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ART: la relazione del presidente Camanzi al Parlamento. Nel
Rapporto, i risultati di tre anni di attività
Author : ad
Date : 14 giugno 2016
(FERPRESS) – Roma, 14 GIU – “Velocità, cambiamento e sintonia sono le parole che hanno,
rispettivamente, caratterizzato i tre anni di attività dell’Autorità di regolazione dei Trasporti”. Andrea
Camanzi, presidente dell’ART, ha iniziato così la sua relazione di presentazione del terzo Rapporto
annuale al Parlamento.
Camanzi ha spiegato che, nel primo anno, l’ART ha “puntato sulla rapida predisposizione degli atti
prodromici alla entrata in operatività e sull’avvio delle azioni di regolazione”. Nel secondo, sono state
adottate “le prime misure di contenuto generale, soprattutto per garantire un accesso equo e non
discriminatorio alle infrastrutture”. Nel terzo, “si è consolidato ed ampliato” il nuovo quadro regolatorio,
riguardo al quale il presidente di ART ritiene “che oggi esso cominci ad essere in sintonia con i modelli di
sviluppo delle imprese, con il potenziamento tecnologico delle infrastrutture e con la nuova domanda di
mobilità”.
Camanzi riporta due esempi per tutti, tratti dal settore ferroviario dell’alta velocità, dove chiunque,
recandosi in una stazione come Roma, Milano o Torino, può notare l’accresciuta accessibilità delle
imprese ferroviarie e fruibilità degli spazi destinati ad accogliere i clienti e la nuova articolazione di
biglietterie automatiche, sportelli tradizionali e desktop informativi, che sono il risultato di misure di
regolazione dell’accesso indirizzate ai gestori delle infrastrutture dall’ART che recano benefici evidenti
agli utenti. Il secondo esempio riguarda “i titolari di abbonamenti sulle tratte ferroviarie ad alta velocità: un
insieme di viaggiatori di oltre settemila persone su base mensile, che è di tutto rilievo ed è tuttora in
crescita rispetto agli anni precedenti”; il presidente di ART ricorda che l’Autorità, rispettando la natura
commerciale del servizio, ha identificato un contenuto minimo dei diritti alla informazione preventiva dei
passeggeri e di quelli inerenti l’utilizzo dell’abbonamento” e che, sulla base di tali misure, i titolari
dell’abbonamento saranno facilitati nella gestione delle prenotazioni e dei loro trasferimenti giornalieri”.
Per Camanzi, si “tratta di un iniziale ma concreto segnale di cambiamento” e preannuncia che l’Autorità
elaborerà analoghe misure in altri ambiti quali, ad esempio, quelli del trasporto pubblico locale via terra e
mare, e del trasporto via autobus di media e lunga percorrenza.
Il presidente di ART ha ricordato che nel Rapporto sono elencate le oltre 100 misure adottate dall’Autorità
nel settore ferroviario (tra cui, in particolare, la definizione dei criteri per la determinazione dei pedaggi
dell’infrastruttura ferroviaria) e gli analoghi interventi di regolazione nel settore del trasporto pubblico
locale, nei settori aeroportuale, autostradale, portuale e marittimo. Nel TPL, l’ART ha adottato le prime
misure in materia di bandi e convenzioni per l’affidamento dei servizi e sette Regioni (Toscana,
Basilicata, Marche, Piemonte, Val d’Aosta, Calabria e Sardegna) hanno già affidato o stanno affidando i
servizi TPL applicando le misure dell’Autorità.
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Nel settore aeroportuale, i procedimenti di revisione dei diritti secondo i modelli approvati dall’Autorità
hanno riguardato 12 società di gestione, per complessivi 15 aeroporti e le 10 revisioni già concluse sono
state realizzate in 95 giorni medi. Nel settore autostradale, gli interventi di regolazione dell’AT hanno
riguardato la definizione degli ambiti ottimali di gestione delle tratte autostradali, con le finalità di
individuare le concessioni strutturalmente efficienti e di stimolo alla concorrenza per confronto.
Nel settore dei porti e logistica, l’ART ha avviata l’analisi sulle criticità, partendo dal divario dei porti
italiani rispetto a quelli nord europei nel traffico merci e container: nel 2014, i principali porti italiani
(Genova e Trieste) hanno movimentato – rispettivamente - 50,97 e 57,15 milioni di tonnellate di merci
contro i 444,78 milioni di tonnellate del porto di Rotterdam (e Anversa segue con circa 200 milioni di
tonnellate), con differenze più o meno analoghe nel traffico container.
Nel concludere la sua relazione, il presidente Camanzi ha sottolineato che “la regolazione non è di
ostacolo alle politiche pubbliche ma rende misurabili e trasparenti le scelte” e, in particolare, la
regolazione «di sistema» delle diverse modalità di trasporto consente “guadagni di efficienza e utilità,
valorizzazione dell’innovazione tecnologica e riduzione dei tempi degli spostamenti delle persone e delle
merci” e, inoltre, “i benefici non restano confinati al settore, ma si trasferiscono alla produttività
dell’economia nel suo complesso attraverso l’uso delle reti e dei servizi di trasporto”.
Consulta:
Relazione del Presidente 2016
Terzo Rapporto Annuale (2016)
Presentazione alla stampa Rapporto 2016 con Embargo
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