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Pensioni, scatta il ricalcolo sugli assegni piu' elevati
Sabato, 21 Maggio 2016 13:30
L'Inps ha avviato le procedure per il ricalcolo degli assegni nei confronti di quei lavoratori che hanno som
benefici di quo-te contributive su pensioni retributive. Lo precisa il messaggio interno inps 2214/2016 pub
l'altro giorno. La riforma Monti Fornero aveva esteso la quota C (calco-lata con il contributivo), a de-corre
2012, nei confronti degli assicurati che al 31 dicem-bre 1995 vantavano almeno 18 anni di con
L'adempimento è scaturito dall'articolo 1, comma 707 della legge 190/2014 con il quale il legislatore ha p
che l'importo "complessivo del trattamento pensionistico liquidato con le regole vigenti dal 1° gennaio 201
può eccedere quello che sarebbe stato liquidato con l'applicazione delle regole di calcolo vigenti prima
riforma Fornero computando, ai fini della determinazione della misura del trattamento, l’anzianità contr
necessaria per il conseguimento del diritto alla prestazione, integrata da quella eventualmente maturata
data di conseguimento del diritto e la data di decorrenza del primo periodo utile per la corresponsione
prestazione stessa".
La misura è stata regolata con la Circolare Inps 74/2015 nella quale l'istituto di previdenza ha indicato
destinatari sono i lavoratori che hanno almeno 18 anni di contribuzione al 31.12.1995 e che, quindi per
della Riforma Fornero, vedono l'assegno determinato con il sistema retributivo sino al 31 dicembre 2
contributivo sulle anzianità contributive maturate dal 1°gennaio 2012.
Il doppio calcolo. Per determinare il tetto, bisogna effettuare un calcolo piuttosto complesso: prima s
determinare l'importo del trattamento che dovrebbe essere corrisposto con le regole attuali (cioè retributivo
2011 e contributivo dal 2012). Quindi bisogna verificare l'importo, per così dire "virtuale", dell'assegn
sarebbe stato conseguito applicando interamente il criterio retributivo anche alle quote di anzianità
dopo il 2011 sino alla data di effettivo pensionamento. Con una modifica, rispetto alle vecchie regole, n
poco: si supera infatti il concetto di massima anzianità contributiva valorizzabile garantendo cioè che l'impo
trattamento possa andare anche oltre quello che sarebbe stato liquidato con l'applicazione tout court del v
sistema retributivo (cfr: Circolare Inps 74/205) valorizzando anche gli anni eccedenti i 40. L'importo minor
confronto dei due sistemi sarà quello messo in pagamento.
Se il valore dell'assegno determinato con le regole attuali sarà inferiore a quello determinato con le
retributive, l'assegno non subirà alcuna penalità, in caso contrario dovrà essere messo in pagamento l'im
determinato con il secondo sistema di calcolo.
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L'impatto. I lavoratori interessati dall'innovazione dovrebbero essere coloro in particolare che cessan
un'anzianità anagrafica superiore all'età prevista per la pensione di vecchiaia (cioè oltre i 66 anni e 7 mesi)
retribuzioni medie superiori a circa 46mila euro annui, cioè superiori alla prima fascia pensionabile v
nel sistema retributivo. Costoro, infatti, non avendo nessun massimale sulle retribuzioni, riescono a valor
con il sistema contributivo, l'intera cifra sulla terza quota di pensione (quota C) ottenendo, spess
prestazione superiore a quella che sarebbe stata determinata con il secondo sistema di calcolo. Questo ri
è possibile anche grazie all'attivazione di coefficienti di trasformazione piu' alti perchè calcolati sino al 70
di età. Si tratta soprattutto di magistrati, professori universitari, dirigenti, e alte cariche dello stato che lasc
servizio ad età avanzate con retribuzioni superiori a 100mila euro annui.
Effetto retroattivo. Il doppio calcolo si applica non solo ai trattamenti pensionistici che hanno deco
successiva al 2014, ma anche a quelli già liquidati in precedenza, con effetto dal 2015. I pensionati che
usciti dal mondo del lavoro nel periodo 2012-2014 e che hanno beneficiato di un trattamento pensionis
maggior favore con l'applicazione delle regole della riforma Fornero, dal 1° gennaio 2015 si vedranno
ridurre l'importo dell'assegno qualora l'assegno determinato con il secondo sistema di calcolo risulti infe
quello messo in pagamento.
I risparmi dovranno confluire in un apposito fondo gestito dall'Inps finalizzato a garantire l'adeguatezza
prestazioni pensionistiche in favore di particolari categorie di soggetti che devono ancora essere individu
un apposito decreto ministeriale.
L'Inps comunica che sono comunque escluse dall’applicazione del sistema di confronto: le pe
in totalizzazione; le pensioni degli spedizionieri doganali; le rendite facoltative; le pensioni della mu
casalinghe; gli indennizzi per la cessazione dell’attività commerciale; gli assegni vitalizi PSO; i trattame
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ENPAO; le pensioni marittime trasferite all’AGO; le pensioni di inabilità, le pensioni di reversibilità deriva
pensioni di inabilità e le pensioni ai superstiti indirette di assicurato riconosciuto inabile. Invece sono in f
aggiornamento le procedure per la verifica le pensioni sulle quali è presente lapenalizzazione; gli a
straordinari a sostegno del reddito e gli assegni di esodo; le categorie ex INPDAI; le pensioni ex IPOST
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