prevenzione bullismo - Studio Diagnosi e Terapia nel Ciclo di Vita

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Transcript prevenzione bullismo - Studio Diagnosi e Terapia nel Ciclo di Vita

L’intervento è strutturato sulla base dei principi
della dinamica di gruppo e della teoria
dell’”alfabetizzazione morale”. I principi teorici di
base di questo intervento si rifanno principalmente
alla teoria sociale cognitiva di Bandura.
 morale
Il progetto è strutturato attraverso laboratori che
coinvolgono gli studenti all’interno del gruppo classe. Il lavoro, svolto attraverso la presentazione e la
discussione di dilemmi, è finalizzato a favorire lo
sviluppo delle abilità di negoziazione, dell’empatia
e di adeguate modalità di ragionamento morale.
Il dilemma morale è una situazione che implica
un conflitto tra l’osservanza di norme giuridiche o
sociali e il soddisfacimento di specifici bisogni personali. Attraverso discussioni di gruppo basate
sulla presentazione dei dilemmi si promuove il
ragionamento su situazioni conflittuali, ove sono
presenti almeno due interessi o valori contrastanti.
Nel tentativo di superare tale conflitto i ragazzi
prendono coscienza dei limiti dei propri ragionamenti e sono portati ad aprirsi a nuove modalità
di ragionamento morale, le quali aiutano il soggetto a raggiungere stadi di ragionamento morale
più elevati.
Progetto di intervento – prevenzione del
disagio psicologico relativo a forme di
bullismo all’interno del gruppo classe attraverso il metodo dell’alfabetizzazione
morale
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Contatti:
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www.diagnositerapiarozzano.it
Studio Diagnosi e Terapia Rozzano
I comportamenti di prevaricazione costituiscono
una problematica rilevante all’interno del gruppo
classe e, più in generale, nella scuola. Il termine
bullismo identifica tutti quei comportamenti di
prevaricazione/aggressione deliberata presenti
tra i compagni di scuola, esercitato in modo
continuativo nei confronti di ragazzi più deboli.
In particolare la presenza di comportamenti aggressivi a scuola può compromettere la qualità
delle interazioni e indurre un clima di tensione,
influendo negativamente sul rendimento scolastico degli alunni, sulla loro capacità ad apprendere, sul benessere in classe. Poiché è molto probabile l’evoluzione dei disturbi della condotta
verso comportamenti devianti in età adulta, e
poiché è ridotta la capacità di individuare precocemente tali problemi, è importante promuovere lo sviluppo della qualità della vita del gruppo
classe, anche se la scuola non appare in situazione particolarmente critica per quanto riguarda
episodi di bullismo. La prevenzione e l’intervento di specifici training risultano molto utili, anche
perché in nessuna scuola mancano episodi di
alunni emarginati, piccole prepotenze e intemperanza verbale. La discussione in classe, i giochi di
ruolo, il lavoro in piccolo e grande gruppo, lo
spingere i ragazzi verso comportamenti cooperativi e di negoziazione, possono influire in modo positivo sul clima classe e in modo preventivo verso lo sviluppo di comportamenti di aggressione e intemperanza.
L’intervento è finalizzato al miglioramento
del benessere socio/relazionale nelle scuole,
alla prevenzione di episodi violenti, alla
riduzione di comportamenti aggressivi e
antisociali.
Obiettivi specifici sono:
Attività
- valutare la situazione della classe;

- attivare fattori protettivi nei ragazzi;
- suscitare un confronto morale nel gruppo
dei pari;
- aumentare il senso di responsabilità nei
ragazzi;
- favorire una riflessione sui ruoli assunti in
classe;
- promuovere qualità e abilità, quali l’empatia e la cooperazione.
- promuovere la stabilizzazione ed interiorizzazione di regole morali.
attività alla classe di un’ora;

Primo incontro di presentazione delle
Almeno 5 incontri a cadenza settimanale
o bisettimanale di due ore in cui verranno
stimolati i ragazzi a utilizzare il ragionamento
morale e a confrontarsi su dilemmi etici;

Incontro finale con la classe di un’ora;
Incontro finale con l’equipe insegnanti per
una restituzione qualitativa dell’intervento.
Durante gli incontri sarebbe importante la
presenza dell’insegnante in classe, in modo
che possa apprendere la metodologia dei dilemmi morali e continuare durante l’anno
con la stimolazione dei ragazzi.