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L’obiettivo della Sua iniziativa, ossia offrire a giovani e studenti un
ambiente didattico aperto e interattivo nel quale possano sperimentare
il ruolo di responsabile politico nell’Unione europea contemporanea, è
molto apprezzato dal Parlamento europeo. Iniziative di questo tipo
costituiscono un eccellente strumento di educazione politica e civica e
promuovono la consapevolezza, tra le giovani generazioni, del valore
fondamentale rivestito dal dibattito democratico nella nostra società
nonché del ruolo e del contributo del Parlamento europeo nell’ambito
del processo decisionale dell’Unione europea. […]
Data la chiara dimensione europea della Sua iniziativa, è con grande
piacere che accordo alla Sua manifestazione l’Alto Patrocinio del
Parlamento europeo.
Le porgo i miei migliori auguri per il successo dell’Italian Model
European Parliament 2017.
Il Presidente del Parlamento europeo,
Martin Schulz
CHI SIAMO
European People è una associazione culturale nata per promuovere e
diffondere fra gli studenti universitari e della scuola superiore di
secondo grado i valori e la vita democratica dell’Unione Europea,
presentando ai giovani cittadini la funzione legislativa e l’attività del
Parlamento Europeo in modo interattivo.
European People è composta da uno Staff giovane e preparato che
collabora con professionisti del settore per garantire il massimo della
professionalità e competenza in ogni attività dell’associazione.
IL PROGETTO
Il progetto di formazione proposto è
una simulazione dei lavori del
Parlamento Europeo, denominato
IMEP (Italian Model European
Parliament).
Gli studenti saranno veri e propri
europarlamentari e svolgeranno tutte
le relative funzioni: terranno discorsi,
prepareranno proposte di legge,
esprimeranno il proprio punto di vista
confrontandosi quindi, con gli altri
colleghi.
L’intera simulazione si svolgerà in
lingua inglese e vedrà la
partecipazione di scuole provenienti da
tutta Italia.
Il progetto si inserisce nell’ambito
dell’alternanza scuola-lavoro
preparando gli studenti alla loro futura
carriera professionale tramite
un’esperienza interculturale.
OBIETTIVO
FORMATIVO
Il progetto ha l’obiettivo di far chiarezza
su cos’è l’Unione Europea e quali sono
i valori e le caratteristiche principali di
essa, cosa significhi sentirsi un cittadino
europeo, quali diritti e doveri spettino
ad esso e soprattutto, perché è
importante assumere questa
consapevolezza.
European People vuole unire realtà
culturali, sociali ed etniche diverse
tramite il confronto reciproco,
ricavandone un valore formativo
che contribuirà a formare il
bagaglio culturale e morale di
ciascun studente. Avere capacità di
dialogo e di dibattito democratico
con gli altri colleghi, rappresentano
due dei più alti valori che possa
avere un giovane studente che si
affacci non solo sulla scena delle
relazioni internazionali, ma alla
vita stessa.
MILANO
7-10 MARZO 2017
In collaborazione con
l’Istituto Scuola Europa
di Viale Majno, 39
ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO
Il progetto IMEP avvicina
sia studenti già interessati
ad intraprendere una
futura carriera lavorativa
nell’ambito della
diplomazia internazionale
sia studenti con altri
interessi, che tramite la
simulazione, potranno
mettersi in gioco in prima
persona, avendo
l’occasione di maturare
un’interesse tale verso la
politica europea, da
trasformare una passione
giovanile in una
opportunità professionale
futura.
Il Progetto IMEP, tramite una
modalità di attività formativa
simulata coadiuvata dalle ore
di formazione antecedenti
l’evento, fornisce allo studente:
la conoscenza approfondita
degli organi e delle funzioni
legislative dell’Unione
Europea; e le competenze
necessarie richieste in un
contesto lavorativo
internazionale complesso e
competitivo, quali:
Ogni anno ci sono concorsi per
funzionari amministrativi, linguisti,
interpreti, traduttori, segretari ed
altre categorie di personale, presso:
Il Consiglio dell'UE, a Bruxelles;
La Commissione europea – con sede
a Bruxelles (Belgio) e Lussemburgo.
Di tutte le istituzioni dell'UE, la
Commissione è quella che ha il
personale più numeroso, in Europa e
nelle sue delegazioni nel resto del
mondo. Sono disponibili numerosi
posti per personale specializzato, per
esempio nel campo delle scienze,
delle lingue o delle scienze
statistiche/economiche;
La Corte di giustizia dell’Unione
europea, a Lussemburgo;
La Corte dei conti, a Lussemburgo;
Il Comitato economico e sociale
europeo;
Il Comitato delle regioni, a
Bruxelles;
Il Mediatore europeo, a Strasburgo;
• PUBLIC SPEAKING: gli
studenti saranno chiamati ad
esprimere le proprie opinioni e il
frutto del loro lavoro
confrontandosi con la platea dei
loro colleghi presente nella
Commissione;
• TEAMWORK: gli studenti
svolgeranno l’attività di
Commissione riuniti in gruppi
parlamentari. Ognuno sarà
chiamato a condividere con il
gruppo le proprie capacità e
attitudini;
• PROBLEM SOLVING: agli
studenti verrà assegnato un topic,
ovvero un problema di carattere
sociale, economico o etico, da
risolvere tramite la redazione di
una proposta di legge;
• EMPATHY AND ABILITY TO
RELATE: in un contesto di
dibattito democratico
l’affermazione delle proprie
opinioni dovrà incontrare una
mediazione necessaria nelle
relazioni con i colleghi di
Commissione.
COME ADERIRE
AL PROGETTO
Per aderire al Progetto
come Istituto è necessario
contattare l’Associazione
tramite email o numero di
telefono.
Un referente del nostro Staff
vi indicherà gli ulteriori
dettagli pratici per
l’adesione al Progetto e per
la stipula della
Convenzione Alternanza
Scuola-Lavoro con l’Istituto.
L’ESPERIENZA DELLA
PASSATA EDIZIONE
La scorsa edizione di IMEP ha
visto la partecipazione di oltre
200 studenti provenienti da tutta
Italia, nelle seguenti sedi: Aula
Tirreno presso la Regione Lazio,
Spazio Europa presso la
Rappresentanza Italiana del
Parlamento Europeo e Sala
Tempio di Adriano presso Piazza
di Pietra.
Il Progetto ha ottenuto un
riscontro particolarmente
favorevole dagli Istituti
partecipanti che hanno
rinnovato il loro interesse
per le future edizioni, e dagli
studenti che si sono sentiti
coinvolti ed interessati alle
attività svolte.
Materiale fotografico e i documenti
dell’evento sono disponibili sul sito
web e sulle principali piattaforme
social dell’Associazione.
Gli studenti, prendendo parte alla Commissione LIBE (Civil
Liberties, Justice and Home Affairs), hanno dibattuto riguardo la
risposta europea alla minaccia rappresentata dal terrorismo
giungendo ad una proposta di legge. Di seguito la prima parte, il
documento completo è disponibile sul sito dell’Associazione.
Proposal for a
REGULATION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE
COUNCIL
on EU Strategy in Response to the Threat Posed by Terrorism
AS AMENDED BY THE EUROPEAN PARLIAMENT
During the session held in Rome (13 – 16 April 2016)
THE EUROPEAN PARLIAMENT,
Having regard to the Treaty on the functioning of the European Union, and in particular
Article 67 (3) and Article 75 thereof,
Acting in accordance with the procedure laid down in Article 294 of the Treaty on the
functioning of the European Union,
HEREBY PROPOSES THE FOLLOWING REGULATION:
CHAPTER I - General Provisions
Article 1 - Subject Matter
This Regulation lays down technical measures concerning:
1.
The comprehensive EU response to the threat posed by the latest terrorist attacks.
2.
The action plan for preventing further radicalisation and recruitment to terrorism.
Article 2 - Scope
This Regulation applies to those strategies and actions that the European organs deem
necessary to be implemented at the pan-European level as well as the national one.
Article 3 - Targets
Technical measures shall aim to achieve the following targets:
1.
Ensure full compliance with fundamental rights.
2.
Ensure more transparency, accountability and democratic control, to give citizens
confidence.
3.
Ensure better application and implementation of existing EU legal instruments.
4.
Ensure more joined-up inter-agency and a cross-sectorial approach.
5.
Bring together all internal and external dimensions of security.
CHAPTER II - Strategies and Agencies
SECTION I - Disruption of terrorist networks
Article 4 - Information exchange
1.
The already existing tools that the EU provides shall be given greater power and be
used to the full by the Member States.
2.
Additional categories to trigger alerts shall be introduced in the Schengen
Information System (SIS).
3.
Competent national authorities shall be facilitated in consulting alerts on wanted or
missing persons and objects.
4.
The obligation on Member States to provide data to the Interpol’s database on Stolen
and Lost Travel Documents (SLTD) shall be implemented.
5.
Automated border controls, with checks of the SIS and the SLTD, shall be put into
place for the Member States to use.
6.
Member States shall integrate the Prüm framework with their own systems.
7.
A common European immigration database shall be established. It shall permit a
safer management of the immigration crisis. Data of those entering the EU borders
shall be collected by national borders authorities, who shall upload them to the
foregoing database. Group Article 29 shall be heard with regard to the setting of the
criteria concerning the management of the data collected.
8.
Member States are called upon to cooperate with non-EU countries, in which there
are favourable conditions to the pursuit of terrorist criminal acts, to collect evidence
and set up joint-investigation teams, as regards to criminal acts involving terrorism.
Article 5 - Borders control
1.
Mandatory identification at borders through fingerprints is needed for those willing
to enter the EU. In case fingerprints are not likely to be collected, other identification
tools shall be required.
2.
Controls shall take place in adequate and safe structures located in hotspots. The
number of structures shall be proportional to the number of migrants reaching the
EU territory. In the period of time needed to identify migrants in the abovementioned structures, they have to be granted the right to a decent life.
3.
In pursuance of the provision stemming from Article 3, Chapter 2 of the Schengen
Agreement, a state of emergency could be declared, lasting no more than 1 year, with
the possibility to extend it.
4.
Frontex shall act independently when it has collected evidence that the country in
which migrants arrived failed to handle and identify all the migrants coming from
outside the EU.
5.
All information gathered both by Frontex and the national authorities will have to be
collected into an international database that shall be made accessible to all EU
countries and Frontex itself.
6.
An electronic “EuroCard” shall be created. It shall be assigned to every immigrant
and EU citizens in which it shall be recorded every movement across the European
borders. In the EuroCard biographical data shall be recorded as well as countries
visited and criminal history.
Article 6 - Collection of Data
1.
The EU Passenger Name Record (PNR) system shall be construed in a way that is
fully compatible with the Charter of Fundamental Rights while providing a strong
and effective tool at EU level.
2.
The EU shall arrange consistent standards and specific fundamental rights
protections when approaching the exchange of PNR data with non-EU countries.
3.
A smart software that knows many keywords (such as bomb, attack) and even coded
words (such as party or firelight) and which filters the computers that are already
reported shall be realised. The aforesaid keywords shall be translated into several
languages, among which English, Spanish, French, Russian, Arabic and Chinese.
4. Every data derived therefrom will remain inside the European Anti-Terrorism Centre,
within Europe, and human rights shall be given proper safeguard during the
procedure.