25 aprile, così l`Italia celebra la Liberazione. Mattarella

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Transcript 25 aprile, così l`Italia celebra la Liberazione. Mattarella

Quindicinale della Comunità Italiana del Cile
www.presenza.cl
1 maggio 2016
Anno XLVII Nº 912
Franqueo Convenido • Res. Nº 1062/1979 • Santiago • Av. Bustamante 180 • Fono: 222229328 • Fax: 226354127 • [email protected] • Aderente alla FUSIE e FSS
Missionari Scalabriniani :
Papa Francesco si fa voce di
chi non avrà mai la
possibilità di essere ascoltato
“Il viaggio-lampo umanitario del pontefice all’isola di
Lesbo, in Grecia, ha confermato l’attenzione del papa per i
più fragili nel nostro tempo e in varie parti del mondo, ossia
i migranti e i richiedenti asilo. Intanto nel Mediterraneo,
nell’anniversario degli 800 migranti morti l’anno scorso nel
Canale di Sicilia, si contano probabilmente altri 400 morti”,
rilevano i missionari di S. Carlo–Scalabriniani .
“Papa Francesco continua, come nessun altro, a tenere
alta l’attenzione sull’epopea dei migranti e dei richiedenti
asilo nel mondo intero”, afferma padre Alessandro Gazzola,
superiore generale dei missionari Scalabriniani, attualmente
in visita alle missioni di Canada, Usa, Messico e Guatemala, quest’ultime realtà particolarmente segnate da ingenti e
quotidiani flussi di migranti.
“Il recente viaggio al campo profughi di Lesbo, in Grecia
- sottolinea p. Gazzola - è solo l’ultimo gesto profetico, in
termini di tempo, che il pontefice porta avanti dal giorno
della sua elezione: ricordo la commemorazione dei morti
dell’isola di Lampedusa, il rischioso, a tratti, viaggio in
Centro Africa, oppure il continuo sforzo perché i potenti della
terra non dimentichino nel silenzio la marea di persone che
ogni giorno tentano il passaggio tra Messico e Usa, definita
da Francesco una vera «tragedia umana»”. “Il segno di Francesco – prosegue p.Gazzola - , la sua presenza concreta in molti dei luoghi-simbolo dell’ingiustizia
e della violenza, il coinvolgimento ecumenico di tutti i crisCont. in ultima pagina
Ora non teniamoci
l’acqua sporca
E ora che non si butti il
bambino con l’acqua sporca.
E non si finisca per raccontarci che magari l’acqua
sporca è meglio tenersela.
Il risultato del referendum
sulle ‘trivelle’ di domenica,
numericamente non lascia
dubbi su chi abbia vinto.
Ma chi ha vinto davvero? E,
soprattutto, cosa succederà
ora? Cosa non dovrà succedere? Pur perdendo da un
punto di vista dei voti, i promotori del referendum hanno ottenuto comunque un
importante risultato. Anzi
lo avevano ottenuto ancora
prima dell’esito delle urne.
Come ‘Avvenire’ ha spiegato
più volte, il governo, sulla
spinta delle firme raccolte,
aveva deciso di modificare,
quasi a svuotare, la parte
del decreto ‘Sblocca Italia’
dedicato alle trivellazioni in
mare. In particolare con lo
‘stop’ a nuove concessioni en-
tro le 12 miglia dalla costa.
A prezzo di una inedita (e
inaudita) proroga automatica di quelle esistenti. Che,
dopo l’esito di domenica, è
purtroppo confermata. Nelle 48 piattaforme esistenti
si continuerà a pompare
gas e, molto meno, petrolio
fino a esaurimento. Una
grave scommessa sul futuro. Concessioni a vita, una
opportunità che potrebbe
però cadere sotto la scure
dell’Unione Europea che con
la direttiva Bolkestein ha, ad
Cont. in ultima pagina
25 aprile, così l’Italia celebra la Liberazione.
Mattarella: “È sempre tempo di Resistenza”
IL CAPO DELLO STATO
IN VALSESIA
Il centro delle celebrazioni
quest’anno è in Valsesia,
dove il Capo dello Stato fa
tappa in alcuni centri della
Resistenza, tra cui Varallo,
medaglia d’oro al valor militare per il ruolo decisivo
svolto nella lotta contro il
nazifascismo. «Su questa
data si fonda la nostra Repubblica», dice il Presidente
dal palco del Teatro Civico di
Varallo. La Libertà, ricorda
il Capo dello Stato, «è nata
qui, su queste montagne, con
la prima “zona libera”, anello
di quelle Repubbliche partigiane che hanno segnato la
volontà di riscatto del popolo
italiano; vere e proprie radici della scelta che il voto
del 2 giugno 1946 avrebbe
sancito». Mattarella dice
che «è sempre tempo di Resistenza» perché oggi «guerre
Trivelle, referendum
senza quorum
Il referendum sulle trivelle
non raggiunge il quorum. I
risultati definitivi (diffusi in
mattinata) dicono che votanti si fermano al 31,2% con i
si che sfiorano l’85% e i no
che superano di poco il 14%.
Esulta Matteo Renzi che giudica il risultato una vittoria
contro quei “pochissimi consiglieri regionali e qualche
presidente di Regione” che
volevano farne solo “una
conta” politica. Ma, in parte,
si dicono soddisfatti anche
i sostenitori del comitato
per il si per aver “acceso un
riflettore sulle lobby del petrolio in Italia e sulle scelte
energetiche del Paese”. Ma
anche le opposizioni che mettono
in cassa 15 milioni di votanti che
potrebbero fare la
differenza al prossimo referendum
sulle riforme in
autunno.
Ed è proprio
sull’inter pretazione del voto che si riaccende la polemica politica (
da un lato Minoranza Dem,
Sinistra, Fi e M5s; dall’altra
il Pd dei renziani). Per il premier i numeri rappresentano
un “risultato netto, chiaro,
superiore alle aspettative”:
“L’Italia ha parlato - spiega
- Questo referendum è stato
respinto”. Il presidente del
Consiglio prova ad anticipare gli avversari: “Ora ci
sarà la solita triste esibizione dei politici vecchio stile
che dichiarano di aver vinto
Cont. in ultima pagina
e violenze crudeli
si manifestano ai
confini d’Europa».
“CONCORDIA
NELL’UE”
«Ovunque sia
tempo di martirio,
di tirannia, di tragedie umanitarie
che accompagnano
i conflitti, lì vanno
affermati i valori
della Resistenza»,
è l’appello del Presidente. «Non esiste
una condizione di
“non guerra” - aggiunge Mattarella
-. O si promuove la
pace e la collaborazione o si prepara lo scontro
futuro». Il Capo dello Stato
guarda all’Europa: «Non
ci può essere pace soltanto
per alcuni e miseria, fame,
guerre, per altri: queste
travolgerebbero anche la
pace di chi pensa di averla conseguita per sempre.
Settant’anni di pace ci sono
stati consegnati dai nostri
padri - dice -. A noi spetta
il compito di continuare, di
allargare il sentiero della
concordia dentro l’Unione
Europea e ovunque l’Europa
può far sentire la sua voce e
sviluppare la sua iniziativa».
“ANTIFASCISMO COSTITUTIVO”
«L’antifascismo è elemento
costitutivo e irrinunciabile
della nostra società. Giusto
tenere alta la guardia», dice
Renzi, in un’intervista a Repubblica. Secondo il premier,
tuttavia, le candidature a
Roma di Meloni e Raggi non
mettono a rischio il senso
della Liberazione: «Tutti ci
riconosciamo nei valori della
Costituzione». Per la presidente della Camera, Laura
Boldrini, «essere antifascisti
oggi passa per la difesa di
quei valori che la Costituzione nata dalla Resistenza
mette come prioritari: il
lavoro, la salute, l’istruzione,
la pace, i diritti individuali,
l’ambiente, la solidarietà».
Pietro Grasso è a Reggio
Cont. in ultima pagina
Referendum: Sì, No, Ni…
Lo scadente risultato del referendum
sulla durata delle concessioni per l’estrazione di idrocarburi che si è svolto
in Italia domenica 17 aprile e che all’estero si è chiuso giovedì 14 ci dà più di
una lezione.
Fra i quasi 4 milioni di emigrati
aventi diritto hanno partecipato attivamente alla consultazione il 19,73%, cioè
779.484 cittadini. La maggior percentuale dei votanti si è registrata nella ripartizione America Meridionale (21,56 %).
In Cile su 46.394 plichi inviati hanno
risposto 3.812 connazionali: solo l’8,21%.
Di nuovo ci siamo adagiati fra gli ultimi
posti correndo il pericolo che sia una
costante.
L’assenteismo è un tema che dovrebbe
preoccupare anzitutto i responsabili
della nostra classe politica italiana
dedicata all’emigrazione a partire dal
Ministro degli Esteri, al sottosegretario
all’emigrazione, dal Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema Paese, per terminare con
le Ambasciate e Consolati.
A loro dovremo porre la domanda se ci
considerano ancora una “risorsa”, parola
che da un ventennio corre sulla bocca
di coloro che trattano il tema dell’emigrazione. E quindi se siamo un bene da
coltivare attraverso un legame fattivo.
In questi ultimi tempi assistiamo a
segnali contrastanti: a parole siamo
preziose risorse da coltivare e con le quali
fare sistema (cultura, affari, sport…); ma
in pratica vengono tagliati vari supporti
economici a strutture che dovrebbero rivitalizzare la nostra adesione alla Patria
come il miglioramento dei servizi consolari, anche alla luce di nuove esigenze
emergenti con la nuova emigrazione, il reintegro dei fondi per i corsi di lingua e cultura,
il potenziamento alla promozione culturale,
la riforma degli organi di rappresentanza
dei Comites e CGIE, Camere di Commercio
all’estero, Patronati, assistenza…
Ma anche noi, come comunità, davanti
alla deludente partecipazione ai diversi
inviti a dare il nostro assenso con il voto
dobbiamo porci alcune domande. Cominciamo dalle più semplici:
- Convincerci che non siamo più la comunità di trenta-quarant’anni fa. Una
volta riaffermata l’analisi di chi eravamo,
dovremo domandarci chi vorremmo essere
fra venti- trent’anni. E orientarci con delle
mete accordi con le nostre forze.
-Dobbiamo cercare di tenere insieme l'emigrazione dai “caratteri storici consolidati”
con le nuove mobilità di giovani totalmente
diverse.
-Abbiamo perso dei grandi lider, ma non
possiamo continuare a riposarci solo sulle
loro intuizioni e realizzazioni.
- Siamo ancora alla ricerca di un progetto
di comunità. Forse alla base di questo stato
di cose c’è proprio la mancanza di un progetto nel quale possa identificarsi la maggior
parte degli integranti delle nostre Istituzioni
ed Associazioni.
- E’ indispensabile che il Coordinatore,
Giuseppe Odone, acceleri il più presto
possibile il suo ruolo fra i Presidenti delle
Istituzioni ed Associazioni.
- Belle novità di questi ultimi anni sono la
formazione della Federazione delle Scuole
Italiane, opera del Prof. Carlos Slomp e
l’esplosione entusiasmante della Scuola
Italiana di Santiago.
Giuseppe Tomasi
2
Presenza- 1 maggio 2016
Cor­ri­spo­nden­za
La Di­re­zio­ne rin­gra­zia i let­to­ri che le scri­vo­no per­ché di­mo­
stra­no in­te­res­se per i pro­ble­mi e la vi­ta del­la no­stra co­mu­ni­tà.
Nel­lo stes­so tem­po si scu­sa se, per e­vi­den­ti ra­gio­ni di spa­zio,
qual­che let­te­ra do­vrà es­se­re ri­dot­ta. La Di­re­zio­ne i­nol­tre si ri­
ser­va la pub­bli­ca­zio­ne di let­te­re che ri­ter­rà mol­to con­flit­tuali.
Lettera aperta sulle
"trivelle" del referendum
Gentile P. Giuseppe Tommasi,
quando ci trovammo allo
Stadio Italiano lo scorso
anno, in occasione della riunione delle istituzioni italiane mi disse che le critiche
costruttive sono sempre ben
accette da parte sua. Spero
che lo sia anche questa!
Ogni due settimane ricevo
il mail da Ginetto Rossi,
che approfitto per ringraziare, con il link della “Presenza”, il quindicinale della
comunità italiana del Cile
da lei diretto (Direttore Redazionale).Nell’ultimo numero ricevuto, del 1 Aprile,
ho letto il suo commento
introduttivo nel corpo della
mail: …”dall’Italia invece segnali di buttare all’aria tanti
soldi in un referendum che
sicuramente non raggiungerà il quorum. Comunque,
per spirito civico, rimanda
all’Ambasciata la tua risposta al quesito sulle trivelle.
Il tema è trattato in prima
pagina e da Paolo Castellani
in seconda”…..
Il suddetto commento mi
ha sorpreso alquanto e pertanto questa sera ho trovato
cinque minuti e mi sono
deciso di scriverle direttamente per esprimere la mia
opinione e sopratutto per
chiederle un chiarimento in
qualità di cittadino italiano,
domiciliato in Cile.
Deduco che il suo commento scritto in un italiano idio-
Ricevi in ritardo
PRESENZA?
Se sei di Santiago
chiama al Cel.
97849283
Grazie
EDITRICE
Parrocchia Italiana
N.S. Pompei Scalabriniana
***
RAPPRESENTANTE LEGALE
Giulio Rubin
***
DIRETTORE
RESPONSABILE
Claudio Massone Stagno
***
DIRETTORE
REDAZIONALE
Giuseppe Tommasi
***
COLLABORATORI
Paolo Castellani
Fina Franchini
Gloria Nocchi Frascoli
Consuelo Canessa
***
CORRISPONDENTI
Arica
Verónica Bibiano
Antofag. Rodolfo Sanchez B.
Iquique Luz Savalli
La Serena Caterina Pezzani
Quillota E. Schiappacasse
V. Alemana Gilda Rivara
Valparaiso
Concep. Giancarlo Carro
P. Arenas Eduardo Pesce V.
***
Contribuzione annua
$ 20.000. Cheque nominativo
a «Presenza»
***
Stampa C. von Plate
Esce il 1º e il 16 di ogni mese
matico sia un invito esplicito
all’estensione del referendum contro le trivellazioni
marine del 17 aprile 2016.
Probabilmente i lettori sbadati che ricevono il mail o che
hanno poco tempo di leggere
la rivista “Presenza”, ogni
15 giorni, si sono soffermati
a leggere solo il suo commento piuttosto che aprire
il link nel corpo della mail e
leggere l'editoriale scritto da
Castellani, che invece invita “massivamente” gli elettori
a votare (ultima pagina)
Secondo me, il suo breve
commento offende i cittadini
italiani e italocileni i quali
hanno il diritto di esprimere
il proprio voto su questioni
fondamentali per il destino
dell’ Italia e per il futuro dei
propri figli e in questo caso
dimostra la mancanza di
argomenti dei pasdaran delle
trivelle. E infatti, coloro che
vogliono continuare indefinitamente lo sfruttamento
e l'inquinamento dei nostri mari, quelli asserviti
agli interessi delle grandi
compagnie petrolifere sanno perfettamente che, se il
quorum sarà raggiunto, i SI
rappresenteranno la stra-
SPAZIO APERTO
grande maggioranza dei voti
espressi.
Anche rispetto allo spreco
di denaro pubblico a cui lei
allude (“segnali di buttare
all’aria tanti soldi”,..) evidentemente, è una responsabilità
esclusiva del governo italiano
che ha rifiutato la richiesta (a
mio avviso più che ragionevole) di accorpare il referendum
con le elezioni amministrative che si svolgeranno dopo
qualche settimana nelle principali città italiane. Invitare a disertare il voto
significa aggiungere al danno
già fatto dal governo anche
la beffa democratica espropriando i cittadini del diritto
di decidere.
Quando si cerca di non
far raggiungere il quorum a
un referendum significa che si ha paura dell'esito di quella consultazione: nè più nè meno. Se noterà, tutti i partiti che si sono
espressi per il NO in Italia
seguono la sua tendenza,
invitando i cittadini poco informati a un esplicito astensionismo, ergo lei ha espresso una opinione política.
Non sto dicendo che non
può avere una opinione politica pero’ probabilmente
sarebbe stato opportuno non
scriverla e diffonderla ai tanti
lettori di “Presenza” in Cile.
La politica non è una
astrazione che trovi in se'
le giustificazioni per agire ed è anche il risultante
dell'organizzazione della vita.
Probabilmente nella vita la
religione è fondamentale,
perché contempla una etica e
una morale però nonostante
tutto, sempre a mio avviso, i
parroci e i religiosi in gene-
rale non dovrebbero influenzare gli elettori e sopratutto
non dovrebbero occuparsi di
politica.
Non ho scritto nulla dei nostri bellissimi mari e dei fondali che vogliono continuare
a trivellare pero’ concludo la
mia lettera con una citazione
del noto giornalista italiano
Romano Battaglia, (cattolico)
che probabilmente conoscerà’:“Il mare è insieme padre
e figlio, desiderio di ritornare
in lui. Il mare è l'origine della
vita, la gioia, la completezza.
Il mare ha lunghe braccia
protettive che ti possono ricevere sempre. Il mare è un
fratello che dà molto senza
ricevere niente”
In attesa di un Suo riscontro, voglia gradire i miei più
cordiali saluti.
Ivano Petritoli
Caro Ivano,
da sempre sono stato ammiratore di Indro Montanelli
il quale diceva che, quando si
scrive bisogna avere davanti
agli occhi il lettore. Quindi il
mio “italiano idiomatico” che
uso mi soddisfa perché non
ho la pretesa di scrivere per
le biblioteche ma per farmi
capire dagli italiani e discendenti che hanno lasciato
l'Italia da oltre mezzo secolo
quando si parlava appunto
"l'italiano idiomatico".
Mi dice che il mio scritto
sia un invito esplicito all’astensione. La invito a leggere
(e non ad interpretare spinto
da ideologie) Dico: “dall’Italia invece (giungono) segnali di buttare all’aria tanti
soldi in un referendum che
sicuramente non raggiungerà il quorum. Comunque,
per spirito civico, rimanda
all’Ambasciata la tua risposta al quesito sulle trivelle.”.
Mi pare che l'invito esplicito
sia di spedire il voto...
La mia triste sensazione,
avallata dall' incomprensibile testo del Referendum, da
informatori pasticcioni della
RAI e giornali, dall'insufficiente informazione e scarso
interesse del tema per gli
emigrati, ecc., caro Ivano, è
stata tristemente confermata
dai fatti.
Pensi che quando lei mi
ha inviato la lettera aperta
io avevo già votato ed ho
esortato a votare tutti coloro
che venivano in Parrocchia
o alle ACLI; e che personalmente ho portato al consolato
pacchi e pacchi di voti.
Ma la mia sensazione di
buttare all’aria 300 milioni
mi addolora ancora oggi
vedendo tante sofferenze dei
nostri poveri (venga in Parrocchia i martedì sera e si
informi che cosa è il Co.I.A.),
tante privazioni di progetti
per i giovani, per la cultura…
Non ho mai detto a nessuno di votare né per il SI’ e
neppure per il NO perché per
me è sacra la libertà individuale di decidere.
Spero, caro Ivano, di essermi spiegato a sufficienza.
Informazioni
ACLI
Bustamante 180 - Santiago
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-Mail: [email protected]
Pagina web: www.patronatoacli.cl
LA STABILITÁ POLITICA
DEL PAESE.
La prima reazione del Premier Matteo Renzi dopo la votazione della Camera dei Deputati che approva in ultima
lettura la riforma alla Costituzione, ha manifestato che
l’Italia, con questa riforma, è il paese più stabile dell’UE. Il
maggior pregio della modifica costituzionale è trasformare
l’Italia in un paese serio, moderno con governi di largo respiro, superando la permanente instabilità del governo che
spesso comporta un accentuato s-governo.
Il cambiamento introdotto nella Costituzione sarà capace
per sé di alterare il sistema parlamentare che continuerà a
governare il paese?
Il Parlamentarismo (1900) che in Cile dà origine alla
peggiore guerra civile della storia del paese, e che inizia
la cosiddetta anarchia politica, in Italia sprovvista degli
eccessi cileni, ha imposto una rotazione, che vede al governo
63 presidenti del Consiglio e altrettanti governi ribaltati al
poco tempo del loro insediamento. Italia ha il primato del
governo di minore permanenza in tutta l’Europa e una media
di un governo all’ anno nel periodo democratico. ( dal 1947).
Per ché il sistema Parlamentare non garantisce un governo
di larghe intese e di lunga permanenza?
Il potere esecutivo del paese risiede nel “Premier” che in
Italia porta il nome di Presidente del Consiglio dei Ministri. Il
Premier viene eletto dal Parlamento e si mantiene fin quando
dispone della sua fiducia. La fiducia del Parlamento è spesso
cambiante secondo il parere e le ambizioni di un migliaio
di persone tra deputati e senatori, (con la riforma ridotti a
630 deputati).
La grande frammentazione politica italiana, la esistenza di partiti e movimenti compresi fanno proclive che le
lotte per il potere prendano sotto mira al capo del governo.
L’alternanza non avviene per mandato della legge o con la
scadenza legislativa, ma per imposizione della circostanziale
maggioranza parlamentare non sempre ben ispirate.
Il Presidente Renzi per volontà propria sempre ha posto con
frequenza il voto di fiducia per ottenere il voto favorevole dei
Parlamentari. Il disegno di legge della riforma costituzionale
non è stata una eccezione. Incluso, il referendum previsto
per il mese di ottobre è presentato al paese sotto la minaccia
della fiducia, cioè, se non fosse votato favorevolmente dagli
elettori, tra cui anche i cittadini che risiediamo all’ estero,
Matteo Renzi si ritira, e per propria volontà se ne va a casa e
abbandona la politica. L’articolo 94 della costituzione tuttavia in vigore prevede che il voto contrario di una o entrambe
le camere su una proposta del Governo non importa obbligo
di dimissione.
Questa decisione del Presidente è un bel incentivo per i
politici dell’opposizione e anche per alcuni aderenti dello
stesso partito di Renzi per ottenere le dimissioni del Capo
del Governo.
L’ ambizione è il peggiore avversario della stabilità che
manca in Italia.
La nuova Costituzione sarà capace di favorire la permanenza dei governi per l’intero mandato legislativo?
Solo il tempo ci darà la risposta. Io sono scettico, non sono
le leggi che cambiano la realtà di una nazione, ma il contrario
è la realtà che impone al paese la coscienza e maturità politica, contraria al gioco del potere per il potere, una tendenza
che in Italia è vecchia quanto l’impero romano.
Il monocameralismo che sostituisce il bicameralismo
“perfetto” della vecchia costituzione con altri piccoli emendamenti non credo sia sufficiente per modificare i vizi millenari
dell’Italia.
L’eliminazione del Senato come camera deliberante sprovvista del voto di fiducia è positivo, ma non credo sufficiente
per arrestare l’ambizione e il divisionismo centenario dei
partiti italiani?
Finalmente, la permanente fiducia posta dal governo per
fronteggiare l’iter parlamentare di alcuni disegni di legge,
i cosiddetti emblematici, crea una costante e permanente
instabilità che con il tempo si trasforma in una consuetudine difficile da superare. In alcuni casi è necessaria per
Paolo Caastellani (Segue in ultima pagina)
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Tanti lettori fedeli ci seguono da anni dimostrando fiducia nel nostro operato. Per poter
continuare a seguirlo chiediamo ancora un segno di fedeltà.
Molti pensionati ci chiedono l’abbonamento gratuito (che neghiamo a nessuno).Il fatto
ci obbliga a creare una èlite di “sostenitori” che conguagliano gli abbonamenti gratuiti. Vi
ringraziamo cordialmente della collaborazione.
Per facilitare il versamento dell’abbonamento abbiamo aperto nel Banco de Chile la
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TERZA PAGINA
Presenza- 1 maggio 2016
3
Ragazzi di Calabria: un CALCIO alla malavita
Dici Scampia e pensi subito a “Gomorra”. Ma in uno
dei quartieri più difficili di
Napoli il calcio funziona da
deterrente contro la camorra
e tutti i possibili “avversari”
e pericoli che minacciano i
giovani del luogo.
L’Sc Scampia dal 1986 è
attivissima nell’educazione
calcistica, e non solo, dei
ragazzi del quartiere delle
Vele. «Nata come scuola
calcio, ma ben presto, mossa
dalla vocazione oratoriana dei suoi dirigenti,
si trasforma in associazione di volontariato
senza scopo di lucro»,
si legge nel programma
della società partenopea.
Attualmente l’Sc
Scampia conta una
organizzazione di circa trenta allenatori e
550 ragazzi tesserati
che coinvolgono almeno1500 persone tra parenti e simpatizzanti.
Tra le tante iniziative spicca il progetto
“Scampia c’è campo”
che nasce dalla reale
esigenza di riparare quanto
prima il campetto di calcio a
8 destinato alle attività della
S.C. Quasi 10mila euro già
raccolti dall’Arci Scampia ed
alle associazioni di volontariato, parrocchie e scuole
presenti sul territorio. Tra le
finalità quella di continuare
e consolidare l’accoglienza
in uno dei tanti quartieri
degradati della città.
«Unitas victoria est». È il
motto con il quale si sono
affacciati nel panorama calcistico calabrese soltanto
qualche mese fa. Alla vittoria
si arriva solo con l’unità. E
vittoria è stata. L’Asd Saint
Michel di Gioia Tauro stravince il campionato di Terza
categoria (girone H della provincia di Reggio Calabria)
e festeggia così al debutto
una promozione che sembra
davvero benedetta dal cielo.
Già, perché questa non è una
squadra qualunque.
Ma una società che ogni
giorno scende in campo per
una partita più importante:
trasmettere ai ragazzi la cer-
tezza che la fede è più forte
di tutte le mafie.
Il regista di questo miracolo umano e sportivo è un
sacerdote 28enne che non
teme minacce o intimidazioni, uno che già nel nome
esprime perfetta letizia: don
Gaudioso (Mercuri). Stanco
di vedere i ragazzi ai bordi
delle strade, preda della
criminalità e rassegnati per
la disoccupazione, ha deciso
che era tempo di rompere gli
sono autentici squadroni
della morte: «Da tempo il
nostro territorio è afflitto da
vari mali, dalla ’ndrangheta
alla corruzione - ribadisce
don Gaudioso Mercuri con
l’amarezza di chi da queste
parti è nato e cresciuto - Ma
i giovani della Piana di Gioia
Tauro hanno solo bisogno di
qualcuno che creda in loro.
Gli ho assicurato che possiamo farcela: dobbiamo
esser pronti a fronteggia-
chiarisce il sacerdote calabrese - conosco da vicino
i problemi e le potenzialità
dei ragazzi. E credo che il
riscatto di questa terra passi
dal Vangelo: attraverso il
calcio voglio farlo conoscere
a tutti, anche ai lontani dalla
Chiesa.
In campo si arriva solo
dopo un cammino di fede:
c’è una messa mensile per i
nostri giocatori che oltre agli
allenamenti sportivi seguono
indugi: «Ho scelto di creare
la squadra e diventarne il
presidente - ha spiegato sin
da subito - perché credo in
un mondo migliore per i giovani, ma soprattutto perché
voglio mettermi accanto a
loro, non solo nel campo di
gioco, ma nella vita, perché
oggi di parole se ne sentono
tante, ma poi ciò che manca
è il metterci la faccia, scendere nel campo della vita per
educare e sostenere, a volte
rimanendo imbrattati dal
fango della diffidenza, dello
scoraggiamento, ma credendo fermamente nell’acqua
della speranza che purifica,
attraverso il bene che si fa e
l’aiuto che si dà».
La formazione dell’Asd
Saint Michel di Gioia Tauro:
al centro in piedi il presidente e fondatore del club don
Gaudioso Mercuri
Il calcio è parso al sacerdote un mezzo meraviglioso per
vincere un altro campionato,
quello della legalità e delle
regole. Ben consapevole che
i veri avversari da battere
re le intimidazioni, non a
caso ho deciso che il nome
della squadra e il logo del
club facciano riferimento a
san Michele Arcangelo: è il
potente soldato di Dio che
si batte contro il male e lo
sconfigge. Un simbolo del
bene che alla fine trionfa
sempre. Per noi ha un valore
ancora più grande perché la
mafia purtroppo ha usato
spesso questo santo impropriamente».
L’organigramma della società non prevede amministratori delegati o direttori
sportivi, ma solo volontari:
due psicologhe dello sport,
un’educatrice, un gruppo di
medici, tre allenatori. Ma il
tecnico ideale per la panchina, non è un mistero, è Cristo, perché per riprendere la
metafora di papa Francesco
cara a don Gaudioso: 'Gesù
ci chiede di giocare nella sua
squadra'.
Pochi dubbi anche sul
modulo che prevede un
“tiki-taka” sui generis:
educazione, legalità, integrazione e rispetto, che abbiano come fine primo ed
ultimo l’evangelizzazione.
È l’obiettivo che vale più
di qualsiasi Champions:
«Da direttore del Centro
diocesano vocazioni di
Oppido Mamertina-Palmi
incontri e catechesi. Prima
di ogni partita poi recitiamo
insieme l’Ave Maria».
È il segreto di uno spogliatoio compatto che spiega l’autentica cavalcata in
campionato. Ma in bacheca è
finito anche un altro trofeo di
cui don Mercuri è fiero: «Abbiamo vinto pure la Coppa
Disciplina, non era mai successo per la piana di Gioia
Tauro. La nostra iscrizione
alla Terza categoria voleva
dare proprio un segnale
forte a questo campionato
che da sempre è il regno
del malcostume. Gli arbitri
hanno paura ad arbitrare
certe partite. Ho notato invece con soddisfazione che
quando giocavamo noi erano
più tranquilli.
Abbiamo convinto tanti
ragazzi che avevano abbandonato il calcio che invece si
può fare sport in modo leale
e pulito. E abbiamo anche
proposto alla Figc una serie
di iniziative contro la blasfemia in campo».
Ma si continua a guardare
avanti: «Oltre alla crescita
spirituale il nostro progetto
vuol creare una cooperativa
che dia ai giovani anche un
lavoro e combattere il disagio
e la disoccupazione che in
alcune zone raggiunge anche
il 90%.
Mausoleo Italiano
Dr. Augusto Brizzolara
specialista in
Geriatria e
Gerontologia
El Trovador 4280
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Fono-Fax: 2342 5139
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Av. Vicuña Mackenna 83 - Santiago - Tel: 26342500
Indirizzi Utili
Ambasciata d’Italia - Clemente Fabres 1050, - Providencia
Tel.: 224708400 - E-Mail: [email protected]
Consolato - Román Diaz 1270, Santiago
Tel: 224708400 - E-Mail:[email protected]
Camera di Commercio- Luis Thayer Ojeda 073,Piso l2, Provi.
Tel.: 562/222322618 - Fax: 562/222330973- E-Mail: [email protected]
Istituto Italiano di Cultura - Triana 843, Providencia
Tel.: 23 2038170 www.iicsantiago.estei.it
ICE Agenzia per la promozione all 'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane
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Radio Anita Odone on line 24 ore su 24 di musica italiana
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Club Stadio Italiano
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Bustamante 180 (Parrocchia Italiana) - Tel 22665-0340
COIA: Bustamante 180 -Providencia Tel. 26345247
Associazione Ligure contatto Sig.ra Rina Garibaldi 02 2192144;
Sig. Aldo Solari al telefono 02 7926752
4
Presenza- 1 maggio 2016
ITALIA E ITALIANI
Addio province, nuovo Senato e Federalismo:
ecco cosa cambia con la riforma costituzionale
Stop al bicameralismo perfetto; un Senato
con meno poteri legislativi e composto da 95
senatori eletti dai Consigli regionali ma con
legittimazione popolare che potrà proporre
modifiche alle leggi approvate dalla Camera; nuovo Federalismo, con abolizione delle
materie di competenza concorrente tra Stato
e Regioni e alcune competenze strategiche
riportate in capo allo Stato. Abolizione definitiva delle Province e del Cnel. Sono i pilastri della riforma Costituzionale approvata
definitivamente dalla Camera che non tocca
i poteri del governo ma modifica e completa
quella del Titolo V del marzo del 2001, che
ha introdotto il Federalismo. CAMERA Sarà l’unica a votare la fiducia.
I deputati restano 630 e verranno eletti a
suffragio universale, come oggi. SENATO Continuerà a chiamarsi Senato
della Repubblica, ma sarà composto da 95
membri eletti dai Consigli Regionali (21 sindaci e 74 consiglieri-senatori), più 5 nominati
dal Capo dello Stato che resteranno in carica
per 7 anni. Avrà competenza legislativa
piena solo su riforme e leggi costituzionali.
Per quanto riguarda le leggi ordinarie, potrà
chiedere alla Camera di modificarle, ma
Montecitorio non sarà tenuta a dar seguito
alla richiesta. Se il Senato chiede alla Camera di modificare una legge che riguarda il
rapporto tra Stato e Regioni, l’assemblea di
Montecitorio può respingere la richiesta solo
a maggioranza assoluta. Non hai capito niente della riforma costituzionale? Ecco cosa cambia
LEGITTIMAZIONE POPOLARE Saranno
i cittadini, al momento di eleggere i Consigli
Regionali a indicare quali consiglieri saranno
anche senatori. I Consigli, una volta insediati, saranno tenuti a ratificare la scelta. SENATORI-CONSIGLIERI I 95 senatori
saranno ripartiti tra le Regioni in base al
loro peso demografico. I Consigli Regionali
eleggeranno con metodo proporzionale i senatori tra i propri componenti; uno per ciascuna
Regione dovrà essere un sindaco. IMMUNITÀ I nuovi senatori godranno
delle stesse tutele dei deputati. Non potranno
essere arrestati o sottoposti a intercettazione senza l’autorizzazione del Senato. FEDERALISMO Sono riportate in capo
allo Stato alcune competenze come energia,
infrastrutture strategiche e sistema nazionale di protezione civile. Inoltre, su proposta
del governo, la Camera potrà approvare
leggi anche nei campi di competenza delle
Regioni, «quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica,
ovvero la tutela dell’interesse nazionale». VOTO IN DATA CERTA i Regolamenti
parlamentari dovranno indicare un tempo
certo per il voto dei ddl del governo; vengono
introdotti limiti al governo sui contenuti dei
decreti legge. PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Lo
eleggeranno i 630 deputati e i 100 senatori.
Per i primi tre scrutini occorrono i due terzi
dei componenti, poi dal quarto si scende ai
tre quinti; dal settimo scrutinio sarà sufficiente la maggioranza dei tre quinti dei
votanti (oggi il quorum è più basso, maggioranza assoluta degli aventi diritto dalla
quarta votazione in poi). REFERENDUM Introdotto un quorum
minore per i referendum sui quali sono state
raccolte 800.000 firme anziché 500.000: per
renderlo valido basterà la metà degli elettori
delle ultime elezioni politiche, anziché la
metà degli iscritti alle liste elettorali. DDL DI INIZIATIVA POPOLARE Salgono da
50.000 a 150.000 le firme necessarie per presentare un ddl di iniziativa popolare. Però i regolamenti
della Camera dovranno indicare tempi precisi di
esame, clausola che oggi non esiste. LEGGE ELETTORALE Introdotto il ricorso preventivo sulle leggi elettorali alla Corte
Costituzionale su richiesta di un quarto dei componenti della Camera. Tra le norme transitorie
c’è anche la possibilità di ricorso preventivo già
in questa legislatura. Anche l’Italicum potrebbe
finire dunque all’esame della Corte. PROVINCE Vengono cancellate dalla
Costituzione, atto necessario per abrogarle
definitivamente. La sonda diretta su Marte “sta bene”: si trova a
8 milioni e 94 mila chilometri dalla Terra
Alle 9.57 d el 1 aprile si
trovava a 8 milioni e 94 mila
chilometri dalla Terra. E
Tenga el mejor
punto de vista
P. de Valdivia 3015 F. 22690791
Moneda 708
F. 26649244
San Antonio 325 F. 26325512
SILVANO TAVONATTI A.
[email protected]
siccome viaggia nello spazio
a circa 40.000 chilometri
orari, nel frattempo avrà
già compiuto un altro bel
percorso. Anche se breve, perché in termini astronomici
tutto ciò che appare enorme
in realtà non lo è poi così
tanto. D’altra parte si tratta
di un viaggio dalla Terra
a Marte. ExoMars TGO, la
sonda spaziale che l’ESA
(Agenzia Spaziale Europea)
ha realizzato in collaborazione con l’ente spaziale russo
Roscosmos, lanciata con
successo il 14 marzo scorso,
viaggia spedita verso il Pianeta Rosso, che raggiungerà
il prossimo 16 ottobre. Porta
con sé una seconda seconda,
che verrà sganciata sempre
quel giorno, e che poi, il 19
ottobre, dovrà atterrare sul
suolo marziano e diventerà
una sorta di piccola stazione meteorologica marziana,
grazie soprattutto ad uno
strumento italiano, la cui
sigla è DREAMS.
Questa mattina, è stato
effettuato il primo collegamento Terra-ExoMars: una
sorta di check-up per controllare che tutto, a bordo
della navicella realizzata
con forte contributo italiano, fosse a posto e in «buono
stato di salute»: «Tutto bene,
i dati confermano che tutto
funziona» - ci conferma Roberto Trucco, ingegnere del
Centro Spaziale ALTEC di
Torino, che ha ricevuto i dati
dalla sonda in cooperazione
con il centro tedesco ESOC
dell’ESA - «In particolare
oggi al Centro di ALTEC ci
siamo occupati del controllo
dell’apparato DREAMS, che
si trova sul modulo di atterraggio Schiaparelli, e di tutta una serie di sottosistemi,
quindi elettronica, energia, e
altre funzioni. E siamo davvero molto soddisfatti: c’era
un po’ di tensione, perché
questo è stato il primo controllo effettuato dopo il lancio. Una fase sempre molto
dinamica e quindi delicata:
ma da ExoMars ci arrivano
dati ottimali».
Un Caravaggio da 120 milioni di euro
dimenticato in una soffitta di Tolosa
Tutto è nato
a causa (anzi,
grazie) a una
perdita d’acqua, nella
soffitta di una
casa di campagna, non
lontana da
Tolosa. A forza di rovistare
in quel luogo
dimenticato,
è venuto fuori
un antico dipinto: a Parigi
ne sono sicuri, si tratta di un
Caravaggio. La scoperta è stata effettuata nell’aprile 2014 e poi
tenuta segreta. In seguito
sono stati gli esperti della
società Eric Turquin ad
analizzare il quadro: per loro
non ci sono dubbi, l’opera è
autentica. Oggi la presenteranno alla stampa. Raffigura Giuditta e Oloferne ed è simile a un’altra
tela del Caravaggio, esposta
alla Galleria nazionale d’arte antica di Roma (Palazzo
Barberini). Stavolta, però, la
donna, che riesce a sventare
la minaccia di un’invasione
assira della Terra santa
decapitando il generale ne-
mico, è vestita di nero (e non
di bianco, come nel quadro
già conosciuto) e ha un inquietante sguardo frontale.
Secondo gli esperti francesi,
il dipinto appena scoperto
risalirebbe al 1604-1605,
mentre quello già conosciuto
venne realizzato nel 1599.
Nuovi accertamenti sono
ancora in corso, ma l’autenticità sarebbe provata da un
altro elemento: la copia di
questo dipinto (la versione
con Giuditta vestita di nero)
fatta da Louis Finson, pittore
fiammingo, all’inizio del Seicento. Questa pittura è oggi
proprietà della Banca Intesa
San Paolo ed è esposta al pa-
lazzo Zevallos
a Napoli. Nel
testamento di
Lanson figurava proprio
un quadro del
Caravaggio
con Giuditta
e Oloferne. Ma il quadro com’è finito in quella
soffitta della
Francia profonda? Un avo
della famiglia proprietaria
della casa seguì, come ufficiale, Napoleone in Italia. Il
dipinto sarebbe poi rimasto
sempre in quel luogo, nel
più completo oblio. «E oggi
si presenta in uno stato di
conservazione eccezionale»,
assicurano gli esperti di Eric
Turquin. Lo Stato francese
sta prendendo sul serio la
vicenda. Ha dichiarato la
tela «tesoro nazionale», con
il divieto di esportarla per
trenta mesi. Il Louvre già
si sta organizzando per acquistarla. Mancano i fondi
(il valore stimato è di 120
milioni di euro), ma il museo
parigino è partito a caccia di
sponsor privati. Aperto ad Arese il più grande
centro commerciale d’Europa
C’era coda, stamattina
all’alba, sulla Milano Laghi. Alle nove apriva l’Arese shopping center, il più
grande centro commerciale
d’Europa nato negli ex stabilimenti Alfa Romeo che così
tornano a essere un grande
polo di lavoro e di attrazione.
Era una folla di commessi,
impiegati, manager, giardinieri, tecnici, guardie. E
naturalmente clienti, decisamente numerosi vista l’ora e
il giorno feriale, e ne abbiamo visti parecchi litigare per
un posto nei parcheggi ancora freschi di asfalto. Dentro
il centro commerciale tutti
i marchi globali che ci sono
dappertutto. Tranne uno,
Primark “mitico” brand irlandese di moda low cost che
i più aggiornati conoscono da
tempo per i prezzi bassissimi
e la buona qualità. Che ci sappiano fare lo si
capisce dal fatto che il Direttore del Gruppo - signora
Breege O’Donoghue, sorta
di Vivienne Westwood made
in Ireland - ha imparato
l’italiano per pronunciare
nella nostra lingua un buon
dieci minuti di discorso inaugurale davanti ai nuovi 400
dipendenti (e pazienza se
dice “sindàco” e “fronzòli”).
Così ha fatto anche l’area
manager francese Damian
Defforey, che assieme agli
dirigenti portava la spilletta
con le bandiere italiana e
irlandese unite. Mentre ragazze e ragazzi - con o senza mamme al
seguito - coppie di mezz’età
e semplici curiosi premevano
ai “nastri di partenza”, la
playlist dell’apertura faceva risuonare sui due piani
“That’s Amore” e “La vita
com’è” di Max Gazzè”. Alle
nove in punto porte aperte,
la folla sciama nel negozio
e osserva i prezzi, specie
cose per l’estate. Il costume
da uomo in colori vari e buona qualità costa
3,80 euro, un
paio di infradito
1,50, un jeans
primo prezzo 6
euro. Come diceva la Direttora
O’Donoghue, che ha continuato ad accogliere i clienti davanti al negozio, il vestito che
indossava lei costa 24 euro. «Io una volta sono andata
a Londra apposta con le
valigie vuote per riempirle
come regalo dei 18 anni»,
racconta Laura di san Do-
nato, laureata in economia
e commercio e fra le prime
a entrare con megasporta in
mano «Conosco bene il marchio e apprezzo le loro cose di
cotone, le ho comprate anche
a Barcellona e Berlino, finalmente ora posso andare più
vicino…». L'aereo solare completa sorvolo
dalle Hawaii alla California
L'aereo a energia solare Solar Impulse 2, che sta tentando
di completare il giro del mondo, è riuscito ad arrivare in California dopo aver attraversato l'Oceano Pacifico. Era partito
il 21 aprile dalle Hawaii.
Bertrand Piccard, uno dei due piloti svizzeri che con Andre'
Borschberg sta
portando avanti
l'impresa, è atterrato alle 23.45
di ieri (ora locale, le 8.45 in Italia) a Mountain
View a sud di
San Francisco,
dopo un volo di
62 ore nonstop
senza carburante. Il velivolo monoposto è partito il 9 marzo
del 2015 da Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) e dopo tappe in
Oman, Birmania, Cina e Giappone è arrivato nelle Hawaii il 3
luglio dell'anno scorso. Lì è stato costretto ad una lunga sosta
per gravi danni alle batterie solari. La traversata del Pacifico
era la parte più rischiosa del giro del mondo per la mancanza
di siti di atterraggio. I due piloti vogliono dimostrare che un
mondo alimentato dalle energie rinnovabili è possibile.
Il velivolo, che monta oltre 17mila celle fotovoltaiche
sulle ali è decollato giovedì scorso dall'aeroporto hawaiano
di Kalaeola per il suo viaggio di 62 ore che lo ha comdotto
a Maountain View, in California, nella seconda tranche del
suo viaggio intorno al globo.
ITALIA E ITALIANI
Presenza- 1 maggio 2016
5
La birra artigianale italiana
“Io multata dai vigili perché ho
spopola sempre di più in Europa gettato un mozzicone in strada”
Le piccole produzioni che esportano
in tutto il mondo
diventano un trend
e il business ha già
raggiunto il dieci
per cento di un mercato storico come
quello del vino
Pizza, pasta e mozzarella restano insuperabili. Ma da qualche
anno l’Italia è diventata leader in Europa
con un’altra eccellenza
alimentare: la birra.
Sembra strano, ma tedeschi e inglesi sono
quelli che apprezzano di
più. A una condizione: niente
produzione industriale, ma
rigorosamente artigianale. Il
business è ancora da stimare
bene, ma ha già raggiunto il
dieci per cento di un mercato
storico come quello del vino.
«L’enologia assicura ogni
anno un giro d’affari di circa
cinque miliardi, possiamo
dire che la birra raggiunge
più o meno quota cinquecento milioni – spiega Angelo
Sanna, un sardo che fa arrivare a Londra le migliori
produzioni italiane – Le regioni che si sono conquistate
le fette di mercato più ampie
sono il Veneto e il Piemonte,
poi c’è la nostra isola.
Il leader nazionale è Teo
Musso: ha iniziato nel 1977
in provincia di Cuneo e ora
vende in tutto il mondo».
Sembra strano, ma la
Sardegna da bere è nota nel
mondo non solo per il cannonau. La birra dell’isola frutta
già fatturati apprezzabili ed
è arrivata molto lontano. In
Australia, per esempio, la
servono in un locale specializzato e molto ben frequentato. Esportazioni a parte,
anche il consumo da queste
parti è da record: ogni sardo,
bambini e anziani compresi, beve 61,7 litri all’anno.
Quasi il doppio rispetto alla
media nazionale, che non supera i 30 litri a testa. Affari e
passione vanni di pari passo
e la bionda in questi giorni si
è meritata una grande festa,
nello scenario incantevole
del centro storico di Bosa. Le
produzioni artigianali della
A Vienna “Tosca” inizia senza Tosca.
Risate, commenti e imbarazzo in sala
Ecco, un tenore che canta: “Non abbiamo il soprano”
all’opera dovevamo ancora vederlo. La realtà supera la fantasia, e nemmeno ai fratelli Marx sarebbe venuta in mente
una gag del genere. È successo alla Staatsoper di Vienna,
all’ennesima ripresa di una remota “Tosca” con la regia di
Margherita Walmann, insomma un reperto lirico, un Puccini
archeologico.
Siamo al terz’atto e il tenore superstar Jonas Kaufmann
canta “E lucevan le stelle”: ovazione generale, c’è chi dice
sette minuti di
applausi, c’è chi
dice addirittura
quindici, fatto
sta che il divo
concede il bis.
Subito dopo il
direttore riattacca, perché
l’opera deve pure
andare avanti.
Dovrebbe entrare Tosca, nel caso il soprano Angela Gherogiu, portando con
sé il salvacondotto ottenuto da Scarpia. Kaufmann canta la
prevista frase: “Ah, franchigia a Floria Tosca!” e poi si ferma
perché Floria Tosca, banalmente, non c’è. Soprano latitante,
desaparecida, scomparsa. Poiché cantare un duetto in due risulta problematico,
il bel Jonas si ferma. Però ha un colpo di genio. Rivolto al
pubblico, cantarella (in italiano): «Non abbiamo il soprano!». Seguono risate, accenni di applauso, commenti ad alta
voce, imbarazzo di chi seguiva l’opera per radio, insomma il
putiferio. Kaufmann rivolge un breve discorsetto al pubblico
(in tedesco) spiegando che dalle quinte vede arrivare Angela
e, alla fine, magari questa Tosca andrà avanti. Infatti dopo
un po’ lei si appalesa, attacca il duetto e, insomma, l’opera
ha il tragico epilogo previsto, benché a rate. Intanto si scatena la dietrologia. Colpa del direttore di
scena. No, incidente: lei è rimasta bloccata in bagno. No, è
stato il buttadentro che non l’ha avvisata per tempo, quindi
bisogna buttarlo fuori dal teatro. Eccetera. E s’avanza un
sospetto.
Che la Gheorghiu, intensamente diva, carattere peperino,
soprannominata “Draculine” non solo perché rumena, non
abbia gradito il bis del tenore. Insomma, alla primadonna
non sarebbe troppo piaciuto il successo del primouomo e
avrebbe usato questo espediente per riportare l’attenzione
su di lei e far parlare di sé.
Riuscendoci perfettamente, come dimostra il fatto che siete
arrivati a leggere fin qui. E intanto il video piratato del’”affaire
Tosca” ha già avuto più di 100 mila visualizzazioni... Sardegna ottengono premi e richiamano l’attenzione
di super esperti
come Rod Jones,
“Somellier of the
Year” dell’Accademia inglese della
birra. « In questo
momento l’Italia è
leader in Europa
nel settore dei microbirrifici. La tradizione di qualità
italiana, già messa nel vino, viene
fuori anche nella
produzione di birra. Viene premiato
l’impegno dei produttori. Nel
mondo del bere è in atto una
vera rivoluzione che parte
dal basso, con il consumatore
che sempre più chiede un
prodotto artigianale e nel
contempo rifiuta il prodotto
industriale».
Le industrie l’hanno capito e ora tentano di cavalcare
l’onda. In che modo? Rilevando i piccoli stabilimenti
per continuare ad avere il
controllo del mercato.
«Per far crescere il nostro
giro d’affari dobbiamo puntare a usare il nostro grano e
produrre il nostro luppolo e
il nostro malto – dice Angelo
Sanna – La birra, tra l’altro,
può essere anche un’attrazione e il Beer Fest di Bosa è
la prova dell’interesse che ci
cresce intorno. In Germania
e Belgio ci sono due città
che basano la loro economia
sul turismo della birra. Noi
dobbiamo far crescere la
produzione per potenziare
l’esportazione. Da noi non c’è
una grande tradizione, ma il
nostro prodotto è apprezzato.
Forse un italiano non
mangerebbe la pizza in America, ma tedeschi, inglesi e
irlandesi amano molto la
birra italiana».
La prima multa è arrivata.
Ma Ornella Rovetto, commerciante di via Chiesa della
Salute, ancora non sa quanto
le costerà caro il mozzicone
di sigaretta buttato a terra
ieri pomeriggio. A 72 giorni
dall’entrata in vigore della
legge che multa chi butta
per terra le cicche, a Torino è
fioccato il primo verbale. «Un
dispetto, potremmo dire», sostiene la 52enne, proprietaria
di una ferramenta. «Mi sono
lamentata con i vigili perché
con la loro task force contro
la sosta selvaggia stanno
mandando via i clienti. Stavano mettendo la multa a un
furgone che si era fermato per
caricare del materiale e dal
nervoso ho buttato per terra
la sigaretta. Ne hanno subito
approfittato per multarmi,
ma non sono stati in grado
di dirmi a quanto ammonta la contravvenzione: non
avendone mai fatte prima,
non erano preparati». COMMERCIANTI IN
STRADA Ornella fuma da quando
aveva 25 anni: «Un pacchetto
di sigarette al giorno, ma non
per questo sono una vandala». Tutto nasce da un’animata discussione con la pattuglia dei vigili urbani che
ha intensificato i controlli
per sanzionare i furbetti che
sostano in doppia fila. «Ma
qui non si tratta di persone
sfaticate, bensì di artigiani
che spesso vengono nella
mia ferramenta a comprare
anche oggetti pesanti e non
essendoci un carico-scarico
sono obbligati a lasciare il
furgone in doppia fila per
qualche minuto». Intorno
alle 16 accade che «ero nel
cortile a fumare e ho visto i
vigili sfoderare il blocchetto:
ho attraversato la strada e
gli ho chiesto di usare un po’
Ornella Rovetto Ancora
non sa quanto le costerà
l’infrazione
di buon senso, di
non multare la
gente che lavora
e di lasciarci a
nostra volta lavorare». E alla
discussione si
sono uniti anche
altri negozianti.
«Tutti gli dicevamo che andando avanti
così ci faranno chiudere. Ma
visto che non ci ascoltavano
mi sono agitata e ho buttato
a terra il mozzicone». MULTA SINO A 300
EURO Sul verbale, che la donna
si è rifiutata di firmare, non
è riportata la cifra della
sanzione. «Mi hanno preso
i documenti e si sono chiusi
a lungo in macchina, per
capire cosa fare. Alla fine
mi hanno detto che arriverà
tutto per posta». A salvarsi
dalla multa è stato solo il
cliente protagonista della
diatriba, che ha portato via
il mezzo prima che venisse
verbalizzato. Insomma, «mi
sono immolata per la causa», commenta Ornella con
il sorriso amaro di chi sa
che le nuove multe arrivano
sino a 300 euro. In misura
ridotta dovrebbe essere di 60
euro. «Comunque cara. Sono
la prima a pulire il marciapiede e ho anche chiesto se
potevo mettere a mie spese un
posacenere: mi hanno risposto che avrei dovuto fare una
richiesta in Comune e pagare
l’occupazione del suolo pubblico. Assurdo. Tutta questa
situazione è assurda, anche
perché i veri problemi della
nostra zona sono altri». Navi da crociera con carburante pulito a Venezia
Trentaquattro compagnie di navigazione si impegnano ad
utilizzare a Venezia combustibili puliti, con un livello di zolfo
estremamente basso e di gran lunga inferiore rispetto alle
normative vigenti. E' quanto prevede l'accordo Venice Blue
Flag 2016, firmato oggi nella sede del Comune di Venezia,
a Ca' Farsetti, in occasione della Giornata Mondiale della
Terra.
In base all'accordo, che durerà per tutto il 2016, le Compagnie di navigazione si impegnano a far funzionare i motori
principali ed ausiliari delle navi con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1 % in massa
non solo all'ormeggio, ma anche durante la navigazione e le
fasi di manovra all'interno del porto di Venezia, dalla bocca
di porto di Lido lungo i canali lagunari marittimi cittadini.
Napoli ostaggio dei boss ragazzini. Soltanto la chiesa non si arrende
Una pioggerellina insistente, fitta. Il silenzio irreale di un mercato all’aperto,
inanimato, che propone ogni
mercanzia. Si rivedono i
«bancarielli» di sigarette di
contrabbando, anche di marche mai incrociate prima. La
«bolletta» che va per la maggiore è quella del tre a uno
per il Napoli contro la Roma,
con il primo gol di Higuain.
Paga quasi cinquecento euro
contro i cinque del costo della
giocata. C’è un senso di morte che pervade il quartiere,
Rione Sanità. La piazza.
Viene da sorridere nel vedere
quel mezzo fuoristrada di
«Città sicure», con i soldatini
armati di mitra davanti alla
chiesa del Rione. Inutile, purtroppo. Come
ha dimostrato l’agguato
dell’altra sera davanti al
circolo ricreativo di via Fontanelle, a duecento metri
dalla piazza. Ora sembra
che sia stato un solo killer
con il palo, che guidava lo
scooterone, ad aprire il fuoco
uccidendo il boss del clan
Vastarella, un suo complice
e ferendo altre tre persone
del clan. Giuseppe Montesano scrive nel suo commento in prima pagina sul Mattino: «La
camorra sembra rigenerarsi
dal proprio stesso sangue».
Sono gli spazi
vuoti che vengono riempiti.
Anche con l’uso della violenza assassina.
Clan decimati
dalle guerre per
il controllo del
mercato della
droga. Arresti e
pentimenti. Gli spazi vuoti
vengono occupati da nuove
leve sempre più agguerrite
e senza regole. Chissà perché, ma questo
clima, il silenzio, la pioggia, l’odore di sangue fanno
rivivere la città ai tempi
di Curzio Malaparte e de
«La pelle». Il fatalismo, le
tinte grigie, la sfiducia, il
pessimismo di una genera-
zione che ha vissuto con la
guerra. Nella chiesa che si
è trasformata nella «piazza»
della democrazia e della
legalità, non c’è il «popolo»,
lo stesso che all’indomani
dell’uccisione di una vittima
innocente, Genny Cesarano,
il 6 settembre scorso, diede
vita a una straordinaria testimonianza di senso civico.
Diecimila persone sfidarono
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la storia del loro quartiere. Oggi sembrano rivoluzionari in clandestinità. Si riuniscono in sagrestia, i preti
delle periferie del mondo,
di un mondo che si chiama
Napoli con le sue periferie
che sono i quartieri della
città negata: Sanità, Forcella, Secondigliano, Quartieri
spagnoli, San Giovanni a
Teduccio.
Tra i parroci di questi quartieri c’è anche il missionario
Alex Zanotelli. Che rievoca
similitudini con altri Paesi
di continenti lontani.«È vero,
Napoli può essere la Medellin del Mediterraneo"che
oggi sta precipitando in una
sanguinaria guerra tra clan
per il controllo del mercato
della droga.
Vacuno
Cerdo
Sub productos
Arrollados
Hamburguesas
Cordeo Lechón
Pollo
Pavo
Jabalí Puro
Ciervo
Avestruz
Codornices
Pato Neozelandés
Conejo
Guayu 100% Orgánico
Quesos
6
Presenza- 1 maggio 2016
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Alejandra Calcagni/Gigliola Pacciarini
[email protected]
Con la gentile collaborazione
della Prof.ssa Silvia Perroni
Compleanno Scuola
UNIAMOCI PER SOMMARE
SOCI PER LO “HOGAR ITALIANO”
Come comunità della Scuola Italiana vi invitiamo a unirvi a questa campagna solidale
per appoggiare i nonni dello “Hogar Italiano”. Questa istituzione accoglie 80 adulti della
terza età, italiani e cileni, assistendoli giornalmente con cure mediche, soddisfacendo le loro
necessità alimentari ed offrendo loro dei momenti di divertimento. Ma per poter continuare
a portare avanti questo bel progetto, hanno bisogno della nostra collaborazione!
Il tuo apporto permetterà ai nostri anziani di poter continuare a godere una degna vecchiaia. Oggi i nostri nonni dello “Hogar Italiano” hanno bisogno del nostro aiuto.
Il 21 aprile, la Scuola ha vissuto un’intensa
ed allegra giornata, perché in un grande atto
è stato dato il via alle celebrazioni che si realizzeranno durante tutto l’anno in occasione
dei 125 anni della Scuola.
Questa attività è stata realizzata nella
Palestra, in presenza di tutta la Scuola,
dalla Scuola Nido alle IV Medie Superiori,
di professori e di funzionari, che si sono riuniti intorno alla grande torta disegnata dal
Dipartimento di Arte.
L’orchestra ed il coro hanno interpretato
il Va Pensiero ed il Tanti Auguri cantato da
tutta la scuola.
Il Preside ha ricevuto da parte del CASI
un libro, lavorato con tutti i livelli dal Dipartimento di Orientamento e Psicopedagogia,
sui valori ed i fondamenti che orienteranno
il nostro dafare educativo.
Concluso questo atto, nelle loro aule gli
alunni hanno fatto una bella convivenza
e, per i più piccoli, il CASI ha preparato la
tradizionale “Festa delle Castagne”.
Senza nessun dubbio, è stata una giornata
festiva, allegra e piena di sorprese!
Macchina solare a Scuola
Martedì 12 aprile abbiamo avuto a Scuola la presentazione della macchina solare Emilia 3 del progetto Onda Solare, l’unica macchina italiana che parteciperà alla gara Solar
Atacama 2016, che conta sulla partecipazione di membri della Università di Bologna e sul
patrocinio di Enel Green Power.
Grazie al Coordinamento del Dipartimento di Scienze, i nostri fortunati alunni hanno
potuto vedere dal vivo questa tecnologia, hanno potuto parlare con il pilota e vedere una
dimostrazione del funzionamento della macchina con dei giri di prova nella pista atletica.
In questa occasione abbiamo anche ricevuto la visita dell’Ambasciatore d’Italia, signor
Marco Ricci, che ha accompagnato il Preside, signor Italo Oddone, e gli incaricati del
progetto Onda Solare.
Ringraziamenti Bingo Solidale
SCUOLA ITALIANA DI SANTIAGO
Attività con Biblioteca
e Consegna dei Distintivi
Presenza- 1 maggio 2016
Salida 3os básicos
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(Por Claudia Filipponi, apoderada)
El lunes 4 de abril un grupo de alumnos de 3ro básico junto a profesoras y apoderadas
del área, fuimos a un paseo a conocer la planta de Carozzi ubicada en Nos.
Al llegar, nos explicaron cómo partieron siendo una empresa mono productora hasta
llegar a hoy que son múltiproductora. Nos contaron cómo después de una experiencia
negativa (incendio en la planta de pasta), ellos lo convirtieron en una oportunidad para
crecer y ser mejores.
Nos hablaron de los fundadores de origen italiano que llegaron en barco a Valparaíso
donde se instalaron con la primera fábrica. Como mamá me sorprendí lo participativos
que son nuestros niños, la Nutricionista les preguntaba por un país de Europa con forma
particular y todos respondieron a coro Italia!!!
Fue sin duda un paseo muy significativo para nuestros alumnos.
Mercoledì 20 aprile è stato un giorno pieno
di importanti momenti per le nostre care
IV Medie Superiori. Sono stati invitati ad
un’attività preparata per loro dalla Biblioteca, con la collaborazione del Dipartimento
di Linguaggio e Comunicazioni e del Centro
Risorse. “Storie di grandi piccoli” è stato il
nome di questo incontro e gli alunni si sono
molto emozionati con la lettura di racconti
scritti da loro stessi quando erano piccoli ed
hanno anche visto un video con delle fotografie della loro infanzia.
Dopo, a mezzogiorno, c’è stata la emblematica cerimonia della consegna dei distintivi
della nostra Scuola. Erano presenti diversi
membri della nostra comunità, alunni, ex
alunni, famiglie, professori e funzionari.
Auguri ragazzi!
Donaciones de libros en italiano
(Equipo de Solidaridad)
En el ámbito de nuestro Proyecto Solidario y con el objetivo permanente
de promover la lengua y cultura italiana, es que hemos hecho importantes donaciones en libros para la Escuela E-170 República de Italia en
Capitán Pastene, que atiende a niños chilenos, italianos y mapuches, y a
la Escuela Básica Emilia Romagna de la Araucanía en Traiguén, ambas
con más de 400 ejemplares para niños de escolaridad hasta 8° Básico.
Ahora nos preparamos para el próximo envío a la Scuola Italiana
Giuseppe Verdi de Copiapó, con alumnos desde Pre escolar a IV° Medio.
Es muy significativo para la Scuola Italiana Vittorio Montiglio el poder aportar con estas donaciones para mantener el legado de la cultura
italiana, considerando que hace muchos años un grupo de visionarios
emprendieron la hermosa labor de formar en nuestra tierra escuelas
italianas para recordar su querida Italia y preservar las tradiciones de
sus antepasados italianos.
8
COLLETTIVITÁ
Presenza- 1 maggio 2016
21 maggio: Incontro annuale
di Religiosi e Religiose Italiani
Carissimi amici : sacerdoti, religiosi / se , laici dei molteplici movimenti, (anche matrimoni) che prestano un servizio
nella propria parrocchia, a ciascuno un cordiale saluto.
Come tutti gli anni si avvicina il 21 maggio, giorno del
nostro incontro annuale. Per questo invitiamo tutti a
partecipare a questo evento che si realizzerá sempre
nella Parrocchia Italiana. Quest’anno avremo la fortuna di tenere con noi
il matrimonio Delegato della Pastorale Familiare
di Santiago, José Manuel Borgoño e la sposa Sra.
Monica Undurraga . Ci parleranno della Esortazione
Apostolica “ AMORIS LAETITIA “. Speriamo di esseri in tanti. Richiamati dall'attualità
del tema invitate pure qualche persona alla quale
piacerebbe ascoltare gli espositori. Il tema é super
importante per la nostra vita e per sapere accompagnare le persone che necessitano appoggio morale e
spirituale
Il luogo é sempre la Parrcchia Italiana.
Inizieremo alle 10 circa, poi ci sará la Eucaristia e
il pranzo con sorpresa.
Chi desidera partecipare deve telefonare alla Parrocchia Italiana al numero 222229328.
Un carissimo saluto a tutti, e arrivederci il 21
maggio,.
Suor Francesca Bagnara e Mario Frighetto.
Brillante serata culturale all’Istituto Italiano di Cultura
"Italianos en Chile: un proceso de inmigración y retorno"
Il grande salone dell’Istituto Italiano di Cultura era
colmo di spettatori la sera
di giovedì 14 aprile. Sul
palco l’autore storiografo
del libro:”Italianos en Chile.
Un proceso de inmigración y
retorno” Leonardo Carrera
Airola, il suo professore
dottore in Storia, Geografia
e Scienze Sociali dell’Università Cattolica di Valparaiso Baldomero Estrada
che ha curato la prefazione
del libro e la ricercatrice
Naomi Wells antropologa
dell’Università di Warwick
attirata dal tema.
Fra il pubblico l’ambasciatore Marco Ricci ed altri
personaggi della comunità
italiana fra i quali il Presidente dell’Associazione
Ligure Arch. Claudio Massone.
Ha preso la parola la Direttrice dell’Istituto Italiano
di Cultura Anna Mondavio
che ha presentato i tre animatori della tavola rotonda; quindi l’Ambasciatore
Marco Ricci che si è detto
felice che si studi, non solo
la mega-storia, ma anche la
micro-storia dell’emigrazione italiana in Cile.
“L’opera di Carrera Airola di concentra non sui
grandi avvenimenti politici o personaggi di nome,
ma piuttosto su episodi di
quoidianeità, intimi, che
rivelano la vita privata di
un gruppo di italiani che
si stabilirono in Cile tra
la fine del secolo XIX e l’inizio del XX. L’autore ha
El Domingo 20 de marzo se realizó en el Bochódromo del raccolto informazioni che
Circolo Italiano de Villa Alemana el XXI Campeonato de si riferiscono sia alle reti
Bochas Zerbin Pareja "Hermanos Minetti", en recuerdo de economiche che a quelle
Sebastiano y Luigi Minetti nacidos en Sestri Levante que sociali, facendo riferimento
a diversi documenti, come
migraron a Valparaiso a inicios del siglo XX.
contratti di locazione e venEn el evento participaron 52 jugadores.
dita, poi ancora fotografie e
Resultados Generales del Torneo
corrispondenze epistolari.
Ronda de Ganadores :
1º lugar: Miren Irisarri -Giacomo Toso Circolo Italiano La lettura del libro porta a
immedesimarsi nel passade Villa Alemana
2º lugar: Melisa Polito - Aldo Bavestrello Humanitaria to, nella vita, negli amori
attraverso i sacrifici di chi,
de Santiago
3º lugar: Rodolfo Gálvez- Oscar Mellado Stadio Italiano avventurandosi nel nuovo
mondo, cercava di realizzare
de Santiago
i propri sogni”.
4º lugar: Franco Mangini -Gianfranco Mangini Stadio Diamo spazio, ora, alla
Italiano de Santiago
presentazione del libro fatta
Ronda de Consuelo:
dal dott. Baldomero Estra1º lugar: Luis Damiani- Francisco Napoli Sportiva
da.
Italiana de Valparaíso.
2º lugar: Alfonso González -Eugenio Paganini Pozzi
“La presencia italiana
Circolo Italiano de Villa Alemana
en Chile es sobresaliente,
3º lugar: Eugenio Paganini Huber -César Gajardo
aunque nos parece que no
Sportiva Italiana de Valparaíso.
tiene la visibilidad que co4º lugar:Macarena Bórquez- Gustavo Vega
rresponde a su relevancia,
Circolo Italiano de Villa Aleman
ya que las investigaciones
sobre la misma son, más
bien, escasas. Por lo mismo,
la aparición de este trabajo
L'ufficio del Patronato attende il pubblico presso la
es un valioso aporte para
Parrocchia Italiana (Bustamante 180)
comprender de mejor modo
con il seguente orario:
el proceso migratorio de uno
de los grupos europeos más
da Lunedi a Venerdi
importantes que existen en
dalla ore: 08:30 alle 14:30
el país y cuya contribución
al desarrollo de nuestra sociedad ha sido permanente,
Tel: 2665-0340; 22225247 - E-mail: [email protected]
Bochas : Campeonato en
recuerdo de Hermanos Minetti
Servizio del Patronato
como bien lo recoge
este libro que, agrega
a sus méritos, una
cuidada edición.
Es destacable, por
otra parte, la metodología empleada por
el autor junto con su
forma de analizar el
tema, develando el
fenómeno migratorio
desde una perspectiva más compleja pero
también más humana, ya que estudia el
devenir de esta colectividad a partir de un
caso en particular –la
familia Maggiolo–,
esclareciendo pormenores de su vida privada con el objetivo
último de revelar cómo
se desenvolvía a nivel de lo
cotidiano un grupo de italianos alejados de las grandes
personalidades públicas
o de renombre dentro del
acontecer nacional, dando
voz a personas emprendedoras que buscaron en el
nuevo mundo conquistar
sus sueños.
Las fuentes utilizadas son
de gran valor no solo por la
información que proporcionan, sino también porque
su uso es novedoso dentro de
una investigación histórica
y difíciles de conseguir al
tratarse de antecedentes de
carácter íntimo, propios de
todas las familias pero que
no todas tienen el cuidado
de conservar.
En otras palabras, había
un caudal documental riquísimo para adentrarse en la
historia de la vida privada
de una familia migrante.
Así, recorrer las páginas
de este libro nos ofrece la
oportunidad de ser parte
de una historia que rebosa
Viña del Mar
Alla Dante
Conferenza sul
Bernini
ACLI
Il Comitato di Valparaiso
della Società Dante Alighieri
si pregia di invitarLa alla
conferenza
"Gian Lorenzo Bernini:
dietro la scia di
Michelangelo"
Venga a un lugar especial a probar lo mejor de la gastronomía italiana.
Lo esperamos
*Providencia 1975 (Esq. Pedro de Valdivia)
*Vitacura con Charles Dickens
"
che terrá la Professoressa
Marina Misseroni il giorno
giovedí 5 maggio alle ore
19.00 nella sede della Dante
Alighieri Los Acacios 2202
– Miraflores Bajo - Viña del
Mar
Lingua della Conferenza:
italiano
vida; la historia de una familia de italianos que abandonaron su natal Génova,
cruzando mares y continentes para llegar al puerto de
Valparaíso en búsqueda de
mejores posibilidades.
En ellos se transportó
su historia, sus memorias,
pero también sus sueños y
proyectos, y entre ambos,
memoria y sueños, se fue
forjando el sentido de sus
vidas: una parte de los
Maggiolo se estableció para
no volver, y tras un largo
y complejo proceso adaptativo –atravesado por el
intento de reconstruir sus
esquemas culturales en el
nuevo contexto socioespacial–, su integración en la
comunidad local y nacional
solo fue una posibilidad
real a través de sus descendientes; en cambio, para
otra rama el viaje estuvo
marcado por lo transitorio,
pues en ella pesó aún más
el recuerdo de la madre
patria, al punto que decidió
volver definitivamente a su
tierra de origen, lo que la
constituye en un caso paradigmático para conocer
y comprender el fenómeno
del retorno y de las redes
que establecen las familias
desde distintos lugares
geográficos.
Por otra parte, el seguimiento de la evolución y
actividades de la familia
también refleja una serie de
aspectos propios de la comunidad italiana asentada
en Chile: comportamiento endogámico, inserción
laboral en el comercio,
inversiones inmobiliarias,
generación de redes étnicas, etc.
De este modo, uno de los
aspectos que quedan claros
en esta investigación es la
existencia de patrones en
cuanto al comportamiento de los inmigrantes en
algunas situaciones que,
en realidad, habrían sido
transversales al interior de
esta colectividad.
Vemos, en definitiva, como
tres culturas se han puesto
en movimiento dentro este
análisis histórico: la italiana, la nacional y una nueva
que podríamos definir como
sincrética, que vive en los
actuales descendientes de
quienes iniciaron la gesta
migratoria.
Lo demuestran sus recuerdos familiares, las propiedades que ocupan, los recursos
económicos que facilitan su
existencia, su cocina, su elocuencia en gestos y palabras
en la comunicación diaria;
en fin, cada instante de
sus vidas y de sus muertos
nos hablan de esa relación
de integración y mixtura
cultural.
Ahora bien, el nuevo conocimiento que surge nace
del uso correcto de variadas
fuentes, tierra fértil para el
historiador estudioso y perseverante, que van, entre
otras, desde las comunicaciones epistolares, diversos
documentos notariales,
fotografías y postales, para
llegar al aporte central del
uso de la tradición oral a
través de la entrevista a
una de las descendientes
de la familia en cuestión.
Este elemento, fundamental para la realización del trabajo, refleja
que estamos en medio de
una historia no solo de
bibliotecas o de archivos,
pasando a constituir un
relato profundo y particularmente vivo.
En su lectura se puede respirar el aire de las relaciones
familiares, de sus negocios,
del quehacer cotidiano, de
sus conflictos, sus divisiones
y dolores. En fin, de lo que es
el resultado mismo del hecho
de vivir.
Juan Pablo Agostini González
Psicólogo clínico
- Tráumas
- Estrés post traumático
- Fobias
- Ataques de pánico
- Depresiones
- Metodología basada en la neurociencia
Atención Santiago y Vta. Región
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www.fagostini.org, fonos 68462800 - 97223909
Ritorno di fiamma
Il Gruppo Fiaccola si é riunito sabato 9 aprile in un
incontro conviviale colmo di gioia e di ricordi vissuti con
grande amore.
Sono orgogliosa di questo gruppo che é riuscito a risvegliare memorie ed esperienze nella nostra Collettivitá attraverso
grandi spettacoli storici e regionali in molte cittá del Cile.
Una scuola italiana senza aule ma capace di formare
grandi cuori italiani...
Quest’anno si compiono 35 anni dalla nascita e, probabilmente, li festeggeremo con una Serata Italiana Anita Odone...con l’Italia nel cuore...sempre!
Scuola e Casa di
Riposo
El viernes 15 de abril fue un día muy feliz para el
Hogar Italiano, la Directiva de la Scuola Italiana nos
visita para comunicarnos, que durante el año 2016 toda
la acción social que la Scuola y los alumnos realizarán ,
serán dirigidas a la Casa di Riposo.
Se lanzará un video , promocionando y dando a conocer
el Hogar Italiano, reposicionando a la Institución , con el
objetivo de captar nuevos socios .
Nos parece que a parte de ser un proyecto de ayuda
solidario es un ejemplo de enseñanza a nuestros jóvenes quienes al compartir con los Adultos Mayores
, conociendo de sus historias y enseñanzas , y de sus
raíces lejanas.
Agradeciendo esta iniciativa, y lo mas importante
es la alianza entre dos instituciones de la colectividad
Italiana .
COLLETTIVITÁ
Presenza- 1 maggio 2016
9
Stadio Italiano e Comites:
uniti per una bella festa all’italiana e benefica
L’aspettavamo da parecchi
anni. Finalmente è arrivata
la festa, la grande festa dal
gusto nostrano. Meglio ancora se consideriamo il fine per
cui queste due Istituzioni,
Stadio Italiano e Comites, si
sono coniugate per ottenere
dal pranzo comunitario il
saldo positivo più abbondante da disporre a favore delle
nostre Istituzioni benefiche.
In circa 400 hanno aderito
domenica 24 aprile, nonostante il tempo inclemente,
all’incontro presso i saloni
dello Stadio.
Grande lavoro organizzativo da parte del Direttivo,
del personale dello Stadio, di
Nello Gargiulo e del Comitato di Assistenza del Comites.
Ci sembrava essere tornati
ai vecchi tempi degli incontri
massivi.
La “Risottata Solidale” è
stata realmente un successo
nonostante le difficoltà tecniche che questo piatto presenta a fronte di una massa
così grande di concorrenti.
Comunque l’attrazione principale di coloro che avevano
aderito all’avvenimento da
tempo atteso era “la buona
azione” a favore di Istituzioni che praticamente devono
coprire gran parte delle loro
necessità ricorrendo alla
buona disposizione altrui.
Il colpo d’occhio all’entrata
del grande salone dava una
bella impressione per l’ordine e per il buon gusto nella
disposizione di simbologie
italiane.
Simpatico anche il sistema
di individuazione delle tavole dal nome di piazze famose
d’Italia: la mia, per esempio
era “Rinascimento” nome
che ricorda il ruolo brillantissimo dell’Italia al centro
del mondo a dettare cattedra
nelle arti e nelle scienze.
IL saluto ufficiale, che è
anche la spiegazione dell’avvenimento, l’ha dato il Presidente dello Stadio, il Signor
Vittorio Illino, che presentiamo:
“Benvenuti gli organizzatori che ancora una volta
hanno voluto scegliere il
nostro Stadio come sede di
questa iniziativa di bene e
per quanti hanno generosamente risposto ad essa. Benvenuti oggi e sempre quando,
sotto la nostra Bandiera ci
vogliamo riunire per stringerci mutuamente le mani,
per applaudire una iniziativa comune e per sentirci
capaci di tendere non una,
ma mille mani verso chi più
FIESTA DE
SAN ANTONIO 2015
y dulces típicos de la región
en el salón Italia de la parroquia.
Contamos con su cooperación.
La TREDICINA comezará
el día Viernes 20 de Abril
en las respectivas casas
durante 13 días, donde se
reza el santo rosario y las
oraciones de cada día a SAN
ANTONIO .
Para consultas, comunicarse con:
GERARDO
BACCELLIERE
fono:224439065
Paula Aguilo Schiaffino.
di noi abbia bisogno..
Buon appetito e buon pomeriggio a tutti, soci ed amici. Sono tornate a sventolare
nello Stadio le bandiere della
nostra Patria lontana, proprio alla vigilia di una sua
data importante come quella
di domani, il 25 aprile, la
liberazione dallo straniero.
Quest’oggi però queste
nostre bandiere salutano
quanti della nostra collettività italiana hanno voluto
rispondere all’appello di
solidarietà verso le nostre
Istituzioni di assistenza
dirette per lo più verso i
connazionali più bisognosi.
Il più cordiale benvenuto
in questo nostro Stadio.
Buon appetito e buon pomeriggio a tutti”.
Fra gli invitati hanno
aderito Emilio A. Giribone,
primo segretario d’Ambasciata, la console Nicoletta
Gliubich, e Anna Mondavio,
direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura. Nicoletta
ed Anna successivamente,
indossato il copricapo di
chef si sono cimentate in
un “duello culinario” per il
miglior risotto da distribuirsi caldo caldo agli offerenti
(attrattivo sistema per far
cassa!).
Nicoletta optò per il risotto
alla crema di zucca bagnata
in amaretto; Anna per un
risotto mediterraneo al vino
bianco. Sembra si sia giunti
al “raspado” per entrambe!
Congratulazioni.
Ottimo e rapido il servizio dei tavoli realizzato dal
gruppo scout della Scuola
Italiana.
L’animatore della giornata
ha tentato di lanciare al pubblico il motivetto di Modugno “Volare”, ma il pubblico
ha preferito chiacchierare
abbandonando il solista a
mezza voce.
Il risotto nelle sue tre formule “bianco-rosso-verde”
donato assieme ad altri ingredienti dalla generosità di GlobeItalia (famiglia
Rosselli) e dalla simbologia
evidente è stata opera del
conosciuto e riconosciuto
chef Roberto Illari.
E mentre il pubblico degustava l’alternarsi dei piatti
si lanciavano “las rifas” e
si vendevano al pubblico
magliette dell’Audax firmate
da alcuni giocatori fra i quali
Olarra.
Due parole le ha dette
anche il responsabile dell’Alitalia in Cile, compagnia di
bandiera che riprenderà i
voli giornalieri dal mese di
maggio.
Il Comites ha imboccato,
con questa attività, la pista buona. Infatti secondo
la legge che li ha istituiti:
” Il comitato promuove - in
collaborazione con l’autorità consolare ed enti,
associ azi oni e comi tati
operanti nell’ambito della circoscrizione - idonee
iniziative nelle materie
attinenti alla vita sociale
e culturale, all’assistenza
sociale e scolastica, alla
formazione professionale,
alla ricreazione, allo sport
ed al tempo libero della
comunità italiana residente
nella circoscrizione.
Giuseppe Tomasi
Mail:lavanderiabascunan@
gmail.com
El Comitato di Sant` Antonio di Oppido Lucano de
la Associazione Lucana Regione Basilicata, anuncia la
celebración de la FESTA DI
SANT`ANTONIO a efectuarse el día Sábado 11 de Junio
del 2016, con una misa
solemne a las 12 horas en la
parroquia Italiana. En esta
misa se rezará por todos los
difuntos del comitato.
Después se hará la tradicional Procesión por el
parque Bustamante. Finalizando ésta, tendremos una
convivencia para todos los
socios y amigos, con cantos
N.B. In questa celebrazione non possiamo dimenticare
colui che è stato per tanti anni
l’anima
della festa e devozione
al Santo
Protettore di
Oppido
Lucano e
che ora è
in cielo che ci “guarda con i
suoi occhi pieni di luce”, Teodoro Vaccarella. Sentiamo
il vuoto che ha lasciato e che
possiamo riempire solo con
la nostra presenza e quella
di tutti gli Oppidesi ed amici.
[email protected]
10
COLLETTIVITÁ
Presenza- 1 maggio 2016
Basilico, pinoli e fantasia: i mondiali per
scegliere il pesto più buono a Genova
«Le noci al posto dei pinoli?
Non è un’eresia, nelle prime
ricette del pesto c’erano». A
rompere il tabù e far inorridire molti genovesi è stato
l’organizzatore del sesto
Campionato del Mondo di
Pesto al mortaio, Roberto
Panizza, presidente dell’associazione «Palati fini». Ma
oggi, nella splendida sala
del Maggior consiglio di
Palazzo Ducale, non ci sono
spazi per esperimenti o varianti fantasiose: si sfidano
i cento migliori al mondo nel
creare, a colpi di pestello sul
marmo dei mortai, il pesto
più buono.
E la ricetta ufficiale del
Campionato Mondiale prevede l’utilizzo del basilico
genovese della riviera ligure,
dei pinoli di Pisa, dell’aglio
di Vessalico (Imperia), del
parmigiano reggiano, del
fiore sardo, del sale marino
delle saline di Trapani e
dell’olio extravergine di oliva
Dop Riviera Ligure. Il resto
è questione di polso, abilità
nel dosare gli ingredienti
e gusto. Il ritmo sarà dato
dalla telecronaca ufficiale di
Bruno Pizzul.
A giudicare, una giuria
formata da 30 persone selezionate per esperienza, cultura, competenza e attivismo
nel mondo della ristorazione
e della comunicazione territoriale.
I 100 finalisti del Mundialito verde sono uomini al 59%
e donne al 41% e hanno un’e-
Consiglio Direttivo Circolo Italiano
di Villa Alemana 2016-2018
En Asamblea General de Socios, realizada el domingo 3
de abril, fueron elegidos los nueve miembros de la Directiva
del Circolo Italiano di Villa Alemana por el período 2016 2018, los cargos quedan distribuídos de la siguiente manera:
Presidente :
Giuliano Silvio De Conti G.
Vicepresidente : Enrique Montti
Secretario :
Pedro Rienzo
Tesorero :
Aldo Sanita
Directores:
Geronimo Costaguta
Angelo Podestá
Eugenio Paganini
Nicolás Rojic
Francisco Toso A.
tà media di 48 anni. Il più
giovane ne ha 18, si chiama
Axel, è norvegese e studia
in una scuola alberghiera
di Bergen. II più anziano è
una pensionata genovese di
78 anni, Adriana Mottini,
che farà pochi metri dalla
sua casa nel centro storico.
Tutti puntano alla corona
di Alfonsina Trucco, un’altra nonnina di Montoggio
(entroterra genovese) che
nel 2014 sbaragliò la concorrenza.
Gli stranieri in gara sono
22, dall’Albania al Giappone,
dalla Norvegia a Nuova Zelanda e Stati Uniti. I liguri
sono 59 e i piemontesi 5, ma
il loro status di favoriti non è
affatto scontato. Perché il pesto è una salsa «universale»,
nonostante l’imbarbarimento di tante salse spacciate
come pesto ma contenenti
prezzemolo, anacardi o altro.
La battaglia parallela al
Campionato coincide con la
richiesta all’Unesco affinché
il pesto genovese al mortaio
possa essere riconosciuto
come «bene culturale immateriale dell’umanità».
«Vogliamo difendere la cultura della salsa e del mortaio
- afferma Sergio Di Paolo,
dell’associazione Palatifini -.
Abbiamo il supporto ufficiale
del ministero dell’Agricoltura». Tante le iniziative
collaterali, dal Campionato
dei Bambini al Concorso
internazionale dell’Adi per
un nuovo design dei mortai,
brevi seminari di degustazione dei vini e degli oli liguri
e il Pesto Party serale cui
parteciperanno ristoratori
di Genova Liguria Gourmet
e produttori associati nel
Marchio Artigiani in Liguria.
*****
“Gabriela Mistral, a través de las
vivencias de Gilda Pendola Gianollo”
El día 7 de abril del 2016,
fecha en que se celebran los
127 años del nacimiento de
Gabriela Mistral, se inauguró la exposición inspirada
en los poemas de la Premio
Nobel de Literatura en la
casa consistorial porteña.
“Gabriela Mistral, a través
de las vivencias de Gilda
Pendola Gianollo” es el nombre de la muestra a cargo del
Taller Lagar que desde 1995
se ha dedicado a admirar
y respetar a la poetisa con
pinturas inspiradas en algunos poemas que retratan
sentimientos fundamentales
del ser humano.
En el aniversario de Gabriela Mistral, Taller Lagar
y la Municipalidad de Valparaíso han querido resaltar
los afanes y preocupaciones
de la Premio Nobel de Literatura como su amor por
la naturaleza y cuidado del
medioambiente, los derechos
de la mujer, la educación de
los niños, la superación de la
pobreza, el destino de los pueblos hispanoamericanos y el
anhelo religioso de eternidad.
Por su parte, la cabeza
de la exposición y amiga de
Gabriela Mistral con quien
compartió durante muchos
años como asistente personal, Gilda Pendola Gianollo nacida en la ciudad de
Rapallo , señaló “Yo viví en
Valparaíso me eduqué en la
Scuola Italiana y amo esta
ciudad, sus cerros y toda su
gente, así que es un orgullo
poder contar con un espacio
en esta ciudad para exponer
mis óleos”.
La exposición estará abierta a todo público de manera
gratuita hasta el 29 de abril
en la casa consistorial de
Valparaíso, ubicada en Condell número 1490.
El “Taller Lagar” debe
su nombre a los lagares de
los campos donde se estruja la uva, la aceituna, o la
manzana para convertirlas
en vinos, aceite o en sidra.
Compuesto por mujeres egresadas de la Escuela de Bellas
Artes de Viña del Mar, que
comienzan su trabajo conjunto en 1994, estudiando la
obra de Gabriela Mistral. En
1995 ejecutan la exposición
pictórica “Imagen y Color”
que es presentada en diversos
puntos de Chile, desde 1995
a 1998, también fue llevada a
Rapallo Italia, recibiendo el
reconocimiento como embajadoras culturales por parte
del Gobierno de Chile.
El año 2001 el taller participa en el homenaje a Gabriela Mistral en la ciudad
de Vicuña con la exposición:
“Gabriela Mistral una mujer
vigente”. Esta exposición con
video se expone en la Intendencia de Valparaíso en abril
del año 2003 y en septiembre
de ese mismo año se presenta
en Italia por invitación del
alcalde de Rapallo.
El año 2006 a los sesenta
años del Premio Nobel de
Gabriela Mistral, le rinden
honores en Vicuña y Monte
Grande, con la Exposición
“Del Sentimiento al Color”.
Durante el año 2009 y 2010
se realiza la exposición “Gabriela Mistral, valores trascendentes” en las ciudades de
Valparaíso y Limache.
Rimembranze
I Bianchini - Frost.
Questa famiglia formata dal dottore Antonio Bianchini e Gerda Frost, arrivò in Cile
nel 1938. Dopo un paio d’anni iniziò un nuovo capitolo nella sua storia, acquistando
“las Termas del Corazón” a Los Andes. In occasione del 70º anniversario del
complesso turistico, la figlia Vittoria ha voluto ricordare il giorno nel quale assieme
alla sua sorella Anna, fecero la Prima Comunione a Santiago. E' stata una delle
ultime celebrazioni prima di lasciare la capitale per la Quinta Regione.
Nella fotografía sono assieme ai loro genitori e tre fratelli: Alfonso, Angelica
e Raffaele, nelle braccia della mamma. Successivamente nasceranno, Maria
Antonietta, Michele, Teresa e Gabriele.
Nota: Fotografia e testo inviato a “El Mercurio”da Vittoria Bianchini Frost..
GLI INGREDIENTI
* Despacho exacto de Recetas de Médicos Oculistas
*Gran surtido de Armazones y Cristales de las mejores marcas
100 gr. foglie di basilico
rigorosamente liguri
40 gr. pinoli
100 gr. parmigiano reggiano
20 gr. pecorino sardo
100 gr. olio extravergine
d’oliva della riviera ligure
1 o 2 spicchi di aglio di
Vessalico (Imperia)
6 gr sale grosso marino
LA RICETTA
Mettete nel mortaio (che
deve essere rigorosamente di
marmo con pestello di legno)
l’aglio e il sale, così quando
aggiungete le foglie di basilico (lavate e asciugate)
rimarranno di colore verde
intenso. E’ importante che
le foglie non si impastino sul
fondo del mortaio, ma sulle
pareti, amalgamando in
senso rotatorio, lentamente
e senza violenza. Dopo il
basilico mettete i pinoli e i
formaggi. Infine aggiungete,
goccia a goccia, l’olio di oliva.
Care Lettrici e Cari Lettori,
se avete qualche foto di archivio (di famiglia o di comunità) e ce le inviate con
una breve didascalia, saremo felici di inserirla in questa serie di "rimembranze"
iniziativa dell'Arch. Claudio Massone
STADIO ITALIANO
Presenza- 1 maggio 2016
11
12
Presenza- 1 maggio 2016
Rinnovati i quadri del Co.I.A.
COMUNITÀ
"I poveri non possono aspettare" (Pio XII)
Il Co.I.A. (Comitato Italiano di
Assistenza) si rinnova e potenzia con
la incorporazione di nuovi Volontari:
Stella Gallio, Romina Braghetto
e Claudio Massone che, uniti alla
passata struttura dell'Associazione
composta da Augusto Brizzolara,
Giuseppe Odone, Rina Garibaldi e
P. Giuseppe Tommasi costituiscono
il Co.I.A. recentemente eletto.
Il programma di lavoro sarà
eleborato e proposto alla comunità
prossimamente. Una delle mete
principali del nuovo Comitato sarà
la sensibilizzazione del problema
della povertà forse sconosciuto alla
maggioranza della comunità.
Il Comitato rimane così costituito:
Presidente Rina Garibaldi;
V. Presidente Augusto Brizzolara,
Segretaria Romina Braghetto;
Tesoriere Stella Gallio.
I rimanenti tutti Consiglieri
Vino e cioccolato: dimagrimento assicurato
Sembra un sogno eppure lo dice la scienza.
Vino rosso, cioccolato e formaggio, sarebbero alimenti in grado di far perdere peso
rapidamente. Soprattutto, questa idea di
alimentazione, fatta di cibi che ci piacciono
e non di tristi insalatine, sarebbe la cura per
un’alimentazione davvero riuscita.
Sì perché basta privarsi di tutto; piuttosto
è importante assaggiare tutto e scoprire come
diversi prodotti si combinano tra di loro.
In media, un essere umano ospita circa 2
grammi di batteri nel proprio intestino. Alcuni servono alla digestione, altri stimolano
l’appetito altri sono coinvolti nel deposito del
grasso. Non tutti sono utili però.
Il professor Spector afferma che mangiando
i cibi giusti, possiamo coltivare più batteri
buoni, e rimanere magri e con gusto.
Parlando al Festival letterario di Oxford ha
detto: “Più diversi sono i nostri alimenti, più
la varietà di microbi presenti nel corpo ci fa
stare in salute.
Al contrario di quanto dice il medico
di famiglia, chi mangia formaggio regolarmente ha meno probabilità di avere
problemi cardiaci di chi non lo mangia. Il
formaggio crudo è una delle cose migliori
da mangiare, perché è una fonte ricca di
microbi sani e funghi - continua -alcuni
alimenti come l’olio, le noci e i semi agiscono
come fertilizzanti per i microbi. Ecco perché
molti mediterranei vivono più degli inglesi,
godono di una dieta ricca di olio d’oliva,
oltre a tanto formaggio e insalate".
Sarà, di certo è una notizia che lascia tutti
un po' perplessi anche se rallegrati dalla
prospettiva di mangiare finalmente tutto
ciò che più ci piace.
“Così ricostruisco i miei giochi di una volta
per rendere felici i bambini degli Anni Duemila
Una vecchia trottola, di
quelle in legno, da tirare con
uno spago può fare miracoli
come mettere al tappeto un
moderno videogioco. A farla
girare è un uomo che ha mai
smesso di giocare. Mario
Collino, 69 anni, pensionato
«Michelin», vive in una cascina di Busca, nella campagna
cuneese.
Lo si trova ovunque: fiere, sagre, scuole, iniziative
benefiche. Un’ottantina di
appuntamenti l’ anno. Di qui
il nome d’arte: Prezzemolo.
Lunga e folta barba bianca, cappello da montanaro,
camicia scozzese, gilet e
pantalone di velluto. Ai piedi
gli inseparabili scarponi con
i quali ha percorso 1947 km
per raggiungere Santiago de
Compostela.
Lo conoscono dal Nord al
Sud Italia dove «esporta» le
sue «demore et ’na vira» (i
giochi di una volta). Fra i ricordi più belli? «L’esperienza
con i bambini di
Scampia».
I giochi Prezzemolo li realizza riciclando barattoli di
latta, pezzetti
di legno, carta,
spaghi, fili di
ferro, tappi di
bottiglia, bottoni, camere d’aria
di bicicletta, piume di gallina,
stracci. «Perché piacciono ai
bambini i giochi di un secolo
fa? Perché per loro sono una
novità. Quando li invito a
costruirli insieme a me, la
meraviglia che vedo nei loro
occhi è impagabile».
«La passione per i giochi
senza pile, elettricità, nasce
27 anni fa. Per caso mi trovo
a chiacchierare con alcuni
anziani e domando loro come
si divertivano da piccoli.
Dal loro cassetto dei ricordi
escono proverbi, storie, canti
Audax-Umanitaria, dopo la lunga presidenza
Hernán Borquez cede il posto a Enrique Berrios
Muy estimados todos:
Anoche, después de
celebrar los cumpleaños
de Brusoni y Berrios, se
procedió a la elección de
nuevo Presidente de este
Grupo. Tal como se había
acordado se entregó una
papeleta a cada uno de
los 16 asistentes, debiendo señalarse un solo
nombre para el cargo
indicado .
El electo designaría
a los restantes miembros del Directorio. El
resultado arrojó 8 votos
para el suscrito, 6 para
Berríos, 1 para Ravera y
1 para García.
Atendiendo al largo tiempo en que ocupaba el cargo
y la buena disposición de
Enrique, propuse traspasar mi votación a la de
él, lo que fue aceptado ,
quedando por tanto como
Presidente Enrique Berrios C., a quien deseo los
mayores éxitos.
Quiero manifestar a todos
ustedes mi agradecimien-
to por la confianza de
una década, en la que
se ha mantenido vivo el
sentimiento de amistad,
hemos compartido buenos
eventos, mejores "terceros
tiempos", y hemos viajado
juntos por parte de Chile,
siguiendo a nuestro querido Audax.
Especialmente destaco
a quienes me colaboraron
más estrechamente como
miembros del Directorio, Vacaro, Fuenzalida, Torres, Verbal y muy
especialmente a mi fiel y
leal amigo Vicepresidente
Gino Ravera.
Han pasado 25 años
desde que llegué a Audax, y
con todos ustedes e disfrutado una parte importante
de mi vida.
Los saludo y les agradezco.
Hernán Bórquez V.
Inician los trabajos de remodelación
del Ito Patrimonial en Valparaíso
El día 22 de abril 2016,
se hizo un punto de presa
encabezado por el señor Alcalde Jorge Castro Múñoz,
que daba por inicio a los
trabajos de remodelación
del Ito Patrimonial en la
ciudad.
Se contó con autoridades
de los diferentes departamentos de la municipalidad, vecinos en general,
ciudadanos de Valparaíso,
que con mucha alegría
reciben este proyecto por
realizar.
Estuvo presente una
delegación de los niños
de la Escuela Italiana de
Valparaíso; se presentó el
proyecto y se estamparon
unas manos en un panel
a fin de dejar testimonio
de este hecho trascendente
para la ciudad.
Pablo Peragallo Silva
Ciudadano e Hijo Ilustre
de Valparaíso-Cittadino
Onorario di Camogli - Italia
Alitalia cresce in Sud America: dal 1°
maggio il volo Roma-Santiago del Cile
Mario Collino, in arte
Prezzemolo, con una marionetta in legno
Luca Montezemolo
e preziose informazioni su
come realizzare in poco tempo con un coltellino e pochi
altri attrezzi, i giocattoli
d’altri tempi. Ancora oggi
vado spesso nelle case di
riposo, vere miniere di sapienze popolari che rischiano
di andare perdute».
Prezzemolo quando si
esibisce descrive tutto minuziosamente: «L’obiettivo
è quello di far nascere in
chi mi osserva la voglia di
provare a costruire qualcosa
con le proprie mani.
Improvvisamente ci si
scopre artisti, falegnami,
disegnatori, tecnici e si può
capire che non sempre è necessario spendere molto per
divertirsi, ma soprattutto si
può provare la contentezza
cioè essere “content con
gnete” come si diceva una
volta».
Alitalia collegherà
per la prima volta
l’Italia con il Cile con
un volo diretto senza
scali tra Roma e Santiago a partire dal 1
maggio 2016.
Con questo nuovo
volo diventano cinque
le destinazioni servite
da Alitalia in America Latina e 11 nelle
Americhe.
A giugno comincerà
ad operare anche il
volo Roma – Città del
Messico.
L’Italia rappresenta il secondo partner commerciale europeo del Cile,
nonché l’undicesimo a livello globale,
con crescenti investimenti di aziende
italiane leader nei settori dell’energia,
delle costruzioni e dell’agroalimentare.
Il nuovo volo costituisce una impor-
tante piattaforma per
lo sviluppo del turismo
cileno verso l’Italia e
favorirà importanti
benefici economici in
termini di interscambio tra i due Paesi, sia
attraverso maggiori
investimenti italiani in
Cile che attraverso lo
sviluppo di investimenti cileni in Italia. «Con questa rotta oltre a rafforzare
i legami economici
tra l’Italia e il Cile,
continuiamo ad accrescere la nostra
presenza in Sud
America» ha dichiarato Luca Cordero di
Montezemolo, presidente di Alitalia.
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PAGINA RELIGIOSA
A Roma in 70mila
Giubileo dei ragazzi, i giorni della festa
A Roma è stata un’invasione colorata e festosa
di migliaia di ragazzi e
ragazze per il Giubileo
dedicato a loro. Sabato
sera Allo Stadio Olimpico
di Roma ha avuto luogo
la grande festa organizzata per il Giubileo dei
ragazzi. E tra i primissimi momenti di grande
emozione è arrivato il
video messaggio di Papa
Francesco.
Domenica il Giubileo
dei ragazzi prosegue
con la Messa con Papa
Francesco alle 10.30 in
piazza San Pietro e con
la visita alle tende della
Misericordia allestite in
7 piazze del centro storico
di Roma per raccontare ai
pellegrini e ai cittadini di
Roma testimonianze di opere
di misericordia spirituale e
corporale.
Dopo essersi scusato per
non essere potuto andare
allo stadio, Papa Francesco
ha chiesto ai ragazzi di non
portare rancore: «Essere misericordiosi vuol dire anche
essere capaci di perdono - ha
affermato Papa Francesco
-. E questo non è facile, eh?
Può succedere che, a volte,
in famiglia, a scuola, in
parrocchia, in palestra o nei
luoghi di divertimento qualcuno ci possa fare dei torti e
ci sentiamo offesi; oppure in
qualche momento di nervosismo possiamo essere noi
ad offendere gli altri. Non
rimaniamo con il rancore
o il desiderio di vendetta!
Non serve a nulla: è un tarlo
che ci mangia l’anima e non
ci permette di essere felici.
Perdoniamo! Perdoniamo
e dimentichiamo il torto
ricevuto, così possiamo com-
Papa Francesco si
è seduto assieme
agli altri sacerdoti
per confessare
prendere l’insegnamento di
Gesù ed essere suoi discepoli
e testimoni di misericordia».
In un altro dei passaggi del
suo videomessaggio, il Papa
con un esempio semplice ed
efficace ha voluto ricordare
ai giovanissimi l’importanza
di rimanere connessi a Gesù:
«Ragazzi, quante volte mi
capita di dover telefonare a
degli amici, però succede che
non riesco a mettermi in contatto perché non c’è campo ha raccontato il Papa - Sono
certo che capita anche a voi,
che il cellulare in alcuni
posti non prenda... Bene,
ricordate che se nella
vostra vita non c’è Gesù
è come se non ci fosse
campo! Non si riesce a
parlare e ci si rinchiude
in se stessi. Mettiamoci
sempre dove si prende!
La famiglia, la parrocchia, la scuola, perché
in questo mondo avremo
Papa: «A Lesbo ho visto tanto dolore»
“Ho visto
tanto dolore”. Al Regina Caeli in
Piazza San
Pietro, Papa
Francesco
ha parlato
con commozione della
sua visita di
ieri tra i profughi accolti sull’isola
greca di Lesbo, condivisa
con il Patriarca ecumenico
Bartolomeo I e l’arcivescovo
ortodosso di Atene, Ieronymos. Il Papa ha anche
espresso solidarietà per le
vittime del sisma in Ecuador e per quello avvenuto in
Giappone qualche giorno fa
e ha invocato attenzione per
i lavoratori precari dei call
center.
Una notte non basta a far
sedimentare ciò che mente e
cuore hanno assorbito di una
giornata di emozioni potenti,
che poche volte capita nella
vita.
La prima cosa che Papa
Francesco condivide con la
folla dopo la preghiera del
Regina Caeli, è l’esperienza
vissuta a Lesbo tra profughi
di tutte le età, tra gente che
lo ha accolto e toccato con
meraviglia e commozione,
come la personificazione del
fatto che non tutti i grandi
del mondo, nei loro confronti, sono concentrati su come
fare per tenerli il più possibile a distanza, ma che c’è
chi è capace di farsi vicino,
condividere il loro dramma,
portare aiuto: “Abbiamo
visitato uno dei campi dei
rifugiati: provenivano dall’Iraq, dall’Afghanistan, dalla
Siria, dall’Africa, da tanti
Paesi… Abbiamo salutato
circa 300 di questi profughi,
uno ad uno.
Tutti e tre: il Patriarca
Bartolomeo, l’arcivescovo
Ieronymos ed io.
Tanti di loro erano bambini; alcuni di loro – di questi
bambini – hanno assistito
alla morte dei genitori e
dei compagni; alcuni di loro
morti annegati in mare. Ho
vito tanto dolore!”
Di quel mare di disperazione, Francesco coglie un
frammento, una storia di
ordinario orrore per chi ha
messo in gioco ogni sicurezza pur di lasciare l’inferno
che gli è scoppiato attorno:
“Voglio raccontare un caso
particolare di un uomo giovane, non ha 40 anni. Lo ho
incontrato ieri con i suoi due
figli. Lui è musulmano e mi
ha raccontato che era sposato con una ragazza cristiana,
si amavano e si rispettavano
a vicenda; ma purtroppo
questa ragazza è stata sgozzata dai terroristi, perché
non ha voluto negare Cristo
ed abbandonare la sua fede.
E’ una martire! E quell’uomo
piangeva tanto…”
La piazza resta muta,
attonita, mentre il Papa
passa a esprimere solidarietà agli ecuadoriani della
parte settentrionale del Paese – anch’essi vittime di
una tragedia, un terremoto
violentissimo che ha fatto
un’ottantina di morti e centinaia di feriti – così come
ai giapponesi di Kumamoto,
colpiti dal sisma giovedì
scorso.
“L’aiuto di Dio e dei fratelli
– è la preghiera di Francesco
– dia loro forza e sostegno”.
sempre qualcosa da dire
di buono e di vero».
Da Rocco Hunt a Francesca Michielin, «tutti
pazzi» per i selfie con
Papa Francesco che si
è prestato all’ormai immancabile rito dell’autoscatto con i giovani
cantanti impegnati nel
concerto in programma stasera allo Stadio
Olimpico. «Uno dei giorni
più belli della mia vita.
Grazie Papa Francesco!»,
ha scritto su Twitter il
rapper salernitano Rocco Hunt, postando - per
l’appunto - un selfie con
Papa Bergoglio, subito
diventato virale.
Molti sono gli artisti protagonisti della serata: Lorenzo Fragola, Francesca
Michielin, Arisa, Giovanni
Caccamo, Moreno, Deborah
Iurato, Shari, Dear Jack,
Fuoricontrollo e Andrea D’Alessio.
Si sono alternate testimonianze di riflessione e
attenzione alla vita da parte
di rappresentanti del mondo
del cinema, dello sport e
dell’astronomia.
Il maggiore Luca Parmitano durante la festa dei
ragazzi all’Olimpico a raccontare la sua esperienza
di astronauta: assieme a
Letizia Davoli si è collegato
con Houston dove c’è l’astronauta Paolo Nespoli.
Il regista Gianfranco Rosi
sul palco dell’Olimpico ha
parlato del suo film Fuocoammare, premiato con l’Orso
d’oro per il miglior film al
Festival di Berlino.
Presenza- 1 maggio 2016
13
Cina: morto il vescovo
Zeng, 30 anni in carcere
Sabato 2 aprile 2016 è deceduto, all’età di quasi 96 anni,
monsignor Tommaso Zeng
Jingmu, vescovo emerito e
non ufficiale della diocesi di
Yujiang, nella provincia di
Jiangxi, in Cina. La notizia
è giunta solo oggi tramite l’Agenzia Fides.
Monsignor Zeng è sempre rimasto fedele al Papa e per questo
ha subito persecuzioni continue
per lunghi anni. È stato in carcere, a più riprese, ben 30 anni a
causa delle sua fedeltà a Cristo e alla Chiesa di Roma.
I funerali sono stati celebrati il 6 aprile, presso la casa
natale, dal nipote del Presule, il sacerdote Zeng Zhongliang,
della diocesi di Yujiang, insieme con una ventina di sacerdoti concelebranti. Il vescovo non ufficiale della Diocesi,
monsignor Giovanni Peng Weizhao, vive da qualche tempo
in libertà limitata.
Zeng aveva chiesto, nel testamento, di celebrare il suo
funerale nel luogo nativo, in forma semplice, senza parlare
dei suoi meriti. Vi hanno partecipato migliaia di fedeli provenienti dalla Diocesi e da altre parti della Cina, testimoniando
così la stima e la riconoscenza per il servizio da lui reso alla
Chiesa e alla comunità diocesana per più di 25 anni.
Come ricorda l’agenzia Fides, il defunto vescovo era nato
il 23 luglio 1919 (qualche fonte riporta una data diversa)
nel villaggio di Zengjiacun, distretto di Chongren, nella
provincia di Jiangxi. Nel 1930 era entrato nel Seminario di
Wenshan, della diocesi di Yujiang. Nel 1944 aveva proseguito
gli studi nel Seminario maggiore di Fuzhou, nel Fujian, e nel
1948 fu trasferito a Wensheng nel Seminario del Zhejiang.
Ordinato sacerdote il 25 marzo 1949 da monsignor William
Charles Quinn, C.M., è stato viceparroco e parroco in diverse
comunità. Il 13 gennaio 1990 ha ricevuto la consacrazione
episcopale per le mani di monsignor Giacomo Xie Shiguang,
vescovo di Funing.
Monsignor Zeng è stato uno strenuo difensore della dottrina cattolica e un coraggioso testimone della fedeltà alla
Chiesa, a costo di grandi sacrifici: fu arrestato numerose volte
e trascorse circa trent’anni della sua vita in detenzione. Il
suo amore a Cristo, alla Chiesa e al Santo Padre è stato di
grande esempio per molti.
Nel suo testamento spirituale egli ha chiesto perdono per
tutte le proprie mancanze e ha ringraziato i sacerdoti della
Diocesi per la loro dedizione e il loro servizio. Fra l’altro,
sperava di costruire nel suo paese natale una chiesa dedicata al Cuore Immacolato di Maria, in ringraziamento per la
protezione e per le grazie ottenute.
Il cardinale Vlk: non dimenticare i
martiri del comunismo
Durante la sua storia bimillenaria la Chiesa cattolica fu perseguitata tante
volte. Anche nel tempo moderno, in una società che riconosce un’estensione quasi
illimitata alla libertà e alla
dignità della persona, con
la legittimazione, almeno
formale, dei diritti umani in
moltissimi Paesi del mondo,
ancora permangono e anzi si
moltiplicano le persecuzioni religiose, che umiliano
l’uomo e ne calpestano la
dignità. Nel secolo scorso
abbiamo vissuto non solo
due guerre crudeli, ma anche
due sistemi politici totalitari, così violenti contro la
libertà e contro la dignità
umana che non trovano pari
nel passato: il nazismo e il
comunismo, dichiaratamente contrari alla religione,
fondati sull’odio di classe e,
almeno per il primo, anche
sull’odio razziale.
È chiaro che l’odio non può
essere la base per un sistema
politico e per una cultura
della vita. Nel 1945, con la
fine della seconda guerra
mondiale, iniziò una difficile
tappa della storia europea: il
comunismo divenne la forma
del sistema politico negli
Stati «liberati » dall’Armata
Rossa e poi diffuso ancora
nei Paesi vicini. L’élite culturale, soprattutto in Cechia,
inizialmente simpatizzò con
il nuovo sistema sovietico, la
cui realtà era poco conosciu-
ta, proprio perché l’esercito
sovietico aveva sconfitto il
nazionalsocialismo, riportando la libertà.
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14
Presenza- 1 maggio 2016
SPORT
Napoli sconfitto a casa della Roma:
la Juve festeggia un altro scudetto
Roma - Napoli-Roma 1-0
Il Napoli perde a Roma, 1-0,
e la Juventus vince il suo
quinto scudetto consecutivo
con 3 giornate di anticipo.
Pokerissimo di scudetti,
come nel quinquennio tra il
1931 ed il '35 (e come il Grande Torino dal 43' al 49'). La
Juventus è riuscita in un'altra impresa straordinaria,
diversa però dai 4 precedenti
titoli: questa volta partenza
al rallentatore, poi rimonta
irresistibile con 16 successi
uno di dietro l'altro, il sorpasso al Napoli nel confronto
diretto e, infine, l'allungo
perentorio con vittoria per
distacco.
A un certo punto della
stagione il 3° posto sembrava
il massimo obiettivo da riacciuffare. All'assemblea degli
azionisti - il 23 ottobre - la
Juventus era 14/a. "Una posizione inaccettabile", aveva
tuonato il presidente Andrea
Agnelli, pur confermando
la fiducia ad Allegri. Mossa
vincente.
Atalanta-Chievo 1-0
Un ultimo passo e sarà salvezza. Malgrado lo speaker
annunci il traguardo raggiunto dall’Atalanta dopo l’10 col Chievo, agli uomini di
Reja manca ancora un punto
per scongiurare l’ipotesi di
arrivo a tre a 41 punti con
Udinese e Palermo. In quel
caso, se l’Udinese dovesse
vincere a Bergamo, la classifica avulsa sarebbe Palermo
7 punti, Udinese 6, Atalanta
4, e condannerebbe a sorpresa i nerazzurri alla B. Ipotesi
molto remota, l’Ataltanta si
sente già al sicuro: è bastato
un lampo di Borriello per
allontanare ulteriormente
la zona pericolo, ponendo le
basi per la salvezza per il
sesto anno consecutivo. Svanisce invece il sogno Chievo
di poter dar fastidio fino
all’ultimo alla zona Europa,
che resta distante 5 punti in
attesa della gara del Milan
a Verona contro l’Hellas di
domani.
Bologna-Genoa 2-0
Il Bologna vince e chiude
la serie negativa lunga nove
partite. Il Genoa incassa
l’ennesima delusione lontano
dal Ferraris con una prova
senza squilli. La squadra di
Donadoni ha un approccio
decisamente migliore alla
partita. Brienza, in particolare, propone subito alcune
buone idee e, al terzo tentativo, trova lo spunto giusto:
palla filtrante per Giaccherini, che controlla di sinistro
e batte Lamanna di destro.
Gasperini ha varato l’attacco
con due centravanti veri, Pavoletti e Matavz, ma fatica a
metterli in azione. Lo spunto
giusto lo trova Ntcham, al
39’, assist perfetto che libera
Pavoletti davanti a Mirante.
Il portiere però è più bravo
dell’attaccante. Gasperini
passa al 3-4-3 inserendo
prima Suso, poi Capel, ma
è il Bologna a rendersi più
pericoloso e a trovare, seppur in modo fortunoso, il
raddoppio: cross di Zuniga
da destra, tocco di Brienza
per Floccari che si allunga
la palla cercando di superare
Izzo, interviene Ansaldi, il
cui rinvio, però, colpisce il
piede di Floccari e fa terminare la palla in rete. Il Genoa
non riesce a reagire e trova
solo un sinistro di Suso dal
limite, di poco impreciso.
Sampdoria-Lazio 2-1
Tre punti pesantissimi
per la Sampdoria perché
diventano decisivi verso la
salvezza. Vittoria in rimonta
contro la Lazio: il definitivo
2-1 lo firma al 33’ della ripresa l’ex Diakitè e il rebus sul
pallone oltre la linea bianca
viene risolto da Rizzoli col
supporto tecnologico (segnale al braccialetto). Partita
bella e ricca di occasioni.
Al gol di Djordjevic in avvio
la risposta di Fermando a
riequilibrare il match. Poi,
prima dell’intervallo il rigore
di Candreva parato da Viviano ha segnato il bivio nella
partita della Lazio, che però
ha lottato sino alla fine per
tentare di uscire imbattuta
da Marassi. La seconda sconfitta di fila nella gestione
Inzaghi, però, praticamente
fa sfumare i sogni di Europa
League
Inter-Udinese 3-1
Sotto gli occhi del Gruppo
Suning, la holding cinese che
si appresta ad entrare nel
club nerazzurro, l’Inter di
PASTELERIA Y CONFITERIA
CALIFORNIA
Galletas finas - Tortas Heladas - Pasteles
- Confites Tortas para Novios - Pastelitos para cocktails
COCKTAIL A DOMICILIO
Irarrázaval 1570 Fono 22042382
Mancini coglie un successo
pesantissimo in rimonta per
continuare a tenere vive le
ultime speranze di riuscire
ad acciuffare la qualificazione ai preliminari di Champions League.
A San Siro, contro un’Udinese già praticamente salva
e senza nulla da chiedere al
campionato, Icardi e compagni riescono a ribaltare una
partita iniziata con il piede
sbagliato, quello di Thereau,
protagonista di un capolavoro balistico al 9’ su lancio
di Badu per il vantaggio dei
friulani.
La reazione interista
all’undicesimo gol in campionato del francese (record
personale eguagliato) è immediata, con Kondogbia e
Brozovic a provarci e Jovetic a riuscirci poco dopo la
mezz’ora di gioco, sfruttando
l’assist di Icardi e lo scivolone di Edenilson che lo lascia
solo in area piccola a ribadire
in rete.
Frosinone-Palermo 0-2
Gilardino più Trajkovski:
due sentenze. Alla disperata
il Palermo rialza la testa e
sbanca con merito il Matusa, spingendo verso la Serie
B il Frosinone in fondo ad
una lotta di muscoli e nervi
segnata nella ripresa dai
due gol pesantissimi degli
attaccanti rosanero. Così la
squadra di Ballardini, diretta in modo magistrale in
campo da Maresca e dal Gila,
raggiunge quota 32 punti in
classifica e continua sperare,
in attesa della sfida di domani tra Carpi e Empoli.
Fiorentina-Juventus 1-2
Forse stasera anche Massimiliano Allegri la smetterà
di parlare di matematica e
pronuncerà la parolina magica: scudetto. Domani, se
Higuain e soci non faranno
lo stesso risultato dei bianconeri, sarà festa davanti
alla televisione per il quinto
scudetto di fila, impresa
storica e incredibile dopo la
falsa partenza iniziale.
Neanche un'avvelenata
Fiorentina è riuscita a fermare la Signora, che sale a
24 vittorie su 25 partite. La
forza di questa squadra è
indiscutibile ed è tutta nel
2-1 di Morata e nella parata
da rigore di Buffon: pareggio e risposta immediata,
perché non vincere non è
contemplato nel manuale
della Signora.
Verona-Milan 2-1
Rispetto al Carpi è cambiato molto, negli uomini
e un po’ anche nel modo di
giocare, ma il Milan è riuscito a fare addirittura peggio: dopo il deludente pari
di giovedì, stavolta è stato
ripreso e superato anche
dal Verona quasi retrocesso,
continuando la misera serie
di prestazioni contro le piccole del torneo.
Il sesto posto, che dà l'accesso almeno ai preliminari
di Europa League, è così
sempre insidiato dal Sassuolo, distante un solo punto.
Carpi-Empoli 1-0
Lasagna nel finale regala
punti salvezza a Castori
L'attaccante firma il successo contro la squadra di
Giampaolo, in 10 dopo 25
minuti per l'espulsione di
Mchedlidze.
Il suo gol all'85' avvicina
gli emiliani alla salvezza, ora
a +3 sul Palermo
La salvezza del Carpi passa dai piedi di Kevin Lasagna. Il gol dell'attaccante
contro un Empoli mai domo,
nonostante l'inferiorità numerica e il pass per la Serie
A 2016-17 già in tasca, arriva
in extremis ma vale oro perché consente alla squadra di
Castori di guadagnare punti
pesanti per la lotta per non
retrocedere.
Classifica generale
Juventus85
Napoli73
Roma
71
Inter
64
Fiorentina59
Milan
53
Sassuolo52
Chievo48
Lazio
48
Empoli43
Genoa43
Torino42
Atalanta41
Sampdoria40
Bologna40
Udinese38
Carpi
33
Palermo32
Frosinone30
Verona25
SERIE B
RISULTATI
Bari - Modena
1-1
Cagliari - Lanciano
1-1
Crotone - Como
2-0
Latina - Entella
0-1
Novara - Perugia 2-2
Pescara - Brescia
2-1
Pro Vercelli - Avellino 1-1
Salernitana - Livorno 3-1
Ternana - Ascoli
1-3
Trapani - Cesena
2-1
Vicenza - Spezia
0-3
CLASSIFICHE
Crotone77
Cagliari73
Trapani65
Bari
64
Pescara64
Spezia
61
Entella
60
Cesena
58
Novara
58
Brescia
54
Perugia52
Ternana45
Avellino45
Ascoli
45
Pro Vercelli 42
Vicenza42
Latina
40
Modena40
Salernitana40
Lanciano39
Livorno36
Como
29
Pessimo esempio!
Inter-Udinese, 22 stranieri titolari:
record, è la prima volta per la Serie A
Ci sono 6 brasiliani, 4 francesi (uno col passaporto maliano), 2 colombiani, uno sloveno, un giapponese, un croato,
un montenegrino, un argentino, un greco, uno svizzero, un
portoghese, un serbo e un ghanese. E non è una barzelletta,
anzi è un record: è semplicemente Inter-Udinese e in campo
non ci sono giocatori italiani. In Serie A non era mai capitato.
IL RECORD — Era già successo che De Canio, da poco
arrivato in Friuli, schierasse una formazione fatta di soli
stranieri, ma il Napoli, suo avversario qualche settimana
fa, aveva in campo Insigne (oltre al naturalizzato Jorginho).
Così se nel nostro campionato c’era un club destinato a stabilire questo primato, quello era l’Internazionale. Nomen
omen, si dice in questi casi. Del resto, tra le rose della A, sono
quelle con meno italiani: Santon, D’Ambrosio, il portiere di
riserva Berni e l’azzurrabile Eder (che però è brasiliano...)
per l’Inter, Di Natale, Lodi, Domizzi, Pasquale e Meret per
l’Udinese. Tra questi otto, di recente, solo D’Ambrosio ha
visto un po’ di più il campo, quindi tutto sommato non è un
record che sorprende.
CURIOSITÀ — Il primo italiano a mettere piede in campo
è stato Pasquale, subentrato ad Edenilson al 31’ del secondo
tempo: per 76 minuti, dunque, sul prato di San Siro hanno
corso solo giocatori stranieri. Poi tre minuti più tardi Mancini ha sostituto Icardi con l’azzurro (ma brasiliano di nascita)
Eder e poco dopo è entrato anche D’Ambrosio. Nei grandi
campionati una partita con soli stranieri si era giocata solo
in Premier League, nel 2009: era Portsmouth-Arsenal e in
quell’occasione il primo inglese (Eastmond) entrò all’85’.
LE FORMAZIONI — Ecco i giocatori schierati dal 1’ in
Inter-Udinese e le rispettive nazionalità. Handanovic (Slovenia), Nagatomo (Giappone), Miranda (Brasile), Murillo
(Colombia), Juan Jesus (Brasile), Brozovic (Croazia), Felipe
Melo (Brasile), Kondogbia (Francia), Biabiany (Francia),
Icardi (Argentina), Jovetic (Montenegro); Karnezis (Grecia),
Wague (Francia, naturalizzato Mali), Danilo (Brasile), Felipe
(Brasile), Widmer (Svizzera), Badu (Ghana), Kuzmanovic
(Serbia), Bruno Fernandes (Portogallo), Edenilson (Brasile),
Zapata (Colombia), Thereau (Francia).
Serie B, torna la Spal: pari con
l’Arezzo e promozione, mancava
dal 1993
Bastava un pareggio con l’Arezzo, e pareggio è stato: dopo
il Cittadella, promosso lunedì sera, anche la Spal è stata
promossa in serie B.
Ma se la squadra veneta era stata retrocessa appena un
anno fa, quella di Ferrara mancava dalla stagione 199293, in cui era neopromossa e chiuse al quart’ultimo posto:
il ritorno tra i cadetti di oggi è arrivato al termine di una
stagione intera passata in testa alla classifica, nel girone B,
con 20 vittorie, 8 pareggi e 4 sconfitte, bottino che ha tenuto
a distanza un’altra nobile decaduta come il Pisa, che con lo
0-0 con la Maceratese (terza) resta a 9 punti di distanza, a
due giornate dalla fine.
ZIGONI E SEMPLICI — Nella gara interna con l’Arezzo,
davanti a 9000 tifosi, la Spal si è portata in vantaggio con
l’undicesimo centro stagionale di Gianmarco Zigoni, il figlio
d’arte che dopo le giovanili e due gol in B con il Treviso passò
al Milan Primavera, trovando anche l’esordio in A prima di
scendere di categoria.
L’Arezzo, che staziona a metà classifica, ha trovato il pari
con l’ex Brescia di Edoardo Defendi, ma il pari bastava alla
squadra di Leonardo Semplici, ex Fiorentina Primavera,
ingaggiato a metà della scorsa stagione.
La Spal (acronimo di Società Polisportiva Ars et Labor,
fondata da un prete salesiano) ha giocato 16 stagioni in serie
A tra il 1951 e il 1968, lanciando giocatori come Armando
Picchi e Fabio Capello.
Era fallita nel 2005, ripartendo dalla C2 col Lodo Petrucci,
poi nuovamente nel 2012, scendendo in serie D e tornando
in Lega Pro nel 2013, con la fusione con la Giacomense,
squadra di Masi San Giacomo, frazione di scarsi 500 abitanti in provincia di Ferrara, cinque stagioni in C2 prima
di confluire nel nuovo club.
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SPORT
F1 Cina, Rosberg fa tris e vola.
Sportellate Ferrari: Vettel è 2°
Davanti è tutto come al
solito: terzo indizio di chi
potrebbe essere il campione
del Mondo 2016: vince ancora Nico Rosberg. Per la terza
volta su tre quest’anno. La
sesta di fila se si considerano
gli ultimi tre gran premi del
2015. Una striscia di successi che supera anche il record
(di 5, nel 2014) del compagno
Hamilton. Con la quale Nico
arriva a 17 successi in carriera: più di qualsiasi altro
pilota che non abbia vinto
un Mondiale (condivideva
il record di 16 con Stirling
Moss). È quindi ora di colmare la lacuna. Il punteggio
fin qui pieno (75 unti su 75)
e soprattutto i 38 punti di
vantaggio su Hamilton suggeriscono che la cosa sia più
probabile che possibile. Per
il podio numero 100 della
Mercedes. Davanti quindi
tutto come al solito.
CAOS — Dietro, invece,
niente di quel che succede
era immaginabile. Alla fine
Vettel riesce a mettersi secondo e ad esser contento,
specie se si considera com’era cominciata. Ovvero: luci
spente e subito casino. Tra la
prima e la seconda curva Vettel con la anteriore sinistra
tocca la posteriore destra
di Raikkonen, il finlandese
va lungo, il tedesco resta
senza una bandella dell’ala
anteriore. Ricciardo riesce a
stare davanti a tutti, anche
a Rosberg. Hamilton, come
annunciato, parte dall’ultima posizione della griglia
(avrebbe potuto optare per
un avvio dalla pit lane). Ma
Ricciardo resta in testa per
poco, perché Rosberg lo passa al 2° giro, e poi all’australiano esplode una gomma, la
posteriore destra, si scoprirà
che è stato a causa dei detriti
in pista. Per il tedesco della
Mercedes comincia la lunga
corsa solitaria. Per nulla
disturbata dalla Safety car,
che entra al 6° giro.
Blocco “ADV bottom1”/
End blocco “ADV bottom1”
RIMBALZATI — Intanto
Vettel si deve fermare e
quando torna a mettere il
nuovo musetto in pista è
quindicesimo. Passa nell’ordine Ericsson, Huklenberg,
Haryanto, Sainz, Palmer,
Button, Bottas, Gutierrez,
Wehrlein, quindi Perez e
Alonso. E’ terzo, dietro a
Kvyat e al solitario Rosberg.
Posizione che manterrà anche dopo il gioco delle soste,
grazie però anche ad alcuni
bei sorpassi (sulla McLaren
di Button e sulla Toro Rosso
di Verstappen). Soste durante le quali tutti e due i
big di rincorsa, Raikkonen
e Hamilton, sono più volte
rimbalzati su e giù. Vettel
e Kvyat effettuano lo stop
per le gomme praticamente insieme. Al 35° giro. E
Vettel, uscito dietro al russo
con le soft, dopo pochi giri
si è sbarazzato del rivale
che è invece rientrato in
pista con le medie. Intanto,
dietro, Hamilton arriva ad
esser quinto, solo che ha
Ricciardo che gli resta appiccicato. Sembrerebbe già
un gran risultato quello.
Invece l’australiano fa molto
di più: regala al pubblico
cinese l’inedito spettacolo di
una Mercedes sorpassata,
infilzando il campione del
mondo.
Nuoto, le finali di Coppa Brema?
La Pellegrini non smette di vincere
I reduci dalle selezioni
olimpiche cambiano vasca e
si divertono a spremersi in
corta per la Coppa Brema
a serie. Risultati pregevoli
dai soliti noti, come Federica Pellegrini da 1’53”07
nei 200 sl, Luca Dotto da
47”27 nei 100 sl (poi rimedia
Pesi, Europei: Giorgia Bordignon
è bronzo in Norvegia!
Terza medaglia per l’Italia
agli Europei di
Forde, in Norvegia. L’ha conquistata Giorgia
Bordignon nei
63 kg, bissando
così il piazzamento ottenuto
lo scorso anno a
Tbilisi (Georgia). Rispetto a quell’edizione, però, l’azzurra
si è migliorata di 5 chili: 214 quelli che aveva sollevato nel
2015, 219 il risultato ottenuto in Norvegia.
LA GARA — Nella prova di strappo la Bordignon ha
sollevato prima 94, poi 98 e infine 99 kg, seconda solo alla
russa Khlestkina, capace di portare sopra la testa 100 kg.
Nello slancio l’azzurra è entrata a 115, poi ha chiesto 120,
dapprima fallendolo ma riuscendo a completare l’esercizio
nella terza e ultima prova a disposizione. Il totale diventa
quindi 219 kg (99+120), lo stesso della russa Akhmetova,
più leggera (100+119) e a tre chili dalla vincitrice, Natalia
Khlestkina
VERSO RIO — “Giorgia è stata bravissima - racconta il
tecnico azzurro Angelo Mannironi -. Nella seconda prova
dello slancio durante la girata si è trovata sulle punte e
quindi si è sbilanciata in avanti, ma il terzo tentativo è stato
ottimo. Con questo risultato, il piazzamento di squadra tra le
prime 6 nazioni non qualificate per Rio è ormai cosa fatta”.
una contrattura muscolare), Matteo Rivolta nei 100
farfalla a 29 centesimi dal
suo record italiano e sotto il
muro dei 50” (49”84) che fa
ricordare l’argento europeo
di Netanya.
“E’ tutto più facile e veloce,
si fa meno fatica in vasca da
25 metri ma soprattutto è
più divertente gareggiare
per una squadra, non capita spesso, e a me piace lo
spirito di squadra che c’è
nell’Aniene” dice Fede, che
nel pomeriggio nuoterà i
100 sl e in staffetta veloce
ha timbrato 54”00.
DELUSO — Il golden boy
Filippo Magnini festeggia
con l’Aniene il record italiano della 4x100 mista con una
frazione da 47”24: “Sono deluso, arrabbiato, per essermi
presentato nelle condizioni
peggiori.
Ciclismo,
è grande Italia
all’Amstel Gold
Race: primo
Gasparotto, terzo
Colbrelli
Enrico Gasparotto ha conquistato per la seconda volta
l’Amstel Gold Race, l’unica
grande classica del Nord in
Olanda, battendo in una volata a due il danese Valgren,
poi a 3” è giunto il gruppo
dei big, regolato da un altro
italiano: Sonny Colbrelli. Gasparotto, 34enne
friulano di Sacile, si era
già imposto nella «classica
della birra» quattro anni fa,
rompendo in quell’occasione
un digiuno italiano nelle
grandi corse di un giorno
che durava addirittura dal
Giro di Lombardia 2008,
conquistato da Damiano
Cunego.
Per l’Italia è il settimo successo nella storia dell’Amstel, dopo quelli di Zanini
(1996), Bartoli (2002), Rebellin (2004), Di Luca (2005),
Cunego (2008) e dello stesso
Gasparotto (2012). La corsa olandese, relativamente giovane (nata nel
1966) ma già considerata
una classica, apre il Trittico
delle Ardenne e sarà seguita
mercoledì dalla Freccia Vallone e domenica prossima
dalla Liegi Bastogne Liegi.
Lungo i 250 km erano previste 34 salite, la più famosa
delle quali è il Cauberg, da
percorrere quattro volte,
l’ultima in prossimità del
traguardo. Al via si sono presentati
con qualche chance anche
molti corridori italiani (33
in totale), fra i quali Davide
Rebellin (1° nel 2004) che
a 44 anni ha festeggiato il
record della diciottesima
partecipazione in carriera
all’Amstel, poi Cunego (a
segno nel 2008), Gasparotto
(vincitore nel 2012), Ulissi,
Visconti, Felline, Colbrelli,
Aru e Rosa. Presenza- 1 maggio 2016
15
MotoGP Jerez, Valentino
Rossi trionfa davanti
a Lorenzo e Marquez
Rossi re di Spagna. Chissà da quanto desiderava questo
momento, Valentino. Non si tratta solo di una vittoria che
gli mancava da Silverstone dell’anno scorso, ma di un trionfo
che ha un gusto speciale, perché conquistato in terra ‘nemica’
ancorché molto fertile di suoi tifosi, e con la soddisfazione di
battere a domicilio i suoi nemici Marquez e Lorenzo, al suo
fianco in prima fila al via e piegati senza appello in gara. Il
tutto a 37 anni suonati.
Rossi incasella un’altra meraviglia, la numero 113 in carriera (-9 da Agostini, a vista e non più con un cuscinetto in
doppia cifra), conquistando il GP di Jerez, davanti a Lorenzo
(100° podio in carriera per lui) e Marquez, ma soprattutto
costringe alla resa, sia il leader del mondiale, sia il compagno
(a termine) con cui la rivalità è sempre più aperta. Il rilancio
di Rossi in chiave iridata è totale - è a meno 24 da Marquez
-, e con il valore aggiunto di una riscossa arrivata dopo la
scivolata di Austin. Ulteriore dimostrazione di carattere.
FORMA SMAGLIANTE — A Jerez Rossi ha ricordato
la sua migliore versione del 2015, vista ad Assen, quando
controllò la situazione per tutto il week end e si impose alla
grande. Aveva messo le cose in chiaro in qualifica, Rossi:
una pole altisonante, frutto di un giro eccelso e i rivali a
incassare. Era il rumore che precede la valanga. La premessa del suo eccellente stato di forma, che quest’anno è
anche supportato dalle nuove gomme, con cui il talento di
Valentino si sposa al meglio.
Per vincere ha copiato il ‘Lorenzo style’, sgasata al via,
copertura eccezionale delle linee nelle prime battute e poi
un ritmo sempre più incalzante a piegare la resistenza. Di
tutti. Arrivati a distanza di sicurezza.
Dopo metà gara Lorenzo prova la rimonta che però viene
smorzata da Rossi, e deve così accontentarsi di un 2° posto
che gli consente di portarsi a -17 da Marquez, 3° dopo un
brillante warm up, in classifica.
GLI ALTRI — Ancora sfortunato Dovizioso, frenato da
un problema tecnico al 12° giro, mentre cercava di trarre il
meglio dalla una Ducati che incassa una battuta d’arresto
non ricompensata dal 7° posto di Iannone. Ai piedi del podio
Pedrosa, davanti alle Suzuki di Aleix Espargaro, 5°, e Vinales, 6°. Ottimo 9° Laverty, con la Ducati GP14.2, a punti
l’Aprilia con il 15° di Bradl.
LA GARA — Lo scatto migliore al via è di Rossi, che si porta dietro Lorenzo, con Pedrosa che riesce a mettersi davanti
al compagno Marquez grazie a uno spunto eccellente. Vale
non solo chiude in modo magistrale le traiettorie a Lorenzo, che non riesce a mettere in atto i suoi piani di fuga, ma
allunga pure, con Marquez che si libera di Pedrosa e prova
a risalire. Vale sale a 1”2 di margine al 7° giro, 1”5 all’8°,
1”9 al 9°, 2”1 al 10°, 3” al 15°, per poi iniziare a calare, con
Lorenzo che recupera decimi al giro.
Il duello è fra loro due, con Marquez che non ha il passo
e gli altri lontani. A 8 giri dalla fine Rossi ha 2” di margine,
ma Jorge cala e Valentino però riesce a incrementare il
vantaggio fino agli oltre 4” del finale. Un crescendo rossiniano. Un po’ quella che potrebbe essere la colonna sonora
del mondiale di Rossi.
16
Presenza- 1 maggio 2016
25 aprile
Emilia (visiterà tra l’altro
la casa dei fratelli Cervi a
Gattatico) Laura Boldrini
è a Genova, città medaglia
d’oro della Resistenza, dove
parteciperà al corteo per poi
svolgere l’orazione commemorativa in piazza Matteotti. I segretari di Cgil e Cisl
Susanna Camusso e Annamaria Furlan partecipano a
Milano al corteo dell’Anpi.
LE TENSIONI
Puntuali come ogni anno
non sono mancate le polemiche. A Torino ignoti hanno sfregiato il monumento
in memoria dei partigiani
della Barca, in Lungo Stura
Lazio. «Ieri rom ed oggi con
gli immigrati solidarietà
con gli sgomberati. Bisogna
riaprire le frontiere», si legge
sul monumento dove alle
11 c’è stata la tradizionale
visita del sindaco, Piero
Fassino. A Milano volontari
di «Azione e Lealtà» hanno
manifestato il loro omaggio
ai caduti della Repubblica
sociale italiana al Cimitero
maggiore urlando slogan
come «Viva il fascismo, viva
l’Europa». Per concludere la
manifestazione, i partecipanti hanno fatto il saluto
romano rivolti alle tombe. E
sempre a Milano in piazza
San Babila, tradizionale
luogo di raduno delle associazioni antisioniste e per la
liberazione della Palestina,
quando è sfilata la «Brigata
Ebraica» esponenti dei centri
sociali l’hanno insultata al
grido di “Israele fascista,
stato terrorista” e «Fuori i
sionisti dal corteo».
Missionari
scalabriniani
tiani, vale più delle troppe
parole spese da chi avrebbe
in teoria il potere di attuare
piani concreti di pace, di
difesa dei diritti e di giustizia, soprattutto in favore dei
minori migranti”.
“Il pontefice richiama
ancora una volta tutti noi
all’essenza del nostro essere
umani e cristiani - conclude
il superiore generale - Egli
si sta facendo voce di chi
non avrà mai la possibilità di essere ascoltato, di
chi subisce minacce per la
propria fede e deve lasciare
tutto. Egli sta facendo la
sua parte nello smontare
l’indifferenza e i giochi scandalosi dei cosiddetti leader,
sulla carta occupati nella
“cosa pubblica”, ma nei fatti
ben legati a prassi consolidate e accordi di comodo che
non permettono di arrivare a
decisioni risolutive su nessun
argomento. Occorre mettersi
insieme, con coraggio, ed
elaborare subito politiche di
accoglienza, di integrazione
che permettano di giungere
ad una convivialità delle
differenze”.
I missionari Scalabriniani, impegnati sul campo e
nel fare rete con altre realtà
ecclesiali e non sul tema
migratorio, ribadiscono con
urgenza: “la creazione di corridoi umanitari “ordinari”
dai paesi in guerra assieme
ad un’azione di pacificazione
nei paesi di partenza per un
ritorno alla democrazia; la
messa in atto immediata del
piano di redistribuzione dei
richiedenti asilo tra tutti i
paesi dell’Unione Europea;
l’elaborazione di politiche
migratorie durature che si
facciano garanti verso chi
accoglie e chi viene accolto;
una particolare attenzione
alle migliaia di minori che
migrano, spesso non accompagnati, e che sono facili
vittime del traffico di esseri
umani o dei quali si sono già
perse le tracce”.(Inform)
Trivelle, referendum
senza quorum
anche quando hanno perso.
In politica bisogna saper
perdere”. Il riferimento,
neanche troppo velato, è al
presidente della Regione
Puglia Michele Emiliano che
ha guidato la pattuglia degli
amministratori ribelli nel
Pd e si è schierato in prima
linea contro le indicazioni
dell’esecutivo e del partito.
Emiliano non intende deporre le armi: “Abbiamo superato la soglia di 10 milioni
di voti che consideravamo
necessaria per poter parlare
di un successo: il governo
dovrà tenerne conto”. “E
dal presidente del Consiglio - dice tra l’altro - c’è
stata mancanza di rispetto”.
Probabilmente la battaglia
si accenderà nuovamente
quando si tornerà a discutere di royalties per le Regioni
e delle politiche energetiche
del Paese.
All’opposizione il M5S, in
prima linea nella campagna
referendaria, ringrazia “i 15
milioni di votanti” con un
post sul blog di Beppe Grillo e rilancia l’iniziativa di
referendum senza l’obbligo
del quorum. Forza Italia si
affida alle parole di Renato
Brunetta: il capogruppo
azzurro alla Camera mette
il voto sulle trivelle in relazione con il prossimo referendum di ottobre sulle riforme
istituzionali affermando che
per battere il governo basteranno “13 milioni di voti”.
Il tema dell’astensione ha
fatto dibattere più dell’argomento dello stesso referendum, ovvero la possibilità di
limitare le concessioni per le
trivelle all’interno delle 12
miglia dalla costa. Renzi si
dice dispiaciuto di aver dovuto “non votare”, spiegando
di averlo fatto per tutelare
“11mila posti di lavoro” di
operai e ingegneri del settore petrolifero. “Saremo il
Paese più verde d’Europa”,
aggiunge spiegando che però
le politiche per le rinnovabili
non possono essere fatte
sprecando l’energia che già
abbiamo ma con il tempo.
Ora non teniamoci
l'acqua sporca
esempio, obbligato l’Italia ha
rimettere in discussione e
porre limiti alle concessioni
demaniali sulle spiagge. Ombrelloni a tempo, dunque.
E perforazioni già concesse
a gogò.
Un fatto su cui riflettere.
Magari per provare a porre
qualche correzione. Perché
anche un risultato come quello di domenica non esclude
miglioramenti della norma
‘salvata’ dalla maggioranza
degli italiani col non-voto.
Sarebbe un segnale importante anche in considerazione dell’altro rischio che il
non-voto referendario potrebbe provocare. Il rischio che
i ‘vincitori’ vogliano strafare.
La bocciatura di questo referendum non può né deve
voler dire la promozione o,
addirittura, l’incentivazione
della produzione di energia
da fonti fossili, magari a dis-
FINALI
capito di quelle rinnovabili.
Una tentazione da respingere, anche di fronte
all’allettante calo dei prezzi
degli idrocarburi. Sarebbe,
oltretutto, la sconfessione di
una politica energetica che
ha portato le fonti rinnovabili al 40% delle produzione
nazionale di elettricità, poco
meno del gas che arriva al
45%, mentre restano ancora
ben 13 ‘vecchie’ centrali a
carbone che coprono quasi
l’intero 15% restante. Con
questi livelli di rinnovabili
siamo in testa in Europa,
diamo un forte contributo
alla riduzione delle emissioni
di CO2, diminuiamo la nostre dipendenza dall’estero,
sosteniamo un settore economico in forte espansione,
favoriamo un’occupazione
molto più promettente in termini quantitativi e qualitativi di quella delle produzioni
da fonti fossili.
Queste ci accompagneranno ancora per molti anni,
ma davvero sarebbe una
grave decisione rallentare
l’espansione delle rinnovabili dopo l’esito del voto. Il
premier Renzi, in campagna
elettorale, ha promesso che
l’Italia entro la fine della
legislatura arriverà al 50%.
Bene. Anzi, il Governo spinga ancor più l’acceleratore,
senza la tentazione di voltarsi indietro. Sostenendo, per
esempio, le vere rinnovabili
diffuse e non quelle concentrate nei grandi impianti.
Così come una seria e duratura politica di risparmio
e di efficienza energetica.
Perché la prima vera fonte di
energia è consumarne meno
e meglio.
Su questi temi il Governo
batta subito dei colpi senza farsi tentare dall’alibi
dell’esito domenicale o dal
pressing di chi ha contribuito
a nascondere la consultazione e a dissimulare il suo
(residuo) senso.
Ma anche le Regioni non
si limitino a una sterile
schermaglia di rivendicazioni di competenze in campo
ambientale.
La stabilità politica
del paese
mantenere l’unità del proprio
partito di governo (Pd).
L’ appuntamento referendario previsto per il mese di
ottobre permetterà disporre
all’Italia dopo 40 anni di
dibattiti e di proposte, di
una Costituzione più moderna che governerà il paese
con maggiore saggezza e ci
auguriamo con stabilità e
governi che non siano costretti a porre di continuo il
voto di fiducia. Un vizio che
dobbiamo sradicare dalla
prassi politica italiana.
A volte una condotta che
intende favorire i propositi
del governo, può stimolare
l’effetto contrario, agitando
passioni contrarie e con la
perdita della fiducia perdere
un Presidente del Consiglio che merita continuare
e lavorare in beneficio del
paese, avendo tanti anni a
disposizione data la sua giovane età. Anche questa è una
bella eccezione inosservata
nella politica italiana, dove i
meriti si contano con criterio
cronologico.
Italiani all’ estero il nostro
voto a favore della nuova
costituzione è prezioso e necessario, VOTATE.
Paolo Castellani
Troppi malati e troppi decessi a causa del fumo
Dipendente dalla sigaretta un italiano su 5.
Parte da Padova la campagna nazionale di sensibilizzazione sui pericoli del fumo.
Ogni anno, 33mila decessi
per cancro al polmone, è fumatore un italiano su cinque.
«Esci dal tunnel. Non
bruciarti il futuro» è l’appello degli oncologi e dei
pneumologoci che aderiscono alla campagna contro il tabagismo promossa
dall’associazione europea
dedita ai pazienti affetti da
tumori toracici Walce Onlus
(Women Against Lung Cancer in Europe). Un tunnel a
forma di sigaretta gigante,
al cui interno è installato un
percorso sui pericoli del tabacco, verrà installato il 14 e
15 maggio in Piazza Cavour
a Padova, prima tappa del
tour dell’iniziativa.
33MILA DECESSI, MA
ANCORA UN ITALIANO
SU CINQUE FUMA
«Dire addio alle sigarette
non è una missione impossibile - afferma la professoressa Silvia Novello, Presidente
di WALCE e docente nel
Dipartimento di Oncologia
Polmonare all’Università di
Torino – Per iniziare bisogna
prendere coscienza della loro
grandissima pericolosità.
Ogni anno solo il cancro del
polmone provoca in Italia
oltre 33.000 decessi.
Il consumo di «bionde»
e di altri prodotti a base di
tabacco è il principale fattore di rischio che favorisce
l’insorgenza della malattia.
Con questa nostra iniziativa
vogliamo informare e mettere in guardia i cittadini di
tutte le fasce d’età e anche
le istituzioni. Nonostante le
leggi, sempre più restrittive,
nel nostro Paese ancora un
italiano su cinque fuma regolarmente».
PREVENZIONE E INFORMAZIONI VANNO DI
PARI PASSO
Nella scorsa edizione della
campagna, «la tappa padovana è stata quella che
ha fatto registrare il maggior numero di accessi, oltre
settecento, alla “sigaretta
gigante”, superiori addirittura a quelli avuti in grandi
città come Roma e Milano spiega la dottoressa Patrizia
Simionato, Direttore Generale
dell’Istituto Oncologico Veneto
(IOV) IRCCS - Tale riscontro
ci ha detto che nella popolazione, in particolare tra i giovani
e i giovanissimi, c’è un forte
desiderio di essere informati
sui rischi per la propria salute, nel caso specifico quelli
derivanti dal fumo, ed era
nostro dovere contribuire a
dare una risposta qualificata
a queste domande».
IN AUMENTO TRA LE
DONNE E GLI STRANIERI
Se i nuovi casi tra i maschi
sono in diminuzione, aumenta invece del 2,7% la neoplasia tra le donne, dove anche
il tabagismo sta crescendo. Il
vizio del fumo è in aumento
(del 3% ogni anno) anche nei
paesi in via di sviluppo, dai
quali provengono gli immigrati che vivono nelle nostre
città e per i quali l’azione di
informazione è quindi molto preziosa. La loro minor
cultura della prevenzione
li espone maggiormente al
rischio neoplastico.
NON SOLO TUMORE AL
POLMONE
«Le sigarette contribuiscono in modo rilevante anche
a diversi tumori della testacollo, dell’apparato digerente
e uro-genitale – spiega il professor Pier Franco Conte, Direttore dell’oncologia medica
2 dello IOV e Coordinatore
tecnico scientifico della Rete
Oncologica Veneta – Non
dimentichiamo, poi, che sono
responsabili anche di molti
disturbi respiratori e cardiovascolari. In totale sono
oltre 50 le malattie gravi
provocate dalle 4.000 sostanze tossiche contenute in una
sola “bionda”. È dimostrato
scientificamente che interrompere per sempre il vizio
può ridurre addirittura del
50% il rischio di sviluppare
il cancro. E non è mai troppo
tardi per smettere».
ATTENZIONE AL FUMO
PASSIVO
«Quando parliamo di malattie legate al fumo di sigaretta il pensiero va subito al
tumore. Il fumo è responsabile della Bronco Pneumopatia
Cronica Ostruttiva (BPCO)
una malattia molto diffusa,
attualmente la quarta causa
di morte a livello globale,
che porta ad una progressiva distruzione del tessuto
polmonare» sottolinea la
professoressa Marina Saetta, Direttore della U.O.C. di
Pneumologia dell’Azienda
Ospedaliera/Università di
Padova. «Chi fuma, non
soltanto distrugge i propri
polmoni ma danneggia anche quelli di chi gli sta vicino. Sono ormai innegabili
gli effetti del fumo passivo
sulla salute di chi vive a
stretto contatto con i fumatori, soprattutto se pensiamo ai bambini. Infatti, il
fumo condiziona lo sviluppo
polmonare del feto fin dalle
prime fasi della gravidanza,
ma i danni dell’esposizione
passiva al fumo continuano
per tutta l’infanzia e l’adolescenza e si mantengono nella
vita adulta. Non ignoriamo
quindi i danni del fumo
e non dimentichiamo che
smettere di fumare fa bene a
qualsiasi età».
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