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Rappresentazione
“La condanna di Caterina”
Note storiche
Durante un rastrellamento dei nazifascisti alla frazione San Matteo di Bra di inizio estate 1944, in un
locale vicino alla casa rurale di Caterina Gandino
viene rinvenuto un telone mimetico dimenticato dai
partigiani. La giovane contadina è sull’aia della sua
cascina quando vede arrivare militari in divisa: è la
milizia della Guardia nazionale repubblichina e delle
SS naziste. La ragazza viene accusata di collaborare
con i ribelli, e per questo messa al muro per l’immediata fucilazione.
Caterina chiederà ai suoi persecutori di poter spiegare la sua situazione di quel momento, la dura vita
che ha affrontato per mantenere la famiglia, da sola
perché il marito é sotto le armi. Un duro confronto
con i suoi spietati accusatori, in cui la posta in gioco
è la sua stessa vita.
“IN CAMMINO SUI LUOGHI DELLA STORIA”
Rievocazioni storiche ed escursioni guidate dal Club Alpino sezione di Bra sui sentieri boschivi scenario della lotta di liberazione dei Comuni di Bra, Pocapaglia e Sanfrè, in collaborazione con l’Istituto
Storico della Resistenza di Cuneo, l’A.N.P.I di Alba Bra, la F.I.V.L. di Bra, il Museo della Resistenza
della frazione Lemma di Rossana, l’Associazione nazionale Alpini sezione di Cuneo, gruppi del Roero, di Bra, Pocapaglia e Sanfrè, l’Associazione nazionale Carabinieri sezione di Bra “Angelo Ballerini”, la Federazione Italiana Combattenti Alleati sezione di Bra, l’associazione Famiglie Caduti e Dispersi in guerra sezione di Bra, le Associazioni
Combattentistiche e d’Arma dei Comuni promotori, il Museo naturalistico Craveri di Bra, l’Associazione “Amici dei
Musei” di Bra, la Biblioteca civica di Bra, l’A.I.B. Associazione Antincendi Boschivi, i Volontari della Protezione civile, i Comitati di frazione e quartiere di Bra, il Comitato “Giovanni Arpino” America dei Boschi, il Comitato Ricreativo Saliceto di Pocapaglia, il Gruppo di rievocazione storica Progetto ‘900.
Rappresentazione
“Il bivacco del Vallone”
Note storiche
Città di Bra
Comune di
Pocapaglia
Comune di
Sanfrè
Bra, 14 giugno 2015
“Sentiero dei Gullino”
Itinerario numero 2
Caterina
Gandino
e figlia
Agnese
Zorgniotti
Nella tarda primavera del 1944, i partigiani della Brigata Bra allestiscono un bivacco nel “Vallone del disné”
(del Mezzogiorno), un’ampia radura vicina alla frazione
San Matteo. La vita all’accampamento è dura, sempre
con il pericolo dei rastrellamenti, ma i giovani di buon
grado si adattano alla clandestinità e ai suoi disagi.
A sostenerli in questo momento difficile, gli abitanti di
San Matteo: fra di loro,
Agnese Zorgniotti, una
studentessa impegnata
nella lotta come staffetta. Aiutata dalla
madre Vittoria Morino e
dalle amiche, Maddalena Berrino, Caterina
Testa e la giovane Angela
Mathis, Agnese raggiunge il “Vallone del
disné” per portare il vitto
ai partigiani.
Queste donne, tutte
cuoche con i fiocchi, sfamano i giovani combattenti con minestrone e
spaghetti “conditi di
niente” che trasferiscono in pentoloni che tengono il cibo caldo. Al bivacco
sono accolte con mille ringraziamenti dai partigiani, grati
di non dover affrontare la lotta a digiuno: il merito è dello
spirito organizzativo di Agnese, ragazza di buon senso e
cuore che non ha paura dei pericoli collegati alla collaborazione con i ribelli, a lei interessa solo aiutare i compagni
in difficoltà. Insieme ad Agnese, anche la studentessa di
lettere Malvina Garrone si impegna nel ruolo di staffetta,
condividendo i medesimi rischi dei compagni di lotta. Per
questa gioventù in guerra, i pericoli della vita in clandestinità sono sempre in agguato, e anche questa volta il rancio sarà interrotto ancora prima di essere consumato.
Giori Portinaro
Gruppo Della Rocca