Napoleone Bonaparte - "G. Cipriani" di Adria

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Transcript Napoleone Bonaparte - "G. Cipriani" di Adria

Attorno alla fine dell’700 la Francia,
dopo aver emanato una nuova
costituzione, affidò il proprio potere
politico al Direttorio.
Questo era formato da 5
membri i che governarono il
Paese per 5 anni tra gravi
difficoltà economiche e la
minaccia di una
restaurazione monarchica.
Tra questo caos totale si
inserirà un nuovo
protagonista, l’esercito, che
un giovane generale di
straordinarie capacità
trasformerà in arbitro dei
destini francesi:
Napoleone Bonaparte.
Allo scoppio della rivoluzione francese
tutti gli altri stati erano fortemente
intimoriti perché temevano che quelle
idee rivoluzionarie si espandessero in
tutto il mondo. Così, visto e
considerato che anch’essi avevano gli
stessi problemi della Francia, decisero
di formare una prima coalizione.
La Francia avrebbe potuto arrivare alla
pace ma 3 ragioni lo impedivano:
1. lo spirito rivoluzionario era ancora vivo in
molti francesi. Sapevano che, se non
avessero combattuto, sarebbero ritornati alla
monarchia.
2. le idee illuministe caratterizzate
dall’amore per la libertà, il credere fortemente
in qualcosa, l’uguaglianza e la fraternità.
3.la guerra avrebbe portato dei vantaggi,
soprattutto grandi benefici all’economia.
Napoleone nasce in Corsica nel
1769. Aveva il sogno di liberare la
Corsica e renderla finalmente
indipendente. Frequentò la Regia
accademia militare francese dove
ricevette un’istruzione eccellente.
Brillava in matematica, storia e
geografia, materie molto importanti
per un militare.
Era un ragazzo molto intelligente
che aveva assorbito lo “spirito
scientifico” grazie alla lettura dei
libri illuministi.
Allo scoppio della rivoluzione venne
notato dal fratello di Robespierre e
venne promosso generale
dell’esercito francese.
Prima di partire per la campagna
d’Italia sposò Giuseppina.
Il nemico principale era la monarchia
austriaca. La guerra fu condotta su 2 fronti:
- uno a Nord-est per entrare in Germania e
battere la resistenza prussiana.
uno a sud-est per
conquistare la Lombardia e
congiungere le 2 armate.
Il grosso dell’esercito si
trovava sul fronte tedesco,
mentre in Italia c’erano
soltanto 45.000 uomini mal
nutriti e simili a briganti.
-
Nel 1796 il Direttorio affidò
il comando di questa
armata al giovane
Napoleone.
I 2 punti di forza per Napoleone nella
campagna d’Italia furono:
1.fraternità con i popoli oppressi;
2.bottino per i suoi soldati.
Mentre dava la carica al proprio esercito,
inviava spie nelle città da attaccare
perché queste creassero forti disagi
assicurando ai gruppi rivoluzionari
italiani( es. giacobini) libertà e
indipendenza.
Dopo aver battuto 3 volte
l’esercito piemontese nel 1796
firmò un armistizio con il quale
ottenne Savoia e Nizza.
Sconfitti gli austriaci, occupò
Milano, battè l’esercito pontificio
ottenendo Bologna Ferrara e
Romagna.
I territori conquistati assunsero il
nome di Repubblica Cisalpina.
Allo scopo di indebolire l’Inghilterra,
Napoleone, propose di conquistare l’Egitto che
era molto importante per il commercio inglese
con l’Oriente.
Il piano di Napoleone suscitò entusiasmo e sul
piano militare l’impresa appariva una
passeggiata.
Nel 1798 Napoleone batté i Mamelucchi nella
battaglia delle Piramidi ma subito dopo venne
attaccato dalla flotta inglese comandata da
Orazio Nelson e l’esercito napoleonico fu anche
decimato da un’epidemia di colera.
Mentre si stava preparando la seconda
coalizione, Napoleone abbandonò il proprio
esercito e tornò a Parigi. L’armata francese
rimase 2 anni in Egitto e ritornò decimata.
Mentre gli eserciti dell’ancien régime erano formati da soldati professionisti
mediamente ben equipaggiati, con alti comandi ricoperti da nobiltà locali, la
rivoluzione francese aveva sconvolto questo sistema a causa della leva obbligatoria.
Napoleone tenne conto dei pro e dei contro ed elaborò le seguenti tattiche:
-AZIONE COSTANTE SUL MORALE DELLE TRUPPE
-DISCIPLINA FERREA
-GRANDE LIBERTÀ DI BOTTINO E RAZZIA
-SCHIERAMENTI DI TRUPPE IN POSTI DIVERSI PER CONFONDERE IL NEMICO
-VELOCITÀ NEGLI SPOSTAMENTI
-USO DELLA “FURIA RIVOLUZIONARIA”
-USO MOBILISSIMO DEI CANNONI.
-USO DELL’ARTIGLIERIA COME COPERTURA ALLA FANTERIA