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PROVINCIA DI UDINE
NOTIZIE PER LA STAMPA
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 5 aprile 2016
Fauna selvatica, Provincia convoca incontro urgente con Comune di
Cervignano, Distretto Venatorio e Riserva di Caccia
Obiettivo: valutare i punti in cui installare i dissuasori ottici e acustici per ridurre gli
incidenti
A fronte dei sempre più frequenti incidenti causati dall’attraversamento di caprioli nel
territorio del Cervignanese, l’assessore provinciale Marco Quai, su disposizione del
Presidente Fontanini, ha convocato un incontro urgente per domani con il sindaco
Gianluigi Savino, il presidente del Distretto Venatorio Albano Bergamasco e il direttore
della riserva di caccia Italo Zorat. Obiettivo: valutare collegialmente i punti più critici
della viabilità locale, quelli cioè maggiormente interessati dagli impatti tra ungulati e
veicoli, per installare dissuasori ottici e acustici, dispositivi che frenano il passaggio
degli animali in concomitanza con il transito dei mezzi. I dissuasori bianchi o colorati
posti sui paracarri stradali deviano il fascio di luce dei fari dell’auto verso i lati della
strada dissuadendo l’animale dall’attraversarla, quelli acustici – sempre al passaggio del
veicolo – emettono ultrasuoni percepiti dagli animali e non dall’uomo. “Si tratta di una
soluzione che la Provincia di Udine sta già sperimentando con successo a Pagnacco:
dall’installazione dei dispositivi su diversi tratti di strada provinciale, infatti, non si sono
più verificati incidenti – afferma Quai -. Questa metodologia che tutela la sicurezza degli
utenti della strada e salvaguarda anche la fauna selvatica, risulta efficace e si intende
applicare anche nel Cervignanese, vista l’incidenza degli episodi, ma anche in altre zone
del territorio interessate dal fenomeno, come la fascia montana”.
Gli incidenti stradali causati dall’impatto con caprioli, cervi e cinghiali hanno registrato
un incremento negli ultimi anni tanto da indurre la Provincia a individuare soluzioni per
prevenire il problema all’origine sperimentando soluzioni già in uso in Austria, Germania
e Svizzera con risultati significativi in termini di riduzioni dei sinistri. “Accorgimenti che
dovrebbero essere inclusi già nella fase di realizzazione di tutte le nuove opere
viabilistiche specie se queste si trovano fuori dai centri abitati – aggiunge Quai-. La
spesa è minima a fronte dei costi complessivi dell’opera stessa e del costo sociale
derivante dagli incidenti”. Al riguardo, l’assessore Quai ricorda che nel 2015 le richieste
di indennizzo sono state 249, trend che pare confermato anche nei primi mesi del 2016:
ad oggi sono 62 le richieste presentate da privati alla Provincia di Udine per il rimborso
dei danni conseguenti all’impatto di animali selvatici con i veicoli. Significativo
l’importo complessivo pari a oltre 165 mila euro”. Nella percentuale degli incidenti
stradali causati fauna selvatica, la maggior parte (83%) sono provocati da caprioli e
cervi.