Visualizza in PDF

Download Report

Transcript Visualizza in PDF

10
Giovedì 12 Maggio 2016
PRIMO PIANO
Con una mostra. Barbie nacque cinquantasette anni fa quando, non a caso, morì la bambola
Barbie nel sacrario della Patria
Promossa dall’Istituto per la storia del Risorgimento (?)
stare la forte crescita di diete e antiche civiltà asiatiche ed
anoressie, è offerta in tre nuovi europee, a partire dall’età del
rrivò al Mudec di Mila- avatar: alta con gambe lunghis- bronzo.
A Roma, nel 1889, durante gli
no in ottobre e ci rima- sime (tall), bassa e aggraziata
se sino a marzo. È tutto (petit) e formosa con curve ma- scavi per il Palazzaccio, venne
meno che una bambola. giche (curvy). E non più solo scoperta la tomba di una gioCome indicava il titolo: Barbie. bianca, ma anche coloured. Al vane vicina alle nozze, CrepeThe Icon. Un’icona sacra, dun- suo fianco il fidanzato, affasci- reia Tryphena, sepolta insieme
que, un modello antropologico, nante fighetto di nome Ken, con la bambola di avorio, con i
suoi piccoli abiti,
un mito epocale.
anelli e pettine.
Ora la mostra
Pascoli la esaltò
si è trasferita a
La nostra società postmoderna per la prima volta
Roma, nel Tempio
in un carme latiha visto la crisi della famiglia, l’esaurimento
dell’unità della
no: «I tuoi capelli
delle nascite, le confusioni fra le generazioni.
Patria, il Vittoriapettinati, l’anello
Se
l’adulto
è
sempre
più
giovane,
il
vecchio
bamno (sino al 30 ottodi fidanzamento,
bineggia e il bambino nasce già grande.
bre, ore 9.30-19.30,
la bambola inutileuro 12). Sotto
mente promessa
I suoi giocattoli sono l’iPad e la Playstation.
l’egida dell’Istituto
a Venere» (Veneri
I libri non servono più. I vecchi giochi, sintesi
per la storia del Ripupa negata).
di fantasia e socialità, lasciano lo spazio ai video
sorgimento, anche
La bambola è
elettronici
e
narcisistici.
Il
fumetto
ha
sostituito
se non è facile capiun gioco, ma più
la favola, il tweet la lettera, il rock la filastrocca.
re il rapporto. Mezancora un preÈ il trionfo della razionalità digitale
zo secolo di storia
corrimento di ciò
del mondo. Barbie
che la bambina
sul mondo della fantasia e del sogno
(Barbara Milsarà da grande:
licent Roberts)
una mamma con
nacque nel Wisconsin (Usa) il conosciuto sul set televisivo. i suoi bambini. Così è rimasta
9 marzo 1959. E divenne una Barbie lo sposa, lascia e risposa. all’inizio della storia sino al Nobambola mondiale (Doll of the Ecco Midge, l’amica di Barbie, vecento, con le sue bambole di
World), portata dovunque dalla col suo pancione, che ospita un porcellana e panno lenci, semMattel (1 miliardo di dollari il feto removibile. Basta con i vec- pre paffute e dolci bambine.
fatturato annuo), insieme con i chi cavoli e le stanche cicogne è
Anche Barbie, la bambola
suoi oggetti (vestiti disegnati dai un dovere della società dare alle sessuata, continua ancor a
più famosi stilisti, scarpe, casa, bambine una nuova educazione, proporre il «cosa farai da grancaravan, 38 animali, accessori, razionale e scientifica: purtrop- de», ma con un salto qualitativo
gadget). Solo l’Arabia Saudita po un sesso reificato, ridotto ai rispetto al passato. Da grande
ne ha proibito la vendita, perché suoi organi e al loro funziona- potrai anche, se lo vuoi, essere
simbolo della decadenza occi- mento. Ma è da lì che bisogna madre, ma soprattutto sarai
dentale ed ebraica (israelita era cominciare. Sul pancione Midge una persona libera, di pari
Ruth Andler che l’ha inventa- porta degli abiti agili ed elegan- dignità col maschio, aperta a
ta). Ha generato film e fumetti ti, è una futura mamma sexy. tutte le possibilità della vita.
a non finire. Oggetto di culto e Come le chiede il suo partner, Barbie è la divinità infantile
di collezionismo, immortalata in Allen.
della emancipazione femminile,
Uno straordinario suc- l’icona della pari opportunità.
un quadro pop di Wahrol come
cesso consumistico? Certo,
una giovanissima Marilyn.
Già nel 1965 viaggiava nello
Sempre rinnovata, non ma anche qualcosa di più. La spazio, nel 1985 era dirigente
solo negli abiti, ma anche bambola è il più antico giocat- d’azienda, nel 1992 anticipò
nella figura. Nata magra e lon- tolo delle bambine. Ne abbiamo Hillary Clinton come candigilinea, oggi, anche per contra- trovato resti nelle tombe delle data alla Casa Bianca. Ha fonDI
GIANFRANCO MORRA
A
dato il «Partito delle Ragazze».
Barbie non è una bambina, ma
una giovane donna affascinante, libera e autonoma.
57 anni fa è nata Barbie ed è
morta la bambola. E come poteva sopravvivere in una civiltà
che ha cancellato l’infanzia e la
sua magia?
La nostra società postmoderna per la prima volta
ha visto la crisi della famiglia,
l’esaurimento delle nascite, le
confusioni fra le generazioni.
Se l’adulto è sempre più giovane, il vecchio bambineggia e
il bambino nasce già grande. I
suoi giocattoli sono l’Ipad e la
Playstation. I libri non servono
più. I vecchi giochi, sintesi di
fantasia e socialità, lasciano
lo spazio ai video elettronici e
narcisistici. Il fumetto ha sostituito la favola, il twitter la
lettera, il rock la filastrocca. È
il trionfo della razionalità digitale sul mondo della fantasia
e del sogno. In una infanzia
che ha fatto proprio, insieme,
l’imperativo del consumismo
(«Usa e getta») e quello della
rivoluzione antropologica del
1968 («Vogliamo tutto e subito»).
Come ogni altra età, anche la nostra ha i suoi valori
e il suo stile di vita, come ha
mostrato Baudrillard: «Tutto
viene artificialmente sessualizzato, ma sotto l’apparenza
dell’educazione sessuale si
opera sul bambino una vera e
propria castrazione, attraverso
una esposizione eccessiva dei
segni sessuali là dove questi
non hanno nulla a che fare» (La
società dei consumi,Il Mulino)
© Riproduzione riservata
SCOVATI NELLA RETE
Londra, la città comincia a notare gli effetti
dell’insediamento di Sadiq Khan
ENNESIMO SCONTRO TRA CROCETTA E FARAONE: AL CENTRO C’È LA RIFORMA COSTITUZIONALE
Un clima infuocato per la Boschi in Sicilia
Il ministro ha deciso di andare a Palermo per promuovere il referendum
DI
P
FILIPPO MERLI
iù di un semplice sì. Dal referendum costituzionale in programma a ottobre, per stessa
ammissione del presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, potrebbe
dipendere il futuro del governo. Alla
direzione del Pd, tra polemiche e discussioni animate, Renzi ha dato il via alla
campagna per il sì al disegno di legge a
firma di Maria Elena Boschi.
A tal proposito, sabato il ministro per
le Riforme sarà a Palermo per partecipare a un incontro organizzato dai
dem locali nell’ambito delle iniziative
referendarie.
Boschi, in Sicilia, troverà un’atmosfera piuttosto pesante a causa
dell’ennesimo scontro tra il governatore
dell’isola, Rosario Crocetta (Pd-Udc),
e il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone. Al centro della contesa
c’è proprio la riforma costituzionale. In
particolare, l’aspetto che riguarda gli
stipendi dei presidenti delle regioni.
«In Sicilia, nonostante le barriere
sullo Stretto per non far passare in alcun modo il vento delle riforme nella
nostra isola, non fosse mai che qualcosa
cambiasse, per di più in meglio, per i
cittadini», ha scritto Faraone su Facebook, «con la riforma costituzionale, se
vincerà il sì al referendum, le cose cambieranno in termini di semplificazione
e risparmio. Per la prima volta», ha aggiunto il sottosegretario in riferimento a Crocetta, «avremo un presidente
della regione che non guadagnerà più
di Renzi, Putin, Rajoy. Con la vittoria
del sì, il risparmio sarà di 79 mila euro
all’anno».
Il governatore siciliano, che, secondo l’Ansa, guadagna 9500 euro al
mese, ha fatto un paio di conti. E ha
replicato: «Nella precedente legislatura», sono le parole di Crocetta riportate dal Giornale di Sicilia, «Faraone, da
deputato regionale, godeva a pieno dei
privilegi e guadagnava più di Obama.
Non mi risulta che, all’epoca, abbia
rinunciato a quei soldi. Io, poi, sono il
deputato che costa meno all’Assemblea,
avendo rinunciato, e sono l’unico, all’indennità per i portaborse, pari a 3200
euro. Guadagno esattamente la metà di
quanto costava Faraone al parlamento
siciliano».
Lo scontro tra Faraone e Crocetta prosegue ormai da diversi mesi.
Pochi giorni fa, i due avevano polemizzato sull’emergenza rifiuti e sul
possibile commissariamento dell’isola. Sullo sfondo ci sono le elezioni regionali del 2017, col governatore che
ha annunciato la sua ricandidatura
e col sottosegretario che, invece, ha
invocato le primarie per il Pd. Secondo Crocetta, i continui attacchi di
Faraone sono pura campagna elettorale, magari in vista di una discesa
in campo dello stesso sottosegretario.
«Se lo scontro dovesse essere tra me e
lui, non ci sarebbe partita. Starebbe
a lamentarsi per altri cinque anni»,
ha sottolineato l’attuale governatore.
«Se sta facendo la campagna elettorale, lo sta facendo nel modo sbagliato,
contestando i miei guadagni, quando
invece si scopre che lui guadagna più
di me».
Questo è il clima teso che il ministro Boschi troverà sabato a Palermo,
quando parlerà di riforma costituzionale con l’ex presidente della Camera, Luciano Violante, durante un incontro
dal titolo «La Nuova Italia» moderato
dal direttore del Tg1, Mario Orfeo.
«Il nostro obiettivo», ha detto il segretario regionale del Partito democratico,
Fausto Raciti, «è unire il Pd attorno
alla battaglia referendaria per fare in
modo che, dalla Sicilia, arrivi un contributo determinante all’affermazione
del sì». Compattare il Pd attorno al
referendum, nonostante le frizioni tra
le varie correnti, appare comunque più
semplice che mettere d’accordo Crocetta e Faraone.
© Riproduzione riservata