Transcript Le cimici del nocciolo

Le cimici del nocciolo: effetti del cimiciato sulla
qualità
e tecniche di controllo
Silvia
Silvia T.
T. Moraglio,
Moraglio, Luciana
Luciana Tavella
Tavella
Università
Università di
di Torino
Torino
DIVAPRA
DIVAPRA –– Entomologia
Entomologia ee Zoologia
Zoologia applicate
applicate all’Ambiente
all’Ambiente
Corilicoltura tra innovazione e ricerca, Bossolasco (CN) 1 marzo 2012
In Italia, sino agli anni ’90 le cimici nocciolaie non erano considerate un
problema per la corilicoltura, ad eccezione di alcune aree, ad esempio la Sicilia
Infatti in Piemonte:
Corilicoltura tra innovazione e ricerca, Bossolasco (CN) 1 marzo 2012
In Italia, sino agli anni ’90 le cimici nocciolaie non erano considerate un
problema per la corilicoltura, ad eccezione di alcune aree, ad esempio la Sicilia
Infatti in Piemonte:
Corilicoltura tra innovazione e ricerca, Bossolasco (CN) 1 marzo 2012
Negli anni ‘90
cimiciato in
forte aumento
Contro l’eriofide trattamenti a base di zolfo
Studi che evidenziano il periodo di suscettibilità
della nocciola (in corrispondenza
dell’accrescimento del seme) e le principali specie
responsabili
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Gonocerus acuteangulatus
Corilicoltura tra innovazione e ricerca, Bossolasco (CN) 1 marzo 2012
G. acuteangulatus, ciclo biologico
Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Lug Ago Set Ott Nov
Dic
Corilicoltura tra innovazione e ricerca, Bossolasco (CN) 1 marzo 2012
G. acuteangulatus
• è un ottimo volatore
• non è legato solo al nocciolo
Moulet P., 1995. Faune de France - Hémiptères Coreoidea euro-méditerranéens
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Lotta alle cimici, in particolare a G. acuteangulatus, richiede
l’impiego di sostanze attive
• persistenti
lungo periodo di suscettibilità delle nocciole
lungo periodo di volo degli adulti
• selettive
per salvaguardare l’artropodofauna utile particolarmente
abbondante in corileto
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Agroecosistema stabile per abbondanza di limitatori, tuttavia
contro alcune avversità necessari interventi fitoiatrici
relativamente poche s.a. registrate su nocciolo contro le cimici
Obiettivi:
• valutare l’effetto del cimiciato sulla qualità delle
nocciole (CORIFIL 2008-2010)
• valutare efficacia di p.a. in termini di mortalità
delle cimici e di contenimento del danno (prove
con CReSO 2005-2008)
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valutare l’effetto del cimiciato sulla qualità
delle nocciole
Ricerche su campioni
forniti da Ascopiemonte
→analisi sensoriali (duo-trio test)
prodotti ‘sperimentalmente’
→ comportamento cimici e analisi
sensoriali (test di appaiamento)
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Duo-trio test
Campioni forniti da Ascopiemonte
2008
2009
raccolta
cimiciate vs sane
ns
ns
8 mesi
cimiciate vs sane
ns
ns
12 mesi
cimiciate cella vs
sane cella
ns
riconoscimento
totale
cimiciate AC vs
sane AC
ns
riconoscimento
totale
cimiciate cella vs
cimiciate AC
ns
*
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Campioni prodotti sperimentalmente
27 ♀♀ - nessuna nocciola con sintomi
12 ♀♀ - tutte le nocciole cimiciate
♀♀
n.
♂♂
%
cimiciato
n.
%
cimiciato
53/109
49
%
23
2008
64/91
70
%
35
2009
56/76
74
25
82/124
66
18
2010
50/80
63
15
59/120
49
14
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Test di appaiamento
Campioni prodotti sperimentalmente
2009
2008
raccolta
χ²
sano
cimiciato
8 mesi
sano
cimiciato
6,0
P
χ²
P
*
sano
0,5
ns
13,5
***
cimiciato
0,5
ns
χ²
P
χ²
P
4,6
20,3
*
sano
1,2
ns
***
cimiciato
1,2
ns
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Dopo tostatura…
Campioni forniti da Ascopiemonte: duo-trio test
2009
12 mesi
cimiciate cella vs
sane cella
riconoscimento
totale
cimiciate AC vs
sane AC
riconoscimento
totale
cimiciate cella vs
cimiciate AC
*
Campioni sperimentali: test di appaiamento
2010
raccolta
χ²
P
sano
12,5
***
cimiciato
12,5
***
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valutare efficacia di p.a. in termini di
mortalità delle cimici e di
contenimento del danno
Laboratorio → tossicità diretta
Semicampo → tossicità diretta e persistenza,
entità di danno
Campo → livelli di popolazione ed entità di danno
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Prove di laboratorio
100
100
100
100
100
100
100
100
90
97
80
80
70
60
60
50
40
33
30
20
10
0
deltamethrin
etofenprox
malathion
thiacloprid
piretro
spinosad
bifenthrin
endosulfan
fenitrothion
piretro +
rotenone
rotenone
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Prove di semi-campo
100,0
100
94,4
92,3
91,1
80
mortalità %
65,1
60
48,4
40
30,1
16,0
20
11,1
0,0
sp
in
os
ad
no
ne
di
az
i
tr o
+r
ot
en
on
e
pr
id
pi
re
th
ia
clo
et
of
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pr
ox
fe
ni
tro
th
io
n
bi
fe
nt
hr
in
cy
ha
lo
th
rin
n
λ
en
do
su
lfa
de
lta
m
et
hr
in
0
Valori corretti con la formula di Abbott
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Persistenza
mortalità degli adulti di G. acuteangulatus introdotti:
21 giorni dopo il trattamento
8 giorni dopo il trattamento
100
100
88,0
80
62,7
50,0
40
27,8
15,7
20
0,0
40
0,0
n
cy
ha
lo
th
rin
λ
sp
in
os
ad
tr o
+r
ot
en
on
e
pr
id
pi
re
th
ia
clo
bi
fe
nt
hr
in
0
fe
ni
tro
th
io
n
et
of
en
pr
ox
yh
al
ot
hr
in
en
do
su
lfa
n
54,5
60
20
13,0
0
λc
72,7
en
do
su
lfa
60
mortalità %
mortalità %
80
Valori corretti con la formula di Abbott
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Cimiciato all’interno degli isolatori
100
t0
100
100
88
mortalità %
80
t1
92
85
t2
88
t0, dopo trattamento
73
55
60
t1, 8 gg dopo trattamento
t2, 21 gg dopo trattamento
40
28
20
16
0
bifenthrin
endosulfan
etofenprox
cyhalothrin
50
28 gg
49,3
2008 - presenza cimici variabile
cimiciato %
40
30
21 gg
20
16,9
14 gg
10
9,4
14 gg
28 gg
0,0
1,2
bifenthrin
endosulfan
0
etofenprox
λ cyhalothrin
testimone
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Presenza e abbondanza di cimici in Piemonte?
• G. acuteangulatus vive su altre piante ben diffuse sul territorio
regionale in aree incolte e/o boschive
• eliminare queste piante? in assenza le cimici si sposterebbero
su nocciolo … piuttosto individuare piante attrattive
maggiormente e prima del nocciolo da impiegare come piante
trappola
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Alla luce dei risultati ottenuti sarà interessante
• indagare ulteriormente il comportamento alimentare e la capacità di causare
danno alle nocciole delle cimici
• definire modalità di tostatura (tempi e temperature) in grado di contrastare il
decadimento qualitativo delle nocciole causato dalle cimici
• eseguire prove con i nuovi principi attivi registrati su nocciolo per valutarne,
nella realtà del territorio piemontese,
• l’efficacia non solo in termini di mortalità ma soprattutto di
contenimento del danno
• la selettività nei confronti degli utili, considerato che la selettività può
dipendere dalle caratteristiche della molecola (uso in pieno campo) ma
anche dal tipo di applicazione (sulle piante trappola)
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Rhamnus cathartica L.
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seminativo
3%
160 m
vigneto
0%
4%
110 m
160 m
4%
60 m
12%
160 m
1%
vigneto
seminativo
300 m
6%
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Maria Corte, Claudio Sonnati,
Vincenzo Patrone
CReSO
Gianluca Griseri
Ascopiemonte
Daniela Ghirardello, Giuseppe Zeppa
DIVAPRA
Microbiologia agraria eTecnologie alimentari,
Università degli Studi di Torino
Scuola Malva-Arnaldi, Bibiana (TO)
Federico Calizzano
Confagricoltura Alessandria
… e gli assaggiatori
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