Dalla Regione 9,6 milioni per l`ospedale di Verduno

Download Report

Transcript Dalla Regione 9,6 milioni per l`ospedale di Verduno

34
Curiosità
LA STAMPA
REDAZIONE CORSO NIZZA 11
CUNEO 12100
TELEFONO 0171 452411
FAX 0171 64402
E-MAIL [email protected]
WEB WWW.LASTAMPA.IT/CUNEO
PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A.
CUNEO, CORSO GIOLITTI 21 BIS
TELEFONO 0171 609122
FAX 0171 488249
Bene Vagienna
Un’etichetta di Barolo
Alle assemblee di Bam e Bene Banca
per i 5 scudetti della Juve la fusione non è all’ordine del giorno
La proposta è della cantina
Serradenari di La Morra:
un’etichetta di Barolo in serie
limitata, su richiesta, dedicata
alla grande impresa calcistica
della Juventus che lunedì scorso ha raggiunto i 5 scudetti
vinti consecutivi.
L’etichetta del Barolo
Servizio A PAGINA 44
Correnti
nord-occidentali
valicano in
giornata
l’arco alpino
portando un
temporaneo
rinforzo dei
venti, che
favorirà
però belle
schiarite e
aria tersa.
Fissate in seconda convocazione rispettivamente il 7 e
il 29 maggio, le assemblee
di Banca Alpi Marittime di
Carrù e Bene Banca non
presentano la fusione all’ordine del giorno (pubblicato in Gazzetta Ufficiale).
È una questione tecnica:
E PROVINCIA
MERCOLEDÌ 27 APRILE 2016
SULLA BASE DI UNA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE
“Illegittime le multe
dei tutor anti velocità
non tarati sulla To-Sv”
I giudici di Pace di Mondovì accolgono tutti i ricorsi
8° 20° La Prefettura non ha mai esibito la certificazione
Oggi
Ampie
schiarite al
mattino con
nubi sparse;
in giornata
addensamenti e
condizioni
più variabili.
6° 19°
Domani
Ben
soleggiato
con venti in
rinforzo fin
in pianura.
11° 21°
Venerdì
Abbastanza
soleggiato al
mattino,
ma nubi
in addensamento tra
pomeriggio
e sera.
sono assemblee ordinarie e,
per approvare unioni, serve
una riunione straordinaria.
In realtà, quella di Bene avrà
una parte straordinaria relativa al «ripianamento delle
perdite realizzate fino al 31
maggio 2014», ma non all’aggregazione.
[A. P.]
CUNEO
Che
tempo
fa
Situazione
12
CERCANO IL CONFRONTO SUI RISARCIMENTI
CHIARA VIGLIETTI
MONDOVÌ
Francesco Benincasa e Fausto Nasi sono i due giudici di
pace che hanno «dichiarato
guerra» ai tutor. E le loro sentenze sono destinate a lasciare il segno. Perché l’orientamento del pool di Mondovì è di
accogliere tutti i ricorsi degli
automobilisti della Torino-Savona. In base alla sentenza
della Corte costituzionale, che
ha rivoluzionato il Codice della strada, stabilendo che l’articolo 45 comma 6 è di fatto illegittimo. Perché gli apparecchi
per l’accertamento dei limiti
di velocità vanno sottoposti a
periodiche verifiche.
La sentenza - discussa in
primo grado a Mondovì da un
automobilista torinese multato sulla To-Sv - finora era stata applicata solo agli autovelox. Benincasa e Nasi - è la novità - hanno deciso di estenderla ai tutor. «Ci siamo posti
la questione dei tutor perché
sono anch’essi strumenti di
misurazione elettronica della
velocità - dice Benincasa - e
come tali vanno sottoposti a
omologazione e taratura. Pena l’incostituzionalità».
Sulla A6, dove i limiti di velocità vanno dai 90 ai 130 km
Sull’Acna i 23 sindaci
vogliono la Cassazione
MANUELA ARAMI
CORTEMILIA
Il pool
Francesco
Benincasa
e Fausto
Nasi
sono i due
giudici
di Pace
orari, ce ne sono tre: tra Marene e Carmagnola (in ambo i sensi), nei pressi di Priero e Quiliano (già nel Savonese). I giudici
«anti tutor» hanno competenza
sulla tratta di Priero. Finora
hanno accolto tutti i ricorsi.
Motivo? Non vi è la certezza
che i tutor siano tarati. E anche
perfettamente sincronizzati,
visto che il sistema registra gli
orari di passaggio sotto i due
portali, all’inizio e alla fine della
tratta controllata, calcolando
la velocità media. E la taratura
è un documento che deve esibi-
re, in caso di ricorso, la Prefettura al giudice, per certificare
che l’apparecchio sia stato tarato di recente. «Documento
mai prodotto - spiegano Benincasa e Nasi -, dunque non possiamo che accogliere i ricorsi.
Quando i tutor verranno tarati,
e chi di dovere esibirà in udienza una prova documentale, allora li respingeremo». Per ricorrere in giudizio servono 43
euro di pratica istruttoria e un
limite massimo di tempo dalla
contravvenzione: 30 giorni.
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
I lavori
dell’ospedale
di Verduno
dovrebbero
concludersi
entro
il 31 marzo
2017
Dalla Regione 9,6 milioni
per l’ospedale di Verduno
In attesa dell’arrivo ad Alba di
Danilo Bono, il nuovo direttore
generale dell’Asl Cn2 che il 9
maggio raccoglierà il testimone
da Francesco Morabito, una
buona notizia giunge da Torino
riguardo ai finanziamenti per il
nuovo ospedale di Verduno. La
Regione ha deliberato lo stanziamento di 9,6 milioni che daranno un nuovo impulso ai lavori nel grande cantiere sulla colli-
na a metà strada tra Alba e Bra,
nella speranza che sia rispettata
la consegna del 31 marzo 2017.
L’ha detto il coordinatore del
gruppo di lavoro che si occupa del
trasloco dei due ospedali nella
nuova struttura, Andrea Pedussia, durante la riunione con cui il
Comitato promotore nuovo ospedale ha fatto il punto sulla complessa operazione. «Una boccata
d’ossigeno - ha spiegato Pedussia
-, anche se questi soldi serviranno
a coprire le spese sostenute per le
varianti destinate all’adeguamento anti-sismico del progetto».
Il nodo principale resta legato al flusso dei finanziamenti: la
Regione deve garantire l’arrivo
nei prossimi 11 mesi dei 30 milioni necessari all’azienda costruttrice per portare a termine
i lavori. L’assessore regionale
Antonio Saitta ha più volte fornito rassicurazioni: «Stiamo
uscendo dal commissariamento
e a breve avremo a disposizione
risorse che finora sono rimaste
Un confronto diretto in Cassazione tra i Comuni e l’EniSyndial in materia di risarcimento del danno ambientale.
Lo chiedono 23 sindaci di paesi della Valle Bormida delle
province di Cuneo, Asti e
Alessandria. La zona che abbraccia l’asta fluviale che va
da Saliceto a Sessame, passando per Cortemilia, la stessa che ha subito più di tutte
l’inquinamento secolare dell’industria chimica Acna di
Cengio. I primi cittadini hanno firmato un documento nel
quale richiedono un’audizione
alla Commissione Parlamentare di inchiesta sui rifiuti.
Sollecitano di essere sentiti (in delegazione) come «parte attiva» davanti alla Suprema Corte di Cassazione (terza
sezione) in un contraddittorio
con i rappresentanti Eni- Syn-
dial, società proprietaria del sito ex Acna di Cengio, dato che
questi ultimi hanno sostenuto
di essere disponibili ad incontrarli nelle sedi istituzionali.
Il nocciolo della questione è
il risarcimento del danno ambientale. Spiega il coordinatore dei sindaci Piergiorgio Giacchino, amministratore di Camerana: «Il territorio ha subito a causa dell’Acna gravi danni ambientali, occupazionali e
patologie tumorali alle persone. Senza parlare del sito di
Cengio dove sono ammassate
oltre 2 milioni di tonnellate di
scorie chimiche». Precisa:
«Tuttavia, la proprietà ha
esposto il sito come fiore all’occhiello in tema di bonifica, minimizzando ed eludendo situazioni gravi, che destano preoccupazione. Eni deve darci importanti garanzie, chiediamo
quindi un contraddittorio».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Cantiere
SANITÀ, SERVIRANNO A PAGARE LE SPESE DELL’ADEGUAMENTO ANTI-SISMICO
ROBERTO FIORI
ALBA
Una veduta del sito dell’Acna
congelate. Con il presidente
Chiamparino ci siamo presi
l’impegno: i primi soldi saranno
destinati a Verduno, perché il
completamento di quest’opera
è diventato prioritario».
Alla riunione del comitato promotore era presente Maria Pea-
no, responsabile santità del Pd
regionale, che si è resa disponibile a organizzare un incontro con
l’assessore Saitta e il nuovo direttore generale Bono per discutere
sul futuro ancora nebuloso del
nuovo ospedale di Alba e Bra.
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Solidarietà
Donatori di midollo
1 In due giorni 435
nuovi potenziali donatori di midollo osseo iscritti
al Registro nazionale ad
Alba. La differenza la
fanno i giovani - il prelievo si può fare a persone
tra 18 e 35 anni -, ma ancora di più gli studenti.
La mobilitazione parte
da «Match4Andrea», gara di solidarietà nata al liceo «Cocito» per aiutare
il compagno Andrea
Conticelli, 18 anni, affet[CR. B.]
to da leucemia.
12345
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 27 APRILE 2016
.
Novara e provincia .43
ALLE 21 LA PROVA TECNICA DAL CAMPO DI VIA MONTE NERO
ARONA
Elisoccorso per voli notturni
Domani il collaudo ad Arona
La madre
di Caligari
ringrazia
la città
Pronto in caso di emergenze nel territorio fra Oleggio e Vergante
L’area
CINZIA BOVIO
ARONA
Il Comune ha
individuato
il punto
migliore
sul territorio
poco
fuori
dal centro
urbano
È il campo
sportivo
tra via Monte
Nero e
il parcheggio
L’elisoccorso del 118 atterrerà di notte anche ad Arona
per coprire le emergenze del
Novarese lungo la direttrice
Est da Oleggio al Vergante. Il
primo volo di collaudo è fissato domani sera alle 21 nel
campo da calcio di via Monte
Nero. «Con questo decollo di
prova – annuncia il presidente del comitato della Croce
rossa di Arona, Michele Giovannetti – il punto logistico
sarà reso effettivamente
operativo per l’atterraggio di
notte e di giorno dell’elisoccorso».
Requisiti e mappa
Il sistema di emergenza regionale sta attivando una serie di piazzole per l’atterraggio dell’elicottero di pronto
intervento. Nel Novarese a
dicembre è stata resa operativa a Borgomanero. Il sito
che viene prescelto deve rispondere a vari requisiti, tra
cui l’illuminazione e l’assenza di qualsiasi ostacolo.
In Piemonte sono quattro
gli elicotteri disponibili: fanno base a Torino, Cuneo,
Alessandria e Borgosesia. In
media si calcola che impieghino 4 minuti di volo per
percorrere 20 chilometri.
L’elicottero più vicino ad
Arona resta quello di Borgosesia che può arrivare in città in circa 5 o 6 minuti. Di
notte l’unico in grado di decollare è in partenza da Torino che, per giungere Arona,
impiega circa 30 minuti.
Con Comune e Cri
Il Comune ha individuato il
punto migliore sul territorio:
il campo sportivo tra via
Monte Nero e il parcheggio.
«Ha tutte le caratteristiche
necessarie – sottolinea il sindaco Alberto Gusmeroli – e
inoltre abbiamo approfittato
per metterlo a posto togliendo dai vecchi spogliatoi i tetti
Michele Giovannetti
in eternit. La zona è perfetta: è
vicina alla sede della Croce
rossa di Arona e non ha problemi di traffico il sabato e la
domenica, come invece succedeva in piazzale Moro dove
spesso gli automobilisti parcheggiavano nell’area predisposta per l’elicottero».
I volontari nelle 24 ore
La Cri di Arona con un suo automezzo si è impegnata a predisporre al meglio, 24 ore su
il caso
MARCELLO GIORDANI
GHEMME
24, l’area. In caso di necessità,
deve essere sempre pronta e
completamente sgombra. Fondamentale anche il supporto
logistico dei volontari per portare in loco il ferito o i feriti, sia
di giorno sia di notte.
«Prima – aggiunge infatti il
direttore Cri, Emanuele Valent – di giorno non c’era un posto fisso. L’atterraggio avveniva a vista nel luogo ritenuto in
quel momento più idoneo e più
vicino ai feriti. Spesso si faceva
riferimento a piazzale Moro
che però, essendo in gran parte un parcheggio, non era sempre adatto. Ora il punto di atterraggio concordato resta
unicamente quello al campo
sportivo».
Infine, da un mese il comitato Cri di Arona può contare
non solo sui suoi 350 volontari
ma anche sui 60 dell’unità operativa Cri di Lesa che fino a poco tempo fa facevano riferimento al comitato di Verbania.
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
A Novara da ieri
Superficie chiusa
Lavori in corso
1 A Novara l’attivi-
tà notturna non c’è.
Ed è chiusa da ieri per
manutenzione l’area
d’atterraggio dell’elisoccorso 118 a
Novara. Il sito, in via
Generali, era utilizzato solo di giorno. A
oggi l’unico punto di
atterraggio notturno
già attivato nella
provincia è a Borgomanero. La piazzola
è stata resa operativa
a dicembre nella
struttura sportiva comunale in frazione
Santa Croce. [C. BOV.]
Alberto Pilone
LODO MOLTENI
Dal ministero
l’ok a Varallo
“Evitato
il dissesto”
«Il capitolo del nostro dissesto ora è finalmente chiuso».
Il sindaco di Varallo Pombia,
Alberto Pilone, lo annuncia e
non teme smentita. Nei giorni scorsi, infatti, è arrivata al
Comune la comunicazione
ufficiale dal Dipartimento affari interni e territoriali del
ministero dell’Interno: la
Commissione per la stabilità
degli enti locali il 19 aprile, all’unanimità, ha espresso parere favorevole all’approvazione del piano di estinzione
del debito.
«Nella lettera - aggiunge
Pilone - si parla anche genericamente di “prescrizioni”:
una formula che non inficia
l’approvazione e che si riferisce a qualche riserva avanzata dalla commissione circa il
compenso dell’organo straordinario di liquidazione».
Incassata la «promozione» da Roma, ora si potrà
procedere a saldare gli altri
creditori del Comune per
una cifra complessiva di circa 192 euro. Ben poca cosa se
comparati ai 4.473.56 euro
pagati a febbraio alla Molteni
Spa, con la quale si è definitivamente chiusa la controversia che ha opposto per anni il
Comune alla società concessionaria del gas.
«Siamo definitivamente
fuori dal dissesto. E’ giunto il
momento di ridurre le tasse dichiara il sindaco -: nella riunione del Consiglio comunale
in programma venerdì alle 21
all’ordine del giorno ci sono
l’approvazione del bilancio e
la riduzione dell’addizionale
Irpef».
[C. FA.]
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
«Non essere cattivo», l’ultima pellicola girata dal regista aronese Claudio Caligari,
non ha ottenuto un «David»
di Donatello, gli Oscar del cinema italiano. La madre del
cineasta, Adelina Ponti, 93
anni, ha voluto però ringraziare chi ha reso omaggio al
regista nella città natale,
quell’Arona da cui il giovane
partì per seguire la sua passione per il cinema. La sezione aronese dell’Università
delle tre età ha infatti organizzato di recente la proiezione dell’ultimo film di Caligari, programmata per il
giorno in cui il Comune ha
conferito al regista il premio
«Aronese dell’anno» alla memoria. La giornata si è tra-
Adelina Ponti e Mastandrea
sformata in un commosso
omaggio. «A quasi un anno
dalla scomparsa di mio figlio, credo sia stato un giusto
tributo per il suo lavoro di ricerca e di difesa delle condizioni giovanili degli italiani e
non solo» ha sottolineato
Adelina Ponti. Alla cerimonia e alle tre proiezioni erano
presenti gli attori, sceneggiatori e componenti della
troupe, guidati da Valerio
Mastandrea, coproduttore e
amico del regista. Adelina
Ponti aveva mostrato con orgoglio il dono di cast e produzione: «Un ciondolo a guisa
di cartiglio. Da una parte è
inciso “nec”, acronimo del titolo del film candidato all’Oscar e ai David, dall’altra
la dedica: la banda Caligari.
Ormai Valerio e gli altri ragazzi si chiamano così» ha
confidato la madre.
[C. FA.]
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
“Troppi ubriachi e disagi”
Ghemme spegne la festa alle 23
Fa discutere l’ordinanza durante la mostra del vino
ar chiusi alle 23 a
Ghemme nel periodo
della festa patronale
della Beata e della mostra del
vino. Obiettivo: evitare incidenti causati da ubriachi. Ma
molti esercenti non sono d’accordo: hanno avviato una raccolta di firme.
B
«Gravi precedenti»
La nuova regola. Fino all’8
maggio tutti gli esercizi pubblici dovranno osservare
l’orario «corto»; alle 23 giù le
serrande. Sono i giorni in cui
al Ricetto c’è la mostra del vino con migliaia di persone: si
stima che da qui al termine gli
ingressi alla manifestazione
supereranno quota 35 mila.
C’è chi esagera: l’anno scorso
il primo maggio si registrò
una raffica di incidenti. Nel-
l’ordinanza il sindaco Davide
Temporelli rimarca che in passato si sono «verificati episodi
di comportamento antisociale
da parte di persone in preda ai
fumi dell’alcool o di altre sostanze. Hanno causato gravi,
ripetuti disagi ai residenti e in
generale alla civile convivenza». Ed ecco il giro di vite: «A
scopo preventivo. Del resto
sappiamo che qui arrivano migliaia di persone e la Pro loco,
che organizza l’evento, esercita
una importante azione di controllo ma basta che qualcuno
esageri e la festa rischia di degenerare». Ieri, giorno dell’inaugurazione, si sono verificati soltanto due malori: giovani che avevano esagerato coi
bicchieri. «Proprio per evitare
problemi - aggiunge Vittorio
Zoppis, presidente della Pro lo-
Anche per
la patronale
In questi
giorni
intanto
prosegue
la mostra
del vino
co - abbiamo nove persone che
si occupano della sicurezza ed
effettuano i controlli. Per noi è
un costo importante però lo sosteniamo perché vogliamo evitare qualsiasi disagio. Il problema è molti non sanno bere, soprattutto tra i giovani».
Le firme: «Ritiratela»
L’ordinanza ha però suscitato
le proteste di esercenti e operatori delle giostre: l’anticipo
della chiusura serale penaliz-
zerebbe i loro affari. Ed ecco
la petizione per il ritiro dell’ordinanza. Anche l’ex sindaco Alfredo Corazza è critico
nei confronti del provvedimento: «Preciso subito che
l’intento del sindaco Temporelli è lodevole ma è sbagliato
il mezzo sbagliato: l’ordinanza rischia solo di esacerbare
gli animi. La Pro loco, come
già fa, deve selezionare ancor
di più gli ingressi».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
12345
LA STAMPA
MERCOLEDÌ 27 APRILE 2016
.
VCO .45
DA AVVERSARI AD ALLEATI, SONO TORNATI A «FARE POLITICA» INSIEME
Un comitato di ex sindaci
per difendere l’ospedale
A Omegna con Deriu, Quaretta e Buzio si schiera anche il parroco
Città aperta
VINCENZO AMATO
OMEGNA
Avversari sino a ieri e oggi alleati. La strana alleanza è
stata siglata dai tre ex sindaci di Omegna Salvatore Deriu, un tempo socialdemocratico, Alberto Buzio del Pci
poi Pd e Antonio Quaretta,
nome storico della Democrazia cristiana. Li unisce la volontà di dare battaglia sul futuro della sanità nel Cusio e
nella difesa dell’ospedale di
Omegna.
Non sono soli. Con loro c’è
Marco Travaglini, ex consigliere regionale, Valentino
Valentini, già sindaco di
Valstrona e attuale vice presidente del consiglio pastorale di Omegna, Dario Galizzi
segretario del sindacato edili
della Uil, Emilia Gazzola riferimento dei Volontari del Cusio. Basterebbe questo a far
drizzare le antenne a chi si
occupa, bene o male, di sanità. Ma il botto del neo costituito «Comitato di difesa dell’ospedale e dei servizi sanitari del Cusio» arriva con la
presenza del parroco don
Gianmario Lanfranchini, che
ha deciso di appoggiare l’associazione.
Petizione sul sagrato
Con Antonio
Quaretta,
Salvatore
Deriu
e Alberto
Buzio
anche l’ex
sindaco
di Valstrona
Valentino
Valentini,
Dario Galizzi
ed Emilia
Gazzola
Manager scarcerato con due mesi d’anticipo
“Non c’è più il rischio inquinamento prove”
Interalp Bau, che nelle gare
più importanti ha concorso col
Gruppo Frutiger, è una «società anonima», tra le forme giuridiche più ricorrenti nella
confederazione elvetica. «Consente di non rendere pubblica
la titolarità del capitale sociale. Io non detengo quote e penso neppure Mafrici» dice Davide Laganà, che fino al 17 marzo
- quando il manager ossolano è
stato arrestato a Gondo - di Interalp Bau era direttore operativo e ora è direttore generale.
L’ascesa della società di costruzioni ha sollevato perplessità di imprese concorrenti,
che hanno presentato esposti.
«Mai nulla di illegale - ribadisce l’avvocato Willischer - la
ditta di Mafrici vince perché fa
offerte migliori e se dopo l’aggiudicazione è capitato che i
costi lievitassero, è perché
Ustra chiedeva lavori integrativi o perché aveva fatto errori
nelle stime di progettazione».
per la nostra città e per il
Cusio». Con queste parole
il segretario di Fratelli
d’Italia del Vco Luigi Songa (foto) commenta la
bocciatura in Consiglio
regionale del loro ordine
del giorno in cui si chiedeva il mantenimento degli
attuali servizi esistenti all’ospedale di Omegna. Il documento non è passato a causa dell’astensione della
maggioranza. «Per la prima volta la Regione ha assunto un atteggiamento di controllo e indirizzo anche in
situazioni miste pubblico-private - ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta -, riassumiamo il ruolo di governo, perché la sanità piemontese offra ciò che serve al pubblico e non quello che è
legato all’interesse privato». Parole che non sono piaciute nemmeno a Stefano Strada, consigliere comunale della Lega Nord: «Siamo preoccupati perché due
anni fa il Consiglio regionale si era espresso all’unanimità a favore della salvaguardia del Coq, ovvero della
sanità nel Cusio - afferma -. Oggi registriamo, da parte
della maggioranza di sinistra, un diverso atteggiamento che ci fa temere il peggio».
[V. A.]
CRISTINA PASTORE
DOMODOSSOLA
Aiuola sull’isola Bella all’asta
Stresa, parte il fronte del no
“Pochi vantaggi al Comune”
col nostro volantinaggio per
invitare i cittadini a presenziare al Consiglio comunale, convocato alle 21». All’ordine del
giorno l’approvazione del rendiconto 2015, modifiche al regolamento sull’Imu e undici,
tra interpellanze e interrogazioni, a firma del consigliere
del gruppo Uniti per Stresa Alfredo Macrì Del Giudice. [C. P.]
Consiglio regionale
Bocciato l’odg sulla sanità cusiana
Songa: «E’ un brutto giorno»
il caso
DISCUSSIONE SU UN’AREA DI 15 METRI QUADRI
Premettono che non vogliono essere d’ostacolo a nessuna iniziativa di libera impresa, piuttosto sostenere l’imparzialità di trattamento. I
tre consiglieri del gruppo
«Progetto Comune» di Stresa anticipano così il loro voto
contrario alla proposta di
sdemanializzazione dei 15
metri quadrati di aiuola all’Isola Bella, con conseguente messa all’asta.
«L’Agenzia del territorio
ha valutato il pezzetto di muro con palme e piante in 5 mila euro e questa cifra sarà la
base economica per le offerte
di due privati che se la contendono - dice la capogruppo
Marcella Severino -. Per le
casse comunali il vantaggio
sarà irrisorio. Va considerato
che per superfici molto più
ristrette, assegnate in concessione, i titolari dei chioschi pagano circa 1.300 euro
all’anno. Proponiamo quindi
che anche questa aiuola sia
data in concessione a fronte
del pagamento di un canone
annuale oppure l’amministrazione del sindaco Bottini
decida di fissare una basa
d’asta più consona al suo reale valore».
I due privati in concorrenza per accaparrarsi il pezzettino di suolo comunale sono
la famiglia Borromeo che al
posto del muretto «portafiori» vorrebbe ricavare una
scala d’accesso fronte lago a
un bistrot da poco inaugurato e che dispone solo di un ingresso laterale e i proprietari
del ristorante Magnolia, per i
quali l’aiuola sta bene lì dov’è. «Da qui a venerdì - ripete
Severino - noi proseguiamo
1 «Un brutto giorno
«Penso che stavolta nessuno
potrà dire che i preti fanno
politica - esordisce con un
sorriso -. Semplicemente io e
tutti i parroci del vicariato
applichiamo la dottrina sociale della Chiesa: essere a
fianco della gente. Su un tema delicato e complesso, vogliamo dire che vanno difesi i
più deboli, quelli che hanno
bisogno e che la politica, chi
si occupa del bene comune,
deve dare priorità a questi
bisogni». Così da domani i sacerdoti parleranno anche di
sanità e inviteranno a non restare indifferenti. Come? Firmando la petizione che il comitato ha predisposto e che
si troverà davanti al sagrato
di ogni chiesa del Cusio.
«Questo è il modo più nobile per fare politica - aggiunge Antonio Quaretta -: quattro anni fa dissi che mi ritiravo dalla vita amministrativa
L’area è quella compresa tra il telo e i bidoni: 15 metri quadrati
e non mi sarei più candidato a
nessuna carica. Lo confermo.
Però non posso essere indifferente a quanto sta accadendo,
alla confusione di voci che arrivano da ogni parte. Così, insieme ad Alberto Buzio, con il
quale abbiamo combattuto
per anni su fronti opposti, ma
con l’obiettivo comune di difendere la città, abbiamo costituito il comitato».
Chiedono la stabilizzazione
definitiva del Coq e il mantenimento dei servizi esistenti.
«Non voglio nessuna carica,
ma faccio politica - indugia Buzio - e stiano tranquilli tutti
che non è campagna elettorale. Confermo però la volontà di
offrire un servizio alla città.
L’ospedale degli omegnesi non
si tocca. Quando arriverà quello unico allora si discuterà».
Domani al Forum
Sono passati gli anni, ma «Tore» Deriu non è cambiato. «Se
dovremo scendere in piazza lo
faremo - dice -. Omegna in tema di sanità ha già dato e non
siamo più disposti a dare ancora». E domani alle 21 si parlerà
di sanità all’assemblea convocata al Forum.
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Il legale svizzero di Mafrici: “Restano solo accuse minime”
È
In ferie
L’ossolano
Giuliano
Mafrici
dopo la
scarcerazione non ha
ancora
ripreso
il lavoro alla
Interalp Bau
stato scarcerato una
settimana fa e al momento è in ferie. Antonio
Giuliano Mafrici non è ancora
tornato al lavoro, in attesa delle decisioni del consiglio di amministrazione dell’Interalp
Bau, l’impresa di costruzioni
con sede a Visp che ha contribuito a fondare nel 1993.
Mafrici, natali calabresi e
residenza a Piedimulera, ha
trascorso un mese in regime di
detenzione preventiva in esecuzione di un’ordinanza della
procura federale che lo accusa
di «corruzione attiva e passiva». Con lui sono stati arrestati, e poi liberati, due funzionari
della filiale vallese dell’Ustra,
l’ufficio svizzero delle strade,
tra i principali committenti di
Interalp Bau, azienda che nel
settore delle costruzioni in
vent’anni è cresciuta fino a diventare una realtà di primo
piano nel comparto edile del
cantone svizzero al di là del
Sempione. Dei 70 dipendenti,
45 sono frontalieri ossolani.
«Sono venute meno le esigenze di custodia cautelare:
una prima fase dell’attività degli inquirenti si è esaurita con
gli interrogatori e gli accertamenti delle scorse settimane e
il procuratore ha constatato
La galleria su cui si sono concentrate le indagini
che non vi è più rischio di inquinamento di prove» spiega
Fernando Willisch, avvocato
di Mafrici.
Le indagini proseguono ma
con la rimessa in libertà degli
indagati. «A carico del mio assistito a questo punto vi sono
accuse minime. Come lui stesso non ha mai negato - evidenzia il legale svizzero - ci sono
stati dei regali ai funzionari,
ma si è sempre trattato solo di
cesti alimentari, donati in occasioni particolari come il Natale, e di valore mai proporzionale a quello dei lavori assegnati alla sua ditta».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Intra
Piscina, da lunedì
nuova gestione
1 Lunedì alle 9,30 ci
sarà il passaggio di
consegne della gestione della piscina comunale di Intra alla società Equipe Italia (quella
che gestisce anche la
struttura di Omegna).
È l’ultimo tassello dopo che nelle scorse settimane il Tar ha confermato la decisione del
Comune di revocare
l’incarico di gestione a
Insubrika. Piscina chiusa quindi martedì e
mercoledì e probabilmente anche le mattine di giovedì per interventi di manutenzione
agli spogliatoi. A Suna
invece nel weekend
aprirà il bar del Lido,
dove la spiaggia era invece già accessibile da
lunedì.
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI