Scuola: gli insegnanti italiani sono tra i meno pagati d`Europa

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Scuola: gli insegnanti italiani sono
tra i meno pagati d’Europa
By Antonella Bianco on 30 aprile 2016 · Commenti disabilitati su Scuola: gli insegnanti italiani
sono tra i meno pagati d’Europa
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PROF ITALIANI LAVORANO POCO- Secondo lo studio dell’Economist,
gli insegnanti italiani non guadagnano tanto, ma nemmeno poco: con i
loro 36mila dollari all’anno si trovano esattamente a metà tra chi viene
pagato di più (Olanda e Canada, 66 mila dollari all’anno) e chi viene
pagato di meno (Estonia e Slovacchia, rispettivamente 13mila e 15mila
dollari all’anno).
Per quanto riguarda la media di ore di lavoro settimanali, l’Italia è il Paese,
insieme al Cile, in cui gli insegnanti lavorano meno con una media
settimanale di 29 ore. In media, la maggior parte dei Paesi Ocse lavora
38-39 ore alla settimana, mentre in Giappone gli insegnanti arrivano fino a
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Gli insegnanti italiani guadagnano
poco, ma lavorano molto meno
della media Ocse. A sostenerlo
l’Economist, che ha riunito in un
grafico interattivo le ore di lavoro e
gli stipendi dei professori delle
scuole secondarie. Con qualche
sorpresa: i miglior risultati degli
studenti non sono legati ai salari
più alti.
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54 ore settimanali.
IL RENDIMENTO DEGLI STUDENTI NON E’ LEGATO AI SALARI PIU’
ALTI – Nei paesi dove i salari sono più alti (Canada e Olanda) la risposta
degli studenti non è così brillante come ci si aspetterebbe. L’Estonia,
dove si guadagna cinque volte di meno lavorando più o meno lo stesso
numero di ore, prepara in maniera migliore i propri giovani.
I giovani del Giappone e della Corea del Sud hanno risultati molto simili,
quando nel primo Paese gli insegnanti lavorano 54 ore alla settimana a
fronte delle 37 dei loro cugini asiatici. La Finlandia, i cui ragazzi hanno da
sempre punteggi tra i più alti nei test internazionali, paga i suoi insegnanti
poco di più rispetto all’Italia (lavorando anche più ore).
COSA FARE SE SI E’ UN INSEGNANTE? – I due terzi dei professori
degli Stati presi in esame trarrebbero vantaggio dal trasferirsi in Olanda,
dove lavorerebbero di meno e guadagnerebbero di più. Un portoghese si
potrebbe trasferire in Italia e guadagnare lo stesso salario, pur lavorando
tre ore in meno al giorno. Un inglese aumenterebbe del 41% il proprio
salario andando in Canada, del 29% in America o del 19% in Australia.
MA E’ PROPRIO VERO CHE LAVORANO MENO? – Secondo sindacati
e associazioni di docenti, l’orario dei professori italiani è nettamente
maggiore e comprende anche attività collaterali all’insegnamento. A
sostenerlo Marcello Pacifico dell’Anief: i prof italiani “svolgono un orario
settimanale in linea con la maggior parte dei paesi europei: l’Ocse ci dice
che nella scuola primaria le 22 ore di insegnamento superano la media
europea, pari a 19,6 ore; alle medie i nostri docenti stanno dietro la
cattedra 18 ore a settimana, contro le 16,3 Ue; alle superiori l’impegno si
equivale”.
E ancora: “Il problema, semmai, sono le attività funzionali alla qualifica
che non vengono conteggiate: come la preparazione delle lezioni, la
programmazione delle attività, la correzione dei compiti e via dicendo. La
vera differenza rispetto all’area Ocse non sta nell’impegno di ore profuse
dai docenti per le loro attività lavorative, ma nel fatto che a fine carriera i
docenti italiani prendono tra i 6 mila e gli 9 mila euro in meno rispetto ai
colleghi d’oltre confine”, ha concluso Pacifico.
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on 30 aprile 2016
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