Tensione Sait-sindacati

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- sabato 2 luglio 2016 -
l'Adige -
Pagina: 10 -
Consumo | Cgil Cisl Uil in allarme per le «voci di esuberi» e i mancati incontri
Tensione Sait-sindacati
TRENTO - Con il nuovo direttore di Sait, Luca Picciarelli,
sono arrivati anche venti di
tempesta provenienti dai sindacati, che denunciano carenze nella comunicazione interna all’azienda. «Mai come oggi, i dipendenti del Consorzio
della cooperazione di consumo trentina si trovano a guardare al loro futuro con la consapevolezza che nulla sarà come prima - scrivono in un comunicato congiunto Filcams
Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil
- tra nuovi e desiderati piani
di rilancio commerciale e voci
di esuberi, a tutti i livelli, sempre più ricorrenti nelle ultime
settimane». I sindacati avevano chiesto un incontro ufficiale con i vertici. In un primo
momento fissato per il 29 giugno, è stato annullato vista
«l’assenza di argomenti o problemi in discussione di una
certa rilevanza».
«Un rinvio che non lascia presagire nulla di buono se non
la volontà di parte aziendale
di procrastinare il confronto
a non meglio definiti tempi futuri. In piena coerenza con le
dichiarazioni ricorrenti di una
decisa svolta verso “relazioni
Documento generato da Walter Alotti il 02/07/2016 alle 08:14:49
sindacali che non saranno più
quelle di una volta”».
«La crisi dei consumi in Sait è
cosa nota - continuano - Nessuno, tanto meno i dipendenti, vuole mettere in discussione la necessità che il Consorzio riveda le proprie politiche
commerciali. Da queste dipende il successo di un’azienda che si trova a confrontarsi
in un territorio assai ristretto,
con competitors assai aggressivi e organizzati. Tuttavia Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil non ritengono accettabile lo stravolgimento delle
relazioni sindacali, facendosi
portavoce del malcontento
dei dipendenti, costretti ad
apprendere dalle pagine dei
giornali le mosse commerciali
di Sait e ad interrogarsi senza
avere risposta in merito alle
voci di esubero personale».
Rispetto alle quali l’azienda
non ha preso finora posizione
ufficiale. Per questo le tre realtà sindacali torneranno a
chiedere un confronto: «La risposta sindacale, di fronte ad
un nuovo rifiuto, non potrà
che essere adeguata al nuovo
mutato scenario delle relazioni sindacali».
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- sabato 2 luglio 2016 - CORRIERE DEL TRENTINO - Pagina: 11
I sindacati
«Consorzio Sait,
posti a rischio
Tutelare il dialogo
con i lavoratori»
TRENTO «Molti intravedono
una modifica sostanziale nel
dna stesso di Sait con
l’abbandono dei valori
cooperativi fondanti e
l’adesione ai nuovi dogmi del
business imperanti nella
grande distribuzione. Per i
lavoratori questo significa
l’abbandono progressivo del
sistema di relazioni
industriali». A dirlo sono i
sindacalisti del commercio
Matteo Salvetti (Uiltucs Uil),
Lamberto Avanzo (Fisascat
Cisl) e Roland Caramelle
(Filmcams Cgil) riguardo alla
possibilità di una
ristrutturazione, con esuberi,
del consorzio della
cooperazione di consumo.
«La crisi dei consumi in Sait
— proseguono — è cosa nota.
Nessuno, tanto meno i
dipendenti, vuole mettere in
discussione la necessità che il
consorzio riveda, come sta
facendo, le proprie politiche
commerciali. Da queste
dipende il successo di
un’azienda che si trova a
confrontarsi in un territorio
assai ristretto, con competitor
assai aggressivi. Tuttavia, non
vanno stravolte le relazioni
sindacali».