Ticket sul Pronto soccorso. La Uil: no al pizzo sulle

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Transcript Ticket sul Pronto soccorso. La Uil: no al pizzo sulle

Trento
l'Adige
SINDACATI
domenica 26 giugno 2016
15
Cgil, Cisl e Uil lamentano il fatto di non aver potuto avere alcun confronto
con il presidente Rossi prima dell’approvazione del Defp
e dell’assestamento di bilancio da parte della giunta provinciale
Ianeselli: «Le politiche attive
siano centrali per la crescita»
Pomini: «Ora inizia la vera sfida per politica e parti sociali»
he meritano
A che punto siete con la valutazione dell’impatto delle agevolazioni fiscali e degli incentivi pubblici sull’economia trentina degli
ultimi anni? L’avete fatta?
Io l’ho detto due anni fa. Gli uffici ci stanno lavorando e credo
che con il 2017 vedremo qualcosa. In Trentino purtroppo le
valutazioni sono sempre mancate. Io l’ho rischiesto all’Agenzia del lavoro sulle politiche per
il lavoro sulla staffetta generazionale e il reddito di attivazione. Dobbiamo farlo anche per
le politiche di sostengo all’economia. E posso preannunciare
che per la fine del mese di luglio
presenterò un bilancio sociale
di Trentino Sviluppo, realizzato
a istituti di ricerca di Torino e
Milano, per dire che cosa hanno
generato in posti di lavoro e gettito gli euro che abbiamo investito. Lo stesso lo dobbiamo fare sull’area fiscale. Non non possiamo più riunciare a 100 milioni di euro nel bilancio provinciale senza sapere se sono serviti alle aziende per crescere e
creare sviluppo.
CASA
Dal 2014 stiamo
aspettando il Fondo per
l’affitto, finanziato con
1 milione, non è partito
Walter Alotti (Uil)
CONTRATTO
Dall’«assestamento»
aspettavamo più soldi per
il pubblico impiego, invece
ci sono solo i 3 milioni
Da sin. Walter Alotti (Uil), Franco Ianeselli (Cgil), Lorenzo Pomini (Cisl)
sarebbe stata l’occasione per
mettere altre risorse invece
così non è stato».
Per Franco Ianeselli,
segretario generale della Cgil
del Trentino, il Defp evidenzia
che: «I tanti investimenti fatti
negli anni passati non hanno
prodotto quel differenziale
economico che ci saremmo
dovuti aspettare. Abbiamo
mantenuto una buona
coesione sociale, ma per
avere politiche di welfare
serve una crescita economica
sostenuta, altrimenti non ci
L’ADIGE 26 GIUGNO 2016 PAG. 15
REAZIONI
Lorenzo Pomini (Cisl)
siamo».
«In parte - aggiunge Ianeselli si sa che gli investimenti in
ricerca e sviluppo agiscono
più sul medio periodo però
un problema di classe
imprenditoriale intesa come
ricambio e creazione di una
nuova generazione c’è. E lo
dico anche in chiave
autocritica. Se negli anni
scorsi ci siamo concentrati
più sulla redistribuzione che
sulla produzione di ricchezza,
ora anche il sindacato con i
contratti aziendali legati alla
produttività può fare la sua
parte. Noi siamo per una
centralità delle politiche
attive, ovvero del welfare per
la crescita».
Walter Alotti, segretario
generale della Uil trentina,
viste le prospettate riduzioni
di risorse invita la Provincia a
iniziare a ragionare di
«revisione degli incentivi alle
imprese e delle agevolazioni
all’agricoltura». Alotti chiede
inoltre che «si rimetta mano
ai contributi alle scuole
private paritarie», mentre
critica fortemente le politiche
sulla casa. «Nel 2014 - dice era stata decisa l’istituzione
del Fondo garanzia per
l’affitto, finanziato con 1
milione di euro, e non è
ancora stato attivato perché
manca il regolamento.
Intanto, la Provincia ha
tagliato i fondi per il canone
integrato per le famiglie in
lista per le case Itea».
L.P.
Fugatti: «Rossi se la prende con i più deboli». Alotti contro: «Il “pizzo” sulle emergenze»
Ticket sul Pronto soccorso, no di Lega e Uil
«Il governo autonomista in
Trentino, insieme al governo
italiano sostenuto dagli
autonomisti trentini, sta
preparando una vera e
propria stangata per
l’economia e i cittadini
trentini negli anni a venire»
dichiara Maurizio Fugatti,
segretario della Lega nord
Trentino, commentando i
contenuti del Def provinciale.
«Sperando oltretutto, e
questo è quasi paradossale aggiunge Fugatti - che il
governo Renzi non abbassi le
tasse con leggi nazionali se
no al presidente Rossi
toccherà alzarle
ulteriormente a livello locale,
visto che non interviene sulla
spesa corrente che rimane
invariata. L’autonomia sui
tributi vale quindi fino a un
certo punto: basta che il
governo non alzi le tasse se
no dobbiamo alzarle noi».
«Intanto, attendendo le
decisioni fiscali romane,
Rossi - sostiene il leghista - se
la prende con le puerpere, i
pazienti con malattia cronica,
rara o invalidante, che oggi
non pagano il ticket e che si
vedranno nel 2017 tolte le
esenzioni. L’autonomia
trentina se la prende oggi con
i più deboli, avendo sbagliato
negli ultimi anni tutte le
politiche economiche e
industriali, come il caso
Marangoni ci sta
insegnando».
Contro la riduzione delle
esenzioni dal pagamento del
ticket del Pronto soccorso
per le donne in gravidanza e
per i malati cronici, decisa
venerdì dalla giunta
provinciale, interviene anche
Walter Alotti, segretario della
Uil trentina. «I problemi del
Pronto soccorso - dice Walter
Alotti, segretario generale
della Uil trentina - si risolvono
altrimenti. No al “pizzo” sulle
emergenze, si riorganizzi
piuttosto la medicina di base
e di prossimità».
La Uil dice in particolare no
all’introduzione del ticket per
le richieste di assistenza
presso i Pronto soccorso per
traumatismi definiti «leggeri»,
ovvero che richiedono una
semplice medicazione o
fasciatura. «Mascherare poi
l’operazione annunciando
esenzioni ed agevolazioni ci
sembra puerile, - conclude il
sindacato - come precisare
una maggior azione di
appropriatezza dell’esenzione
dei ticket per i malati cronici
o le puerpere».
Maurizio Fugatti è il segretario della Lega nord Trentino
A6062476
utti»
Ai sindacati non è piaciuto
che il presidente della
Provincia, Ugo Rossi, abbia
portato in giunta venerdì
scorso, per l’approvazione,
sia l’assestamento di bilancio
che il Documento di
economia e finanza
provinciale (Defp) senza
neppure un preventivo
confronto. «Il presidente
Rossi - dice Lorenzo Pomini,
segretario generale della Cisl
trentina , - aveva preso
l’impegno di discuterne
prima, invece l’abbiamo letto
sul giornale. La Finanziaria
2016 aveva permesso ancora
di distribuire molto più di
quanto si potesse auspicare,
ma ora è chiaro che per il
2017 ci sono segnali in
controtendenza e ora inizia la
vera sfida per la politica e le
parti sociali».
Nel merito dei contenuti della
legge di assestamento,
Pomini si dice deluso per la
mancanza di risorse
aggiuntive per il contratto del
pubblico impiego: «Ci sono
solo i 3 milioni già annunciati
mentre noi chiedavamo un
maggiore sforzo. Aveva detto
ai sindacati di categoria che
l’assestamento di bilancio
Copia di b9ccb9a79d65f3c56f205a7a95adec0a
Trento
DOMENICA 26 GIUGNO 2016 TRENTINO
21
Parcheggi blu, multe «regolari»
Inquilini Itea:
più trasparenza
In Cassazione il caso di via Perini. Per i giudici la vicinanza al centro giustifica l’assenza di stalli bianchi e Icef più equa
◗ TRENTO
◗ TRENTO.
In via Perini i parcheggi possono essere a pagamento anche
se questo è contrario a quanto
previsto dal codice della strada che prevede la presenza di
parcheggi liberi dove ci siano
degli stalli blu. A ribadire il
concetto è la Corte di Cassazione che ha in questo modo rigettato il ricorso presentato da
sei trentini multati. Che sono
arrivati fino alla suprema corte
chiedendo l’annullamento delle sanzioni che erano state loro inflitte. Multe motivate dal
fatto che le loro auto erano state «beccate» in sosta sugli stalli
blu senza che fosse stato pagato il quantum richiesto per il
parcheggio. È una questione
annosa quella dell’applicazione di quanto previsto dal comma 8 dell’articolo sette del codice della strada che impone,
appunto, ai Comuni di realizzare zone a parcheggio libero
nelle vicinanze di quelli a pagamento. Che recita: «Qualora il
Comune assuma l'esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l'installazione
dei dispositivi di controllo di
durata della sosta, su parte della stessa area o su altra parte
nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area
destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di
durata della sosta».
Forti di queste indicazioni
in sei cittadini-multati si sono
presentati alla giustizia chiedendo che le loro multe per la
sosta non pagata fossero annullate visto che in quella zona
non c’erano sufficienti parcheggi bianchi. E sono arrivati
fino alla Cassazione che però
ha dato loro tolto, chiarendo
come quel comma dell’articolo 7 del codice della strada, sia
elastico. Nel testo stesso c’è
specificato che l’obbligo di
stalli bianchi non sussista
all’interno di un’area pedonale, nella zona a traffico limitato
e «in altre zone di particolare
rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali
sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico». Ed è
in quest’ultima definizione
che la Cassazione, come il tribunale di Trento in precedenza, fa ricadere il «caso» di via
Perini. «Il tribunale, sulla scorta della normativa richiamata,
ha statuito - si legge nella sentenza della cassazione - che
Il richiamo del Difensore Civico, Daniela Longo, espresso anche nei confronti di Itea
(nel mirino del difensore, per
gli stessi motivi, sono finiti
anche azienda sanitaria e
Inps) per la scarsa trasparenza nella presentazione delle
spese condominiali, ha trovato l' appoggio incondizionato da parte del Comitato
Spontaneo degli inquilini
Itea. «Sono anni che chiediamo dei conteggi più chiari e
semplificati delle spese comuni – dichiara Silvano Largher – così come la riparametrazione delle aliquote Icef
necessarie per la quantificazione degli affitti». I rappresentanti del Comitato, nel luglio dello scorso anno, hanno
incontrato l'assessore Daldoss presentando un documento suddiviso in dieci punti. Un documento che purtroppo è rimasto senza risposta.
Tra le richieste, quella di
un parametro Icef ricalcolato
sui redditi reali, senza tenere
conto dei depositi bancari,
per non penalizzare chi ha
scelto il risparmio a garanzia
del proprio futuro. La variazione del coefficiente per l'assegnazione dall'attuale 0,34
almeno uno 0,40, in considerazione della diminuzione
del potere d'acquisto registrato negli ultimi dieci anni.
L'Itea poi, dovrebbe mettere
sul mercato quelli che, per il
Comitato, sono mille appartamenti sfitti sul territorio
provinciale. La trasparenza,
inioltre, dovrebbe riguardare
non solo i conteggi delle spese, ma anche un controllo
più attento sulle ditte che
svolgono la manutenzione. E
anche un controllo più attento sugli inquilini morosi, ma
solvibili così da poter individuare anche gli evasori che figurano avere redditi minimi
teorici, ma non reali.
«Il concetto base – sottolinea Largher – è che il ruolo
dell'Itea dev'essere sociale e
non assistenziale. Per questo, il reddito dovrebbe essere preso in considerazione solo ai fini del calcolo del canone e non per togliere l'assegnazione dell'appartamento.
Alla pari, la revoca dovrebbe
avvenire solo dopo tre anni
di reddito oltre i limiti così
che questo possa essere considerato stabile e non un reddito occasionale».
(d.p.)
Al centro della controversia il comma 8 dell’articolo sette del codice della strada dove si «tratta» dei parcheggia a pagamento e gratuiti
nel piano urbano dei parcheggi del Comune di Trento la zona dove sono state elevate le
contravvenzioni è definita
area di seconda corona centrale che mantiene ancora caratteristiche di area centrale, in
funzione delle distanze dal
centro storico – 500/600 metri
– interessata da una consistente domanda di sosta, le cui
condizioni di traffico giustificano la deroga al principio generale di cui all’articolo 7,
comma 8». Nel ricorso i multati avevano sottolineato come
«l’area di seconda corona in
cui ricade la via, è ben lungi
dall’avere le caratteristiche
dell’area centrale storica, ed è
addirittura separata da questa
dall’area di prima corona centrale». Una sottolineatura che
però non cambia la posizione
dei giudici che sostengo come
questo «non supera la valutazione discrezionale dell’amministrazione ed indirettamente
conferma la contiguità che giustifica la deroga». Quindi le
multe vanno pagate.
©RIPRODUZIONERISERVATA
TRENTINO 26 GIUGO 2016 PAG. 21
La Uil: no al pizzo sulle emergenze
Ticket al pronto soccorso, anche dalla Lega critica la stretta decisa dalla giunta
◗ TRENTO
Non è bastato, da parte della
giunta provinciale, non aumentare i ticket in modo generalizzato per evitare dure reazioni alla
stretta sui codici bianchi al pronto soccorso. Dura la Uil: «No al
"pizzo" sulle emergenze, si riorganizzi piuttosto la medicina di
base, di prossimità», attacca il
segretario Walter Alotti, che critica l'introduzione del ticket per
le richieste di assistenza di chi
subisce "traumatismi" di rilievo
minore rispetto a fratture e patologie che non necessitano di "ausili" particolari». «In un momento storico come questo, in cui diversi istituti di ricerca e lo stesso
ministero della salute afferma-
no che vasti strati della popolazione risparmiano sulla salute:
dalle visite specialistiche agli interventi e dalle cure riabilitative
ai medicinali, l’Azienda sanitaria e la giunta restringono ancora l'intervento pubblico, in particolare sulle emergenze del pronto soccorso».
Critico anche Maurizio Fugatti (Lega): «Attendendo le decisioni fiscali romane, Rossi se la
prende con le puerpere, i pazienti con malattia cronica, rara o invalidante, che oggi non pagano
il ticket e che si vedranno nel
2017 tolte le esenzioni. L'autonomia trentina se la prende oggi
con i più deboli, avendo sbagliato negli ultimi anni tutte le politiche industriali come il caso Ma-
Novità sui ticket al pronto soccorso
rangoni ci sta insegnando». Plaude alla delibera la Cisl Medici,
che critica però alcune afferma-
zioni dell’assessore Luca Zeni:
«Si riconosce finalmente il ruolo
fondamentale del medico di medicina generale nell'indirizzare
correttamente il proprio paziente ai Pronto soccorsi ospedalieri
e la conseguente correttezza diagnostica del medico come fattore determinante al fine dell'esenzione ticket - osserva il segretario Nicola Paoli - ma non possiamo non sottolineare negativamente le affermazioni di Zeni riguardo all'attività dei medici di
base che non tratterebbero i codici verdi e bianchi nei loro stessi ambulatori. Ricordiamo a tutti che nessuna categoria di medici lavora gratuitamente per il
pubblico all'interno delle loro
professionalità specifiche».
TRENTO E PROVINCIA
Corriere del Trentino Domenica 26 Giugno 2016
5
TN
Ferrari: «Paritarie, le regole vanno rispettate»
Sacro Cuore, docenti assunti senza abilitazione: l’ira dei sindacati. «Rossi ha sorvolato sulle norme»
Non è piaciuto ai sindacati della scuola che Ugo Rossi
abbia giudicato «in linea con i
parametri previsti» le modalità
di reclutamento dei docenti
emerse dall’istruttoria della Provincia sul Sacro Cuore e rese note ieri dal Corriere del Trentino.
Anche l’assessora Sara Ferrari
mostra un certo imbarazzo. «A
mia domanda diretta in giunta,
il presidente ci ha garantito il rispetto delle regole. Ritengo che
in futuro andrà richiesta maggiora trasparenza agli istituti paritari e che l’ente pubblico debba assicurare un controllo più
serrato. Le regole da rispettare
sono quelle pubbliche, a chi
non le accetta va tolta la parificazione».
Nel verbale dell’istruttoria —
oltre alla domanda sull’orientamento sessuale a una docente
poi non confermata da cui la
condanna per discriminazione
della scuola da parte del Tribunale — è emerso come per l’istituto l’abilitazione all’insegnamento non costituisse una condizione necessaria per l’assunzione a tempo indeterminato.
Anche l’eventuale iscrizione al
Pas (percorso abilitante speciale) era considerata «utile ma
non determinante». Fondamentale, invece, «la coerenza dei docenti» rispetto all’«identità della scuola».
«Ancora una volta mi stupisco — premette il segretario
della Uil scuola, Pietro Di Fiore
— che a queste scuole vengano
dati soldi pubblici. La Provincia
deve far rispettare le regole e
non lo ha fatto. L’abilitazione è
una condizione necessaria all’assunzione a tempo indeterminato anche per le scuole cattoliTRENTO
Giunta
Sara Ferrari si
guarda bene
dal criticare
Ugo Rossi ma
si mostra
imbarazzata
per l’accaduto
(Rensi)
che che adottano il contratto
Agidae. Una condizione che comunque impone pure la legge
62 del 2000 recepita in Trentino
con deliberazione del 31 agosto
2000. Basterebbe che Rossi leggesse le norme della Provincia
per saperlo. Anche dopo i fatti,
la giunta non ha fatto nulla, invece dovrebbe far rispettare le
regole e togliere la parificazione
a chi non rispetta la Costituzione». Un punto su cui insiste anche Gloria Bertoldi (Cgil). «Premesso che abbiamo chiesto a
Rossi di rivedere l’articolo che
riguarda i contratti e che ci ha risposto picche, non ci sono dubbi che l’assunzione di docenti
dotati di abilitazione è condizio-
Arcigay
«Il presidente non ebbe
nulla da eccepire
all’epoca. Ora principi
nero su bianco»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Rovereto, la democrazia è online
Da martedì la piattaforma per riscrivere i regolamenti comunali
Uno strumento che da
martedì hanno a disposizione
i cittadini di Rovereto per
esprimere la propria opinione
sui due regolamenti comunali, «Convivenza civile» e «Beni
comuni», che al momento sono in fase di elaborazione. È
l’opportunità offerta ai propri
residenti dal Comune della città della Quercia, che ha lanciato la consultazione «Io partecipo». «Ci attendiamo interventi di sostanza» dice il sindaco Francesco Valduga.
Il municipio vallagarino
mette a disposizione una piattaforma online per la partecipazione, grazie alla collaboraTRENTO
zione tecnica di Informatica
trentina attraverso uno staff
tecnico coordinato da Gianfranco Stellucci. «Rovereto —
ricorda l’amministrazione — è
il primo Comune ad attivare
una simile consultazione».
Domani sarà una giornata di
collaudi e prove, per preparare
«una grande opportunità —
prosegue il Comune — di costruire insieme la Rovereto
della pacifica convivenza, delle regole discusse e condivise». Da martedì sarà operativo
il sistema accessibile dal sito
istituzionale di palazzo Pretorio. «L’obiettivo è costruire
una comunità pacifica» dice il
sindaco Valduga. «Ci potranno
essere gli sfottò? Io credo che
chi si registrerà avrà cura di
produrre contributi di sostanza e noi sappiamo che c’è una
Rovereto civile, civica e matura
per affrontare una fase come
questa».
Il cittadino dovrà registrarsi
in modo da rispondere, con le
proprie credenziali, all’offerta
dell’amministrazione. Basterà
fornire alcuni dati personali
(nome, cognome, residenza) e
una mail. I dati richiesti serviranno ad avere utili strumenti
di lettura, analisi e sintesi delle riflessioni che arriveranno
dal cittadino.
ne per avere e mantenere la parificazione. Detto questo, se è
comprensibile che il docente
debba sottoscrivere il progetto
educativo, in questo caso cattolico, della scuola, non lo è per
nulla che gli vengano rivolte domande su orientamento sessuale, politico o religioso. Su questo la sentenza è stata chiara: un
conto sono le prestazioni professionali richieste, un altro la
sfera individuale tutelata dalla
Costituzione. Chi non accetta
questa distinzione, può fare a
meno dei soldi pubblici. La Provincia deve vigilare scrupolosamente su questo».
Una linea che pare condividere anche l’assessora Ferrari. «Le
paritarie sono una realtà e svolgono un ruolo sussidiario. Le regole cui devono attenersi, però,
sono quelle pubbliche. Le assunzioni a tempo indeterminato, ad esempio, devono avvenire
previa abilitazione all’insegnamento. È dunque necessaria
massima trasparenza nelle selezioni e una puntuale verifica da
parte della Provincia del loro rispetto, compresa l’impossibilità
di violare la vita privata delle
persone. A chi non rispetta questi criteri, semplicemente va tolta la convenzione». «Nella sua
istruttoria — incalza Arcigay del
Trentino — il presidente Rossi
nulla aveva eccepito. A questo
punto, anche alla luce della mozione contro le discriminazioni
votata dal consiglio, va imposto
anche alla scuole confessionali
paritarie il principio sacrosanto
della non discriminazione, e a
scriverlo nero su bianco dovrà
essere il presidente Rossi».
Tristano Scarpetta
Il sindaco
«Siamo il
primo
Comune
a farlo»
L’utente avrà le due bozze
dei regolamenti in fase di elaborazione. Potrà scaricare il testo o tenerlo in visione, disporre di una presentazione
sommaria per ogni titolo e per
ogni articolo, correggere,
esprimere, riformulare, segnalare ciò che lo convince da
ciò che lo lascia dubbioso.
Inoltre, avrà la possibilità di
trovare risposta alle domande
più frequenti e inoltrarne delle nuove. «Questa fase di democrazia partecipativa consente al cittadino non solo di
conoscere, ma anche di commentare, presentare nuove
proposte, persino riscrivere gli
articoli inseriti» aggiunge il
Comune.
La consultazione terminerà
il 28 settembre 2016. La partecipazione sarà senza filtri, con
una moderazione solo se necessaria.
IN BREVE
ROVERETO
Rosmini ai «mondiali» di robotica
Gli studenti in partenza per Sydney
TRENTO La squadra degli studenti del liceo
Rosmini di Rovereto, classificata per la fase
internazionale della competizione di robotica,
sono pronti per partire per l’Australia per la
First Lego League. A sostenere i ragazzi, il polo
Meccatronica. I campionati internazionali
sono in programma a Sydney dal 3 al 5 luglio. E
i roveretani sono determinati: dopo il podio
nazionale nel 2013 e nel 2014, gli studenti del
Rosmini si sono classificati secondi a livello
internazionale in Sud Africa nel 2015 e
quest’anno confermano il livello raggiunto con
la qualificazione all’Asia Pacific Open
Championship.
MALTEMPO
Grandinata in Valsugana e a Pinè
Danni ancora da stimare
TRENTO Forte grandinata ieri pomeriggio sulla
Bassa Valsugana, la zona di Grigno e anche il
Pinetano. La perturbazione è durata davvero
poco, ma quanto basta per creare disagi e
qualche danno che non è stato ancora
quantificato. A Baselga di Piné i vigili del fuoco
volontari sono dovuti intervenire per un
allagamento al lido; poco dopo sull’abitato si è
abbattuta una grandinata con chicchi grossi
come nocciole che hanno colpito i campi. Per
le stime servirà aspettare qualche giorno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ROVERETO
Blitz degli anarchici sui binari
Protesta sulla chiusura del Brennero
TRENTO Blitz del gruppo anarco
insurrezionalista ieri pomeriggio in stazione a
Rovereto. Una decina di dissidenti con
striscioni contro la chiusura della frontiera del
Brennero ha invaso le rotaie. «Fuoco alle
frontiere»: è la frase che campeggiava sullo
striscione appeso. La protesta è durata poco,
l’immediato intervento delle forze di polizia ha
infatti fatto fuggire il gruppetto di anarchici. A
causa del blitz si sono registrati leggeri
rallentamenti alla circolazione dei treni. Ma,
come detto, il blitz è durato pochi minuti.
CORRIERE DEL TRENTINO 26 GIUGNO 2016 PAG. 5
PRONTO SOCCORSO
Fugatti attacca sui ticket
«Se la prendono con gli invalidi»
TRENTO «Rossi se la prende con invalidi e
puerpere». Così il segretario della Lega Nord,
maurizio Fugatti, commenta le nuove regole
per l’accesso al pronto soccorso che
prevedono, tra le altre cose, che l’esenzione
prevista per malati cronici e donne incinta
rimanga solo per problemi legati alla patologia
o allo stato di gravidanza. Critico anche Walter
Alotti, segretario generale della Uil. «No al
pizzo sulle emergenze, si riorganizzi piuttosto
la medicina di prossimità».
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l L’intervento
Borse di studio per merito, occasione da sfruttare
di Walter Alotti *
Nella recente assemblea d’ateneo,
il governatore Ugo Rossi, che è anche
assessore provinciale all’istruzione,
si è espresso in toni giustamente
preoccupati circa l’andamento
negativo dei giovani studenti trentini
delle scuole superiori, i quali
purtroppo, sempre in numero
maggiore, interrompono il corso dei
loro studi. Un fenomeno che ha
registrato un forte incremento negli
ultimi anni.
Come Uil del Trentino, da tempo,
stiamo evidenziando, in coincidenza
con l’acuirsi della crisi economica,
come pure nella nostra provincia
siano venute meno misure
importanti quali il «Fondo giovani»
e il «Prestito d’onore». Due
strumenti, che garantendo un
sostegno finanziario di buon livello,
permettevano agli studenti
meritevoli, figli della classe operaia e
media, di frequentare con profitto
l’università. Una finalità, quindi,
nobile. Dobbiamo pertanto aprire
una riflessione in modo da
ricostituire meccanismi virtuosi
attraverso i quali non interrompere
l’ascensore sociale che tanto bene ha
funzionato, anche in Trentino. Lo si
deve fare oggi, con urgenza, visto che
la mobilità sociale dal basso verso
l’alto è sempre più a rischio. Non era
dedicato a tale tema il Festival
dell’Economia dell’anno scorso?
Come Uil chiediamo alla giunta
provinciale il ripristino delle borse di
studio per merito agli studenti
dell’ultimo anno delle superiori,
magari estendendole (tenendo
ovviamente conto del reddito) a chi
forse non ha voti eccelsi, ma è
interessato a proseguire gli studi con
impegno. Siamo inoltre d’accordo
con Isabella Bossi Fedrigotti che
nelle settimane scorse, proprio sul
Corriere del Trentino, segnalava la
debolezza conclamata del sistema
scolastico provinciale —
differentemente da quanto accade
nella vicina Bolzano —
nell’orientamento volto a motivare e
a informare esaustivamente gli
studenti sull’offerta universitaria e
sull’andamento dei fabbisogni
professionali del territorio nei
prossimi anni. È su di essi, sul
futuro, che bisogna scommettere.
Le famiglie, specie quelle di fascia
economica medio-bassa, purtroppo
non hanno spesso nemmeno i mezzi
culturali per programmare
adeguatamente un percorso lungo e
non facile come quello universitario.
Recenti ricerche statistiche
informano che vasti strati della
popolazione per tirare avanti devono
risparmiare sulla salute: dalle visite
specialistiche agli interventi e alle
cure. Figuriamoci se non lo fanno
pure sull’istruzione. Bene perciò
l’idea di Rossi di utilizzare risorse
aggiuntive per incentivare il tasso di
iscrizione all’università, indice della
qualità del territorio. Si trovino tali
risorse e si passi dalle grandi
affermazioni ai fatti. Proprio nelle
scuole superiori, dove a breve partirà
il modello «scuola-lavoro», vanno
rafforzati i percorsi di orientamento
professionale e, più in generale, al
proseguimento degli studi superiori.
Infine un altro auspicio:
l’istituzione in Trentino, come in
Alto Adige, di un Osservatorio che
analizzi e approfondisca l’andamento
dei fabbisogni professionali del
sistema economico e culturale
provinciale. Un progetto che
coinvolga tra gli attori principali
ovviamente l’ente pubblico
(assessorati all’istruzione, alla ricerca
e al lavoro), l’università, l’opera
universitaria e il mondo delle
imprese e del lavoro (Agenzia del
lavoro e Camera del commercio).
*Segretario provinciale Uil