piuttosto che lanciare OPA ostili, Mion pensi a risanare

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Transcript piuttosto che lanciare OPA ostili, Mion pensi a risanare

CISL/First Romani: "piuttosto che lanciare OPA ostili, Mion
pensi a risanare Popolare Vicenza. Non lasceremo che i
lavoratori paghino il conto di soluzioni improvvisate e dannoseā€
"Ci pare quantomeno inopportuno che, nonostante le smentite provenienti da Montebelluna,
il Presidente di Banca Popolare di Vicenza, Gianni Mion, continui a insistere su un progetto
che riteniamo assurdo" così Giulio Romani, Segretario Generale First Cisl, commenta
l'ipotesi di fusione con Veneto Banca che, continua Romani: "Viste le reazioni della dirigenza
pedemontana, assomiglia più ad un tentativo di OPA ostile che ad un progetto di
risanamento, come lo si vorrebbe far passare. Peccato, però, che per lanciare un'OPA ostile
occorra avere risorse che non ci sembrano essere nella disponibilità attuale di BPVI".
"Il reiterarsi di queste dichiarazioni rischia di destabilizzare il rapporto tra le due banche e i
propri clienti: in particolare, si corre il rischio di creare scompiglio tra le imprese locali,
preoccupate per l'inevitabile sovrapposizione degli affidamenti cui andrebbero incontro. Ci
domandiamo a chi giovi tutto questo e soprattutto chi, nel caso, si farà carico dei danni
prodotti".
"Leggendo alcune sue considerazioni - sottolinea Romani - verrebbe perfino da chiedersi
se il Presidente Mion, stante la sua omonimia con una nota catena di supermercati veneti,
non confonda il proprio ruolo: se sei l'unico punto vendita di alimentari di un quartiere, magari
puoi fare affari, visto che commercializzi prodotti di largo consumo, ma una banca non
funziona alla stessa maniera di un supermercato.
Se questo non gli fosse chiaro, sappia che la differenziazione dell'offerta finanziaria è
indispensabile per un'economia locale sana, come hanno dimostrato i molti anni di sviluppo
e di crescita del sistema economico veneto, che il Signor Mion dovrebbe ben conoscere.
Ricordiamo al Presidente che i dissesti delle due Popolari venete non sono dovuti alla loro
coesistenza sul territorio, ma alla pessima e "personale" gestione di alcuni ex amministratori
e che le fusioni non possono essere lo strumento per nascondere i propri deficit e tirare a
campare un altro po'".
"I danni all'occupazione che un simile progetto produrrebbe sembrano non turbarlo
minimamente, ma - conclude Romani - sia chiaro che non consentiremo che a pagare il
conto delle malversazioni passate e delle improvvisazioni presenti siano i lavoratori e
l'occupazione.
Anziché coltivare improbabili e illusorie ambizioni aggregative, il Signor Mion si preoccupi di
risanare la Banca Popolare di Vicenza, ponendola al servizio del territorio e
dell'occupazione. Le assurde retribuzioni, allegramente percepite da tutto il top
management della sua banca, egli compreso, dovrebbero almeno imporgli questa priorità".
Roma, 25 settembre 2016
Ufficio stampa First Cisl
Angelo Pangallo