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Giovedì 18 Agosto 2016
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Se si dimettesse col No, da segretario Pd può indicare se stesso a Mattarella per il nuovo incarico
Renzi può succedere a se stesso
E non è escluso che Mattarella voglia respingere le dimissioni
CARTA CANTA
Nasce una grande Ubs paneuropea
DI
ANDREA GIACOBINO
N
Matteo Renzi e Sergio Mattarella
DI
MARCO BERTONCINI
N
egli ozi estivi ci si diletta in previsioni, sovente futili, e in ipotesi, spesso infondate,
sul futuro politico post feriale.
Emergono ora le prospettive
sul dopo referendum, nel caso
di vittoria del no. Si avanzano
congetture sul comportamento di Matteo Renzi.
Se quasi unanimemente
sono giudicate inevitabili le
dimissioni da palazzo Chigi,
spunta ora la prospettiva che
non necessariamente si vada
lungo la strada che sarebbe
gradita a Silvio Berlusconi, cioè un governo di larghe
intese che predisponga la riforma elettorale (a quel punto
indispensabile per il Senato) e
provveda altresì all’ordinaria
amministrazione (ma per il
Cav pure la straordinaria). Si
parte dal fatto che Renzi resterebbe saldamente insidiato alla segreteria del partito.
Lui stesso ha fatto capire che
non avrebbe alcuna intenzione di andarsene: Pier Luigi
Bersani ha riconosciuto la
plausibilità del permanere
del segretario fino al congresso. A quel punto il capo dello
Stato dovrebbe decidere come
comportarsi di fronte alle dimissioni del governo.
Ebbene, si sostiene che
Sergio Mattarella potrebbe
respingerle, invitando Renzi
a verificare nelle due Camere
il permanere della fiducia. Altra ipotesi corrente: potrebbe
invece accoglierle, designando come successore di Renzi
colui che gli fosse indicato
asce la nuova grande Ubs europea per il wealth management
e scompaiono in essa quattro
Ubs locali, compresa Ubs Italia guidata da Fabio Innocenzi. Lo
scorso 3 agosto, infatti, il governatore
della Banca d’Italia Ignazio Visco ha
approvato la fusione per incorporazione di Ubs Italia in Ubs Deutschland
dichiarando che «il procedimento di incorporazione non sarà concluso prima
dell’insediamento di una succursale di
quest’ultima in Italia». Fatto sta che
la vecchia struttura giuridica di Ubs
Italia Spa è destina a scomparire come
riportato nell’appena depositato progetto di fusione che vede assorbire da Ubs
Deutschland anche Ubs Bank (Spagna),
Ubs Luxembourg e Ubs Bank (Olanda),
il tutto per costituire Ubs Europe Se, con
sede sociale a Francoforte.
«Le società partecipanti alla fusione – si legge nel documento – sono
tutte attive nel settore della gestione
patrimoniale. Tramite la fusione, intendono creare una singola banca per la
dal partito di maggioranza.
Il Pd, ossia il segretario che
lo detiene abbondantemente, potrebbe indicare per
palazzo Chigi proprio Renzi.
Il neo nominato, successore
di sé stesso, potrebbe allora
operare un rimpasto di governo, che gli servirebbe sia
per togliere qualcuno che
non gli stia troppo simpatico
o che non risponda più agli
equilibri parlamentari, sia
gestione patrimoniale con un particolare
focus nell’area europea, strategica per
la divisione della gestione patrimoniale del gruppo Ubs». «La trasformazione
è guidata dalla volontà di creare una
struttura organizzativa meno complessa, più snella e focalizzata sul cliente
attraverso un unico soggetto giuridico
paneuropeo». Il tutto per «incrementare la forza finanziaria rispetto a quella delle precedenti società controllate,
migliorare l’uso efficiente del capitale
e dei fondi e la gestione del rischi, semplificare l’interazione con le autorità di
vigilanza, sfruttare potenziali sinergie
nella gestione, It e operations».
Il progetto specifica che il capitale
della neo Ubs Europe Se, risultante dalla nuova denominazione di Ubs
Deutschland post fusioni, sarà di 176
milioni di euro interamente controllato
dalla capogruppo svizzera Ubs Ag. «Resta inteso – conclude il documento – che
l’attività attualmente esercitata da Ubs
Italia, Ubs Spagna, Ubs Lussemburgo e
Ubs Olanda sarò continuata nella forma
di succursali di Ubs Europe Se».
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per accontentare le proprie
minoranze.
Simili ragionamenti
suppongono l’attaccamento solido dei centristi a Renzi.
I voti dei tanti spezzoni, sovente provenienti dal centrodestra, sono indispensabili
a palazzo Madama; ma non
si vede chi potrebbe negarli, essendo privo di concrete
prospettive politiche e ancor
più di possibilità per una
salvezza personale. L’unica
incertezza riguarderebbe il
tagliando all’esecutivo promesso da Angelino Alfano
per appagare i propri incerti; ma nessuno dubita che il
Ncd continuerebbe a sostenere tanto il governo Renzi
rinviato alle Camere quanto
il gabinetto Renzi II. Al più,
perderebbe ancora un infimo
numero di senatori.
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GLI AMMINISTRATORI DI PORTO EMPEDOCLE, IN SICILIA, HANNO AZZERATO IL LORO GETTONE DI PRESENZA
Consiglieri gratis con il M5s
Grillini e Pd insieme per evitare il crac finanziario
DI
N
GAETANO COSTA
eppure un cent. Né per
le commissioni, né per le
normali sedute in consiglio comunale. A tre mesi
di distanza dalla vittoria alle elezioni di Porto Empedocle, comune
di circa 17mila abitanti in provincia
di Agrigento, in Sicilia, M5s taglia i
compensi della giunta del sindaco,
Ida Carmina, e azzera quelli di
tutti gli altri amministratori. Niente gettone di presenza, dunque: i
consiglieri comunali, a Porto Empedocle, lavoreranno gratis.
La scorsa settimana, i consiglieri grillini, con l’appoggio del
Pd, hanno presentato una mozione che prevedeva di cancellare gli
emolumenti per gli amministratori. Il provvedimento è stato votato
all’unanimità. Nella stessa seduta,
il presidente del consiglio comunale, la civica Marilù Caci, il sindaco
Carmina e gli assessori hanno an-
nunciato di rinunciare al 60% della
propria indennità dopo il taglio del
30% già effettuato per legge.
Come ha scritto il quotidiano
La Sicilia, l’azzeramento del gettone di presenza in consiglio comunale, per la provincia di Agrigento, è una decisione storica. Diverse
amministrazioni, infatti, hanno
ridotto i loro compensi, ma mai un
consigliere era stato considerato
alla stregua di un volontario. «È
necessaria una macchina comunale efficiente, che costi meno», ha
spiegato il presidente Caci. «Questo vuol dire fare politica con la P
maiuscola: spendersi positivamente per il bene collettivo della città
senza necessariamente essere stipendiati dal comune».
Porto Empedocle, come gli altri enti siciliani, ha le casse vuote.
Ma il gesto del consiglio comunale, ha precisato Caci, non è dettato
dalla propaganda elettorale. «Vorremmo sottolineare che non voglia-
mo farci pubblicità con questi atti,
ma ci sembra doveroso informare
la città, visto il periodo critico che
stiamo vivendo». Un periodo critico
caratterizzato dal dissesto fi nanziario che, nel comune siciliano,
appare sempre più probabile.
Caci ha rivelato che, all’inizio di agosto, i dirigenti del comune hanno «trasmesso all’ufficio
presidenza la proposta di dissesto
dell’ente. È opportuno dire che, in
data antecedente a tale comunicazione, i consiglieri avevano chiesto
allo stesso dirigente di preparare
una delibera di riequilibrio finanziario, e di trasmettere una serie
di documenti necessari per comprendere la situazione, di cui non
abbiamo avuto seguito. Comunque,
sarà cura della presidenza e di tutto
il consiglio comunale affrontare tale
delicata tematica successivamente,
anche perché la proposta manca
ancora del parere dei revisori dei
conti».
In attesa di conoscere la reale situazione economica del comune,
sindaco, assessori e consiglieri hanno
fatto il possibile per abbattere i costi della politica, mantra di M5s che,
nella città siciliana, ha ottenuto oltre
il 70% dei voti. «I consiglieri comunali del gruppo Cinque stelle hanno
proposto l’azzeramento dei gettoni di
presenza previsti per le sole sedute
delle commissioni consiliari», hanno
sottolineato i consiglieri comunali di
Porto Empedocle che non fanno parte dell’area grillina.
«Di contro, l’intero consiglio
comunale, con senso di responsabilità, ha preteso e ottenuto l’azzeramento totale dei gettoni di presenza
anche per le sedute consiliari, e la
riduzione del 30% dell’indennità del
sindaco e degli assessori, sino a quel
momento solo annunciate e non ufficializzate». Fatto che sta che i consiglieri comunali, a Porto Empedocle,
non riceveranno neppure un cent.
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