Operaio morto alla Italcoke il pm chiede cinque

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52 .Savona e provincia
STAMPA
.LA
MARTEDÌ 5 APRILE 2016
INIZIATIVA A VARAZZE
BRAGNO. SANTINO BARBERIS FU SCHIACCIATO DALLA PALA MECCANICA MANOVRATA DA UN COLLEGA
ALLARME DELL’ENPA
Operaio morto alla Italcoke
il pm chiede cinque condanne
“Lepri usate
Panche giganti
per allenare
alla Madonna
cani da caccia” della Guardia
La requisitoria: «Non sono stati valutati i rischi nell’area dell’incidente»
OLIVIA STEVANIN
SAVONA
Cinque condanne e quattro
assoluzioni. Sono le richieste
del pubblico ministero nel
processo per la morte di Santino Barberis, l’operaio di 61
anni morto sul lavoro il 14 settembre del 2011 alla Italiana
Coke di Bragno, schiacciato
dalla pala meccanica manovrata da un collega.
L’accusa ha chiesto otto
mesi per Augusto Ascheri,
presidente del cda di Italiana
Coke; Claudio Giromini, loanese e direttore stabilimento
di Bragno; Giancarlo Bruni,
responsabile per la sicurezza
sul lavoro di Italiana Coke;
sette mesi per Ferruccio Boveri e Renato Ginola, rispettivamente presidente del cda e
direttore tecnico della Simic;
assoluzione «per non aver
commesso il fatto» per Giampaolo e Alfio Bagnasco della
ditta Emi, in qualità di datori
di lavoro deleganti dell’operaio; Marco Prestipino, dirigente della Emi e Flavio Ferraro,
direttore tecnico della Emi.
Il pm nella requisitoria ha
sostenuto che se «Emi avesse
avuto un appalto sarebbe stato diverso, ma essendo un
contratto di noleggio ritengo
che non ci sia nessuna responsabilità da parte loro». Per
quanto riguarda Italiana Coke invece, sempre secondo
l’accusa, il discorso è diverso:
«E’ committente dell’appalto
con Simic e quindi aveva l’obbligo di verifica della valutazione delle situazioni di pericolo e ha l’obbligo di cooperazione e coordinamento con gli
altri datori di lavoro, in questo
caso la Simic». Il pm ha poi
puntato l’attenzione sull’area
chiamata «viale delle giraffe»
dove è avvenuto l’incidente,
«un luogo di raccordo di varie
zone dello stabilimento dove
si verificava il transito di pedoni, biciclette, camion e pale
meccaniche. C’era promiscuità, elevata rumorosità, ma
Santino Barberis
non sono stati valutati i rischi e
non c’era una cartellonistica
che indicasse come muoversi. E
se la vittima avesse avuto un
giubbotto ad alta visibilità forse
l’evento poteva avere conseguenze meno tragiche».
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L’Italiana Coke di Bragno dove avvenne l’incidente nel 2011
OPERAI CHIAMATI SOLO A «RATTOPPARE» LE ASSI DI LEGNO
L’Enpa di Savona denuncia
episodi in cui le lepri, piuttosto di fuggire dai cani, cadono nel vuoto. L’ultimo episodio a Varazze in via Giovane
Italia, vicino a una casa di riposo per anziani. «In questo
caso, una giovane lepre è caduta da un muro di sostegno
piuttosto elevato. Soccorsa
dai nostri volontari, nonostante le immediate cure è
morta in breve tempo per le
fratture riportate. I casi si ripetono da qualche anno con
le stesse modalità e le guardie zoofile, che stanno conducendo accertamenti anche
sulla base di informazioni
raccolte nella zona, pensano
che gli animali cadano nel
vuoto fuggendo a cani da caccia che li stanno inseguendo». E aggiungono: «Non
escludiamo che le lepri possano essere acquistate da
qualche ricco cacciatore per
allenare i suoi cani. Un esemplare d’allevamento, come
quello liberato nei boschi per
il “ripopolamento venatorio”
costa circa 150 euro». [M.PI.]
La panchina, comune arredo
che però può diventare addirittura un’attrazione. Succede con le «big bench», panche
fuori scala dove si resta con le
gambe a penzoloni.
L’ipotesi di sistemare alcune di queste particolari strutture nell’area della Madonna
della Guardia, a Varazze, è
lanciata dall’assessore comunale Massimo Baccino.
«L’idea delle panchine giganti
non è inedita, ma lo è il contesto. Il cambio di prospettiva
dato dalle dimensioni della
seduta fa sentire chi vi siede
come un bimbo, capace di meravigliarsi della bellezza del
panorama. Stiamo provando
a coinvolgere privato. L’obiettivo è permettere di ammirare il panorama dalle alture
della Guardia». La prima
panchina «oversize» fu realizzata nel 2010 dal designer
americano Chris Bangle sul
terreno della Borgata a Clavesana, in provincia di Cuneo
dove, negli ultimi anni, altre 7
maxi panchine sono state col[M.PI.]
locate in zone vicine.
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ARRESTATO INGIUSTAMENTE PER IL SEQUESTRO DI UNA BIMBA
Fornaci, passeggiata piena di buchi Cadute tutte le accuse
ma i lavori sono fatti in economia
ora chiede il risarcimento
La passerella delle Fornaci è
rotta in diversi punti, ma il
Comune, invece di sostituire
le assi intere, fa dei «tapulli».
In dialetto savonese questo
termine si usa per indicare
una riparazione non risolutiva, che serve a poco. Ieri mattina erano due gli operai impegnati a riparare le assi di
legno del passaggio sopraelevato, ma nessuna sostituzione definitiva, solo lavoretti di
sistemazione. L’intervento
prevede l’eliminazione di ogni
residuo di legno, ormai marcio, dai buchi e dalle fessure
esistenti, e poi con un impasto di resina speciale, la chiu-
Operai sulla passeggiata
sura delle «ferite» nelle assi
danneggiate. L'intervento serve soprattutto ad evitare che i
pedoni possano inciampare,
ma i lavori programmati, stando a quanto commentano i residenti del quartiere ogni giorno, dovrebbero essere diversi.
A sentire i «fornacini», sarebbe
però necessaria una manutenzione radicale e straordinaria
dell'intera passerella, cominciando dalla sostituzione delle
tavole danneggiate, dalla ripulitura, e da una nuova verniciatura. Dopo la sostituzione delle
ringhiere in ferro di protezione, vecchie e arrugginite, con
altre in acciaio inossidabile, la
passerella sopraelevata ormai
completamente annerita e
danneggiata in più parti. [M.C.]
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Un soggetto violento e senza
scrupoli. Un rapitore di bambini. «Un marchio infamante e
calunnioso». Erano le accuse.
Non era vero. Aveva patito 10
giorni di carcere e settimane
di domiciliari. Ha annunciato
che farà ricorso per ottenere
un risarcimento dovuto all’ingiusta, secondo lui e i suoi legali, detenzione subita. Il quarantenne Fabio Maierù, assistito dall’avvocato Andrea
Frascherelli, chiede giustizia
dopo aver saputo che l’anno
scorso la sua posizione era
stata archiviata (era accusato
di aver sequestrato una bimba di 5 anni, figlia della sua ex
compagna) nell’ambito del procedimento giudiziario che invece ha portato alla condanna per
lesioni subite da parte dell’ex
compagna ucraina. La vicenda
risale al 2008, quando Maierù
(ex fruttivendolo) fu arrestato
con l’accusa di aver sequestrato
e abbandonato a se stessa la
bambina. Il 9 novembre 2011 la
Procura chiedeva e otteneva
l’archiviazione del procedimento penale «per l’infondatezza
della notizia di reato». «Non è
vero che ho abbandonato la
bimba in piazza: c’era un mio
conoscente con un’altra bambina e l’ho lasciata a lui».
[A.P.]
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AMBULANZE
SAVONA. ARCHIVIATE LE ACCUSE DI PECULATO A CARICO DELL’EX DIRETTORE GENERALE GOMMELLINI
Tpl, il giudice riabilita il manager licenziato
Tutto archiviato. Giovanni
Gommellini, ex direttore generale di Tpl, la società di trasporto pubblico savonese, licenziato oltre un anno fa per
l’inchiesta della Procura di
Savona che lo vedeva indagato con l’accusa di peculato, ha
vinto la sua battaglia legale,
ancora prima che iniziasse. Il
gip Filippo Maffeo ha deciso
di archiviare il procedimento,
su richiesta del pubblico ministero Daniela Pischetola, dopo il supplemento di indagini
disposto dal giudice, al momento della prima richiesta di
archiviazione avanzata dallo
stesso sostituto procuratore.
Cade quindi l’accusa di peculato, secondo la quale il direttore Gommellini, difeso
dall’avvocato Andrea Scella,
avrebbe utilizzato in maniera
impropria la carta di credito
aziendale per spese personali.
Un’accusa avanzata, attraverso un esposto presentato a dicembre 2014, dai vertici della
Giovanni Gommellini
azienda guidata dal presidente
Claudio Strinati, e che aveva
causato l’apertura dell’inchiesta e il licenziamento del manager. «È una grande soddisfazione, sono molto contento anche
perché mi ripaga del tempo e
dell’amarezza provata per le
polemiche nate in seguito sulle
persone che mi avevano assunto dopo ben cinque incontri e
una selezione tra oltre ottocento candidati, che invece era sta-
ta rappresentata quasi come
una forzatura» confida Gommellini, visibilmente sollevato.
«Nulla è stato commesso di
quello che mi è stato contestato
– continua il manager – Il tempo
è galantuomo e ringrazio l’autorità giudiziaria per il rigore e la
professionalità mostrata. La
più grande amarezza è stata
l’aver constatato che con la normale diligenza sancita dal codice civile i fatti a me addebitati
avrebbero potuto essere chiariti da subito». Tra le accuse mosse a Gommellin c’era l’acquisto
di un abito in un negozio di Genova e altri effettuati in un centro commerciale Carrefour.
«Sarebbe bastato leggere le
causali delle spese ma mi è stato negato l’accesso alla documentazione – argomenta l’ex direttore generale -. Le prove erano lì». Qualche sassolino dalle
scarpe, però, Gommellini decide di toglierselo, soprattutto
nei confronti del presidente
Strinati. «Sono stato licenziato
senza preavviso e senza giusta
causa il dieci febbraio e il tredici
ho letto che il Cda aveva nominato direttore generale il presidente Strinati. Credo che le date e i fatti parlino da soli: il giudizio l’ha dato il gip archiviando
tutto». Il ricorso contro il licenziamento e la richiesta danni,
anche se non collegate in maniera automatica all’inchiesta
penale, potrebbero riservare
brutte sorprese a Tpl, considerate le centinaia di migliaia di
euro che l’azienda, già alle prese con problemi di bilancio per
le difficoltà della Provincia a
versare il contributo di circa un
milione di euro, potrebbe essere costretta a rimborsare a
Gommellini. «I fatti non sono legati in maniera automatica –
conclude il manager -tra qualche giorno ci sarà l’udienza e
vedremo. Ma mi auguro per
l’azienda che abbia stanziato un
fondo rischi consistente per i
[M.D.F.]
contenziosi legali».
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24h
SERVIZI
UTILI
GUARDIA MEDICA (tutta la provincia)
Notturna (dalle 20 alle 8), (prefest. e fest.
dalle 8 del sabato alle 8 del lunedì):
tel. numero verde 122344535113
FARMACIE DI TURNO
SAVONA. Sono di turno dalle 8 alle 21:
Delle Erbe, via San Michele, tel. 824919
Fascie, via Boselli, tel. 850555 (7,30-22)
Della Ferrera, corso Italia, tel. 827202
(7,30-22). Saettone, via Paleocapa, tel.
813724 (per il notturno Saettone, v. Paleocapa 147, tel. 813724 dalle 21 alle 8).
Sono inoltre reperibili:
VALBORMIDA
CAIRO: Rodino, via Portici, tel. 503855.
MILLESIMO: Cigliuti, piazza Italia, tel.
564017.
BARDINETO: San Nicolò, piazza Veneto,
tel. 7907131.
VADESE
VADO: Scarsi, via Gramsci, tel. 880184.
QUILIANO: Bermano, via Roma. tel.
880209. SPOTORNO: Citriniti, piazza Colombo, tel. 745342 (per il notturno Monte
Ursino di Noli, tel. 748936).
FINALESE
PIETRA LIGURE: Centrale, via Garibaldi, tel. 628021.
FINALE LIGURE: Della Marina, via Ghiglieri, tel. 692670.
LOANO: Nuova,via Doria 34 telefono
675737; San Giovanni, via Garibaldi,
tel. 677171 (anche per il servizio notturno, nel comprensorio da Borghetto a
Varigotti).
ALBENGANESE
CERIALE: Nan, via Libertà, tel. 990032.
ALBENGA: S. Michele, via Medaglie d’oro
42, tel. 543994 (anche servizio notturno).
CASANOVA: Magliocco, via Roma, tel.
74381.
ALASSINO
ALASSIO: S. Ambrogio, piazza Airaldi Durante tel. 645164; (in appoggio Nazionale,
tel. 640606).
ANDORA: Val Merula, via Molineri, tel.
80565.
ALBISSOLE-VARAZZE
ALBISOLA Sup.: Stella Maris, corso
Mazzini, tel. 480243.
VARAZZE: Gallo, piazza Malocello, tel.
97280