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5STELLE
VOLANT INO DE LLE ATTIV ITÀ PA RLA MEN TA RI - 22 A PRILE 2016
5 GIORNI
FOIA • SIAE • ENERGIA • ACQUA • REFERENDUM
TRIVELLOPOLI • DEMOCRAZIA DIRETTA
VERDINI VUOL DIRE FIDUCIA
E RENZI SI SALVA
Il governo Renzi è salvo e anche
questa volta deve ringraziare Denis
Verdini e il suo gruppo di senatori
cambiacasacche. L’ex braccio destro
di Berlusconi, condannato per concorso in corruzione e rinviato a giudizio per la sesta volta in due anni,
ha bocciato la mozione di sfiducia
che il M5S aveva presentato in Senato per mandare a casa il governo
travolto dall’inchiesta Trivellopoli.
Il Paese si ritrova, così, con un governo politicamente corrotto dalle
lobby del petrolio, salvato grazie
al sostegno di soggetti che hanno a
carico innumerevoli processi. Corruzione e malaffare che si intrecciano,
si alimentano e si autoassolvono:
uno spettacolo penoso per un paese
civile.
Nell’incontro con il Capo dello Stato, il M5S ha manifestato tutta la
sua preoccupazione e ha chiesto a
Mattarella di fare ricorso alle sue
prerogative perché di fatto il governo Renzi, nemmeno mai legittimato da un voto popolare, si regge
su una nuova maggioranza. Anche
il Capo dello Stato ha riconosciuto
come “diritto legittimo delle opposizioni” la presentazione di quella
mozione di sfiducia che il governo e
la maggioranza hanno prima irriso
e poi respinto; per noi resta un atto
1
dovuto nei confronti dei cittadini,
stanchi di essere presi in giro da un
governo che fa gli interessi di petrolieri e banchieri invece che quelli della collettività. L’inchiesta della
Procura di potenza su Tempa Rossa
ha dimostrato che Renzi e i suoi ministri sono in balìa di una vera e propria associazione a delinquere che
ha condizionato l’azione di governo
in totale spregio della salute dei cittadini e della tutela dell’ambiente.
Questo è solo l’inizio: Trivellopoli,
esattamente come Tangentopoli più
di 20 anni fa, è solo la punta di un
iceberg contro cui questo governo è
destinato a schiantarsi.
5 GIORNI A 5 STELLE • 22 APRILE 2016
ABOLIAMO IL
MONOPOLIO SIAE
Sempre la stessa musica. Il
Governo salva di nuovo il
monopolio della Siae bocciando il nostro emendamento all’articolo 14 del
disegno di legge Delegazione Europea che chiedeva invece di recepire la
direttiva Ue che avrebbe
aperto alla liberalizzazione del mercato della
musica come richiesto nei
giorni scorsi da centinaia
di artisti e imprenditori
del settore.
NON CHIAMATELO
‘FOIA’
Che senso ha una norma
che non prevede sanzioni se non la si applica?
Chiedetelo al Governo
che per fare il figo lancia il ‘Foia’, prendendo in
prestito la denominazione dagli Usa (Freedom of
information act) ma solo
quella. Doveva essere un
provvedimento per agevolare l’accesso agli atti
da parte dei cittadini e
punire le pubbliche amministrazioni che non lo
rispettano.
Hanno dimenticato la seconda parte.
UN PROGRAMMA A 5STELLE
PER DIVENTARE GREEN
FUORI DAL CARBONE ENTRO IL 2020, FUORI DAL
PETROLIO NEL 2050: È LA RIVOLUZIONE TARGATA M5S
La città di San Francisco
sarà la prima grande città
statunitense ad avere obbligatoriamente pannelli solari e fotovoltaici sui
tetti dei palazzi dai dieci
piani in giù. Una rivoluzione verde fatta in un Paese che pure punta ancora
sul petrolio, come sono gli
Usa. Una rivoluzione verde che in Italia è utopia.
Ma il piano per uscire dal
medioevo energetico c’è,
è pronto e lo ha preparato
il Movimento 5 Stelle che
giovedì lo ha presentato
in una conferenza stampa
alla Camera dei Deputati.
Due anni di lavoro, tavoli
di studio e confronto con i
tecnici di settore, incontro
con i portavoce regionali
ed è solo l’inizio: il programma sarà poi discusso
con tutto il Movimento 5
Stelle per trovare le soluzioni adatte a tutto il
territorio. L’obiettivo è
ambizioso (“Meravigliosamente ambizioso”, come
ha detto in conferenza Roberto Fico) ma concreto ed
emerge da analisi economiche approfondite. Tre
gli obiettivi, scanditi in tre
date: via tutte le 14 centrali a carbone italiane e
gli inceneritori, con l’aiuto
di una carbon tax, entro il
2020, o comunque nell’arco di una legislatura. Fine
della dipendenza dal petrolio (tranne che per il
settore agricolo e dei trasporti) entro il 2040.
Fine della dipendenza
(inclusi trasporti e agri-
coltura) dal petrolio e dal
gas entro il 2050. Il tutto,
raggiungendo un 100% di
rinnovabili.
Possibile? Certo. La domanda che nasce spontanea: con quali fondi?
Ebbene, nel Programma è
contenuto un dossier con
tutti gli aiuti di Stato alle
LE COPERTURE?
METTENDO ASSIEME GLI
ATTUALI
AIUTI DI STATO SI
GIUNGE A 13,5 MILIARDI
L’ANNO
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fossili, dai fondi e sconti
all’autotrasporto fino al
CIP6, dai sostegni alle trivellazioni (ad esempio con
royalties molto basse), le
detrazioni e riduzioni di
accise, fino ai sussidi per
le strade e autostrade, a
detrimento del trasporto
elettrico e su ferro.
Sono ben 13,5 miliardi di
euro l’anno. Se fossero diretti al mercato delle rinnovabili, ecco che la rivoluzione industriale green
diventa improvvisamente
possibile.
Basta volerlo. E il M5S, a
differenza del governo
fossile, lavorerà sempre in
questa direzione.
5 GIORNI A 5 STELLE • 22 APRILE 2016
PASSA LA LEGGE SULL’ACQUA PARTE LA LUNGA CORSA
CHE FA RICCHI I SOLITI AMICI AL REFERENDUM
RIFORMA COSTITUZIONALE
E RACCOLTA FIRME CONTRO L’ITALICUM
Il MoVimento 5 Stelle ha
presentato alla Cassazione
la raccolta firme fra i parlamentari per chiedere il
referendum confermativo
sulla riforma costituzionale Renzi-Boschi.
Il presidente del Consiglio
aveva sbandierato la scelta di dare la parola ai cittadini. Ci ha però pensato
il M5S, come sempre. Ora
parte la lunga corsa che
UN CALCIO IN FACCIA AL REFERENDUM
DEL 2011. MA LA BATTAGLIA NON È FINITA
Una legge popolare stravolta a tal punto che sono
state ritirate le firme dei
deputati proponenti. Una
legge popolare che di popolare non ha piu nulla.
Una legge che in poche righe ha annullato la volontà di 27 milioni di persone
che appena 5 anni fa hanno votato sì al referendum
sull’acqua pubblica.
Si vede che quando il popolo può dire la sua il Pd
non riesce a digerirlo. Questo è accaduto alla Camera dei Deputati mercoledì
20 aprile: è passata la legge che – contrariamente a
quanto contenuto nel testo
originario – consente che la
gestione dell’acqua possa
essere privata, che lo possa-
no essere le infrastrutture
idriche. Un calcio in faccia
al referendum che ha sancito il principio dell’acqua
bene comune.
“Di fatto il Pd ha legalizzato quello che sta già
facendo nelle sue amministrazioni
locali:
dare
l’acqua ai privati. Ma non
ci fermiamo qui. La battaglia è appena iniziata”: lo
dice la portavoce Federica
Daga, ex prima firmataria
della legge. D’altro canto
quello che il Pd pensa del
bene comune acqua lo ha
ben sintetizzato in aula la
deputata Cristina Bargero:
“L’acqua pubblica che arriva nelle nostre case non
può essere considerata un
bene pubblico”.
porterà, verosimilmente
a ottobre prossimo, i cittadini a esprimersi sulla
riforma costituzionale approvata dalla maggioranza forzando al massimo
le regole democratiche.
Nell’occasione parte la
raccolta firme per abrogare i maggiori vizi della
legge elettorale di Renzi:
il premio di maggioranza
e i capilista bloccati.
TRIVELLOPOLI AD AUGUSTA
Il Movimento 5 Stelle ad Augusta per denunciare lo
scandalo Trivellopoli che in uno dei suoi filoni tocca
la cittadina siciliana, guidata dal sindaco 5stelle Maria
Concetta Di Pietro. Un sindaco che lotta per restituire
la città ai cittadini investendo sulle bonifiche e che è
stato avversario di chi voleva fare del porto un terreno
di conquista. Una delegazione di parlamentari M5S è
stata negli scorsi giorni ad Augusta per raccontare l’inchiesta che tocca il governo Renzi.
Nei giorni successivi, poi, Mirella Liuzzi e Diego De Lorenzis hanno presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti per fare chiarezza sulle
continue proroghe dei commissari dell’Autorità portuale, giunte al terzo rinnovo anche per il commissario
dell’autorità portuale di Augusta, che attualmente risulta indagato nell’inchiesta Trivellopoli.
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5 GIORNI A 5 STELLE • 22 APRILE 2016
DEMOCRAZIA IN RETE,
M5S AL GLOBAL FORUM
A ROMA SI PEDALA!
ALLA POLTRONA PREFERIAMO IL SELLINO.
ALLA CAMERA IL CONVEGNO INTERNAZIONALE
OPEN DEMOCRACY SULLA DEMOCRAZIA DIRETTA
Sarà il Global Forum sulla
Democrazia diretta moderna, che si terrà a San Sebastiàn in Spagna dal 16 al 19
novembre 2016, la prossima
tappa del percorso del MoVimento 5 stelle per costruire un network internazionale sulla partecipazione
democratica in rete. È la sfida lanciata dai deputati del
M5S in occasione del convegno “#OpenDemocracy
- Democrazia in rete e nuove forme di partecipazione cittadina”, tenutosi alla
Camera e organizzato dal
M5S, in collaborazione con
il progetto europeo D-Cent
e che ha visto al tavolo dei
relatori le testimonianze
di diversi soggetti politici
d’Europa, dagli spagnoli
Podemos al Partito dei Pirati, in Finlandia ed Islanda.
Con questa iniziativa il
M5S, prima ed unica forza politica in Italia ad applicare la partecipazione
democratica attraverso la
DOMENICA 24 APRILE 2016
PIAZZA DEL POPOLO - ROMA
rete, si fa promotore di un
dibattito internazionale sul
futuro della democrazia diretta e della partecipazione
cittadina nelle decisioni politiche. E lo fa seguendo la
rotta tracciata dal cofondatore del MoVimento, Gianroberto Casaleggio, con
Rousseau, la piattaforma
web 5stelle per consentire
la più ampia partecipazione democratica in rete.
Al prossimo Global Forum,
dedicato alle strategie di
democrazia diretta degli
enti locali di tutto il mondo,
il M5S porterà alcune esperienze realizzate in Italia.
ORE 15.00
http://www.movimento5stelle.it/roma5stelle/
Volantino delle attività parlamentari - 22 aprile 2016
a cura degli uffici comunicazione M5S di Camera e Senato
parlamentari5stelle.it
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