche Recalcati L’intesa è nell’aria.
Mia madre di MoRecalcati si muove tra notturni di
i tomi dei seminari di La- sapeva quel che avrebbe fat- Nella copertina de
retti, che da noi è
can erano lì dove dovevano to. «Da bambino avevo due Il complesso di Teandato così-così ma
Chopin, romanzi di Valeria Parrella
essere, nello scaffale più eroi, Gesù e Telemaco, ed lemaco c’è un bampoi, giunto nella
e poesie di Rilke, tra Peter Handke,
inaccessibile e forcluso del- entrambi avevano problemi bino che abbraccia
patria di Lacan, è
Frida Kahlo, Silvia Vegetti Finzi,
la nostra libreria. Poi è arri- con il padre». Gesù non era un grande tronco
diventato un capoDeleuze, Bergman e Almodovar.
vato Recalcati. Le copertine il caso di scomodarlo, e poi d’albero, simbolo tolavoro. Quindi non
Infine, l’ennesimo ripasso del finale di
non sono più rosa, né fucsia. c’erano già i libri di Augias. temico della patersappiamo se in Mia
La strada di McCarthy, padre e figlio
Titoli ieratici e sottotito- Telemaco era tutto da risco- nità svaporata ma
Madre c’è la mamli minacciosi chiamano in prire. Tanto che, quando a anche della quercia
ma-coccodrillo o la
senza nome che si tengono per mano,
causa l’«inesauribile capaci- Strasburgo Renzi parla del- dei Ds, emblema di
narcisistica, anche
che resta sempre uno dei cavalli
tà del mito di offrire spunti la «generazione Telemaco», stabilità, del bisogno
se a occhio direi la
di
battaglia
di
Recalcati,
anche
quandi riflessione», la «filiazione non si sa più se stia citando di radici, eccetera.
prima, se non altro
do
parla
di
madri,
e
che
nel
romanzo
simbolica», «l’Altro», l’Ol- Omero o Recalcati. Perché A Walter non serve
come ideale prodi
McCarthy
ci
siano
solo
padri
poco
tre e l’Ultra. Per un’erotica i Padri sono evaporati, ma altro:
secuzione del Caiimporta
dell’insegnamento, Alberoni Recalcati è ovunque.
mano. Nelle ultime
Recalcati ricamIn tv, nelle università, bia con un paginonon l’avrebbe mai scritto nepagine del libro, Reanche in coppia con Rober- nei festival, nei teatri, ne su Repubblica
calcati abbandona i
to Gervaso (l’insegnamento nelle aziende, nelle piazze, dedicato al film di Veltroni, suo ultimo libro, Le mani toni accademici e si concede
erotico o l’erotismo dell’inse- nei centri sociali e religiosi, I bambini sanno. La sua non della madre. Desiderio, fan- a passaggi più intimi, alcuni
gnamento, ma «un’erotica» in un numero incalcolabi- è una recensione, ma una più tasmi ed eredità del mater- sicuramente candidati a dino). E poi non ce n’era biso- le di presentazioni di libri, ampia lettura intimista dei no. Si apre con un flashback. ventare «massime» su frasigno. Dalle quarte di coperti- in un castello del Todishire «temi cari al Veltroni nar- 1968, Cernusco sul Naviglio, celebri.it, tipo «bisognerebbe
na, un cranio lucido da se- per ricostruire assieme a ratore». Recalcati parla di interno giorno. Recalcati è in ripensare la madre a partire
vero professore universitario Gad Lerner l’immagine di prova «lirica e delicatissi- tinello che guarda la televi- dalla sua memoria, a partire
evocava librerie in noce, ma Laura Boldrini. Recalcati ma» e di «un montaggio di sione con sua mamma. Dan- dalla sua eredità». Lì «le più
anche penombre da boudoir, parla di tutto. Di Pasolini, frammenti cinematografi ci no uno sceneggiato Rai che si belle frasi di Massimo Recalperformance postdannunzia- di Winnicott, di Medea, dei di bambini che corrono e intitola La madre di Torino. cati» sono già trentacinque.
ne, congressi del Psi. Ora c’è film di Clint Eastwood, che si conclude con la mitica C’è un bambino che scivola Alberoni al tramonto di una
il giubbotto da pischello con della buona scuola, di quella discesa nelle acque azzurre sul balcone e sta per cade- carriera iniziata negli anni
barba di tre giorni di Recalca- di Francoforte, di Hannah del Mediterraneo lungo le re nel vuoto, ma la mamma Sessanta ne ha solo cinquanti, che, come scriveva Guido Arendt, Berlinguer, Lars dune bianche di Kaos dei riesce ad afferrarlo e a trat- ta. Ma soprattutto neanche
Vitiello sul Foglio, fa un po’ Von Trier, Heidegger e fratelli Taviani». Si innesca tenerlo per le mani. «È una una all’altezza di: siamo
Foscolo e un po’ Fonzie. Le Conchita Wurst, prenden- un micidiale gioco al rialzo. metafora dell’Altro», spiega stati tutti dei gridi perduti
maestre non indossano più il do però le distanze dalla Interrogato sul suo prossimo subito Recalcati. «Le mani nella notte.
golfino e lettrici-forti iscritte vittoria all’Eurofestival («la progetto, Veltroni risponde: non sono forse il primo volto
www.rivistastudio.com
DI
ANDREA MINUZ
N