19 - arteterapia

Download Report

Transcript 19 - arteterapia

2016
Gli Arteterapeuti si ritrovano nel consueto appuntamento annuale del 19° Residenziale estivo sulla tematica del corpo nelle pratiche di arteterapia. L’importanza
del corpo nell’apparire e nel vissuto, nella relazione e nel desiderio, nella malattia e
nell’inquietudine gender. Il corpo del paziente, il corpo del terapeuta, il corpo nella
rappresentazione, il corpo quale metafora e realtà. Gli aspetti nodali dove s’insinuano le infelicità e le nevrosi di ogni esperienza umana riguardano il cognitivo,
l’emozionale, l’immaginale e il corporeo.
Dare, con i materiali e le tecniche dell’arte, sostanza simbolica e materialità al corpo
in arteterapia, significa progettare trasformazione nel percorso che l’utente affronta.
Questo ci permette anche di superare - con ironico distacco - quegli approcci che,
residuali nel nostro settore, si concentrano sulle generiche attività espressive di
socializzazione o sulla interpretazione dei disegni.
Il procedere introspettivo e la creazione di oggetti comunicativi ci permettono di
superare le cattive abitudini delle attività espressive proposte alle persone in difficoltà: indicare temi e giudizi estetici, copie di fotografie e coloritura di fotocopie,
compilazione di mandala e contorni di sagome corporee, organizzare mostre di arte,
eseguire opere a più mani, ecc.
La competenza professionale - all’interno di una costante e durevole relazione - che
ci è richiesta nella società contemporanea è un concetto dalle molte sfaccettature.
L’arteterapeuta si fa protagonista nei servizi sociali e sanitari perché usa metodiche
competenti e pertinenti che, proposte secondo strutture pensate, dimostrano una
regia di quello che viene proposto.
I numerosi interventi preordinati nel corso delle cinque giornate, provengono,
oltre che dall’arteterapia, dai settori della medicina, della psicologia, dell’arte, della
filosofia, dell’antropologia. I workshops esperienziali permetteranno ai partecipanti
un coinvolgimento diretto e una elaborazione del concept proposto. Numerosi casi
clinici, che sono stati trattati in setting di arteterapia, verranno esaminati secondo
una procedura di discussione e decodifica, che appartiene al panorama dell’artetera-
BENVENUTI
pia da oltre un ventennio: il modello polisegnico.
Gli arteterapeuti professionisti o in formazione presenti sapranno poi riportare le riflessioni e le indicazioni nella prassi operativa dei loro atelier e nei progetti presentati
ai servizi curanti. (AdG)
FRANCESCA BARBAGALLO Il corpo delle tre sante
Attraverso la storia delle sante Agata, Lucia e Barbara, analizzeremo l’ambivalenza
simbolica del corpo “naturale” e del corpo “spirituale”, che solo attraverso la tortura
(il martirio) e la morte diventa simbolo di continuità ed eternità. Il corpo é unità
cosmica, simbolo della rinascita ciclica. Un percorso antropologico dove il valore del
femminile nella vita delle tre giovani martiri si congiunge nella sintesi tra il corpo
come entità astratta, s-corporato e il corpo concreto, bâsâr (carne).
PATRIZIA BINONI Intorno, interno e contorni
Il nostro corpo può essere visto come una complessa singolarità, radicalmente
personalizzato nella sua profonda intimità materiale e allo stesso tempo socializzato,
sensibilmente articolato a ciò che c’è intorno, relazionale fin dalla sua origine, profondamente abitato dal tempo e dai tempi, da geografie, da luoghi e storie collettive.
CONVEGNO
Tra l’interno dell’esperienza del corpo e l’intorno delle circostanze del mondo, si
possono immaginare stratificate zone di contatto e di relazione. Si possono chiamare contorni, per il loro disegnare le forme dei processi di modellamento, in cui
saperi, pratiche, norme, discorsi vengono incorporati, mettendo in forma i corpi e
producendo aspetti di senso o di dissenso. Contorni lavorati da fuori e da dentro
nei molteplici e mutevoli modi del continuo farci umani.
Quindi, tra i tanti punti di vista da cui concepire e interrogare il corpo, il mio contributo si rivolge alla sua dimensione culturale.
questa tradizionale visione di anima e corpo, mente e corpo, Dio e natura. Anima e
corpo smettono di essere termini di un’antitesi ma elementi paritetici della sostanza.
Deleuze e filosofi poststruttualisti riprendono questa riflessione, la radicalizzano e la
consegnano alla contemporaneità con corpi sempre più esplosi, dematerializzati, connessi, corpo macchina che vivono nella (...)
LILIANA BRIVIO - La dimensione digitale della corporeità
E’ forse questo un quesito senza un riscontro unico; una domanda che in realtà trova in
ognuno di noi la sua risposta. Certo è che quando parliamo di corpo, il nostro immaginario si apre ad infinite possibilità.
L’intervento si propone di suggerire stimoli e suggestioni che possano far riflettere;
offrendo una carrellata di immagini che raccontano il corpo delle donne, dall’immaginario fotografico contemporaneo e moderno, in tutte le sue sfaccettature e provocazioni, alle opere di arteterapia disegnate, scolpite, create da pazienti che soffrono di disturbi
del comportamento alimentare.
C’è forse differenza tra le une e le altre?
L’unica vera discrepanza, è quella diversità che rende unico e irrepetibile ciascuno di
noi; la nostra indiscutibile originalità.
Corpi dunque che rivelano ferite, nascondono mostri, svelano segreti, diventano
emozione… Corpi vivi che vivono e raccontano senza sosta la loro esistenza e la loro
essenza in continuo movimento.
Ogni società impone all’individuo un uso rigorosamente determinato del corpo.
La codificazione sociale di tecniche corporee, nelle diverse società e secondo le
tradizioni è un prodotto della storia e determina comportamenti e sensibilità. E di
conseguenza si riflette nell’immaginario personale e sociale.
Oggi, attraverso il digitale, abbiamo la possibilità di una vita
sullo schermo che si esprime attraverso la scelta di assumere identità diverse, di presentarsi agli altri con un
corpo virtuale. Il corpo si moltiplica, scompare, cerca
unità e conosce divisioni. (...)
ANTONIO CALIFANO - Da Spinoza
a Deleuze, per una metafisica dei corpi
in movimento.
Il rapporto mente/corpo, anima/corpo nella
storia del pensiero occidentale esprime un
conflitto che sfocia nel dualismo cartesiano, anima e
corpo. Antitesi che convivono, bene e male, affermazione e
negazione. Il seicento con Spinoza avvia una riflessione che rompe
CONVEGNO
CINZIA CARONDA - “Io sono il mio corpo!?” – Una storia che si racconta
ACHILLE DE GREGORIO - Sfumature e proporzioni: indizi iconici per
l’arteterapia del “mal de vivre”.
Nelle opere arteterapeutiche le sfumature e le proporzioni originano quegli inganni
visivi che pemettono di vivere la vita degli altri. Le luci e le ombre, le sproporzioni e le
CONVEGNO
omissioni, la relazione tra gli oggetti e il posizionamento nello spazio, sono gli elementi - concetti inquieti già nella grande Arte - adoperati per correggere, inquadrare, capire, assecondare, nonché trasformare l’esperienza interiore e le performances
relazionali che il sentimento del nostro tempo richiede.
Un concetto base nel modello polisegnico riguarda lo sviluppo dell’attività introspettiva per restituirla come attività comunicativa. Il manufatto creato in atelier è ciò che
rimane quando si è delusi della vita o dalle cure inutili a cui ci si è sottoposti. Come
dicono in Marocco: in ogni testa c’è un sacchetto nero. Il sacchetto nero nel sistema
di rappresentazione polisegnica è deposito di significati e funge da risorsa che va
attivata nella direzione del benessere esistenziale.
(...)
MARIA GRAZIA DE VITA #thebodyflow / Giovani e
Società
“La vita nella società liquidamoderna non può fermarsi... ciò
che conta è la velocità, non la durata... la
vita liquida è una vita di consumi... imparare
a camminare sulle sabbie mobili” (Z. Bauman).
Ma… “Ogni nuova generazione per potersi
individuare deve seguire un proprio percorso culturale, superando la linea di confine e
andando oltre le colonne d’Ercole segnate dalla
generazione precedente” (D. Miscioscia).
Quali strategie, quali modalità usano i giovani per
potersi affermare? Il giovane e nuovo corpo in che
modo si muove in questo tempo liquido?
Lo sviluppo di masse muscolari al servizio di
CONVEGNO
CONVEGNO
nuove sfide (la break dance) o la fluidità per affrontare ostacoli e barriere simboliche (il
parkour, l’arte dello spostamento).
ELENA GIORDANO - Ineludibile presenza del corpo in atelier
L’atelier è il luogo privilegiato in cui immagini, fantasie intricate, magmatiche, per loro
natura simili a sogni incorporei, si esteriorizzano materializzandosi in forme che diventano stabili e condivisibili. In questa “incarnazione”, passaggio da un mondo interno
a quello esterno, reale, ha evidentemente grande importanza la corporeità dell’autore,
che per l’arteterapeuta è fonte di interesse altrettanto importante che l’osservazione e lo
studio del prodotto artistico finito.
Infatti l’intreccio indissolubile psiche-corpo è in azione sia nel fare artistico propriamente detto (nella sistemazione e dislocazione nell’ambiente, nella postura, tonicità,
gestualità, rilevabili nei tracciati e nelle pennellate...) che nella percezione (osservazione
e possibilità di riprodurre forme e colori del reale....).
Inoltre l’autore entra globalmente in gioco non solo nel dipingere col corpo, ma anche
nel rappresentare il corpo, la persona, con tutto il suo corollario di specificazioni riguardanti l’anatomia, l’identità sessuale, l’azione o l’immobilismo sospeso...
Come ben si può intuire tutto ciò va molto al di là di una “corretta rappresentazione”,
ma investe tutta una serie di problematiche che riguardano l’autore e il suo modo di
essere-al-mondo e ci offre delle possibilità di lavoro terapeutico, discreto ma efficace, in
quello spazio transizionale che è il foglio di carta o il blocco di argilla.
GIUSEPPE GLIATTA - I linguaggi del corpo nel diritto
Il corpo non mente. La gestualità, la postura, il modo di modulare la voce, la conformazione del corpo, i tratti del volto e le sue espressioni, sono stati da sempre al centro
dell’attenzione di studiosi, anche sotto il profilo giuridico. Si pensi al Lombroso, che,
attraverso l’analisi di centinaia di crani, ha influenzato pesantemente un numero imprecisato di processi penali, durante i quali i magistrati “deducevano i tratti antisociali” e i
CONVEGNO
caratteri psicologici e morali delle persone dai lineamenti del volto. Lo studio delle
varie ed alternative modalità comunicative e la loro riscoperta autentica come strumento utile alla conoscenza del proprio interlocutore, trovano una larga applicazione nelle scienze criminologiche.
RITA MARIZZA - Immagini vive
In arteterapia sappiamo che le immagini prodotte dai pazienti manifestano effetti
che si esplicano a vari livelli individuali e sociali, nello spazio e nel tempo.
Anche nell’ambito internazionale della scienza iconica si conducono studi, a vari
livelli, per la classificazione delle immagini anche in base alle loro “azioni”. Un
interessante contributo viene da un autorevole rappresentante della Bildwissenschaft
(Scienza delle immagini) tedesca, Horst Bredekamp, che “ripensa lo statuto dell’arte
e del visuale al di là dell’estetica tradizionale” esaminando in maniera scientifica
e approfondita “l’atto iconico”. Le immagini vengono intese proprio come forme
di vita che attraversano il tempo, possiedono una loro forza interiore e, attraverso
la loro “attività”, manifestano un “effetto” esteriore intervenendo sullo spazio e sui
fruitori. Non, quindi, solo strumenti da usare o oggetti da ammirare ma corpi agenti
che comunicano e hanno il potere vitale di agire e di provocare reazioni a livello
individuale e sociale.
(...)
SILVANA MANGANO - Il corpo... simbolo vivente
L’antica leggenda ebraica del GOLEM, figura antropomorfa immaginaria, che
sfugge al controllo del suo creatore e distrugge ogni cosa… bene si presta ad essere
immagine delle ansie di questo nostro tempo, proteso verso infiniti ed impensabili
GOLEM…
E il corpo?.. che ne sarà del corpo dell’uomo? Sarà ancora simbolo vivente di un Mistero? Racconterà ancora di colui che lo abita? Raccoglierà ancora infinite maschere
lungo la strada del tempo, icone che l’arte renderà eterne? Ci darà ancora visione
dell’infinito?
CONVEGNO
Le immagini di microscopia elettronica svelano che all’interno del nostro corpo, è ricapitolata l’intera storia della Vita,del mistero della creazione e delle sue infinite forme.
Tante domande si affollano sull’uscio del futuro… E con stupore scopre che Scienza ed
Arte e Sapienza danzano intorno all’Albero della Vita, con intreccio di forme sempre
nuove!! Ed il corpo, il corpo di ogni uomo, è di questo Albero e di questa danza il simbolo vivente.ed Arte e Sapienza danzano intorno all’Albero della Vita, con intreccio di
forme sempre nuove!! Ed il corpo, il corpo di ogni uomo, è di questo Albero e di questa
danza il simbolo vivente.
DOMENICO SABATINI - Il disegno e la pittura come utile approfondimento per le neuroscienze nel decadimento cognitivo
La pittura e il disegno sono uno strumento utile per porre diagnosi, talora precoce, di
demenza, e aiutano a riconoscerne le manifestazioni, a seguirne la progressione ed anche a comprenderne l’evoluzione. Inoltre pittura e disegno possono essere un efficace
intervento di trattamento non farmacologico per i disturbi del comportamento, per
comunicare e stimolare i canali comunicativi, in particolare quelli verbali, quando non
sono più adeguatamente funzionanti a causa della malattia.
(...)
LUIGI CASTELLI - Corpi fluttuanti
Tante cose può fare una maschera e il suo simbolismo evoca processi di trasformazione,
protezione, identificazione. Molteplici sono le maschere attraverso le quali ci presentiamo al mondo, tra soggettività e collettività, fluttuando tra dimensione psicologica e
dimensione sociale. Il workshop darà ai partecipanti la possibilità di lavorare e riflettere
sulla maschera intesa come esperienza psicologica di collegamento e di apertura tra il
Sé e il mondo, partendo dal gioco per arrivare al setting arteterapeutico.
FRANCESCA D’EMILIO - Gli indicatori corporei: salute e malattia
Il corpo ci dà alla vita ed è per noi un biglietto da visita, perché manifesta la nostra
gioia o il nostro disagio, il nostro stupore o la nostra disapprovazione. Esso prende una
CONVEGNO
forma unica e propria dell’essere che rappresenta in quel preciso momento. Il corpo,
pertanto non è solo un contenitore ma è un tutt’uno con la mente e lo spirito della
persona che rappresenta. In questo senso, lo stato di salute e di malattia dell’uomo,
possono essere valutati attraverso l’ analisi della sua corporeità. (...)
volta insieme di soggettività e di corpi vivi.
In un lavoro strutturato a piccoli gruppi, contratteremo (meglio metteremo in gioco/in
campo? altro verbo?)la personale libertà di scelta e di espressione riguardo al proprio essere - corpo, vivendo ognuno la tensione tra resistenze e desideri, proprie e altrui.
AGNESE GALOTTI- Mindfulness - Attenzione consapevole o “nuda
attenzione”
RITA MARIZZA - Il corpo materico
Viviamo molto spesso immersi nell’ansia verso il futuro o nel ricordo ossessivo del
passato, senza permetterci di vivere a pieno il tempo presente. La Mindfulness è una
pratica particolarmente efficace per limitare gli effetti dello stress quotidiano e imparare a “fermarsi”, tornare a sé nel qui ed ora.
Consiste nell’imparare ad attivare una particolare Attenzione al momento Presente,
senza giudizio, diventando consapevoli dei funzionamenti mentali. Si basa sull’imparare a sintonizzarsi con sé, attraverso una percezione consapevole del corpo e del
respiro, e a mantenere tale sintonizzazione prolungata nel tempo.
È una forma di relazione con se stessi e con gli eventi che permette di passare da
un funzionamento mentale automatico, nel quale siamo generalmente
calati, ad una crescente Consapevolezza percepita del proprio Esserci nel
qui ed ora.
PATRIZIA PICCIN - Ridisegnare i confini tra i corpi
Il corpo non è un (innocente) dato di fatto, il corpo è costruzione, il corpo è espressione, il corpo è posizionamento rispetto a…
Proveremo a costruire corpi multipli e ibridi mettendo in discussione il confine
- erroneamente detto netto - tra i generi, cercando di evidenziare gli stereotipi
che concorrono a fissare questa divisione. Proveremo vedere cos’altro c’è, di vivo
e reale, dentro quel confine nel momento in cui da linea diventi campo, a sua
WORKSHOP
L’identità di una persona è data sì dal suo aspetto fisico ma anche da altre sue proprietà:
ciò che possiede, ciò che ha fatto o detto. E ancora le sue qualità psichiche o morali, le
sue emozioni, i suoi pensieri, la sua interiorità insomma.
(...)
MARIO NARCISO - Abitare il racconto
Il Romanzo Visivo è uno strumento proprio dell’arteterapia in quanto risultato della riflessione teorica già avviata
con l’Arteterapia Recettiva in merito alle immagini
che curano. Questo workshop propone, con
informazioni suggerimenti e stimoli, la costruzione di percorsi per la narrazione. Attraverso le
immagini di luoghi - che si declinano in involucri
di storie - e con l’ausilio dei ‘figuranti’ che li vivono,
possono emergere ed intrecciarsi azioni ed emozioni,
ricordi e vissuti di una quotidianità a volte inafferrabile nel suo scorrere nel tempo. Un’esperienza al servizio
dello sguardo inteso come parte essenziale dell’atto creativo
per ricomporre, seguendo una coerenza narrativa il proprio
bagaglio immaginario. Per costruire e ri-ordinare il proprio
mondo interiore, rinforzando il legame a volte precario con
la realtà che ci circonda.
WORKSHOP
Sofia CONTERNO - Diventare Arteterapeuta
(relatore Achille De Gregorio)
La tesi presenta il percorso personale dell’autrice verso una costruzione interiore e
professionale della figura dell’arteterapeuta.
Il percorso è descritto attraverso la presentazione di tre casi affrontati durante il periodo di studio, di tirocinio e di formazione permanente.
Le conclusioni mettono a fuoco due aspetti distinti ma indissolubili che portano alla
costruzione professionale della figura dell’arteterapeuta:
Da una parte l’acquisizione attraverso lo studio, la pratica, l’esperienza con diverse
utenze. Occorre sperimentarsi e osare nell’applicazione del Modello Polisegnico, dove
si troveranno le risposte.
Dall’altra le technicalities che si acquisiscono con la conoscenza delle competenze del
ruolo professionale, della deontologia, delle normative e delle capacità nell’applicare il
ruolo nelle organizzazioni e nei gruppi di lavoro.
Il fil rouge tra questi due aspetti è la relazione che l’arteterapeuta instaura con l’utente.
Elena CORRADINI - Ombre. Riflessioni sull’ombra. (relatore Achille De
Gregorio)
L’Arteterapia promuove il cambiamento e il processo di consapevolizzazione delle
nostre zone inconsce, le nostre zone d’ombra. Di ombre è disseminato il mio percorso, e con loro mi sono dovuta confrontare. Spinta dal desiderio di saperne di più ,
mi son trovata a far un viaggio affascinante alla ricerca delle possibilità espressive e
archetipiche dell’ombra, in antropologia, filosofia, psicologia, arte e infine in Arteterapia, concludendo il mio lavoro con la proposta di una classificazione da me ideata
delle possibili espressioni grafiche e psicologiche dell’ombra, e del doppio. Lavorare
attraverso l’arteterapia permettere di illuminare queste zone d’ombra, per renderle
meno cupe, accettarle, rielaborarle, assimilarle, affinché non siano più un elemento
negativo, rifiutato e rinnegato, ma diventino parte della nostra vita cosciente in modo
nuovo. Proprio dall’ombra infatti possono nascere le cose migliori e le qualità che ci
permettono di sostenere la parte sana.
TESI
Valeria COZZARINI - Il fascino indiscreto della tecnologia.
Il digitale e internet nell’arteterapia con gli adolescenti
(relatrice Tiziana BELLINI)
In che modo il digitale e internet fanno il loro ingresso in un atelier di Arteterapia con
adolescenti? Come si approccia l’Arteterapia di fronte alle potenzialità e alle insidie delle
nuove tecnologie? A partire da queste domande, nasce una riflessione che, attraversando lo sviluppo recente del digitale e di internet, prova a individuare alcune delle
implicazioni sociologiche e culturali e il potenziale dei new media nella creazione di
percorsi significativi all’interno della relazione terapeutica con i “nativi digitali”. E’
compito dell’arteterapeuta trovare l’approccio che consenta di sfruttare il medium come
risorsa e strumento per permettere ai contenuti intimi dell’utente adolescente in atelier
di integrarsi in una possibile narrazione del sè, esorcizzando così la possibilità che il
digitale assuma il ruolo di unico referente linguistico relazionale, disgregante.
Maria Grazia RACITI - Un viaggio tra gli scatti (obiettivo ed obiettivi). Il
medium fotografia in arteterapia. Un’ esperienza con i pazienti psichiatrici. - (relatrice Valeria GESTIVO)
Nel lavoro arteterapeutico, il vedere è indispensabile strumento-obiettivo capace di
cogliere, e fermare frazioni del vivere dell’altro che hanno preso forma nelle immaginiproduzioni degli utenti. Attraverso la relazione terapeutica queste tracce permettono
di fissare degli obiettivi, offrendo agli utenti la possibilità di guardarsi da una nuova prospettiva e di potersi proiettare nel futuro con nuove modalità.
L’elaborato si compone di tre parti:
La prima parte è dedicata all’analisi delle caratteristiche della fotografia in quanto immagine ed alla sua valenza socio-antropologica nella realtà odierna. Oggi la fotografia
è diventata un medium a forte impatto sociale, con potenzialità e pericoli, sempre più
integrata nelle nostre vite.
Nella seconda parte l’analisi della fotografia riguarda il suo utilizzo all’interno di un setting arteterapeutico e ne vengono approfondite le modalità e le tecniche di integrazione
TESI
in qualità di medium all’interno di un percorso terapeutico.
Per ultimo si riporta l’analisi di un caso clinico con una paziente psichiatrica, che
utilizza la fotografia come strumento mediante il quale “ritrovarsi”, passando da un
momento prima riflessivo sulle foto del passato ad una fase attiva, tramite scatti e
autoritratti nel “qui e ora”.
12 cartelle con manufatti di utenti, trattati in atelier di arteterapia da arteterapeuti professionisti, vengono assegnati a piccoli gruppi di specializzandi che, senza informazioni anamnestiche, cliniche e diagnostiche,
devono individuare i percorsi arteterapeutici effettuati e le metodologie
seguite. Ogni gruppo è condotto nello studio clinico dei casi da un supervisore specializzato in arteterapia.
La decodifica di
ogni singolo caso
clinico si espleterà
nella compilazione
di Cartelle tecniche nel corso delle
diverse giornate,
per concludersi con una relazione nella sessione plenaria.
I casi forniti allo studio dei partecipanti provengono da differenti aree del
disagio: transgender; anziani; minori; disabilità; psichiatria; sex offender;
dipendenze; disturbi alimentari; nevrosi; emarginazione sociale.
ATELIER DEI CASE STUDIES
Vanessa Albertini
Catia Birgolotti
Ornella Giudice
Cinzia Caronda
Achille De Gregorio
Fabiola Coccato
CONVEGNO
Silvia Boselli
Cristina Giorello
Benedetta Caviezel
Genny Giordano
Patrizia Piccin
Lisa Bagliolid
SUPERVISORI DEI CASE STUDIES
Tiziana Bellini
Liliana Brivio
Francesca Barbagallo
Benedetta Ammassari
Ilaria Bomben
Emanuela Zaietta
CASE STUDIES
9:00 convegno: C. Caronda
9:00 convegno: R. Marizza
9:45 convegno: F. Barbagallo
9:45 convegno: D. Sabatini
10:30 tesi: V. Cozzarini
11:00 case studies: gruppi
workshop - R. Marizza
workshop - P. Piccin
14:00
riunioni:
• Staff
• Supervisori
workshop - L. Castelli
13:00 pranzo
10:30
11:00 case studies: gruppi
13:00 pranzo
14:30 assemblea annuale soci artea
14:30 convegno: A. Califano
16:00 convegno: P. Binoni
15:15 convegno: G. Gliatta
17:00 convegno: A.De Gregorio
16:45 tesi: E. Corradini
16:00 case studies: gruppi
18:00 convegno: E. Giordano
17:15 tour artistico Ascoli Piceno
15:00 arrivo e registrazione
dei partecipanti
19:00 distribuzione case studies
20:00 cena
20:00 cena
21:30 case studies: gruppi
A
G
B
H
C
I
D
L
E
M
F
N
VENERDI’ 1 LUGLIO
riunioni:
• Direttivo
• Staff
• Supervisori
21:00
21:30 cena
23:00 Case Studies: gruppi
A
B
C
D
SABATO 2
E
21:45 case studies gruppi
F
G
H
I
L
M
N
DOMENICA 3
sessione plenaria: esami di specializzazione
A
G
B
H
C
I
D
L
E
M
9:30
F
N
workshop: F. D’Emilio
workshop: P. Piccin
workshop: A. Galotti
workshop: M. Narciso
11:30
workshop - F. D’Emilio
workshop - L. Castelli
workshop - A. Galotti
workshop - M. Narciso
12:00
13:00
pranzo
14:30
sessione plenaria: esami di specializzazione
13:00
15:00
16:30
17:15
18:00
18:45
20:00
dibattito e chiusura del 19° residenziale
pranzo sociale
partenze
convegno: M.G. De Vita
convegno: S. Mangano
convegno: L. Brivio
tesi: M.G. Raciti
tesi: S. Conterno
cena sociale
riunioni:
• Formatori
• Staff
• Supervisori
DOMENICA 3
LUNEDI’ 4
MARTEDI’ 5
Francesca BARBAGALLO - Arteterapeuta. Pedagogista. Formatore scuole
ArTeA. Conduce atelier di arteterapia. Responsabile sede di Catania.
Tiziana BELLINI- Vice-presidente ArTeA. Artista. Arteterapeuta. Educatore
Prof.le. Conduce atelier di arteterapia al D.S.M. della provincia di padova.
Patrizia BINONI - Psicologa. Psicoterapeuta. Docente senior Scuole ArTeA.
Esperta in problematiche della migrazione.
Liliana BRIVIO - Arteterapeuta. Già Educatore Prof.le. Formatrice. Conduce atelier di arteterapia. Membro del direttivo Associazione ArTeA.
Antonio CALIFANO - Filosofo. Formatore e consulente in psicopedagogia.
Esperto in Estetica cinematografica. Svolge laboratori di scrittura creativa.
Cinzia CARONDA - Arteterapeuta. Docente ArTeA. Conduce atelier di
arteterapia nell’area dei disturbi del comportamento alimentare, del disagio
giovanile e della detenzione.
Luigi CASTELLI - Psicoterapeuta. Formatore. Specializzato in terapia sistemica. Docente senior Artea.
Achille DE GREGORIO - Presidente ArTeA. Arteterapeuta attivo dal 1975.
Formatosi in arteterapia con anne Denner. Fondatore e direttore di numerose
Scuole di specializzazione in arteterapia.
Francesca D’EMILIO - Medico chirurgo. Nutrizionista. Libero professionista. Docente in scuole sanitarie.
Maria Grazia DE VITA - Arteterapeuta. Docente senior ArTeA. Presidente
associazione ArCoEs. Membro del consiglio direttivo di Artea.
Agnese GALOTTI - Psicoterapeuta di formazione analitica (junghiana).
Docente ArTeA. Opera a Genova come libera professionista in setting individuale e di gruppo.
PROTAGONISTI
Elena GIORDANO - Arteterapeuta attiva dal 1974. Psicologa. Psicoterapeuta.
Formatasi in arteterapia con Anne Denner. Docente senior di ArTeA. Consulente per la formazione e la supervisione presso istituzioni pubbliche e private.
Giuseppe GLIATTA - Avvocato del Foro di Bologna. Professore a contratto
presso l’Università di Teramo. Esperto in diritto civile e penale.
Silvana MANGANO - Medico di medicina generale. Specialista in oncologia
Esercita come psicoterapeuta relazionale familiare e di coppia. Specializzata
arteterapeuta Artea nel 2015.
Rita MARIZZA - Arteterapeuta. Illustratrice. Docente senior scuole Artea.
Conduce atelier di arteterapia.
Mario NARCISO - Arteterapeuta Artea. Educatore prof.le. Conduce atelier nei
contesti: tossicodipendenza, psichiatria, stranieri, alzheimer.
Domenico SABATINI - Geriatra. Oncologo. Presidente regionale della Società di Geriatria Ospedaliera. Già Capo Dipartimento di Medicina. Già docente
presso l’Università di Ancona.
ORGANIZZAZIONE
DIRETTORE DEL PROGRAMMA
Achille De Gregorio
SEGRETERIA SCIENTIFICA
Francesca Barbagallo
Tiziana Bellini
Liliana Brivio
MariaGrazia De Vita
Rita Marizza
STAFF ORGANIZZATIVO
Lucrezia Artasensi
Lisa Bagliolid
Patrizia Piccin
Alessandra Sartori
PROGETTO GRAFICO
Centro stampa ArTeA-AdG, giugno 2016
Le opere riprodotte in questo opuscolo
provengono dall’atelier di Cristina Giorello.
PROTAGONISTI
Aini Tiziana
Albesano Elisabetta
Barcia Chiara
Basso Elena
Bello Serena
Bertolotti Anna
Bot Laura
Brambilla Michela
Brameri Tristana
Buselli Eleonora
Calligaris Morgana
Casco Roberta
Castelli Elisa
Cattaneo Chiara
Censi Maria Rosa
Cevallos Ana Cristina
Chidichimo Eleonora
Conterno Sofia
Convento Stefano
Corradini Elena
Cozzarini Valeria
Cudicio Linda
D’Angelo Anna Maria
Del Tredici Paola
Destito Elisabetta
Durante Veronica
Ferioli Sara
Ferrarotti Marzia
Forlingieri Stefania
Gasperin Cristina
Giannini Gioettta
Guidorizzi Barbara
Imperiali Lisa
Lausch Hannah
Legnaioli Andrea
Lizzi Sabina
Lorenzin Vittoria
Marangon Monica
Marzaroli Flavio
Minacapelli Giuseppe
Montella Alessandra
Monti Roberta
Montoro Emilia
Morellato Elisabetta
Mossinelli Elisabetta
Murgia Caterina
Muscarella Laura
Norelli Ilaria
formazione
Parente Antonella
Perseghin Alessia
Piazzese Margherita
Plozner Emily
Raciti Maria G.
Ragusa Elena
Ravera Simona
Risa Patrizia
Romito Eliana
Saldutti Marcella
Sandri Marzia
Santarossa Barbara
Scalia Annamaria
Stolfa Caterina
Storti Federica
Toppi Maria
Tronconi Laura
Viviano Giuseppina
Volontè Claudia
Zingerle Andrea
Ziraldo Marta
Zwick Elisabeth
PROTAGONISTI
arteterapeuti
progetti
atelier
eventi
editing
WORKSHOP
RIUNIONE CONSIGLIO DIRETTIVO
È indetta per il giorno venerdì 1 luglio 2016 alle ore 21:30 il Consiglio
Direttivo dell’Associazione ArTeA presso presso l’Hotel Villa Picena
in Colle Del Tronto (AP).
Ordine del giorno:
1) accettazione nuovi soci;
2) stato dell’arte (sedi, formazione, registro professionale, gestione del
personale, dei collaboratori, dei consulenti);
3) Varie ed eventuali.
ASSEMBLEA ASSOCIAZIONE ARTEA
È indetta in data 1 luglio 2016 alle ore 15,00 e in seconda convocazione il giorno sabato 2 luglio 2016 alle ore 21:30, presso l’Hotel Villa
Picena in Colle Del Tronto (AP), con il seguente
Ordine del giorno:
1) Approvazione del bilancio chiuso il 31-12-2015 e della Relazione
Informativa e Previsionale sulla
gestione dell’Associazione per l’anno 2016;
2) registro professionale degli arteterapeuti;
4) iniziative e progetti per il futuro;
5) varie ed eventuali.
VITA ASSOCIATIVA
Scuole di specializzazione triennale
1400
673
409
241
270
30
giornate d’aula dal 2000
tirocini convenzionati dal 2002
seminari tematici dal 2002
diplomati in arteterapia dal 2000
pubblicazioni (manuali, tesi, libri, dispense)
convegni nazionali di arteterapia dal 2000
Registro arteterapeuti (d.lg. 4/2013)
621
315
80
170
19
specializzandi in arteterapia
soci dell’associazione
iscritti al registro professionale
giornate di formazione permanente
residenziali estivi di alta formazione
L’ASSOCIAZIONE È IN GRAN FORMA...
19
2015-2014-2013-2012-2011 CHIANCIANO T.ME (SI) 2010 ATRI (TE)
2009 MATERA (MT)
2005-2004-2003 COLLE VAL D’ELSA (SI) 2002 COLLE VAL D’ELSA (SI) 2001 SANDETOLE (FI)
2008 BELGIRATE (VB)
2007AQUI T.ME (AL)
2000 PIEVE DI CENTO (BO) 1998 VARENNA (LC)
residenziali di alta formazione
2006 VARALLO SESIA (VC)
1996 SESTRI LEVANTE (GE)