Addio ad Amos

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Valli Giudicarie e Rendena
l'Adige
venerdì 29 aprile 2016
47
Giudicarie. La banca con sede
a Darzo e a Ponte Arche ha dato
il via alle pre - assemblee
Cassa: 4,4 milioni di perdita
GIUDICARIE - È cominciato ieri sera
il ciclo delle assemblee territoriali della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia
Paganella, una delle prime cinque del
Trentino, almeno fino ad oggi. Gli scenari che si aprono d’ora in poi con le
fusioni saranno destinati a cambiare
la geografia del credito cooperativo
trentino. Di certo finora la Cassa che
ha sede a Darzo e a Ponte Arche fisicamente, con i suoi oltre 120 chilometri di lunghezza del bacino da Mezzolombardo alla bassa valle Sabbia
bresciana, ha il territorio di operatività maggiore delle Casse trentine.
Quattro assemblee territoriali, la prima in programma ieri a Darzo. Seguiranno quelle di Andalo questa sera,
di Ponte Arche il 5 maggio e l’assemblea di chiusura a Sabbio Chiese il 6
maggio. L’assemblea generale, come
sempre in videoconferenza a Darzo
(per i soci del Chiese e della valle Sabbia) e nel palazzetto di Andalo (per i
soci delle Giudicarie Esteriori, altopiano della Paganella e Piana Rotaliana) avrà luogo venerdì 20 maggio, con
una parte straordinaria dedicata fra
l’altro alla proposta di diminuzione
degli amministratori da 12 a 10.
All’ordine del giorno delle assemblee
territoriali la presentazione dei risultati dell’attività economica e sociale,
nonché la raccolta delle votazioni per
i candidati amministratori e per i componenti dei Gruppi Operativi Locali
(Gol) attivati da sei anni sul territorio per curare gli aspetti sociali (rapporti con associazioni e attenzione ai
progetti sociali).
I risultati del 2015 sono stati antici-
Ma i numeri
migliorano:
aumenta
di 50 milioni
la raccolta
complessiva
e i clienti sono
raddoppiati
in 14 anni
Sono 4 le iniziative della Rurale per
stimolare la ripresa economica nel
2016 con un plafond di 40 milioni di
euro. Una per le aziende con un
finanziamento liquidità assistito fino a
250.000 euro (a 5 anni il tasso
previsto sarà dal 1% al 2%) ma il
preammortamento per tutto il 2016 al
tasso zero, senza alcun interesse.
Sempre per le aziende è previsto un
finanziamento per coloro che
assumono un dipendente con un
mutuo di 30.000 durata 3 anni tasso
1%.
Per le famiglie 2 tipi di finanziamenti
agevolati: un mutuo prima casa ai soci
con uno spread dello 0,89%, mentre
per la ristrutturazione edilizia il tasso
fisso previsto per mutui fino a 10 anni
ammonta al 2,90%.
Il bilancio della Rurale: utile a 162mila euro
La «Don Guetti» in attivo
GIUDICARIE ESTERIORI - Assemblea molto partecipata alla sala congressi delle Terme di
Comano per la Cassa Rurale
don Lorenzo Guetti (cinque filiali, tutte nelle Giudicarie Esteriori: Fiavè, Larido, Lomaso,
Ponte Arche, Santa Croce), come non se ne vedevano da tempo: 206 i soci presenti all’incontro annuale della rurale, l’unica
che fu presieduta dal padre fondatore della Cooperazione trentina e oggi conta oltre 120 anni
dalla fondazione. Se al presidente Sandro Bella spetta delineare il quadro sull’economia nazionale e locale in apertura, dei
dati di bilancio si occupa il direttore Roberto Filippi: la banca chiude il bilancio al dicembre 2015 con un utile in crescita di 72mila euro circa rispetto
all’anno precedente, attestandosi a 162.614 euro e un patri-
monio di 109 milioni e 80mila
euro. Un bilancio decisamente
influenzato, ed è un dato che
balza agli occhi nei numeri della rurale, dai 928mila euro di utile derivante dalla cessione di titoli. Aumenta di un +2,23% la
raccolta diretta e di un +1,43%
la raccolta complessiva, mentre il rapporto impieghi/depositi si attesta all’80,37%. Per la
prima volta nella storia della
Cassa rurale don Guetti gli impieghi diminuiscono dell’1,24%.
Sono aumentate (sostanzialmente per il recupero crediti,
ha spiegato il direttore) le spese amministrative che arrivano
a 2 milioni 229.342 euro.
Sul fronte del bilancio sociale,
hanno raggiunto 86.369 euro gli
interventi per la comunità:
25.088 euro vanno alle polizze
a favore di soci e clienti, 22.750
euro compaiono alla voce scuo-
la, istruzione e attività culturali, 16.401 euro dedicati a volontariato e manifestazioni, 18.372
euro per lo sport dilettantistico.
Sono stati eletti nel consiglio
della rurale presieduta da Sandro Bella, Alice Speranza di Fiavè e Luca Caliari di Ponte Arche, al posto rispettivamente
di Ottone Zambotti e Costantino Giongo.
C’è soddisfazione nei vertici della rurale per la partecipazione
attiva dei soci all’assemblea che
mai come quest’anno, probabilmente per la concomitanza
della riforma del credito cooperativo, hanno animato l’assemblea con domande «pertinenti
e competenti - ha commentato
il direttore Filippi - con piacere
abbiamo avuto una sala molto
attenta ai numeri di bilancio e
al resoconto dell’attività». D.R.
pati ieri mattina dal presidente Andrea Armanini e dal direttore generale Davide Donati: la Cassa mostra una
perdita di 4 milioni e 473 mila euro,
ma non manca l’ottimismo. «I risultati evidenziano un buono sviluppo dei
numeri, con un’ottima crescita della
raccolta complessiva, aumentata di
50 milioni di euro, tutta concentrata
nel risparmio gestito e previdenziale, quest’ultimo aumentato del 69% hanno spiegato -. Buona anche la cre-
Creto | Tutto ristrutturato, apertura dalle 18
Domani riapre il Borel Hotel
bar e ristorante fin dal 1897
PIEVE DI BONO - PREZZO - L’attesa è finita ed il Borel Hotel
di Creto, frazione del neonato Comune di Pieve di Bono-Prezzo, sta per riaprire i battenti. L’inaugurazione è prevista domani dalle 18. Della vecchia «Trattoria Nuova Italia» da sempre gestita dalla famiglia Maestri «Borel», non è rimasto praticamente nulla. Infatti dopo ben tre anni di ristrutturazione lo stabile è stato completamente rinnovato, sia internamente che esternamente.
L’attività commerciale parte nel lontano 1897 quando Francesco Maestri Borel, nato a Prezzo nel 1849, dopo aver acquistato gli stabili e gli edifici in località «Port dele bore» (da
qui il nomignolo «Borel» che contraddistingue tutta la discendenza Maestri), apre un panifico. Ma il giorno storico
è l’otto aprile 1913 quando Francesco acquista l’osteria «Trattoria alla Fiera». Nel marzo 1923, ottiene la licenza di gestione della «Trattoria Nuova Italia». La dinastia Maestri continua poi l’attività di ristorazione. Correva l’anno 1965 quando, Guido e Giustina, fecero il passaggio dal bar al Ristorante, ospitando le prime nozze.
La ristrutturazione attuale ha visto il rinnovamento completo dell’albergo con l’ampliamento del bar e l’ammodernamento con alcune terrazze all’aperto. Spiega Nadia Maestri:
«Abbiamo investito molte risorse ed il nostro obiettivo è
quello di ospitare, come nel lontano 1965, matrimoni e cerimonie varie»».
IN BREVE
CADERZONE
Addio ad Amos
Oggi alle 16 la comunità si
stringerà attorno ai familiari
e agli amici del giovane
Amos Polla per il suo
estremo saluto.
TIONE
Afrika Rafiki
Cos’è e cosa fa Africa
Rafiki? Domanda a cui
questa sera risponderà
l’associazione. Alle 20:30
presso la Casa delle
associazioni.
STORO
Economia e montagna
L’associazione Il Chiese
presenta «Economia
sostenibile per vivere in
montagna» a cura del prof.
Geremia Gios,
dell’Università di Trento oggi
alle 20.45 presso la sala
riunioni del Comune.
G6042910
ESTERIORI
LIQUIDITÀ
PER AVVIARE
LA RIPRESA
scita del numero di clienti, che a
fine anno ammontavano a 26.729:
in 14 anni (dal 2003, anno della fusione fra le Casse di Darzo-Lodrone e Giudicarie-Paganella)sono
raddoppiati». Tengono anche gli
impieghi, che, ha spiegato Donati, «a fronte di un dato netto di bilancio del -4,96%, se considerati al
lordo, ovvero senza considerare
le variazioni per la cessione di posizioni e le svalutazioni applicate
prudenzialmente, sarebbero diminuiti dello 0,95%». Sempre per metterla in positivo, «nel 2015 sono
stati erogati 1.271 nuovi mutui per
91,6 milioni (+11% in numero, +19,5
in importo). L’indice di copertura
dei crediti deteriorati (non tenendo conto della cessione effettuata a fine anno) è passato dal 36,98
al 42,09%».
Le rose hanno le spine. Eccole. Il
salvataggio delle ormai famose
quattro banche (Etruria & C) e di
altre realtà del movimento è costato alla Cassa 2 milioni 126 mila
euro, «influendo così nel risultato
finale d’esercizio», che come detto evidenzia una perdita di 4,473
milioni di euro.
«Riteniamo che il risultato economico sia condizionato da componenti straordinarie ed imprevedibili - ha affermato il presidente Andrea Armanini - mentre nel primo
trimestre 2016 abbiamo assistito
ad un positivo forte rallentamento del deterioramento del comparto crediti, con un risultato trimestrale molto positivo».